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Autore: L1107    14/05/2016    2 recensioni
“In che cosa non sarei brava, Malfoy?” stavolta la voce le uscì ferma e adirata, il disprezzo per quel Serpeverde le aveva dato la forza necessaria.
“Non sei brava nel Quidditch, non sei brava nell’evocare un Patronus, e non sei brava…” e qui si avvicinò lentamente a lei, costringendola ad indietreggiare contro il muro, bloccandola con il proprio corpo.
“… a fingere” concluse.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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EXTRA
Questo capitolo extra parte da quando l’anima di Draco bacia Hermione, per poi distaccarsi direttamente da lei. Ho voluto aggiungerlo per spiegare meglio cosa è accaduto quel momento, dato che nel capitolo 20 ne ho dato solo un accenno. Buona lettura.

Non appena le labbra di Draco, fatte di puro spirito, si staccarono da quelle di Hermione, fatte di carne pulsante e viva, fu’ risucchiato da un vortice nero che lo portò via da lei. Tese una mano verso di lei, mentre gli occhi del ragazzo memorizzavano ogni caratteristica del volto di colei che amava. Lo sguardo fiero e combattivo, adesso vuoto e perso, le labbra sorridenti, ora tirate e insanguinate da quella furiosa battaglia, il rossore delle guance, ora pallore mentre lo osservava separarsi da lei.
“Ti amo” le disse con tutta la forza che gli rimaneva, ma lei probabilmente non lo sentì, dato che ormai si trovava in un altro luogo sconosciuto, lontano da lei. Draco si rialzò guardandosi attorno, si accorse di possedere di nuovo il corpo, intatto e perfetto, vivo sotto di lui, e di essere vestito con una camicia candida e dei pantaloni neri. Non sapeva dove si trovasse, tutto era straordinariamente simile alla sua stanza comune, tutto era magnificamente verde. Ma la sua sala comune era sempre stata fredda, caratterizzata da quell’argento che si sposava perfettamente con quel verde smeraldo, adesso però quell’argento era stato sostituito con l’oro che di solito apparteneva alla casata dei Grifondoro. Sentendo dei passi dietro di lui, si voltò rapidamente, trovandosi davanti Severus Piton.
“Professore, lei è morto?” gli chiese usando il rispetto che provava solo per quell’insegnante.
“Si e no” rispose misterioso l’uomo, con voce incolore, piantando gli occhi neri su quelli argentati del ragazzo.
“Cosa vuol dire?” gli domandò allora il ragazzo confuso.
“Quella che vedi è la mia anima, morta lo stesso giorno in cui l’anatema che uccide colpì la sola che amavo, Lily Evans” spiegò il professore andando a sedersi in un divano nero che era comparso improvvisamente e facendo cenno al ragazzo di raggiungerlo. Il ragazzo, senza imbarazzo, si sedette accanto all’uomo che rispettava.
“E’ per questo che appare sempre così freddo e distaccato?” gli chiese ancora.
Le labbra di Severus si tesero in un accenno di sorriso, mentre l’uomo si scostava i capelli incredibilmente neri dal volto.
“Diciamo che sono tornato ad essere quello che ero prima d’incontrare lei, penso che tu possa capirmi perfettamente Draco”
Il ragazzo annuì ricordando il suo solito atteggiamento freddo e distaccato, che gli era sempre stato insegnato dal padre, sapeva cosa voleva dire Piton: era tornato a vivere solo quando aveva conosciuto lei… ma questo cosa voleva dire?
“Vuol dire che è morta la mia anima ma non il mio corpo?”
“No, voglio dire esattamente l’opposto… il tuo corpo è morto, ma non la tua anima, quindi c’è ancora una speranza” rispose il professore calmo.
“Ma se io ho ceduto tutto quello che avevo solo per lei, sacrificandomi con tutto il cuore per salvarla, di conseguenza la mia anima non sarebbe dovuta morire dato che era quello che voleva pure lei?” domandò il ragazzo, mostrando di aver preso la capacità logica e razionale che aveva sempre caratterizzato Hermione.
“Teoricamente è così, ma c’è stato qualcosa che ti ha dato una seconda possibilità… qualcosa che risponde al nome di Amore”
“Non capisco”
“Tu hai avuto la fortuna di trovare quella persone che ricambia appieno i tuoi sentimenti, se non ancora di più, quella stessa persona che dopo averti perso ha deciso di combattere contro tuo padre, dando poca importanza alla sua vita pur di tornare con te. In quel momento Hermione ha sacrificato sé stessa per te.”
“In pratica ci siamo sacrificati entrambi per l’altro” comprese il ragazzo mentre il professore annuiva.
“Esatto e così facendo avete sfidato il vostro destino, il quale si è accorto di un evento magico che non aveva preso in considerazione talmente è la sua rarità” forse Piton si stava divertendo a mostrarsi così misterioso, dirgli cose così importanti senza rivelargli comunque nulla.
“E quale sarebbe questo evento magico?” gli chiese ancora il ragazzo.
“Mai sentito parlare di “Anime Gemelle”? Draco, ve ne ha parlato la stessa professoressa Mcgranitt” lo rimproverò leggermente il professore.
“Professore Piton, con tutto il rispetto, non mi è mai piaciuta come professoressa e lo sa, l’unico che mi sia mai piaciuto è lei…. E in secondo luogo non sono mica Hermione!” protestò il ragazzo, aggirando, da brava Serpe anche il professore, lodandolo, ma poiché Piton era più grande e più esperto di lui sorrise, individuando subito l’obiettivo del ragazzo, senza tuttavia dire nulla.
“Le anime gemelle sono quelle anime che vengono separate dalla nascita e chiuse in due corpi diversi, indifferentemente dal sesso. Poi vengono messe alla prova, per vedere quanto sia forte il loro amore e quanto siano forti loro, quanto riusciranno a resistere alla realtà crudele, che di solito corrompe l’uomo. Tu, Draco, sei stato corrotto da essa da tuo padre, Hermione invece ha da subito conosciuto l’amore di una vera famiglia e il sincero affetto dell’amicizia, tuttavia lei non era così felice perché le mancava qualcosa, così come a te mancava qualcosa. Avete avuto la fortuna di nascere entrambi maghi, anche se tu sei un Purosangue e lei una Mezzosangue, famiglie totalmente diverse così come i caratteri. Il destino ti ha quindi messo alla prova, ha messo alla prova il tuo orgoglio, vedendo se avresti ceduto ai tuoi sentimenti e alla fine, da brava Serpe, non hai rinunciato al tuo orgoglio riuscendo comunque a conquistare Hermione. Hai aggirato abilmente il destino il quale, offeso, ha deciso ancora di metterti alla prova, portandoti alla morte e allontanandoti da lei.”
“Per quale motivo il destino si diverte a fare certe cose?” chiese allora il ragazzo, allibito.
“Non ci arrivi Draco? Perché lo stesso destino ha sete di vendetta, dato che a lui non è stato concesso di trovare la propria anima gemella, anzi… dopo averla trovata ha dovuto cederla a un altro uomo, che l’ha portata alla morte” la voce del professore era amara, ora.
“Mi sta dicendo che… che il destino è lei?” chiese allora Draco.
“Esattamente” rispose calmo l’uomo.
Draco balzò in piedi, arrabbiato e offeso, furioso con sé stesso per non essersi accorto del vero volto del suo insegnante, l’unico in cui aveva sempre riposto tutta la sua fiducia.
“Lei mi ha allontanato da Hermione? Lei ha tentato di ucciderla?” il ragazzo si scagliò contro il suo amato professore, senza bacchetta, a mani nude, ma prima che le sue mani potessero stringersi sulla gola del professore , quest’ultimo ruotò la propria bacchetta scagliando Draco lontano da lui.

