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Autore: Lione94    17/05/2016    3 recensioni
Sono passati sei anni dagli avvenimenti di Breaking dawn. Edward e Bella hanno avuto il loro finale felice. Ma che ne è di Jacob e Renesmee? Che ne è del loro imprinting?
"Ero stato per lei come un padre, come un fratello, come un amico...
E adesso? E adesso che i sette anni sono passati e tu sei sbocciata come un fiore? E adesso che sei diventata la splendida donna che sei? Che cosa sono per te Nessie?"
Ecco una piccola one shot sul loro finale felice.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Quileute, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Through your eyes



Le fronde degli alberi della riserva quileute di La Push erano smosse da una leggera brezza estiva e il bosco era illuminato dalla tenue luce delle stelle e della luna piena. Tra la vegetazione correvano due figure: una era un enorme lupo dal manto rossiccio e l’altra una ragazza dai capelli corti color rame che luccicavano grazie alla luce argentata del cielo. Un licantropo e una mezza vampira.
Correvano veloci e i loro passi erano felpati come se i loro piedi non toccassero l’erba ma volassero. Tutto era silenzioso, ad eccezione del bubolo del gufo e dei loro pensieri, scroscianti come un fiume in piena.


Jacob


“Un nuovo laccio mi tratteneva dov’ero.
Non uno: un milione. Non di corda, ma d’acciaio. Un milione di cavi d’acciaio mi legavano a una cosa sola; al centro esatto dell’universo.
Finalmente capii che l’universo ruotava attorno a quel punto.”
Breaking dawn

Che cos’è l’imprinting?
È
amore? No, è qualcosa di più grande.
È come uno spostamento di gravità. Lei è il mio sole e il sono il suo pianeta, senza la sua luce io non vivo. Senza la gravità che mi tiene unito a lei sprofondo in un baratro buio all’infinito.
Era questo il mio destino, era quello che mi aveva sempre aspettato da quando Bella aveva rimesso piede a Forks per non lasciarla mai più.
Era sempre stata Lei.
Renesmee.
Mentre correvo veloce sentendo sotto le zampe la terra umida e nei polmoni il forte odore della foresta la vedevo lì davanti a me muoversi con passo aggraziato, i corti capelli rossi che le incorniciavano il viso.
Ricordavo ancora quando era tornata a casa con quel taglio a caschetto fatto da Sue e le zie vampire avevano dato di matto.
Era così la mia Renesmee, follemente imprevedibile.
“Mi sta salendo il diabete.”
Dei pensieri fastidiosi mi entrarono nella testa.
“Sta zitta Leah!”
“Jake secondo me ti sei rammollito.”
“Leah vuoi davvero che il capo ti stacchi la testa a morsi?”
Questo era Seth.
Fantastico non bastava Leah, tutto il branco era di ronda?!
“Uscite fuori dalla mia testa!”
“Fosse facile!” Commentò Leah sarcastica.
Una terza voce si aggiunse al concerto di pensieri.
“Oh Nessie Nessie, il tuo Romeo è qui!”
Embry.
Roteai gli occhi.
Essere parte di un branco non implicava avere nemmeno un briciolo di privacy.
Embry si era unito a noi dopo che quegli schifosi succhiasangue dei Volturi se n’erano tornati strisciando dall’anfratto da dov’erano usciti. Adesso la vita scorreva tranquilla, a parte qualche vampiro testa calda che ogni tanto invadeva il nostro territorio. Forse non eravamo del tutto scampati dalla minaccia dei Volturi. Sapevamo tutti che avevano un debole per Edward ed Alice, e adesso anche per la mia Renesmee. Ma quando sarebbe giunto il momento non ci avrebbero trovato impreparati. Anche il gruppo di Sam era con i Cullen. Non potevamo scambiarci pensieri con gli altri ma anche sotto forma di lupo avevamo trovato un buon modo per comunicare nella foresta.
A proposito di lettura della mente… ringraziavo che Paul avesse deciso di rimanere con Sam, altrimenti avrei dovuto aver leggere i suoi pensieri da maniaco depravato su mia sorella tutto il tempo e ne sarebbe andata della mia sanità mentale.
Presi la direzione verso ovest cercando di allontanarmi il più possibile da quel branco di pazzi dei miei compagni. E piano piano sentii che i loro pensieri sparivano, rimaneva solo un flebile legame che ci univa.
Renesmee mi seguì e come al solito mi superò, continuando per la direzione che avevo intrapreso. Era davvero competitiva. Il gene Cullen non le aveva dato solo la forza. Non c’era sfida che non rifiutasse e che non cercasse di vincere. E quando ne perdeva una era capace di mettere il broncio per un’intera settimana.
Osservai il suo corpo ondeggiare sinuoso mentre saltava con agilità un tronco spezzato, caduto probabilmente per via di un fulmine.
Era davvero bella la nostra abitudine di uscire a correre sotto le stelle, nel silenzio della notte.
Sapevo che la piaceva moltissimo, e io non potevo far altro che fare qualsiasi cosa per renderla felice.
Ero stato per lei come un padre, come un fratello, come un amico…
E adesso? E adesso che i sette anni sono passati e tu sei sbocciata come un fiore? E adesso che sei diventata la splendida donna che sei? Che cosa sono per te Nessie?
Un flebile sussurro: “Secondo me sei un mollaccione.”
“Nessuno ha chiesto il tuo parere, Leah.”
Solo perché era una perfetta Beta e, dovevo ammettere, una buona amica, non l’avevo ancora uccisa.


