UN POSTO RILASSANTE

Mi sveglio di soprassalto come ogni mattina ormai, sono ancora le sei del mattino ma so già che non riuscirò a riprendere sonno.
Ogni volta che questo succede, sto sognando Draco: lo stanno torturando o lo trovo a terra senza vita, ma stavolta era qualcosa di diverso.
Mi trovavo con lui in bagno come la prima volta, solo che ad un certo punto è entrato Harry e hanno iniziato a duellare e a ferirsi mentre io mi mettevo in mezzo per proteggerli.
Era terribile, c'era sangue ovunque.. ma c'era qualcosa che non andava... qualcosa che stavamo facendo prima che entrasse Harry ma che assolutamente non ricordo.

***

Sono le otto del mattino e non ho voglia di alzarmi dal letto, le altre mie compagne si stanno preparando per la famosa uscita ad Hogsmeade ed io non ho la minima voglia di andarci.
Mi fingo malata, così mi libero un po’ da tutti.
Verso le nove e mezza non c'è più nessuno, così mi vesto con un paio di jeans chiari, una felpa leggera bianca e le mie converse azzurre. Non sono vere Converse in realtà, dato che costano un mucchio di soldi babbani, ma ci assomigliano. La mamma me le ha regalate al compleanno e da quel momento le indosso tutti i giorni. Scendo in Sala Grande per la colazione trovandola deserta, perfetto!
Adoro quando sono sola e posso fare le cose con calma, così mi siedo al mio tavolo e bevo un cappuccino con tanto di biscotti al cioccolato che mi piacciono da morire.
Da quanto tempo non faccio colazione con così tanta calma, penso amareggiata, di solito sono sempre in ritardo!
Mi sembra di vedere un'ombra laggiù, davanti alla porta, ma quando alzo lo sguardo non c'è nessuno, sarà colpa della stanchezza!
Mi alzo, ho voglia di camminare, di svuotare la mente.
Cosa posso fare oggi?? Magari mi metto a cercare qualche passaggio segreto di Fred e George, forse una passeggiata per il giardino, dal mio albero..
Sono così assorta nei miei pensieri, che non mi accorgo di dove sto andando, quando rialzo gli occhi sono arrivata al settimo piano e al muro dove c'è l’ingresso della stanza delle necessità.

... ho bisogno di un posto dove rilassarmi...

 è l’unica cosa che penso dato che mi sento uno straccio!

Compare davanti a me una porta di legno chiaro, fatta ad arco. La spingo con forza e appena entro i miei piedi incontrano l'erba fresca.
Rimango a bocca aperta, questo posto è enorme!!!
Sembra che non ci sia il soffitto, il cielo è azzurro con un sole enorme.
C'è un grande prato con molti fiorellini colorati. Più a nord c'è un piccolo boschetto, dove ogni albero, ha dei fiorellini di colore diverso.
Mi guardo intorno meravigliata, c'è un'atmosfera magica, e tutti questi colori donano alla stanza l’effetto di un arcobaleno.
Scorgo un’amaca legata a due tronchi e un sentiero di sassolini bianchi che si fa strada nel piccolo boschetto.
Non ho mai visto un posto così bello nella realtà, e adesso che guardo meglio mi sembra di vedere anche un lago laggiù in fondo.
Trovato un bell’albero, faccio per sedermi quando compare una coperta tartan blu e verde, non posso fare a meno di sorridere, questa posto è un genio!!
Mi stendo sulla coperta e un raggio di sole mi accarezza il viso.
Il calore si irradia ovunque, sui capelli, sulle orecchie, poi sul collo e ancora più giù fino al petto. Il corpo reagisce come se qualcuno mi avesse toccato e le labbra si increspano in un sorriso soddisfatto.
Rimarrei così per ore. Mi piace chiudere gli occhi quando sono all'aria aperta e aspettare che il mondo scompaia.
Sento un profumo dolce che mi circonda e dopo un po’ mi accorgo che è una fragranza al gelsomino. L'aria è calda, ma è un caldo piacevole; così piacevole che senza rendermene conto sprofondo in un sonno senza sogni.

