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Autore: L1107    13/05/2016    4 recensioni
“In che cosa non sarei brava, Malfoy?” stavolta la voce le uscì ferma e adirata, il disprezzo per quel Serpeverde le aveva dato la forza necessaria.
“Non sei brava nel Quidditch, non sei brava nell’evocare un Patronus, e non sei brava…” e qui si avvicinò lentamente a lei, costringendola ad indietreggiare contro il muro, bloccandola con il proprio corpo.
“… a fingere” concluse.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 20: ANIME GEMELLE

“Prova a completare l’incantesimo Potter, e giuro che ti strangolo con le mie stesse mani”

Harry si voltò rapidamente, spalancando gli occhi davanti a quello che vide. Non poteva essere reale, non poteva essere possibile, era un fantasma? Oppure Voldemort era riuscito a farlo impazzire? Non poteva essere che Draco Malfoy si trovasse in quella stessa stanza, con il solito ghigno malefico sul volto, mentre i suoi occhi brillavano, brillavano di vita.
“Malfoy…” sussurrò paralizzato.
In quella stanza era calato il silenzio, perciò Harry posò lo sguardo sulla sua ragazza e la sua migliore amica, per essere sicuro di non avere le allucinazioni. La prima aveva gli occhi sbarrati dallo stupore, la bocca formava una perfetta “o”, non si muoveva, sembrava quasi che non respirasse, o che fosse sotto l’effetto di un Pietrificus Totalus.
“Potter, ti spiacerebbe riporre quella bacchetta che stai puntando contro di lei, e toglierti quella schifosa aria sorpresa?” pronunciò ancora il biondo, infilando le mani dentro le tasche e sorridendo furbescamente.
“Sei davvero tu…” rispose Harry, riconoscendo la voce e il tono che il Serpeverde era solito usare con lui.
“L’unico e inimitabile” s’inchinò ma quando vide il Grifondoro avanzare di un passo aggiunse: “Ma che non ti venga l’idea di abbracciarmi, non ci metto nulla a lanciarti una fattura”. E allora Harry rise, contento di vederlo vivo, anche se non lo avrebbe mai ammesso, ci sarebbe stata sempre quella rivalità tra di loro, non sarebbero mai stati amici ma neppure nemici, solo rivali e basta.
Anche Ginny si avvicinò al Serpeverde, con passo incerto, fermandosi a poca distanza da lui, accanto al suo ragazzo che le cinse le spalle.
“Malfoy, vorrei scusarmi…”
Il Serpeverde, sorpreso dal tono di voce della Weasley, aggrottò le sopracciglia e distolse lo sguardo da Hermione, che non si era ancora mossa, per riporre la sua attenzione sulla rossa.
“Di che diamine parli, Weasley?” le chiese, senza traccia di disgusto nella voce.
“Del non averti protetto”
“Weasley, sinceramente avrei preferito morire che essere grato a te per tutta la vita” scherzò il Serpeverde, era il suo modo di dire che non aveva importanza, che ora era vivo, era là con loro, e non se ne sarebbe andato.
Il trio si voltò contemporaneamente verso Hermione, la quale fissava Draco con uno sguardo assolutamente vuoto, senza muovere un muscolo, forse lei era davvero soggetta alla Pietrificus Totalus.
“Hermione…”
Draco la chiamò con voce dolce, avvicinandosi lentamente a lei, sbloccandola. La ragazza si riscosse velocemente, guardandolo come se fosse qualcosa di estremamente pericoloso, e il suo sguardo vagò per la stanza.
“Dove diamine è la mia bacchetta?” domandò Hermione furiosa, ma Ginny fu’ più veloce di lei, afferrando la bacchetta dal letto su cui la distratta Grifondoro l’aveva lasciata.
“Ginny, dammela subito!” la riccia cercò di riprendersela ma senza risultato.
“Andiamo Herm, non vorrai mica ucciderlo ora no?” scherzò la rossa, ben sapendo che la riccia non era in condizioni di ragionare. La comprendeva, doveva sembrarle un sogno, tutta la sofferenza e il dolore di quei giorni, era comprensibile che fosse furiosa con lui.
“Lasciatemi solo con lei” ordinò Draco ed entrambi gli amici della sua ragazza, sempre se lo era ancora, annuiorono,e, comprendendo il tutto, lasciarono la stanza.
“Hermione…” tentò ancora lui ma lei lo zittì con un gesto della mano, allontanandosi da lui e voltandogli le spalle.
