2°: DOLORE
-devi continuare a vivere-
una voce giunse alle mie orecchie destandomi
-chi sei?- domandai al nulla intorno a me
-devi ricordare, ma devi resistere al dolore e dall'odio. Non devi lasciarti
condizionare-
la voce era calda ed è come se mi accarezzasse
dolcemente.
Mi sentivo così bene.
Tutta la preoccupazione di prima era come se fosse scomparsa per sempre
lasciandomi in questa pace assoluta.
-devi combattere Sasuke-
Sasuke? Giusto è il mio nome.
-devi svegliarti e combattere. Non arrenderti-
perchè no? Sono così stanco.
-svegliati e ricordati che sarò sempre con te-
no ti prego non lasciarmi! Non andartene!
-svegliati-
-Sasuke-
-Sasuke-
-Sasuke...? Maestro guardate si è svegliato!- una voce fastidiosamente
squillante gli perforò i timpani risvegliandogli immediatamente il mal di
testa.
Il ragazzo moro si guardò un attimo intorno smarrito
non capendo la sua attuale collocazione.
Si rese conto di trovarsi in una stanza di ospedale e
questo era piuttosto ovvio se contiamo il fatto che era attaccato a più di un
macchinario. Come seconda cosa notò la presenza di tre persone, le quali gli
sembrarono dannatamente familiari nonostante non riusciva ad afferrarne i nomi.
I loro volti sembravano felici e sollevati a parte quello dell'uomo in piedi
appoggiato allo stipite della porte con i capelli
argentati.
Il suo sembrava più preoccupato e sospettoso.
-sono così contenta che tu sia tornato!- esclamò la ragazza dai capelli rosa e
gli occhi color acquamarina impossessandosi del suo braccio stringendolo a sé.
-io l'ho sempre detto!- fece orgoglioso il ragazzo dai capelli biondi sedendosi
sul bordo del letto e facendo un segno di vittoria -poco fa il maestro Kakashi ci ha detto che hai ucciso
Orochimaru, è vero?!- continuò tutto eccitato, ma il
moro lo guardò intimorito e stupito.
-Orochimaru...?- domandò Sasuke
facendo fatica a parlare a causa degli urli della notte precedente.
Naruto lo guardò stranito -si Orochimaru, non ricordi? Alto
capelli lunghi e neri, amante dei serpenti...- il moro però non sembrò
meno confuso e questo fece scattare un'ipotesi nella mente di Kakashi.
-Sasuke?- disse attirando la sua attenzione -quali
sono i nostri nomi?- gli domandò serio, ma l'Uchiha
lo fissò smarrito.
-io... io non.... non ricordo- balbettò prendendosi la testa tra le mani -non
ci riesco!- esclamò frustrato chiudendo gli occhi di scatto.
-Naruto vai a chiamare Tsunade-
ordinò Kakashi avvicinandosi al letto -sbrigati!-
Il ragazzo biondo uscì velocemente dalla stanza ed il maestro posò le sue mani
su quelle di Sasuke allontanandole dal suo capo e per
cercare di tranquillizzarlo.
-non devi fare così.... vedrai che andrà tutto bene- lui lo fissò spaventato
per qualche attimo, ma poi sembrò credere in quelle parole di circostanza e si
abbandonò pesantemente sul cuscino chiudendo gli occhi.
Il suo respiro si fece regolare e Kakashi intuì che
si era addormentato.
Nonostante fosse molto strano cadere in un sonno
profondo in pochi attimi, l'unica cosa a cui riuscì a pensare in quel momento
era perchè? Che cosa gli era successo?
I giorni a seguire non furono meno pesanti dei precedenti.
Sasuke passava tutto il giorno in
una specie di dormiveglia tempestato da incubi, non era raro sentire i
suoi gemiti disperati chiedere aiuto.
Naruto e Sakura non riuscivano
a restargli accanto, troppi ricordi dolorosi ed il vederlo in quello stato di
certo non li aiutava.
Così c'era Kakashi.
Il maestro che passava il suo tempo accanto ad un suo
allievo gravemente ferito e andava al suo fianco sfiorandolo appena o passando
la propria mano tra i capelli umidi di sudore di Sasuke
per calmare i suoi deliri.
Tsunade era andata a visitarlo qualche
giorno prima decretando che i danni fisici non erano ingenti, ma doveva
essere avvenuto qualcosa di molto grave per danneggiare la sua memoria. La
quinta Hokage non si era opposta alla richiesta da
parte di Naruto di continuare a tenere l'Uchiha all'ospedale e che prima di emettere una sentenza
sul suo conto si aspettasse il suo risveglio.
In fondo perchè mai avrebbe dovuto obbiettare?
Sasuke non si era mai esposto
come vero e proprio traditore della foglia ed aveva anche eliminato Orochimaru, tecnicamente poteva anche essere considerato un
eroe.
-buongiorno maestro. Come sta oggi?- Sakura era
entrata nella stanza e lui non se n'era neanche accorto.
-meglio. Sembra che non abbia avuto incubi questa notte ed anche questa mattina
ha dormito tranquillo- rispose osservando la ragazza
con la coda dell'occhio.
