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Autore: notaro slash    19/05/2016    2 recensioni
La storia di una band londinese risorta dalle sue stesse ceneri come se fosse una fenicie e quella di alcune ragazze che li accompagneranno lungo l’ascesa al successo.
Sesso, droga e rock n’ roll, come andrà a finire? Ce la faranno o soccomberanno nell’anonimato?
Stay Metal!
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Questions, questions and questions ... and the Answers?

P.O.V Brian

Apro lentamente gli occhi cercando di mettere a fuoco quello che ho intorno a me. Provo a muovere le gambe ma mi è impossibilitato da qualcosa.
 
“Ma che cazz…?! E questa come la stacco da me?”
 
Non so come, ma Irene mi si era avvinghiata sopra come se fosse un koala attaccato al proprio eucalipto a cui non vuole staccarsi per alcuna ragione. E ora come faccio?
In qualche modo riesco a staccare il braccio dalla morsa della biondina e controllo, con uno sguardo, ancora tutt’altro che sveglio, l’orologio: 09:25 a.m.
 
“Qua se non si sveglia entro cinque minuti la sveglio io. Non riesco a muovermi!”
 
Dò un’occhiata alla stanza in cui ci troviamo e, per fortuna, stiamo a casa nostra. Non so come ma ci siamo arrivati e per di più illesi, non penso che mi stia sbagliando nonostante abbia il dubbio che la vecchiaia si stia facendo sentire con largo anticipo non facendomi capire niente per il gran mal di testa che mi son guadagnato con onore questa notte.
Lei ancora è tra le braccia di Morfeo e colgo l’occasione per guardare per bene quel suo visino angelico di cui tanto mi sono innamorato. Quella sua pelle rosea e perfetta, le sue due guance morbidose con le quali ci giocherei sempre, la sua espressione tranquilla e rilassata. Neanche Michelangelo saprebbe rendere meglio cotanta bellezza.
Sono cattivo, lo so, ma non resisto nel cominciare a soffiargli delicatamente sul viso nel tentativo di svegliarla. Di conseguenza cambia espressione corrucciandosi un po’, ma non accenna a volersi svegliare… E i cinque minuti massimi imposti continuano a correre inesorabilmente. Proseguo nel mio personale tentativo di svegliarla senza strapazzarla troppo ma la pazienza comincia a finire.
Ad un certo punto la vedo aprire a fatica gli occhi, quei suoi occhi grigi in cui mi ci immergo ogni volta.
<< Mmmh… Buongiorno Brian >> Mi da il buongiorno lei con la voce ancora un po’ impostata e stropicciandosi un po’ gli occhi.
<< Buongiorno a te honey. Finalmente sei sveglia, stavo già pensando a come divertirmi nel svegliarti >> Ricambio il saluto accarezzandola dolcemente.
<< Bene. Allora ringrazio la mia prontezza nell’essermi svegliata in tempo. L’ultima volta che ho superato i famosi “minuti massimi”, mi son ritrovata una secchiata d’acqua gelata come sveglia >>  Commenta sbadigliando. Purtroppo è vero, sono stato capace di fare tale barbarica azione, ma ero stanco di aspettare che si svegliasse. E’ sempre stata lei la più pigrona tra noi due.
<< Sai, non ricordo niente di quanto successo stanotte. Ma immagino che sia finita bene vedendo come stiamo messi >> Le sorrido malizioso riferendomi vagamente al fatto che mi stava appiccicata come una cozza sullo scoglio e che eravamo entrambi ignudi. E il mio amico del piano inferiore sta cominciando a dare segni di essere più che sveglio.
<< Ah si? Mh cosa te lo fa pensare ciò? >> Mi chiede sarcastica per poi baciarmi con passione.
<< Non lo so di preciso. Diciamo una serie di elementi non trascurabili >> Rispondo tra un bacio e l’altro cominciando ad approfondire ancor di più il contatto avvicinandola a me.
<< Lo sai che, se non ci fermiamo qua, sarà difficile poi che riuscirò a rispondere delle mie azioni no? >> Aggiungo facendole sentire com’era diventato felice il mio amico di sotto.
<< Correrò tale rischio Hunt >> Mi sorride invitandomi a continuare.
Mentre noi facevamo l’amore a tratti con una dolcezza incredibile, e a tratti con tanta passione, senza che ce ne rendessimo conto il tempo trascorse in fretta, con fin troppa fretta anche.
Rimanemmo insieme per non so quanto, ci alzammo solo quando i nostri stomaci cominciavamo a reclamare con insistenza del cibo. Ci infilammo le prime cose che trovavamo in giro per la stanza per poi uscire in direzione della cucina.   
Ad un certo punto Irene, che stava camminando davanti a me, si fermò facendomi scontrare contro la sua schiena.
<< AHI! Questo si chiama ostruzione volontaria del traffico. Muoviti dai! >> la incito massaggiandomi il naso dopo la botta. Se fossi stato un po’ più sveglio non ci sarei finito sopra ma a quell’ora mi stavo muovendo per lo più nel seguire il movimento leggiadro che facevano le chiappe della mia fidanzata che per altro. Ero ancora abbastanza addormentato a dir il vero, se uno mi guarderebbe per bene noterebbe la forma del cuscino che tengo ancora stampato sulla faccia.
<< Brian, ma non ricordi proprio niente di ieri sera? Niente niente niente? >> Mi chiede la biondina senza voltarsi indietro a guardarmi.
<<  Beh, dopo la scena di quei due che ballavano lungo il marciapiede, ricordo solo qualche secondo in so quale locale, niente di più. Perché? >> Cerco chiarimenti mentre mi appoggio con le spalle al muro del corridoio, nel frattempo che lei si decide a riprendere il movimento interrotto.
<< No niente, è che non ricordavo di avere ospiti per casa >> Risponde voltandosi per poi lasciare spazio per farmi passare avanti, così da farmi guardare cosa ci fosse nel salotto di tale entità da farla fermare. Quello che mi trovai a dover guardare era uno spettacolo che mi sarei risparmiato molto volentieri se mi avesse avvisato prima. Frank era addormentato sdraiato sul MIO divano insieme a Sarah, la  sua fidanzata, coperti solamente dalla MIA coperta preferita.
 
