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Autore: TheMadHatter16    11/05/2016    2 recensioni
Seth Clearwater ha 21 anni e non ha alcuna intenzione di avere storie serie. Non perché voglia solo divertirsi, ma perché troppo spaventato dall’idea di fidanzarsi con la ragazza che ama e poi doverla lasciare a causa dell’imprinting per un’altra.
Christine “Chris” Drew è una ragazza di 20 anni. È una studentessa universitaria di veterinaria. È appassionata di animali e vuole saperne di più sui misteriosi lupi avvistati nel bosco di Forks. Cosa scoprirà su queste misteriose creature?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute, Seth Clearwater
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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CAPITOLO 3
“Occhi”
 
“Salve ragazzi, possiamo rubarvi solo 5 minuti?” esordì Mel, avvicinandosi ai due ragazzi. Visti da vicino erano ancora più alti. Il più alto dei due continuava a fissare la mia amica come un pesce lesso. L’altro ragazzo era un po’ meno alto, ma più muscoloso, con gli occhi a mandorla e i capelli neri lunghi fino alle spalle e non sembrava nemmeno aver fatto caso più di tanto alla nostra presenza.
“Ehm, certo, sicuro. Diteci tutto” le sorrise il ragazzo più alto.
“Io sono Melanie e lei è la mia amica Christine” fece Melanie. Strinsi la mano ai due ragazzi e mi resi conto che erano stranamente bollenti. Sembravano avere due fornelli al posto delle mani.
“Io sono Embry” disse il più alto.
“E io sono Seth” fece l’altro. Quello che aveva detto di chiamarsi Seth aveva un’aria familiare, uno sguardo particolare che ero sicura di aver già visto da qualche parte.
“Siamo due studentesse di Medicina Veterinaria e vorremmo farvi qualche domanda riguardo agli strani lupi che sembra si aggirino nel bosco di Forks” iniziai. Ecco che i ragazzi cambiarono espressione, proprio come il ragazzo di prima.
“Veramente noi non ne sappiamo niente in proposito...” iniziò Embry.
“So che ci sono delle leggende che riguardano questi animali, ma noi non le conosciamo. Dovresti provare a chiedere agli anziani della riserva” aggiunse Seth. Stessa risposta che avevamo ricevuto prima. Era forse una frasetta che si erano imparati tutti a memoria?
“Be’, noi… li abbiamo visti” fece Mel. I due ragazzi sgranarono gli occhi. Seth in particolar modo mi sembrò essere sulle spine.
“Visti? Come sarebbe a dire?” volle sapere Embry.
“Siamo andate nel bosco ieri notte perché volevamo vederli da vicino. Ci è stato detto che non sono aggressivi verso gli umani” risposi io.
“E cosa hanno fatto questi lupi che avete visto?” chiese Seth sospettoso.
“Ci hanno salvate da uno strano ragazzo che voleva aggredirci” rispose Mel.
“Poi io sono svenuta e uno di loro ci ha accompagnate fuori dal bosco” conclusi io.
“Wow…” fece Embry.
“Non dovreste andare nel bosco di notte, è un posto pericoloso” disse Seth.
“Be’, noi siamo appassionate di animali…” si giustificò Mel, sorridendo ad Embry.
“Inoltre, il ragazzo da cui i lupi ci hanno salvate non era proprio un ragazzo normale” feci io “Aveva le iridi rosse, era pallidissimo, molto veloce e forte quasi quanto i lupi. Quando il lupo lo ha decapitato non ha perso sangue e il rumore che ha fatto durante la decapitazione è stato come… come quello di una statua di roccia che si rompe”.
“Cioè voi avete guardato impassibili un lupo uccidere una persona?” si stupì Embry.
“Sì, ma il lupo aveva capito che quella persona era pericolosa, in più quello non poteva essere un umano” ribattei.
“E cosa pensi che potesse essere?” domandò Seth.
“Non so, magari un robot” ipotizzai. I due ragazzi si guardarono, poi scoppiarono a ridere, a sbellicarsi letteralmente dalle risate.
“Che ho detto?” domandai.
“Che hai detto? Insomma, senza offesa, ma il questo racconto è un tantino assurdo! Lupi enormi che distruggono robot, beh, se permetti lo trovo piuttosto spassoso” rispose Seth, ridacchiando.
“Veramente non ho detto che erano enormi” replicai. Seth ammutolì. Qualcosa non quadrava.
“Sentite, vi andrebbe di parlare di questa cosa stasera davanti a un aperitivo?” propose Embry. Seth lo guardò in modo interrogativo. Non sembrava essere troppo d’accordo.
“Sicuro, sarebbe fantastico” esclamò Mel estasiata.
“Perfetto Melanie, dammi il tuo numero, almeno ci sentiamo. Per te Christine va bene?” mi domandò il ragazzo.
“S-sì, credo di sì” risposi.
“Okay, Seth?” chiese all’amico. Lui annuì senza troppo entusiasmo.
“Fantastico, a stasera allora” concluse Embry.
 
