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Autore: Xhexania    17/05/2016    3 recensioni
Il mondo è pieno di segreti. Magici e Babbani ne hanno uno in comune, uno dimenticato da tempo, che tornerà a galla grazie ad una bambina figlia di profezia. Hortensia Potter, Ragazza-Che-Visse, riporterà le Essenze scomparse con il continente di Atlantide al mondo.
Estratto, Capitolo 1: Avevano però un segreto. La signora Potter era la sorella della signora Dursley, ma non si vedevano da anni. Anzi, la signora Dursley faceva addirittura finta di non avere sorelle, perchè la signora Potter e quel buono a nulla del marito non avrebbero potuto essere più diversi da loro di così.
Estratto, Capitolo 9: «Mi dispiace, professore. Questa bellezza non poteva essere messa in secondo piano.» «Non c'è problema mia cara. Allora, come ti sta trattando Serpeverde?»
Fem!Harry, Slytherin!Harry, Intelligente!Harry, Potente!Harry, Bashing!Weasley, Bashing!Dumbledore, BadManipolativo!Dumbledore.
Prima fanfiction, non betata, abbiate pazienza. Primi capitoli ri-scritti e re-impaginati!
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Fanny/Fawkes, Harry Potter, Salazar Serpeverde, Serpeverde, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Hortensia Potter e la Pietra Filosofale.
Capitolo 3.
Gringott.

« Parlato »
" Pensato "
« Evocazione »
* Magia *
Linguaggio differente. ( l'inglese sarà la lingua standard. )


Sperare di riuscire con un solo viaggio a ordire un manipolativo piano... sarebbe stato impossibile. La compagnia di Animus contribuì a mantenerla calma e rilassata mentre zompettava per le strade di Londra, in cerca di un pub chiamato Paiolo Magico. Lei, prima di entrare sulle sollecitazioni di Animus, rimase qualche minuto ferma in Charing Cross Road, dall'altra parte della strada rispetto allo strano pub. Sembrava che nessuno oltre lei riuscisse a vederlo e la cosa la divertiva. Osservò il via-vai tra la libreria e il negozio di dischi, ai lati di questo Paiolo Magico, prima che un colpetto mentale di Animus la spingesse in azione. Aveva scoperto sul treno che la famosa cicatrice a forma di fulmine sulla fronte è impossibile da coprire con un normale glamour. Fortuna voglia che la frangia di capelli neri copriva tutta la fronte, cadendole quasi fino sugli occhi, rendendola più comune. 

"Ti piacerebbe. Con i vestiti di Petunia... Ti guarderebbero tutti. Usa un fascino non-notarmi e cerca di comportarti da strega e non da babbana."
La sua voce della ragione, aka Animus, tornò a farsi vivo mentre lei si avviava verso il Pub.
Appena oltre la porta, qualche secondo che le si regolasse la vista, arricciò il naso. Il luogo era sordido, buio e dimesso. E nonostante questo, la clientela era fiorente. Con le indicazioni silenziose del suo amico 'immaginario' si dirige sul retro dove un cortiletto angusto con giusto qualche erbaccia e un bidone della spazzatura la salutarono. 
"Sei sicuro?"
Il dubbio era palese nel tono eppure l'altro era convinto e la spronò ad avvicinarsi al muro.
"Carica con la magia la punta dell'indice e batti questi mattoni."
Le fece vedere la sequenza giusta, indirizzandola con impazienza. E sì, quando il portale si aprì l'unica cosa che le impedì di finire con la mascella per terra era l'orgoglio. Si stava, orgoglio o non orgoglio, perdendo in tutti i colori, i suoni e gli odori che arrivavano fino al portale e fu il ricco baritono di Animus a risvegliarla. 

"Fascino non-notarmi, Hortensia, ora. Potrai ammirare tutto quando usciremo dalla Gringott, ora cammina."
Evitò con uno sbuffo di mettere il broncio ma obbedì, con un gesto della mano e un arricciarsi lieve del naso, il fascino venne sistemato al suo posto e lei iniziò a scarpinare lungo il vicolo.
"L'edificio enorme, bianco, sulla tua sinistra. Entra e chiedi ad uno dei goblin di parlare con il responsabile dei tuoi conti."
Conoscendo che in dieci anni di presenza, Animus non si è mai sbagliato, soffocò la frustrazione e la curiosità per fare il più velocemente possibile ciò che le venne chiesto. Un cenno del capo verso i due Goblin armati all'ingresso ed entrò nell'atrio della banca, dove dietro alti banconi sono decine di Goblin che si divertono a sogghignare e brontolare ai maghi maleducati. Trovò con gli occhi il banchiere libero più vicino all'ingresso e vi si diresse, umettandosi le labbra. Dovette alzarsi sulle punte dei piedi solo per spuntare con il viso oltre il bordo del bancone. 
« Desidero parlare con il responsabile delle volte Potter, per cortesia. »
Il tono di voce era basso, ma deciso. Il goblin alzò gli occhi dal suo lavoro, fissandola. Lo sguardo venne poi puntato sulla sua fronte e vi rimase per diversi secondi prima che Hortensia s'infastidisse e con un colpetto della testa rivelò la famosa cicatrice. 
« Molto bene. »