“No ok questo è troppo. SUL MIO DIVANO E CON LA MIA COPERTA SOPRA! Qua urge vendetta e anche molto velocemente!”
 
Prendo un secchio dal balcone, che vado subito a riempire al lavandino della cucina con acqua ghiacciata.
<< Ire! Non è che mi prendi qualche cubetto di ghiaccio per favore? >> Le chiedo con nonchalance sperando che non faccia domande. Speranze ovviamente vane.
<< Non avrai in mente di bagnarli? Stanno in casa nostra, poi tocca a noi pulire, dai lascia stare una volta tanto >> Tenta di persuadermi facendo un’espressione più dolce possibile.
<< Oh honey, purtroppo aspettavo che facesse un passo falso quel citrullo da fin troppo tempo. Ora, VENDETTA! >> Grido prendendomi da solo dei cubetti di ghiaccio dal freezer e buttandoli nell’acqua, già fredda di suo, del secchio.
Appoggio il secchio ricolmo della mia vendetta affianco al divano per poi, aiutato da Irene, sposto tutto quello che c’è intorno che può rompersi nell’attuazione di questo “innocente gioco”.
<< Al mio tre togli la coperta, perché ci tengo a quella, e poi allontanati che altrimenti ti bagni pure te >> Impartisco degli ordini al mio personale soldato godendomi già la mia vendetta.
<< Prima e ultima volta, se farai altre minchiate del genere ti amputo tu sai cosa >> Mi minaccia la mia ragazza provando ad essere il più seria possibile.
<< Uff ok… Ora però recupera un paio di mutande o qualche altra cazzata da terra che non ho voglia di controllare se ha il cazzo storto quel deficiente così come dice. Poi non so perché va fiero di questo… Mah, contento lui >> Commento inorridito a quello che mi troverò ad affrontare tra poco.
Alzo il secchio e, con un sorriso che fa il giro della faccia, mi godo la scena.
<< Uno… Due… TRE! >> Grido per poi buttare l’acqua sulle mie vittime poco dopo che è stata levata la mia coperta.
<< AAAAAAAH! FUCK! FUCK! FUCK! WHAT IS THIS? AAAAH FUCK U BRIAN! >> Sbraita il batterista bagnato dal capo ai piedi.
<< Fottiti Loung, questa è la vendetta per averlo fatto sul mio fottuto divano! Ora dovrò disinfettarlo! Ora copriti, che non mi interessa vedere le tue nudità, e vai in bagno ad asciugarti. Sai dov’è >> Spiego il motivo di tale azione al malcapitato che nel frattempo prova a fulminarmi con lo sguardo. Dopo che si sono messi sopra qualcosa per coprirsi, corrono entrambi in bagno portandosi dietro i propri vestiti lasciati in giro la sera prima.
<< Baby, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Non mi guardare così aiutami a sistemare questo caos >> Prego la mia fidanzata per un po’ di aiuto.
<< Nah… Te hai fatto tutto ciò e ora ti arrangi, io vado a mettere qualcosa sotto i denti che sto morendo di fame >> Ricevo due di picche come risposta. Me la sono cercata purtroppo.
Dopo un’ora di duro lavoro nell’asciugare divano e pavimento, ho quasi finito anche se i cuscini e roba varia stanno ad abbronzarsi sul terrazzo di casa. Irene nel frattempo non perde tempo a farmela pagare di aver causato tutto quel disastro e ogni volta commenta quanto è buona la sua colazione, mostrandomela per di più. Frank e Sarah, invece, mentre io lavoravo come un mulo, loro si sono fatti una doccia insieme… Non voglio neanche pensare che cosa potrebbero aver fatto in più! Ed ora, entrambi con un turbante in testa, mi deridono mentre sgobbo. Come può peggiorare la mia situazione? Irene ha fatto a loro la colazione e a me no. Mi sa che alla fine, sono io quello che se ne è uscito peggio dallo scherzo.