Il ragazzo aspettò in attesa, senza metterle fretta, per darle il tempo di metabolizzare tutte quelle nuove e forti emozioni.
“Sei uno stronzo, un vero stronzo” pianse lei, lasciando che le lacrime scivolassero lungo le sue guance, senza tuttavia tornare a guardalo.
“Hermione, forse dovresti sederti” propose lui ma quando le sue dita sfiorarono il braccio della ragazza per farla voltare, lei si ritrasse, guardandolo con…. Odio? Disprezzo?
“Non mi toccare” pronunciò con rabbia.
Tutta la sicurezza di Draco lo salutò felicemente, lasciandolo inorridito di fronte alla freddezza che la ragazza gli stava mostrando. Aveva pensato che lo avrebbe toccato in lacrime, piangendo di gioia. Aveva pensato che lo avrebbe picchiato con forza, sfogandosi, ma non aveva mai pensato che potesse guardarlo con così tanto odio, che potesse ritrarsi dal suo sguardo.
“Hermione, mi stai rifiutando?”
Dovette essere il tono miserevole con cui pronunciò quelle parole, con la paura nella voce a farla voltare. I loro occhi s’incontrarono, fondendosi com’erano sempre soliti fare. Hermione, incerta, fece un passo verso di lui, alzando nel contempo una mano verso il volto del ragazzo. Ma, quando si trovò a poca distanza da lui, con le mani che stavano quasi per toccarlo, si ritrasse velocemente. Tuttavia Draco colse lo sguardo della ragazza, capendo immediatamente i dubbi che la stavano assalendo e comprese.
Non era rabbia, era disperazione.
Non era disprezzo, era paura.
Non era odio, era amore.
“Hermione, guardami” disse allora e la ragazza puntò le iridi contro di lui, assorbendone tutta la bellezza. Il ragazzo le tese una mano, che la ragazza esitò a prendere facendogli perdere la pazienza. Gli afferrò il polso con un gesto veloce per poi avvicinarla con uno strattone a sé. La ragazza affondò il viso sulla spalla del ragazzo, mentre l’odore, il suo odore, le innondava piacevolmente le narici. Le mani del ragazzo si strinsero su di lei, proteggendola con le sue braccia, amandola con quell’abbraccio.
“Sei vivo…” sussurrò Hermione sorpresa, senza rendersi contro che le lacrime le avevano inondato le guance, lacrime di pura gioia, proprio come lui si era aspettato.
“Sono vivo, sono qui… non me ne andrò da nessuna parte” le sussurrò lui stringendola ancora più forte a sé, facendole sentire la propria presenza, mentre il cuore di entrambi batteva all’impazzata. Hermione, con l’orecchio appoggiato al petto del ragazzo, chiuse gli occhi e sorrise, godendosi quell’amato suono che le testimoniava che lui era lì, vivo e con lei.
“Credevo…. Credevo…” balbettò lei, tentando di parlare ma le dita di lui le si posarono dolcemente sulle labbra, zittendola delicatamente.
“E’ tutto finito ora, sono qui” ripetè senza staccare la sua presa da lei.
“Com’è possibile? Ti ho visto… ti ho visto lì, a terra, senza vita, senza calore…”
Il corpo della ragazza prese a tremare violentemente, mentre rievocava quelle immagini terribili nella sua mente. Le labbra del ragazzo si posarono sulla testa di lei, dandole un dolce bacio.
“Mi hai salvato tu” le rispose cautamente, ancora incerto se era il caso di dirglielo ora o di aspettare che si riprendesse del tutto.
Ma quando lei si staccò leggermente da lui avvertì la necessità, il bisogno che aveva, voleva eliminare il dubbio che tutto ciò fosse solo un’illusione della sua mente impazzita.
“Io? Come?” la ragazza domandò ancora, spronandolo a parlare, a dirle cosa diamine era successo in quei due giorni di puro orrore.
Il ragazzo affondò la testa sulla spalla di lei, stringendola forte mentre chiudeva gli occhi al contatto con quel corpo. Dio solo sa quanto tempo rimaserò così abbracciati, incapaci di separarsi, godendosi l’uno la compagnia dell’altra.
