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Autore: Zazune    19/05/2016    0 recensioni
CONTINUO DI " SOLEDAD ". Sono trascorsi 20 lunghi anni dalla tragica morte di Alexis e dalla sconfitta di Kevin. Kazuma, dopo essere stato salvato da Zwei, è stato esiliato da Sabrie e non si è più fatto vivo. Echo vive ormai a palazzo, insieme a suo padre e sua madre, ed è un vampiro a tutti gli effetti. Allen e Risa si godono la pace che si è creata finalmente nel regno dopo una lunga e sanguinosa lotta contro le forze oscure. . Zwei e Diva hanno avuto il bimbo speciale che hanno tanto voluto… insieme ad altri due bimbi del tutto inaspettati! Ace è diventato freddo dopo la morte di Alexis e non vuole saperne dei figli. Ma una nuova minaccia incombe sul regno: chi è la misteriosa donna che vuole vendicare Kevin? Ace riuscirà a tornare quello di un tempo? Alexis è davvero morta? Nuovi e vecchi personaggi saranno coinvolti in una lotta forse più dura della precedente, ed un nuovo e temibile nemico trama nell'ombra! Siete curiosi? Allora leggete e seguite la storia, ci tengo alle recensioni ed ai pareri. Baci a tutti. P.s. se volete leggere anche " Soledad 1 ", vi lascio il link al primo capitolo!
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soledad'
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La pioggia continua a cadere a Sabrie, ormai sono due interminabili giorni che non smette. Kazuma e Zwei sembrano ai ferri corti, ma almeno non si saltano al collo, il che è già abbastanza per il resto dei familiari. Il piccolo Glen cresce e, man mano che passa il tempo, diventa la copia di suo padre in tutto e per tutto, ma pare avere un grande attaccamento con sua madre, e questo l’hanno notato tutti. Candela non fa altro che pensare alla visione che ha avuto, e continua a chiedersi chi diavolo sarà il padre di Kannon. Allen invece è solo, e pare sia pronto per uscire. Prende la spada ed il mantello ed esce dopo alcuni minuti. Passa la foresta oscura, arrivando al confine tra Sabrie ed il Monte Esilio, dove trova una lapide. Lui stesso l’ha fatta mettere, e c’è la data: quello stesso giorno di 20 anni prima. Si, il giorno in cui morì Kevin, suo fratello maggiore. Anche se in tutti questi anni non l’ha dato a vedere, per lui fu un grave colpo dover combattere contro il suo stesso fratello, sangue del suo sangue, nonostante la sua innata crudeltà. Nonostante il suo tradimento e tutto ciò che ha fatto. Una parte di Allen soffre  molto per quella perdita. Non ha potuto dare sepoltura a Kevin, allora ha messo quella lapide ai confini del regno. Nessuno sa questa cosa, solamente lui. Nonostante la pioggia, lui non ha un ombrello, e la pioggia scorre sui suoi lunghi capelli ametista. Riflette. Pensa a quando lui e Kevin erano ancora uniti, come due fratelli.

Sabrie, 1763 anni prima.

Un bimbo dalla chioma viola sta piangendo disperatamente. A terra il suo gelato preferito. Gli è scivolato dopo che, generosamente, la governante glielo aveva portato, ovviamente di nascosto di suo padre o sicuramente l’avrebbe frustata perché – a sua detta – stava viziando suo figlio. Il piccolo continua a piangere disperatamente, mentre un ragazzo che avrà 14 anni più di lui lo raggiunge, guardandolo. Il bimbo, che avrà circa 5 anni, corre da lui e lo abbraccia. “ Kevin! Mi  caduto il gelato che mi aveva portato la governante! A me piaceva tanto! E ora non potrò più mangiarlo! “. Continua a piangere. Il ragazzo dai capelli argento sospira, per poi prendere in braccio il bimbo.

“ Allen, cosa ti ho detto? Non devi strillare così, altrimenti papà ti punirà. Sai com’è fatto “. E abbassa lo sguardo. Il piccolo Allen lo nota. Si attacca al fratello per non cadere.

“ Fratellone, ma papà ti fa sempre tanto male quando siete da soli? “. Chiede con l’innocenza tipica dei bimbi. Kevin lo guarda.

“  non pensare a questo. Senti, cosa dici se adesso andiamo di nascosto a prenderti un gelato? Papà non lo saprà mai “. Al più piccolo si illumina lo sguardo di felicità, ed abbraccia forte il maggiore.

“ Ti voglio bene fratellone! Se papà ti fa male chiamami, che lo sgrido io! nessuno fa male al mio fratellone “. Dice coraggioso. Kevin sorride un po’.