Si fa ora di pranzo e prepariamo tutti e quattro un lauto pasto con spaghetti al sugo.
<< NO! Se prendi te la pentola ti cade, mandando a farsi benedire tutto il lavoro fatto >> Mi sfotte Frank, togliendomi dalle mani la pentola con il cibo dentro.
<< EHI! Non è giusto! >> Grido all’ingiustizia verso il mio acerrimo nemico.
<< Love, ha ragione lui. Sei maldestro e vai a urtare da tutte le parti >> Bene, ci mancava lei. Qualcuno che prende le mie parti?
<< Uff e che cazzo. Va bene, fatemi mangiare che ho fame. Non so neanche quando ho mangiato l’ultima volta >> Metto fine alla conversazione reclamando cibo.
Mangiamo come se fossimo dei barboni che non toccavano del cibo da settimane. In pratica abbiamo il bon ton che ci scorre nelle vene.
<< Più tardi viene James ? >> Ci chiede la mia ragazza.
<< Fi, defe fenprfire pe fa fapfetta, fenporo lupe afpri >> Risponde Frank sputacchiando su tutto il tavolo, e oltre, pezzetti di pasta.
<< Ha detto “Si, deve venire per la scaletta, vengono pure gli altri”. Non parlare mentre mangi, testone! >> Lo rimprovera Sarah dopo aver fatto la traduzione Frank --> Resto del Mondo.
Sarah Fitz, una ragazza solare e chiacchierona. Un problema? Lei e l’alcool sono un tutt’uno molte volte. Coi sui capelli ricci, carnagione da perenne abbronzata, il suo sorriso contagioso e il suo chiacchiericcio ha conquistato quello scapestrato del nostro batterista. Insieme fanno una coppia strana secondo me, ma, in fondo, stanno bene insieme.
 << Ah si, abbiamo la serata al 12bar, ci hanno chiesto una scaletta interamente di cover. Dicono che è perché vogliono andare sul sicuro che non suoniamo merdate >> Spiego alle ragazze, ancora poco convinto sul perché della decisione presa dai gestori del locale.
<< Figata il posto! Quando suonate? >> Chiede entusiasta Sarah battendo felice le mani come se fosse una bimba piccola.
<< Tra quatto giorni. Oggi decidiamo la scaletta e nei giorni rimanenti la proviamo come si deve >> Le dico mentre mi alzo dal mio posto a tavola per andare a buttarmi sul divano.
Il pomeriggio trascorre tranquillo, con le ragazze che chiacchierano e noi due, musicisti da quattro soldi, ci divertiamo con chitarra acustica e due cuscini e tamburello come batteria. Componiamo un po’ di roba niente male che voglio poi sottoporre agli altri più tardi.
<< Ehi ho un’idea, senti questa! >> Gli si accende la lampadina a Frank che con un gran sorriso stampato sulla faccia molla le bacchette sui cuscini e prende il tamburello.
<<  “…My heart is full of love for you 
I wanna get right next to you…” 
>> Comincia a cantare il batterista provando a non ridere.
Io come un coglione riconosco la canzone e lo seguo a ruota. Me ne pentirò, lo so.
<< “ …She's a cornchucker 
A real buttfucker 
Gotta wash my dick 
After she makes me buttfuck her 