Renesmee


“Come il sole con la terra, scaldava chiunque entrasse nel suo campo gravitazionale.”
New Moon

Che cos’è l’amore? È l’imprinting? No, è qualcosa di più grande.
Non è solo una magia che ci unisce.
Era da quando ero piccola che sentivo i miei genitori discutere se effettivamente fosse giusto che non mi fosse stata data una scelta. Allora non riuscivo a capire la loro preoccupazione: non era bello essere legato a qualcuno in quel modo?
Crescendo anch’io poi mi ero chiesta se fosse solo magia…
Ma no, l’imprinting non era solo magia.
Era semplicemente il destino.
Io e Jake eravamo troppo simili, due anime che si completavano a vicenda, come il mito degli androgini di Platone che zia Alice si divertiva a raccontarmi quand’ero piccola.
Lui è la mia metà perfetta, solo con lui mi sento veramente me stessa.
Due ibridi, due mondi a metà che si incontrano e ne creano uno solo.
Mi girai a guardarlo e gli feci una linguaccia. Zia Rose non avrebbe approvato, non faceva altro che ripetere che mi sarei dovuta comportare come una “signorina” invece di un “cane maleducato” (sì, i termini di zia Rose erano veramente ad effetto). Ma d’altronde ero la degna nipote dello zio Emmett e poi che pretendeva che facessi quando i miei migliori amici erano un branco di quileute e il loro passatempo preferito era azzuffarsi e parlare di motori? Ok, c’erano anche Kim e Rachel, ma credetemi erano le degne compari dei loro imprinting! Anche Claire… anche se era ancora piccola per essere abbastanza fuori di testa come noi.
La vita a La Push era fantastica.
Amavo la mia famiglia, ma un pezzo di cuore era in quella riserva indiana. Non per niente mio zio Jasper mi chiamava “la ragazza lupo”.
Già ragazza…
Sarei mai diventata la ragazza di Jacob?
Era stato per me come un padre (lo so, non me n’era bastato averne uno già abbastanza apprensivo), un fratello, un amico…
E adesso? Da quand’è che l’amicizia si era trasformata in amore? Forse un giorno, forse un mese, forse meno o forse più… effettivamente non lo sapevo nemmeno io… ma soprattutto che cosa stavo aspettando?!
Mi fermai così d’improvviso che Jake mi rovinò addosso.
Rotolammo sull’erba fino a che non uscimmo dal bosco e ci fermammo in una radura. Per fortuna che non ero una semplice umana altrimenti, di sicuro, mi avrebbe fatturato più di un osso. Mi rialzai ridacchiando: era una novità prendere un licantropo di sorpresa! Mi voltai e vidi alla luce della luna i suoi occhi che mi lanciavano un’occhiata di rimprovero. Era così incredibile come continuasse ad essere lui anche nella sua forma da lupo.
« Oh dai non mi guardare così! ».
Ringhiò, si sedette con un tonfo e rivolse lo sguardo verso il bosco.
Che permalosi questi licantropi!
Erano tutti un po’ schizzatelli. Forse era il gene da lupo che li rendeva così incazzosi.
Mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai. Posò la testa sulla mia e rimanemmo così per un po’, a sentire i battiti dei nostri cuori e i nostri respiri confondersi.
Chissà se riusciva a sentire che il mio batteva ancora più veloce, anche se era difficile dirlo dato che già normalmente correva impazzito.