“ promesso. Ti voglio tanto bene anche io, lo sai vero? “. Il bimbo fa un cenno affermativo con la testa. “ Adesso però non fare rumore, o ci scoprono “. Conclude il maggiore, per poi fuggire da palazzo scavalcando il cancello. I due fratelli tornano molto tardi, e purtroppo Allen pare essersi fatto male a una caviglia. È scivolato, slogandosela. Per proteggerlo, anche Kevin si è sporcato tutti i vestiti, cadendo a terra insieme a lui. Il piccolo lo abbraccia forte, ma qualcun altro ha scoperto i due fratelli. Capelli blu notte ed occhi dello stesso colore. Occhi che non sembrano trasmettere amore, ma crudeltà.

“ Kevin, cos’hai fatto? Dove diavolo hai portato tuo fratello?! Lo sai bene che non deve uscire da palazzo, gliel’ho proibito “. Kevin appoggia Allen a terra e stringe leggermente i pugni.

“ Ma padre! Allen è così piccolo! Non si può privarlo di tutto solo perché porta il cognome Baskerville! “. Fa appena in tempo a ferire la frase che gli arriva una sberla. Non cade a terra, ma fa molto male. Effettivamente, pensa, affrontare Rin Baskerville in quel modo non è proprio una buona idea. Però non è riuscito a stare zitto. E questo suo padre non lo accetta: i suoi figli devono solo essere sottomessi e ubbidienti, e guai a loro se osano trasgredire le regole. Prende per i capelli il figlio maggiore.

“ Sei la vergogna della famiglia! Alla tua età dovresti già avere una forza superiore alla mia, invece sembri un moccioso alle prime armi, ma non ti vergogni? Se non migliorerai puoi scordarti di essere mio figlio. E guai a te se porti fuori di nuovo Allen senza permesso, capito?! “. Grida, ma Kevin non pare starci, non stavolta. Guarda suo padre con aria di sfida.

“ E se io fossi già più forte di voi, eh padre? Se io stessi solo nascondendo la mia forza? “. No, non doveva provocarlo così, pensa Allen. Sa bene che suo padre può essere implacabile, specialmente se lo si sfida così apertamente. E infatti Rin prende quella frase per una sfida. Picchia il figlio maggiore sotto gli occhi del più piccolo, che rimane shoccato dalla visione.

“ Sei più forte di me, dici? No! Tu non sei ancora niente, e mai lo sarai, mio caro! Sei appena la mia ombra! E osi pure sfidarmi?? “. Lo picchia ancora. Allen è sconvolto, ma perché suo fratello non si difende? No, se continua così suo padre lo ammazza! E lui non vuole permetterlo. Si mette in mezzo senza pensarci un secondo, prendendo una forte sberla. Abbraccia forte forte il suo fratellone, che sta sanguinando a forza di botte. “ Allen, un giorno capirai perché lo faccio, perché picchio così tuo fratello. Presto succederà anche con te se continui così “. Gli dice suo padre, ma Allen scuote la testa.

“ Non mi interessa! Lasciate in pace il mio fratellone! “. Piange, riuscendo al momento a proteggere Kevin dalla furia del padre. Si è sporcato del suo sangue, ma la cosa non importa. Lo guarda. “ Te l’avevo detto che ti avrei protetto io. non preoccuparti, andrà tutto bene “. Mormora il più piccolo. Si, quel giorno aveva salvato la vita a Kevin, senza dubbio.

Poi successe quello che successe: Kevin si vendette alle forze oscure, suo padre gli tolse il trono e i resto della storia è noto oramai. Allen ha sempre pensato che una buona parte di responsabilità per il cambiamento di Kevin fosse di suo padre e dei suoi continui maltrattamenti: se solo avesse avuto un atteggiamento differente con i suoi figli, sicuramente a loro volta anche loro lo avrebbero avuto con i loro eredi. Invece li ha fatti crescere nella paura e nel terrore finchè un giorno, stanco di tutto questo, lui stesso non decise di porre fine a tutto questo, spodestando Rin Baskerville. Tutti lo diedero per morto: la sua spada è ancora conficcata nel suo cuore, ed il suo corpo è ancora al vecchio castello nella vecchia Sabrie, e mai nessuno si è azzardato ad andare a controllarlo. E la domanda sorge spontanea ad Allen: e se suo padre fosse vivo? Cosa accadrebbe in quel caso?