Cornchucker 
A real buttfucker 
Gonna stick my dick 
Right up her ass…”* 
>> Cantiamo, per poi non riuscendo più a trattenerci, scoppiamo a ridere.
<< Sisi certo, vi castriamo e poi vediamo che fate! >> Ci risponde Sarah dall’altra stanza ricevendo come risultato solamente una fragorosa risata da parte nostra.
Continuiamo a cantare e suonare, gli alcolici ci rendono un po’ brilli e inevitabilmente più di una volta andiamo a finire col cantare le canzoni più disperate che si possano trovare. E’ tutta una risata, si inizia e si finisce ridendo. Si fanno le sei e qualcuno suona al campanello di casa.
<< I answer the intercom– Dice Frank alzandosi dal divano come una molla –Uh! Who is?! >>  Chiede provando a fare la voce da orco cattivo, la sua serietà dura giusto un paio di secondi perché poi scoppia ancora una volta a ridere. La situazione sta degenerando ancor prima che abbia veramente inizio.
<< Fuck u! Open this fuckin’ door, now! Fucker, I’m James! You’re crazy! >> Sbotta in malo modo James inconsapevole dello stato in cui ci stiamo riducendo noi due a suon di birra, vodka e gin.
Il batterista apre la porta passandosi l’altra mano tra i suoi capelli corvini e castani.
<< EHI MAN! - Tuono appena intravedo la chioma bionda del cantante –Do you want a shot? This drink It’s fuckin’ great! >> Gli chiedo alzando il mix di vari alcolici che mi son fatto poco prima.
<< Good morning fuckers. No, thanks Brian! No now, we’re making a setlist for the show >> Rifiuta con un cenno della mano.
<< Matt and Simon?! Where are they? MATT! SIMON! >> Impazzisce tutto d’un tratto Frank
affacciandosi fuori dalla porta di casa ed urlando al vento.
<<MOTHERFUCKER! What are you fuckin’ doing?! Come on! >> Lo riporta dentro casa James
prendendolo dalla maglietta.
<< But ours friends! Where are? I don’t see them >> Replica il batterista cercando I suoi amici come
se fosse un pirata sul punto di avvistamento.
<< Fuck! What did  you drink? Mh? Aaaah it’s not possible, and now for the setlist? Shit! >> Si
scalda ancor di più mentre Frank è ormai ubriaco.
<< AHAHAHAH he has passed a magic number of alcoholic! >> Constato ridendo come un pazzo. Il
cosiddetto “numero magico” è quello che noi consideriamo il punto di non ritorno, cioè quanti
alcolici servono per far ubriacare qualcuno. Frank l’ha superato da parecchio.
<< Ciao James!- Lo saluta Irene sorridendo –E gli altri? Persi in qualche locale? >> Chiede curiosa.
Insomma nessuno di noi degna James di  vera considerazione fino ad ora.
 << James! Ciao bello! >> Viene salutato subito dopo da Sarah che gli salta addosso sorridente.
<< Ciao ragazza. Per quanto riguarda la sorte che è capitata agli altri, solo le parche(*) lo sanno. Spero solo che arriveranno tra poco >> Risponde il biondino, senza però che non continui a tenere sott’occhio Frank che barcolla.
<< Honey, a lui lo abbracci e a me niente? >> Chiede supplicante Frank che, a quanto pare, è entrato nello stadio “carenza d’affetto” nella sua personale avventura nell’ubriachezza.
<< My love, of course I remember of you >> Lo rassicura la sua ragazza per poi cominciare a baciarlo.
Aspettiamo che arrivino gli altri e, nel frattempo, facciamo ascoltare a James cosa abbiamo composto prima del su arrivo. Frank purtroppo, nello stato in cui è attualmente, non è un granché ma comunque riusciamo a fare un paio di canzoni.
<< Dai, penso di farci qualcosa su, soprattutto alla seconda. Growlata vedi poi come spacca >> Ci da il proprio responso il cantante.
Continuiamo a cazzeggiare suonando Watch over You** e Lonely Day***, fino a quando non sentiamo suonare il campanello.
<< Te stai seduto, ci vado io stavolta >> Ordina Irene al batterista che era scattato in piedi al suono del citofono.
<< Chi è? Ehi no fermo, ti ho detto di rimanere di là! >> Prova a rispondere al citofono ma un Frank selvatico salta sopra alla ragazza strappandogli di mano la cornetta.
<< Bestie! Finalmente siete arrivati! Qua mi trattano tutti male! >> Piagnucola per poi schiacciare il bottone per aprire il portone.
<< Ehi friends! Are you ready for the show? >> Chiede Matt sorridendo divertito dalla scenata del batterista che si prende sottobraccio Simon e comincia a lamentarsi di come ci stiamo comportando male nei suoi confronti. Per quel che si può vedere, è passato da poco nello stadio “tutti contro uno”, il viaggio continua.
<< Of course, now we’ll make this fuckin’ setlist >> Mette fine al discorso James sedendosi a capotavola, seguito poi dal resto del branco.
Cominciamo a discutere  quali canzoni potrebbero essere eseguite nella serata e, come sempre, cominciamo a litigare perché ognuno di noi vuole inserire le proprie canzoni preferite ma non tutti sono d’accordo. Passiamo ore davanti a varie possibilità fino a formare tante scalette possibili.
<< Quindi niente set acustico nel mezzo? Dai sarebbe figo >> Prova Matt a rincarare la dose sulla propria proposta.
<< Niente di acustico, non questa volta. Non è il luogo Matt, dobbiamo buttare giù i muri del locale non farli addormentare >> Spiega per la centesima volta James al chitarrista.
<< E un medley? Sarebbe fantastico! >> Ripropone Matt.
<< Ci vuole tempo a farlo, e a noi manca. Non mettiamoci in situazioni di merda già al primo concerto serio >> Rispondo al mio collega mettendo fine a queste proposte assurde.
<< Quindi con quale cominciamo? It’s so easy****? >> Tenta Simon di mettere fine alla questione sulla prima canzone. Ovviamente con una canzone dove comincia a suonare lui, che stronzetto.
<< The Devil in I*****? >> E’ la risposta/domanda di James.
<< Blackened(**)? >> Mi aggiungo io.
<< Creeping Death(***)! >> Si mette in mezzo Matt.
<< Walk, daje(****)! >> Finisce Frank.
 