Come Naruto in questo periodo era più felice, ma
qualcosa turba questa serenità disturbando le loro
notti, non permettendo loro di dormire. E questo era dimostrato dalle evidente occhiaie che avevano entrambi.
Evidentemente la gioia di veder tornare a casa il loro compagno era sormontata
dal timore di quello che poteva essergli successo e dalla paura di perderlo
nuovamente.
-bene..- mormorò più a sé stessa che a Kakashi.
-le ho portato qualcosa da mangiare...- disse porgendo al Jonin
un cestino sedendosi accanto a lui.
-grazie...- rispose lui leggermente stupito.
Sakura si sentiva in colpa.
Non riusciva a stare vicina a Sasuke ed il pranzo era
un ringraziamento per la forza che grazie al cielo al loro maestro non mancava.
L'uomo mangiò in silenzio guardando fuori dalla
finestra potendo staccare gli occhi dall'Uchiha,
adesso ci pensava Sakura ad osservarlo.
Non sapeva il perchè, ma quando rimaneva solo con Sasuke
non riusciva a non guardarlo, come se appena avesse volto lo sguardo lui
potesse sparire.
E questo era triste.
Per molti versi.
-penso che sia meglio che vada- affermò la ragazza e
senza attendere risposta uscì dalla stanza.
Kakashi non la fermò né disse niente.
Gli occhi lucidi di lei avevano già spiegato tutto.
A quel punto forse era meglio che Sasuke non fosse
tornato. Nonostante soffrissero per la sua voluta
lontananza, almeno avevano trovato un equilibrio.
Adesso invece sembrava andato tutto in frantumi.
Naruto non era venuto neanche una volta.
E lui invece non riusciva ad allontanarsi.
-Kakashi, da quanto sei qui?- Iruka
era di fianco a lui preoccupato per la sua salute molto probabilmente.
-mmh... non saprei, qualche ora?- fece interpretando
benissimo la parte dell'indifferente.
-Sei qui da quattro giorni, ho chiesto alle infermiere, non ti sei mosso di qui
neanche per mangiare...- era molto preoccupato.
-mi ha portato qualcosa Sakura...- lo guardò
tristemente.
-non si sveglierà prima se rimani qua a fissarlo- mormorò serio.
-lo so, ma non riesco ad andarmene- Iruka si limitò
ad annuire.
-ho visto Naruto ieri...- disse senza guardare il Jonin -ha accettato una
missione di livello D senza discutere. È da quando è
tornato Sasuke che non fa altro che richiedere ed
eseguire missioni-
Kakashi sorrise al di sotto della maschera.
-Tsunade è del tutto impazzita!- esclamò Jiraya entrando nella camera d'ospedale.
-mi ha impedito di continuare le mie ricerche fino a che la situazione non si
sistema!!- Kakashi gli rivolse appena un'occhiata
indifferente.
-le tue ricerche?-
-cioè... non proprio, non vuole che lasci il villaggio-
-...-
-si lo so che con il ritorno di Sasuke e la sua perdita
di memoria potrebbero mettere
-allora di cosa ti lamenti?- chiese tremendamente seccato il jonin, il che era strano, difficilmente perdeva la calma,
ma la mancanza di sonno cominciava a farsi sentire.
Jiraya fece un sorriso sbilenco.
-allora come sta?- chiese anche lui, Kakashi ormai aveva perso il conto. Quante persone glielo
avevano chiesto ormai?
-fisicamente sta bene- si limitò a rispondere e l'eremita dei rospi annuì, come
se avesse capito quello che l'altro intendeva dire.
-tu invece?- Kakasci chiuse gli occhi sospirando.
-non sono io il malato-
-lo so, ma non sembri molto in forma- il jonin si limitò a fissare Sasuke
con sguardo vacuo.
-Naruto non è ancora venuto vero?-
-no-
-Ma Itachi! Mi avevi promesso che oggi ci saremmo
allenati insieme!-
-Mi dispiace Sasuke... ma nostro padre mi ha affidato un'altra missione-
-non è giusto!-
-dai non fare così, sarà per la prossima volta-
-promesso?-
-promesso-
***
-I..Itachi...-
-mi dispiace Sasuke...-
-no, no, ti prego...-
-ho paura che non ci sarà una prossima volta-
-no, no!!!!-
-tenetelo fermo presto!- Shizune l'afferrò per
un braccio tentando di farlo tornare sdraiato sul letto.
-Kakashi dammi una mano!- il jonin
che era rimasto a fissare l'allievo perso nei suoi pensieri, si risvegliò e
rapido afferrò le spalle di Sasuke costringendolo
sul letto.
Continuava a dibattersi nel tentativo di liberarsi dalle loro prese.
In più aveva gli occhi spalancati nel quale erano tinti chiaramente i colori
della paura.
La sua fronte era imperlata di sudore e continuava a tremare.
Quello che però aveva ghiacciato Kakashi, era che
prima della crisi, dalle labbra di Sasuke fosse uscito il nome di suo fratello.
Itachi.
_ _ _
Angolo dell’autrice.
We, grazie per i commenti e grazie sempre alle stesse persone per aver messo la mia storiella a preferiti! ^^ Domani sera posterò il terzo e ultimo capitolo, ditemi che ne pensate di questo!!! Baci!!!