Erano le sette e trenta di sera e mi stavo preparando. Ero piuttosto agitata, sono sempre stata una ragazza un po’ timida con i ragazzi e quei due in particolare mi mettevano in imbarazzo. Forse perché erano così alti e imponenti e mettevano un po’ in soggezione.
Dovevo passare a prendere Mel alle sette e tre quarti ed ero un po’ in ritardo. Non riuscivo a togliermi dalla testa gli occhi di quel Seth, ero sicura di aver già visto da qualche parte quello sguardo. Ma dove? Ci eravamo già incontrati? Impossibile, sono molto fisionomista, me ne sarei ricordata. Eppure qualcosa non mi convinceva…
 
“Ciao! Scusate il ritardo” esordii salutando i due ragazzi che se ne stavano in piedi fuori dal pub. Mel ed Embry si erano messi d’accordo per fare un aperitivo al Cosmopolitan, un pub di Port Angeles.
“Nessun problema, siamo arrivati da poco anche noi” fece Embry sorridendo. Entrammo tutti insieme.
 
“Allora, cosa ne pensate di questi lupi che avete visto ieri?” fece Embry. Finora non ne avevamo ancora parlato. Avevamo solo scoperto che Embry lavorava in proprio assieme ad un suo amico, di nome Jacob, avevano un’autofficina a La Push, mentre Seth studiava Scienze Motorie all’università.
“Pensiamo che siano estremamente intelligenti e per nulla aggressivi verso gli umani. Sono di dimensioni estremamente grandi, hanno la stazza di leoni più che di lupi” risposi io.
“Quanti ne avete visti?” chiese ancora Embry.
“Tre” rispose Mel “uno beige con il pelo un po’ lungo, che è anche il lupo che ha ucciso lo strano personaggio che ci ha aggredite. Poi ne sono arrivati altri due, uno grigio un po’ più piccolo degli altri ed infine uno rossiccio, che era il più grande di tutti”.
“Sono creature estremamente affascinanti” convenni.
“Sì, ma secondo me dovreste trovarvi cose un po’ meno pericolose da fare per divertirvi il venerdì sera” rise Seth. Aveva davvero un bel sorriso, rassicurante, gioviale. Continuavo a pensare a quello sguardo. Uno sguardo tenero e leggermente da bimbo. Sobbalzai. Mi ricordai dove avevo visto quello sguardo. Era lo stesso sguardo che aveva il lupo che ci aveva salvate nel bosco!


Rieccoci al terzo capitolo in cui le nostre protagoniste hanno fatto amicizia con due lupacchiotti Quileute. Ringrazio i lettori che mi stanno seguendo e Mrs Styles01 che ha recensito! Mi farebbe piacere avere una vostra opinione, quindi se vi va lasciatemi una recensione ^_^ Un bacione, al prossimo capitolo! :)
  
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