“L’ho fatto per te, Draco, lei ti avrebbe portato a perdere la tua anima per sempre, se non fossi intervenuto”
“Io la mia anima l’avevo persa per colpa sua, è stata Hermione a ridarmela!”
“E di pensi che sia il merito eh? Se non vi avessi messo alla prova tu saresti ancora dietro le quinte, a osservarla in silenzio, mentre lei leggerebbe da uno stupido libro romanzi che nella vita reale non esisteranno, evitandole di vivere la sua, di storia” rispose l’uomo ancora calmo.
“Ma così facendo mi ha portato alla morte! Mi ha portato via da lei, come pensa che possa essere felice ora? Avrà salvato pure la mia anima ma se essa è collegata strettamente a quella di Hermione come diavolo pensa che possa essere felice?” esclamò ancora il ragazzo.
“C’è un solo modo in questi casi per sconfiggere la morte, tu hai la tua anima ed è solo attraverso di quella che devi arrivare a lei, il corpo è solo materia, l’anima è spirito… concentrati su di essa, esse sono collegate, l’anima di Hermione è l’unica ancora che ti può permettere di raggiungerla”
“Come?” gridò ancora Draco notando che i contorni della figura di Piton stavano cominciando a svanire.
“Guarda dentro di te, Draco, guarda dentro di te e torna da lei” rispose l’uomo prima di dissolversi nell’aria.
E Draco lo fece, si guardò dentro di sé, cercando un appiglio che lo riportasse da lei, utilizzando la loro connessione. Sentì il dolore acuto di Hermione e fu’ quello che gli permise di tornare da lei, giusto in tempo per salvarla da Potter.

Una gentile "fan" di questa storia mi ha fatto notare di aver lasciato molte lacune sul capitolo. Tutto è stato fatto intenzionalmente ma mi sono dimenticata di avvertirvi, mi sono resa conto che il capitlo 20 era molto lungo e, piuttosto che focalizzarmi su spiegazioni togliendo così la parte più coninvolgente, ossia quella del loro incontro, con un capitolo noioso pieno di spiegazioni, ho preferito togliere quella parte. Mi sono ricordata di dovervi dei capitoli extra, uno su Narcissa e poi ho deciso di fare questo con tutte le spiegazioni, ispirandomi un po', come avrete notato, all'ultimo libro dei Doni della morte dove Harry incontra Albus. Diciamo che l'anima di Hermione era la passaporta per Draco, per riportarlo a casa. Detto questo spero che adesso sia tutto più chiaro, metterò l'ultimissimo capitolo extra lunedì, perchè dubito di arrivarci domenica impegnata in alcuni progetti scolastici. Se avete qualche dubbio chiedete senza problemi, scusate eventuali errori ma non ho ricontrollato.
L1107
   
 
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