Alzammo lo sguardo alle stelle e posai una mano sulla sua guancia pronta ad usare il mio potere: era sempre stato il mio miglior modo di comunicare.
Lasciai fluire le immagini del passato – noi due che giocavamo nella radura a rincorrere i fiocchi di neve, il nostro primo natale insieme e il suo braccialetto quileute come regalo che ancora indossavo al polso –, del presente – noi due che ballavamo intorno al falò alla festa in spiaggia di La Push che i ragazzi avevano organizzato per il mio settimo compleanno –  e del futuro, il nostro futuro… insieme.
Quando i miei pensieri terminarono sentii un tremito scuotermi insieme a lui e le sue braccia mi avvolsero, prima che me ne accorgessi le sue labbra erano sulle mie e si muovevano con una strana dolcezza che non gli si addiceva.
Wow, baciare Jacob Black era come baciare il sole.
Lui era il mio sole personale.
Il suo calore mi penetrava nel corpo. Era esattamente quello il posto dove volevo stare… e volevo rimanerci per l’eternità.
Le nostre lingue avrebbero continuato a danzare all’infinito se la nostra metà umana non ci avesse imposto di respirare. Incontrai il suo sguardo luccicante.
« Ce ne hai messo di tempo » ridacchiò Jake scompigliandomi i capelli « credevo che avrei dovuto aspettare per l’eternità! ».
Roteai gli occhi.
Era sempre il solito!
A quanto avevo notato il romanticismo non faceva parte del gene dei licantropi.
« Sai che prima staresti stato un pedofilo?! » gli feci notare dandogli un pugno sulla spalla.
« Ahia, colpo basso! » mormorò lui massaggiandosela.
Ah, a volte quanto ero contenta di avere sempre la forza di una vampira neonata!
Il silenzio scese tra di noi e ascoltai il suo respiro confondersi con la brezza che scuoteva la foresta.
Era così bello stare tra le sue braccia.
« Mi avresti aspettato Jake? » gli domandai all’improvviso con un sussurro.
« L’ho sempre fatto Ness. Fin da prima che tu nascessi. Io ti aspettavo. Eri il mio destino » disse serio.
« Accidenti capo alpha allora c’è del romanticismo in te! ».
Prima che potesse mordermi un braccio gli presi il volto tra le mani e gli lasciai un bacio sul naso.
« Ti amo Jake ».
Sentii le guance avvampare di fronte il bellissimo sorriso che mi regalò.
Poggiò la fronte sulla mia e sospirò di gioia.
« Anch’io Ness ».
I nostri sguardi erano incatenati l’uno all’altro.
Il suo era così profondo che potevo perdermici dentro.
Ed era attraverso quegli occhi che vedevo che tra di noi non c’era solo una magia, un imprinting, un amore.
Era un legame infinito, che non aveva definizioni.
Ne spazio.
Ne tempo.
Eravamo solo noi.
« Ma lo sai che sei nudo?! » gli feci notare mentre lo abbracciavo forte e cercavo di controllare la mia forza altrimenti gli avrei fratturato una costola e non sarebbe stato molto romantico.
« Edward mi ucciderà quando me lo leggerà nella testa » ridacchiò lui, un po’ imbarazzato.
Jake imbarazzato?
« Ma anche lui e mamma non è che… »