“ Allora è qui che vieni sempre. Perché non me l’hai mai detto? “. Chiede una voce di donna. Allen si volta, e vede la moglie. Rimane sorpreso: ma come l’ha trovato? Lei gli si avvicina, mettendogli un ombrello sulla testa. “ Ti ho seguito. È da molto che mi sono accorta che ti recavi sempre al confine, ma non ne capivo la ragione. Adesso si però “. E guarda quella lapide. Anche lei ha sofferto tanto per la morte di Kevin, nonostante tutto quello che le ha fatto passare e ciò che ha fatto alla sua famiglia, al suo stesso figlio. Sin da quando si fidanzò con Allen non le rese la vita facile, anzi tutt’altro. Non prese bene la sua decisione di restare accanto al minore. Voleva essere lui la scelta di Risa, voleva sposarla lui. Ma lei rifiutò e, avendo libera scelta su chi sposare, decise di stare con Allen. Dopo l’ennesimo litigio con Kevin, entrambi decisero che non era il caso di invitarlo alle loro nozze, per evitare scenate di gelosia. M questo non bastò a fermarlo: nei giorni a venire, l’unico scopo di Kevin diventò farle pagare quel rifiuto. Aspettò il momento giusto, ed approfittò di lei mettendola incinta del suo erede. Un legame indissolubile, un figlio. E da li per lei iniziò un vero calvario: mesi fatti di paura, temeva una ripicca da parte del fratello, o che potesse far male al bambino che sarebbe nato. Nove mesi dopo, lei ebbe due gemelli: Zwei e Noise. La piccola morì alla nascita, mentre Zwei sopravvisse. E quello stesso giorno Kevin lo rapì. Lo portò vi a Risa senza nemmeno permetterle di vederlo nei suoi primi anni di vita. Disse che l’avrebbe cresciuto lui, come si conviene ad un vero Baskerville. Che se fosse stato con lei ed Allen sarebbe diventato un rammollito perdente. Stava cambiando. Non era più il Kevin che tutti conoscevano. Stava diventando cinico, crudele e freddo. La copia del loro padre. Forse tutti quegli anni di maltrattamenti da parte di Rin, tutte le violenze subite, l‘hanno cambiato fino a quel punto? Forse il fatto di non essere più l’erede al trono l’ha cambiato?  È veramente solo la questione del potere ad averlo fatto cambiare fino a quel punto? A volte si è sentita colpevole. Ma che ci può fare? Che ci poteva fare se quello che leggeva nel suo cuore non gli piaceva? Non poteva certo sposarlo mentre era innamorata di Allen, non sarebbe stato giusto. Ha sempre provato compassione per suo fratello: vivere da esiliato non deve essere stato facile, e oltre tutto sentendosi un mostro essendo stato accidentalmente sfigurato da Allen. Però non giustifica in alcun modo i suoi atti: vendersi alle tenebre non è stata la soluzione giusta. E nemmeno attaccare il proprio fratello lo è stato. La rosa abbraccia il marito, che ricambia l’abbraccio. “ Allen, tu non hai sbagliato nulla con Kevin. Non si può salvare chi non vuole essere aiutato. Hai fatto quello che potevi “. Cerca di confortarlo, percependo il senso di colpa che ancora oggi suo marito sente. Anche se on lo ammetterebbe mai.

“ E se non l’avessi esiliato? Se avessi provato a capirlo? Insomma, io gli ho tolto un occhio, e… “. Le parole gli si interrompono, e sua moglie lo guarda.

“ Tu non hai niente da rimproverarti. Fu un terribile incidente: Kevin ti aggredì, e tu ti difendesti. Non gli hai certo tolto l’occhio di proposito. Niente giustificherebbe mai ciò che ci ha fatto: ha rapito Zwei alla nascita, facendolo impazzire. Ha distrutto la famiglia, ci ha attaccati con il solo scopo di ucciderci. Tu hai difeso la tua famiglia, e questo ti fa onore, ricordalo “. Fa lei. Le parole di Risa sembrano dare coraggio ad Allen, che guarda nuovamente quella lapide senza dire nulla, ma con tutt’altro sguardo: si, è vero. Non è colpa sua ciò che è successo, deve riuscire a fare pace con sé stesso. Deve assolutamente riuscire, per il suo bene prima di tutto. 

Quanto tempo era che volevo fare un capitolo con i ricordi di Allen sulla sua infanzia *_* allora? Cosa ve ne pare? Vi piace questo nuovo capitolo? Solo ora il nostro ex re dei vampiri mostra la sua sofferenza per la morte del fratello, un dolore che si porta comunque dietro da 20 lunghi anni. Ora la sua Risa gli sta accanto in questo momento difficile, ed entrambi stanno cercando di superare il dolore. Che dire? Aspetto come sempre vostri pareri, ringraziando in anticipo chi recensisce, legge e mi segue :) alla prossima, baci baci

ZAZUNE 
  
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