-LO SAI CHE C'E' UN LAGO LAGGIU' IN FONDO??-

Mi alzo di scatto a sedere, ma quanto tempo è passato? Quanto ho dormito? Che ore sono? Ma chi ha parlato??
Alzo la testa e incontro un volto familiare.. Draco!!!
- Daiiiii!!!! mi hai spaventata!!! Ma che ore sono?-  
- L'una e mezza!-
Ghigna sedendosi accanto a me.
-Sonno, rossa? Possibile che ti addormenti ovunque?-
- Sono stanca, è da giorni che non chiudo occhio, quei maledetti incubi-
- Succede anche a me -  
Quanto è vero... se capita a me di sognare di perdere le persone a cui tengo, figuriamoci a lui che vive tra il terrore e la morte.
Lo vedo stendersi meglio e appoggiarsi con la schiena al tronco e mi fa segno di andargli vicino. Così faccio: mi appoggio alla sua spalla, sa di protezione e senza farlo apposta mi riaddormento di nuovo.
Poco dopo (almeno secondo me) apro gli occhi e vedo che lui non sta dormendo e mi sta accarezzando i capelli facendomi il solletico...
-Dai così mi fai il solletico!-
Anche se so che in realtà morirei se smettesse.
Una strana luce passa nelle sue iridi ghiacciate.
-Soffri il solletico???-
Ed inizia a farmelo. Ti prego, starò sognando, insomma, Malfoy che fa il solletico?? Penso confusa.
Ma mi rendo conto che è la realtà quando incomincio a farglielo anch’io.
Stiamo ridendo a crepapelle quando non ce la faccio più a resistere e gli finisco addosso... un po’ troppo addosso, ad un centimetro dal suo naso, Merlino che schianto!!!!
Draco smette di farmi il solletico e il suo sguardo si posa sulle mie labbra... vorrei che mi baciasse, ma se io non sono alla sua altezza??
Un rumore proveniente dal lago ci fa girare da quella parte e, dato che mi sono distratta, Draco ricomincia a farmi il solletico e io a lui. In un attimo ribalta le posizioni e mi ritrovo esattamente sotto di lui, imbarazzatissima, ma continuiamo a ridere.
Io mi perdo nei suoi occhi di ghiaccio che adesso sembrano argento brillante... ti prego... non resisto ancora a lungo...
lui si avvicina e..."STOCK" una pigna cade in testa a Draco rovinando il momento.
-Ahia! Fa male!-
Io scoppio a ridere di gusto, seguita dal ragazzo che si risiede vicino a me come all'inizio.
La sua risata è melodiosa, dolce e profonda al tempo stesso. Piacevole.
Mi rialzo e dall'albero sopra di noi iniziano a cadere foglie, aghi, fiori rosa e… possibile? Delle conchiglie? Le guardo da vicino e scopro che sono foglie fatte esattamente a forma di conchiglia!!
Scendono leggere come la neve, tutto sopra le nostre teste, i nostri vestiti...
-Hem.. Ginevra?-
-Si?-
Lo guardo , non sta guardando me ma un batuffolo viola sopra un sasso a pochi metri da li, mi ero dimenticata di lui!!
-Ma quella cosa cos'è??-
-Oh, lui è Arnold, la mia puffola pigmea.-
Draco mi guarda con un'espressione a metà tra il divertito e il curioso cosi allungo il braccio, la puffola si arrampica e la appoggio in mezzo a noi.
-Esattamente a cosa serve?-
-Beh , sai serve a farti compagnia, a giocarci e ti dico che la mattina mi sveglia quasi sempre lui.-
Okay, ora è proprio divertito e poi scoppiamo a ridere tutti e due di nuovo, guardando i nostri vestiti mal ridotti.
-Sai, dovresti ridere più spesso.-
Dico io sinceramente, sorridendogli.
-Ti brillano gli occhi quando lo fai.-
Vorrei tanto che ci fossero più occasioni, dei motivi per sorridere.
Non parliamo più, stiamo seduti vicini, piacevolmente in silenzio. Chissà come mai non è andato a Hogsmeade con gli altri, forse voleva anche lui un attimo di pace, lontano dai suoi compagni.
Se lo raccontassi a qualcuno, che Malfoy poco fa, mi stava facendo il solletico, scommetto che non riuscirebbero a smettere di ridere.
Invece eccoci qui, seduti l’uno accanto all’altra come due vecchi amici, due amici che non hanno bisogno di parlare, ma ai quali basta la presenza dell’altro per stare bene.
Mi limito a sorridere mentre lo guardo di sottecchi.
È proprio bello, non lo si può negare. I suoi capelli biondi, la pelle diafana, immacolata , gli occhi grigi e il fisico da sportivo gli danno le fattezze di un angelo, ma tutti sanno che i Malfoy di angelico hanno ben poco.
Lì in mezzo a noi, poco lontano da Arnold, noto un sassolino bianco e scintillante, quando lo prendo in mano per osservarlo meglio capisco che è una piccola conchiglia.
Ci sdraiamo al sole, giro la testa dalla sua parte esattamente nel momento in cui lui gira la sua.
I suoi occhi sono fissi nei miei e stranamente non mi sento infastidita, intimorita o imbarazzata, da questo sguardo intenso. È come se in un certo senso mi stesse permettendo di guardargli dentro, di leggergli l’anima.
Siamo vicinissimi, non vedo nient’altro che lui, i suoi occhi cristallini, il suo profumo di fresco e muschio, chiudo gli occhi...
-Hiiiiiiiiiip Hiiiiiiiiip Hiiiiiiiiip-
Quella maledetta Puffola!!!!
E' ora di andare, fra poco arriveranno gli altri da Hogsmeade, alzo gli occhi al cielo in segno di arresa, mentre Draco dice con voce calma:             
- Arnold, la puffola di Ginny Weasley.-
Adesso è chiaro come faccio ad alzarmi dal letto??
Draco con un Gratta e Netta mi ripulisce i vestiti e così fa con i suoi, per non lasciare tracce. Mi metto la puffola sulla spalla così non la dimentico e poco prima di uscire mi sussurra all’orecchio:
-Ci si vede alla partita di Quidditch?-
-Alla partita di Quidditch! Preparati a perdere!-
-Nei tuoi sogni Weasley!-
Ecco, siamo tornati noi stessi.


***

Sono qui nel dormitorio e mi sto per mettere il pigiama quando qualcosa di leggero scivola fuori dalla tasca della felpa: una piccola conchiglia.. la conferma che quello che è successo oggi è vero.
Mi metto il pigiama e do un bacetto alla puffola. Mi infilo sotto le coperte e mi passo sulle labbra la conchiglia, come se fosse un piccolo bacio, un bacio che sa di fresco e di... muschio?!






n.d.a.
Ringrazio come sempre, Bimbabest99 che ha recensito lo scorso capitolo!
L'idea era di rendere questo capitolo comico... spero che vi sia piaciuto...
un bacio,
Drinny_Lover