Finita la lezione, uscirono dall'aula tutti e quattro insieme.
-Sai Pansy non sapevo che il tuo talento fosse fare la giardiniera.- disse Draco scherzando.
-E io non sapevo che il tuo talento fosse parlare con le creature magiche, chissà cosa hai detto allora al terzo anno a quell'ippogrifo per farlo reagire così- disse Pansy stando al gioco di Draco.
-Così sei un Devon e un purosangue non sei felice Harry?- disse Draco dopo aver fatto la linguaccia a Pansy.
-Si sono felice anche se non mi cambia molto essere purosangue o no- rispose Harry, anche se in realtà nella sua mente da quando aveva scoperto di essere un Devon sembrava essersi risvegliato qualcosa.
-Infatti io non intendevo per il fatto di essere purosangue, ma per il fatto di essere un Devon, portare quel cognome nel mondo magico significa essere più importante del ministro della magia!- disse serio Draco, che era più entusiasta di Harry.
-Credo che dovrei parlarne con Silente appena torniamo- disse Harry incerto ancora scioccato.
Era passato un mese dal loro arrivo a Durmstrang, si stavano dirigendo all'interno dei loro dormitori, quando videro una faccia conosciuta, che per loro sfortuna li riconobbe subito. -Hermione benvenuta a Durmstrang non ci eravamo ancora visti- disse Victor Krum con il suo tipico accento bulgaro, baciando la mano di Hermione.
-Come fai tu a sapere chi siamo?- disse alterato e annoiato Draco.
-Semplice, io insegno qui ai ragazzi dei primi tre anni e ogni professore conosce la vostra identità- rispose tranquillamente Krum che con grande dispiacere di Draco non aveva ancora lasciato andare la mano di Hermione.
-Noi siamo un pò di fretta dovremmo andare  adesso scusaci- disse Hermione imbarazzata. -Certo capisco, a presto spero- disse Krum rivolto a Hermione guardandola con desiderio.
-A mai più speriamo- sibilò Draco mentre si allontanavano.
Rientrarono in fretta all'interno del dormitorio e si misero tutti quanti a sedere intorno al fuoco.
-Mezzosangue sei felice di aver incontrato il tuo fidanzato?- disse Draco ancora in preda a una gelosia che non credeva neanche lui di poter provare.
-Siamo tornati agli insulti furetto? Credevo che tu fossi cambiato ma mi sbagliavo!- disse Hermione arrabbiata per poi dirigersi in camera sua.
-Drake che ti passa per quel piccolo cervello?- disse Pansy alterata a Draco dopo che Hermione si era chiusa in camera sua, anche Harry era piuttosto alterato contro il suo amico, per un momento aveva rivisto il vecchio Draco.
-Io non lo so, vedere come lui si comporta con lei mi ha dato alla testa non so perchè!- disse Draco dispiaciuto per quel che aveva detto.
-Vai da lei e parlale, ormai la conosci no? Passate tutto il tempo libero che avete insieme a parlare- disse Harry che adesso comprendeva la reazione di Draco.
- Ok vado, spero di tornare vivo, quella ragazza sa fare di tutto con la bacchetta non vorrei mi affatturasse a morte- disse Draco per poi dirigersi verso la camera di Herm pronto a fare quello che nella sua vita non aveva mai fatto, implorare perdono.
-Herm aprimi, sono Draco voglio parlarti!- disse Draco bussando alla porta di Hermione, la quale andò subito ad aprire.
Ecco una delle cose che Draco adorava di quella ragazza anche se non l'avrebbe mai ammesso, era una ragazza matura non una ragazzina che per venire ad aprire avrebbe fatto un'ora di scene, e adesso vederla con gli occhi gonfi pieni di lacrime, per colpa sua lo faceva star male in un modo che non si sarebbe mai aspettato.
Entrarono nella stanza e si sedettero nel letto e Draco con il pollice asciugò una lacrima di Hermione.
-Io non so cosa mi sia preso, vederti con lui mi ha fatto stare male e ho voluto ferirti, avevamo parlato in questo mese di come avevi sofferto quando t'insultavo e quindi sapevo di poterti ferire se ti chiamavo mezzosangue, mi perdoni?- disse Draco sinceramente dispiaciuto.
- Dray a me non ha fatto male che tu mi abbia chiamato mezzosangue, ma il modo in cui l'hai fatto, si capiva che volevi farmi star male e ci sei riuscito alla grande, comunque adesso ho capito il perchè e ti perdono- disse Hermione cercando di regolarizzare il respiro.
-Scusa scusa scusa...- disse Draco come una cantilena e dopo ogni scusa si avvicinava sempre di più, fino a far incontrare le  loro labbra, in un bacio che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato qualsiasi cosa succedesse in futuro.