« Oddio oddio possiamo evitare questo argomento? » ribatté velocemente facendo un verso schifato « Ho qualcosa di meglio invece di stare a pensare a cosa fanno i vampiri… »
« E cosa? »
« Tornare a fare quello che stavamo facevano noi » disse con un’occhiata maliziosa.
Tornammo a baciarci e questa volta il bacio non fu dolce come il primo ma traboccante di passione. Lo sentii spingermi verso terra e lo assecondai sdraiandomi tra l’erba. Era sopra di me. Smise di baciarmi e aprii gli occhi (che nemmeno mi ero accorta di aver chiuso) per incontrare ancora una volta il suo sguardo luccicante e perdermici. Vivevo attraverso quegli occhi. Gli sorrisi e gli feci capire che non c’era più bisogno di aspettare. Il nostro tempo era giunto.
Tornai a baciarlo e lasciai che le mie mani accarezzassero prima il suo volto e poi il suo petto nudo. Sentii le sue infilarsi sotto la mia maglietta e il suo calore espandersi dalla pancia dove mi stava toccando lungo tutto il mio corpo.
Era così caldo.
La foresta stava forse andando a fuoco?
Non me ne importava. Non mi sarei staccata da lui per niente al mondo.
Udii il suono di qualcosa che si strappava. Forse erano i miei jeans.
« Scusa » mormorò con una voce resa roca dal desiderio che mi fece rabbrividire « adesso anche tua zia mi ucciderà ».
Gli passai le mani tra i corti capelli.
« Mi sembra che la fila di persone che ti vogliono uccidere è molto lunga…  »
« Oh sì » ridacchiò baciandomi il collo.
Mi girai all’improvviso imprigionandolo sotto di me.
« Beh prima dovranno vedersela con me. A che serve altrimenti essere più forte di loro? »
« Che uomo fortunato che sono » mormorò lanciandomi un’occhiata ammirata che mi mandò in estasi.
Scesi nuovamente a baciarlo, sorrisi sulla sua bocca e lo sentii sorridere di rimando.
Eravamo un tutt’uno.
La luna e le stelle furono complici del nostro amore.
… che non sarebbe rimasto a lungo nascosto tra licantropi e padri vampiri che leggevano nella testa.
Ma a quello avremmo pensato più tardi.
Avevamo tutta l’eternità davanti.

The end

J/N

Angolo autrice:
Ecco. Non ho resistito. Dovevo per forza scrivere la mia anche sul fandom di Twilight (dopo averne già appestati molti altri :P).
Beh, io non so voi ma è da quando ho finito di leggere BD che penso a una Jacob/Nessie. Insomma zia Steph li ha lasciati troppo lì sospesi, sì ok la storia era su Bella ed Edward però questa coppia mi è rimasta nel cuore... specialmente dopo aver visto anche il finale del film con loro grandi che si abbracciano sulla spiaggia tutti insieme...
E quindi basta finalmente ho deciso di postare la mia storia su una delle mie coppie preferite! :)
Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato il passaggio tra i due dall'amicizia all'amore e spero vi piaccia la mia versione :)
P.s. Le immagini ovviamente non sono mie (ahimé non riesco nemmeno a disegnare un albero) ma di Chiara Bautista e mi hanno molto ispirato per scrivere questa one-shot. Sono Wolf e Bunny, la ragazza coniglio, ma in loro ci vedo molto Jake e Nessie.
Spero di leggere qualche vostro commento!
Un abbraccio,
Chiara

  
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