E’ possibile che non riusciamo mai a metterci d’accordo? Fuck!”
 
<< Ok, facciamo a estrazione. Sarah, scrivi i titoli su dei pezzetti di carta. Irene, prendi una fottuta busta. Risolviamo ‘sta cazzo di situazione una volta per tutte >> Metto a tacere tutti risolvendo la situazione diplomaticamente.
Siamo tutti convinti che uscirà la nostra, perché lo vogliamo. Purtroppo, l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del Re e solo uno di noi alla fine sarà accontentato.
<< Pronti? E la canzone con cui darete inizio alla vostra avventura è…- Si ferma Sarah prendendo un fogliettino dal sacchetto -… Creeping Death! >> Esclama la ragazza decidendo finalmente con quale cominceremo il nostro show.
 << Bene, andiamo avanti. Ne mancano altri ventuno da decidere >> Ci sprona a tutti James.
Passano i minuti, le ore, e noi stiamo ancora seduti intorno a quel tavolo cercando di risolvere il nostro spinoso problema. Per nostra fortuna, mancano solamente altre tre canzoni all’appello.
<< Domanda importante: con quale ci fermiamo per la pausa e con quale riprendiamo per lo stint finale del concerto? >> Butta giù la bomba Simon.
Ci guardiamo tutti aspettando che qualcuno rompa il silenzio che si era venuto a creare tra di noi.
<< Cemetery Gates e Welcome to the Jungle?(*****) >> Azzarda James.
<Overburdened e In Waves?(*!) >> Controbatte Frank.
<< Californication e Revelations(**!) >> Propone Simon sorridendo come uno psicopatico.
<< Broken Wings e Symphony of Destruction?(***!) >> Prova ad avere la meglio Matt come successo precedentemente.
<< Vuoi mettere Alter Bridge alla fine di un concerto del genere? Dai Matt, James non ci arriverebbe come si deve. Io dico Slither e Blackened(****!) >> Dico la mia sperando di convincerli.
<< Ancora una volta i bigliettini dai. Che se dovete continuare in questo modo vi scannerete e addio concerto >> Sbuffa la mia ragazza cominciando a scrivere le dieci canzoni sui biglietti.
<< Ok. E la vittoria va a …- Comincia la frase Sarah facendo l’occhiolino al suo amato – Slither per l’uscita e …- Prende il secondo biglietto –In Waves per il rientro! >> E un altro problema è risolto.
 