Il goblin suonò un campanello e ha parlato velocemente con un altro goblin nella loro lingua prima che quest'ultimo la portasse lungo diversi corridoi e la lasciasse in un ufficio elegante.
« Miss Potter, sono Griphook, il responsabile dei conti Potter negli ultimi nove anni. »
Il tono professionale del Goblin seduto oltre la scrivania la portò ad annuire automaticamente. Era comodamente seduta in una poltroncina, di fronte a lui. 
« Consiglierei di fare un esame del sangue, così da scoprire tutte le sue eredità. »
Ci pensò qualche secondo prima che un assenso mentale la spinse ad accettare. Un bacino di pietra le venne posto davanti e un coltello d'argento porto. 
« Sette gocce di sangue. »
L'undicenne provvide a tagliarsi un polpastrello, facendo così cadere le giuste gocce, finendo con il mettersi il dito in bocca e recitando mentalmente un incantesimo di guarigione minore. Il goblin provvide a mischiare il sangue con una pozione traslucida, bagnandoci un pezzo di pergamena che battè con il dito. Linee nerastre apparvero, formando lettere, parole. Il pezzo di pergamena le venne porto. 

Hortensia Lily Dorea Potter Black Peverell
erede Potter, erede Evans, erede Black, erede Peverell
madre: Lily Ranunculus Potter ( nee Evans )
padre: James Charlus Potter
padrino: Sirius Orion Black ( adozione di sangue )
madrina: Alice Longbottom ( nee Smith )
padrino secondario: Severus Tobias Snape
stato di sangue: purosangue
età: 11 ( 31 luglio )


E subito sotto, una lunga e molto corposa lista di volte ed attività. Dovette prendersi qualche minuto, leggendo alcune delle azioni e le rendite. Posò lentamente la pergamena sulla scrivania, fissando il coltello d'argento. 
« Potrei richiedere anche un esame per magie poste su di me e per le abilità ereditarie? »
La voce era leggermente più fioca. Il goblin recuperò un altro pezzo di pergamena e una diversa pozione che venne versata nel bacino scolpito di rune. 
« Undici gocce di sangue. »
Lo stesso procedimento di prima accadde ma le scritte erano totalmente diverse.

Hortensia Lily Dorea Potter Black Peverell
parselmouth passivo - capacità attiva bloccata 100% APWBD
memoria eidetica - capacità bloccata 100% APWBD
orecchio assoluto - capacità bloccata 100% APWBD
occlumanzia naturale - capacità bloccata 100% APWBD
multi-animagus - capacità bloccata 100% APWBD
QI 160 - bloccato 75% APWBD
Core - bloccato 75% APWBD
Core - bloccato 15% LREP
Fedeltà - pozione calettata per APWBD
Concentrazione - pozione di distrazione
Glamour - pozione di aspetto di sangue 
Cicatrice - horcrux TMR


« Cosa, esattamente, è un horcrux? E chi diavolo è TMR? »
La domanda sorse prima che Animus avesse l'occasione di zittirla o risponderle.
« Un horcrux è un pezzo di un'anima, racchiusa in un oggetto chiamato ancora. Per rompere in pezzi la propria anima bisogna commettere l'omicidio a sangue freddo, seguendo con un rituale abbastanza complesso. Provando rimorso è possibile riassorbire un horcrux. Distruggendo un'ancora, la parte di anima andrà perduta. »
Scrisse velocemente su tre pergamene che sparirono nel buco di comunicazione sulla scrivania.
« TMR posso solo immaginare che sia Tom Marvolo Riddle, conosciuto ai più come Lord Voldemort. »
"ANIMUS! Quando pensavi di dirmelo?!" 
Lo sguardo furioso riflesse perfettamente il suo tono di voce mentale.
« Possiamo rimuoverlo, Miss Potter. Avrà un costo ma le nostre stanze rituali sono perfettamente sicure. »
Il Goblin, creature avide, si affrettò ad offrire i suoi servizi. 
"Okay, Hortensia, miele, ascoltami. Non te l'ho detto perchè una delle mie sorelle, evocata da tua madre Lily, si è presa cura di lui. Da dieci anni sta dormendo intorno alla tua cicatrice, impedendo all'horcrux di farti nulla. Non sei mai stata in pericolo, hai la mia parola."
Dopo qualche attimo di silenzio, rispose: "Va bene... Quindi, devo fare questo rituale?"
Animus si prese diversi secondi per pensare, prima di rispondere con un tono deciso.
"Chiedi di essere portata al Peverell Vault. Io sarò lì. Tornerò con te qui, dopo avermi raggiunto, e sistemeremo tutto".




Ed eccoci qui. Innanzitutto, cerco un'anima pia che abbia voglia di farmi da beta T_T Nel mentre, accetterò volentierissimo tutte le correzioni di eventuali lettori, heh. Messaggi e recensioni andranno benissimo, non fatevi problemi T_T

Duunque, un piccolo piccolo anticipo per il prossimo capitolo: apparirà Animus! Oh, sono così entusiasta del mio Animus. Non è adorabile? *w*

Abbiamo avuto un assaggio di Dumbles e le sue stupidate e tra due capitoli, arriveremo ad Hogwarts!

Enjoy ò/


   
 
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