“Con il tuo amore, con la tua forza, con il tuo coraggio”
“Continuo a non capire”
“Hai affrontato mio padre senza timore, volevi morire per raggiungermi, ma hai comunque lottato per vendicarmi, è stato il tuo amore a salvarmi, a sconfiggere la morte”
Il lampo del ricordo dello scontro tra lei e il padre di Malfoy le passò velocemente in testa, ricordava i pensieri in quel momento, ricordava il dolore e l’infinito amore che provava, il desiderio di vendetta, di vendicarlo, riportandolo a sé.
“Draco, non è solito merito mio, il vero amore nasce quando lo provano due persone”
Il ragazzo sorrise, come sempre stupito dall’intelligenza della ragazza, voleva che non si sentisse più in colpa per quello che era successo, per questo le aveva detto che era stata lei a riportarlo in vita.
“Hai ragione… ti ricordi quando la mia anima ti ha distratto per distruggere poi Lucius?”
Evitava di chiamarlo padre, dato che un uomo del genere non poteva mai definirsi tale. La ragazza annuì in silenzio, ascoltandolo mentre si godeva le carezze che il ragazzo le stava riservando.
“Ci siamo baciati in quel momento, e i nostri poteri si sono fusi insieme, costringendo Lucius a morire bruciato… in quel momento le nostre anime si sono incontrate, riconoscendosi come “anime gemelle” e la tua, soprattutto la tua, ha deciso di donarmi una parte del tuo grande potere per permettermi di affrontare un viaggio”
“Un viaggio?”
“Si, mi ha dato una possibilità di tornare da te, una prova che dovevo affrontare per dimostrare che era vero amore”
“In che cosa consisteva?”
Il ragazzo sorrise misterioso, prima di scuotere la testa, quel viaggio lo aveva cambiato, un viaggio interiore ed estremamente difficile, ma lo aveva reso più forte e consapevole, lo aveva aiutato a crescere, non l’avrebbe più lasciata, mai più, la prossima volta avrebbe lottato insieme a lei.
“Non me lo dirai vero?” le chiese lei.
“Che senso ha dirtelo? L’importante è che ora sono qui, con te”
La ragazza sorrise, si, l’importante è che erano insieme.
“Mi resterrai accanto per sempre?”
“Per sempre” rispose lui senza alcuna esitazione, prima di unire finalmente le labbra a quelle della ragazza, in un chiaro segno del loro amore. Un amore che non sarebbe mai più finito, che sarebbe rimasto eterno e immutabile, che avrebbe affrontato qualunque cosa, qualunque cambiamento, qualunque situazione, e sarebbe rimasto lì, a splendere di luce propria, a brillare illuminando i loro cuori e le loro anime, perché loro erano anime gemelle, creati per stare insieme per sempre.
 
Siamo quindi giunti alla fine di questa storia, la prima storia che sono riuscita a finire. Non so dirvi se aggiungerò un altro capitolo per spiegare, ad esempio, che fine ha fatto Narcissa, probabilmente si ma per ora, questa storia può dirsi conclusa. Ringrazio tutti i lettori silenziosi e in particolare: alfaalfa, biondina81, bonoligiorgia,Bruna_Mars, Camilla 99, Dramione_394_, fratos,Giselle_ebbasta, ladyathena, lady_lestrange, lilyrose94, Machecosafaccio,RobySoccer, SofiHolmes,_alessjialovesoneD che hanno messo la storia tra le preferite. llly, potterinfinity, _gaiuccia_, _ginnyweasley_, _milagro_ che l'hanno messa tra le ricordate. antohjp, bertuccia95, Camilla 99, Caramellamente, chariottina, ChicaCate94, cissy1303, crivevale, fede17, FeniceSpirito3779, gaia_vidal, Giada00, Karma123, ladyathena, Lalla_04p, Lettrice93, Lisa Piton, Marhe_fandom, mcflayers, mimi_cullen_94, Mione Malfoy, Nia Nya, Nikki Black, Partyclooudy95, radio adid, RomioneOrDramione, RosemaryH_,silvj,_alessjalovesoneD che hanno messo la storia tra le seguite. Un grazie particolare va' a Partyclooudy95, bonoligiorgia,ladyathena,lilyrose94,RobyScoccer,Giselle_ebbasta,cissy1303,e Bruna_Mars che hanno speso un po' del loro tempo per recensire questa storia e per averla seguita così tanto. Grazie davvero a tutte voi, siete state la mia forza e la mia passione. Fatemi sapere se vorreste una serie su questa storia, potrei farci un pensierino. L1107
   
 
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