Beh posso ritenermi soddisfatto. Ho Slither”
 
<< Ok. Ultimissima domanda. Con cosa salutiamo quei cazzoni? >> Inizia l’ultimo dibattito con Matt che tira fuori la domanda da un milione di sterline.
<< Macarena(*!!) versione Metal!  >> Risponde alla velocità della luca il nostro bassista mettendosi a ridere come un matto.
<< Non la suoniamo da un botto di tempo! Col cazzo, io dico Paradise City(**!!) >> Si innervosisce il biondino mandando a quel paese Simon.
<< My Dying Time(***!!) non sarebbe male >> Ci pensa un po’ su Frank mentre fa accomodare sulle sue gambe Sarah.
<< Ace of Spades(*!!!) ? >> Chiede il chitarrista appoggiando la testa sul tavolo.
<<  E’ troppo corta probabilmente. Forse Cowboys From Hell(**!!!) andrebbe meglio >> Rispondo stappando una birra.
<< E miei cari pure questa volta si ricorre alla mia sapienza nel scegliere bene tra i biglietti. Eheh… babbani! >> Commenta Sarah che alza il pugno all’aria trionfante.
<< Allora, si accettano scommesse. Venghino signori e signore, che la pesca miracolosa abbia inizio.- Si diverte la ragazza mentre prendo un biglietto –E con questa canzone giungiamo alla fine di questa scaletta che tanto vi ha stremato e fatto spremere le meringi come non mai. Chiuderete con: Paradise City! >> Mette fine all’argomento facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo.
<< Bene cazzoni. Andiamo a berci un po’ su che male non fa >> Ci propone Frank alzandosi dal suo posto.
“Rimane solo una domanda: come andrà il concerto?”
 
 
 
 
 
 
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* Artista: Guns n’Roses – Album:  – Data di Pubblicazione:
**Artista: Alter  Bridge – Album: Blackbird – Data di Pubblicazione: 2007
***Artista: System Of A Down – Album: Hypnotize – Data di Pubblicazione: 2005
****Artista: It’s so easy – Album: Appetite For Destruction – Data di Pubblicazione: 1987
*****Artista: The Devil in I – Album: .5: The Gray Chapter – Data di Pubblicazione: 2014
(*)Artista: Blackened – Album: …And Justice For All – Data di Pubblicazione: 1988
(**)Artista: Creeping Death – Album: Ride The Lightning – Data di Pubblicazione: 1984
(***)Artista: Walk – Album: Vulgar Display Power – Data di Pubblicazione: 1992
(*****)Artista: Cemetery Gates – Album: Cowboys From Hell – Data di Pubblicazione 1990
           Artista: Welcome to the Jungle – Album: Appetite For Destruction – Data di Pubblicazione: 1987
(*!)Artista: Disturbed – Album: Ten Thousand Fists – Data di Pubblicazione: 2005
              Artista: In Waves – Album: In Waves – Data di Pubblicazione 2011
(**!)Artista: Red Hot Chili Peppers – Album: Californication – Data di Pubblicazione: 1999
      Artista: Iron Maiden – Album: Piece of Mind – Data di Pubblicazione: 1983
(***!)Artista: Alter Bridge – Album: One Day Remains – Data di Pubblicazione: 2004
        Artista: Megadeth – Album: Countdown To Extinction – Data di Pubblicazione: 1992
(****!)Artista: Velvet Revolver – Album: Contraband – Data di Pubblicazione: 2004
(*!!)Artista: Los De Rio – Album: A mi me gusta – Data di Pubblicazione: 1993
(**!!)Artista: Guns n’ Roses – Album: Appetite For Destruction – Data di Pubblicazione: 1987
(***!!)Artista: Black Label Society – Album:  Catacombs of the Black Vatican – Data di Pubblicazione: 2014
(*!!!)Artista:  Motorhead – Album: Ace of Spades – Data di Pubblicazione: 1980
(**!!!)Artista: Pantera – Album: Cowboys From Hell – Data di Pubblicazione: 1990

Traduzione:

<< AAAAAAAH! CAZZO! CAZZO! CAZZO! COS’E’ QUESTO ? AAAAH FANCULO BRIAN! >>
 
 
<< Rispondo io al citofono. Uh! Chi è? >>
<< Fottiti! Apri questa fottutissima porta, ora! Cazzone, sono James! Sei pazzo! >>
<< EHI MAN! Vuoi uno shot? Questo drink è fottutamente buono! >>
<< Buongiorno cazzoni. No, grazie Brian! Non ora, dobbiamo fare la scaletta per lo show >>
<< Matt e Simon? Dove sono loro? MATT! SIMON! >>
<< FIGLIO DI PUTTANA! Che cazzo fai? Dai! >>
<< Ma i nostri amici! Dove sono? Non li vedo >>
<< Cazzo! Cosa hai bevuto? Mh? Aaaah non è possibile, e ora per la scaletta? Merda! >>
<< AHAHAHAH ha passato il numero magico di alcolici! >>
 
 
<< Amore mio, ovviamente mi ricordo di te >>
 
 
>
<< Ovvio, mo’ facciamo questa fottutissima scaletta >>
 


 
Angolo Autore:
 
Ed eccomi qua con un nuovo capitolo! Che ve ne pare? Come Andrà il concerto? Vi piacciono le scelte prese? Se trovate errori nel mio inglese fatemelo sapere!
Bene ora comunque voglio parlare di un paio di temi che nel precedente capitolo non ho fatto:
  1. Varie scene può capitare che siano tratte da esperienze personali (le mie, essendo chitarrista ho avuto modo di avere a che fare con tante vicende) e qualcuna tratta da band famose (Metallica, Guns n’ Roses, ecc), in questi casi lo specificherò.
  2. Essendo una band con inediti, quindi non una cover band, arriverà il momento in cui verranno eseguite da loro le canzoni composte che però, non potrete sentire come le varie cover. Per questo, oltre ovviamente a descrivere queste nel momento in cui le suoneranno, nelle scalette ci saranno sempre delle cover e nei primi concerti farò suonare solo cover così da farvi capire che genere suonano.
Bene. Spero di essere stato esaustivo per ogni dubbio che vi possa venire per il momento. Ringrazio Artnifa per aver recensito e MeandIz eGNR_97 (A voi un ulteriore ringraziamento perchè mi supportate e sopportate  sempre, grazie <3)per aver recensito e per aver messo tra le seguite la mia ff. Grazie, mi fate tanto felice!
Dopo quest’angolo che è durato decenni, vi saluto e ci vediamo con il prossimo capitolo!
 

-Slash
 
P.S. Questa è la scaletta finale scelta dai ragazzi:
Setlist
  1. Creeping Death (Metallica)
  2. For Whom The Bell Tolls (Metallica)
  3. 5 Minutes Alone (Pantera)
  4. Walk (Pantera
  5. Hand Of Blood (Bullet For My Valentine)
  6. Brave This Storm (Trivium)
  7. Built To Fall (Trivium)
  8. This Love (Pantera)
  9. Hypnotize (System Of A Down)
  10. The Memory Remains (Metallica)
  11. It’s So Easy (Guns n’ Roses)
  12. Mr. Brownstone (Guns n’ Roses)
  13. You Could Be Mine (Guns ‘ Roses)
  14. Speed Parade (Slash’s Snakepit)
  15. Mean Bone (Slash’s Snakepit)
  16. Locomotive (Guns n’ Roses)
  17. Serial Killer (Slash’s Snakepit)
  18. Slither (presentazione) Pausa (Velvet Revolver)
  19. In Waves (Trivium)
  20. The Devil In I (Slipknot)
  21. Seek And Destroy (Metallica)
  22. Paradise City (Guns n’ Roses)
 
  
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