Capitolo
tre
Come
Remus e
Sirius convinsero Piton ad aiutarli e come Ginny divenne una complice
Remus
e Sirius avevano deciso da tempo il loro piano, ora dovevano solo
metterlo in
atto, ma per farlo dovevano fare l’impossibile: chiedere
l’aiuto di Severus
Piton.
Ovviamente
la cosa non andava a genio a Black, ma nemmeno Lupin ne era entusiasta,
però
lui sapeva gestirsi meglio del suo amico.
Per
fortuna quel giorno c’era stata una riunione
dell’ordine e i due poterono
intercettare il professore di pozioni.
L’uomo,
giusto per evitarli si era andato a rintanare in biblioteca in attesa
del
professor Silente e della professoressa McGranith.
I
due malandrini, però, intenzionati a chiedere il suo aiuto,
lo avevano seguito
ed adesso si trovavano fermi impalati davanti alla porta cercando di
trovare il
coraggio di dare inizio ad una vera e propria apocalisse.
Tra
i due Remus era il più desideroso di vendetta, insomma non
capitava tutti i
giorni che il genio dei malandrini venga preso in giro,
perciò si fece coraggio
e bussò.
Attese
pazientemente che il professore lo invitasse ad entrare e dopo avere
spalancato
la porta, entrò trascinandosi dietro un indispettito e
ancora poco convinto
Sirius.
Severus
Piton era un persona calma e pacata all’apparenza, che non si
destibilizzava
mai, ma c’erano poche cose che avevano il potere di scuoterlo
dalla sua
apparente apatia.
Una
di queste erano i malandrini che lo venivano a cercare.
“Cosa
volete?” chiese dubbioso, anni e anni di scherzi lo avevano
reso
particolarmente prevenuto nei loro confronti.
Fu
Remus il primo a parlare, “abbiamo bisogno del tuo
aiuto” esclamò, Severus
inarcò un sopracciglio, non era mai successo che i famosi
malandrini venissero
a chiedere il suo aiuto.
Se
prima era solo leggermente dubbioso, ora lo era del tutto,
l’esperienza lo
aveva reso saggio, non si sarebbe mai fidato dei malandrini, ne ora ne
mai.
“Per
caso tutto quel blu ti ha dato alla testa?”
esclamò irritato, “perché diavolo
dovrei aiutarvi?” chiese poi con la voglia crescente di
mettere mano alla
bacchetta, di schiantarli e di aspettare Silente e la Mcgranith
direttamente al
castello.
Remus
ghignò, Sirius pensò che alla fin fine lui e
James avevano avuto una brutta
influenza su quel povero ragazzo, “perché ti
offriamo l’occasione di vendicarti
dei gemelli Weasley!” disse catturando l’attenzione
del professore.
Piton
si era fatto particolarmente attento a quelle parole, quante volte
aveva
sognato di poter rendere pan per focaccia al malvagio duo ma essendo un
professore non poteva fare nulla.
Non
voleva aiutare i malandrini, eppure sapeva che se c’era
qualcuno che poteva
superare i gemelli in quanto a genialità erano proprio i
malndrini.
Una
voce nella sua testa gli stava suggerendo di aspettare a rifiutare e di
valutare attentamente la loro proposta; se li aiutava poteva prendersi
almeno
una rivincita su uno dei due gruppi che lo avevano infastidito.
Era
semplice alla fine: accettare o no?
Cavolo
si, avrebbe accettato, ache se questo significava aiutare i suoi
acerrimi
nemici, “cosa vi serve?” borbottò, sul
volto dei due si aprì lo stesso identico
ghigno malandrino.
“Bhe
ci servirebbe dell’amortentia e della pozione
dell’obbligo” disse il mannaro,
il professore annui, “vi darò ciò che
chiedete però ad una condizione, voglio
un resoconto dettagliato e delle foto dello scherzo!” disse
lasciando di stucco
i due.
Sirius
scoppiò a ridere “certo Piton, avrai
ciò che chiedi!” esclamò, con
grandissima
sorpresa di Lupin.
L’apocallisse
era veramente vicina se Sirius socializzava con Severus.
Mocciusus
annuì, “aspettate qui”
mormorò, entrò nel camino e dopo aver pronunciato
l’indirizzo del suo ufficio, scomparve.
I
due aspettarono per circa dieci minuti e poi l’uomo
ricomparve con le loro
richieste, gli spiegò attentamente cosa dovesserò
fare e si separarono.
Quel
giorno era stata scritta la storia, la vendetta verso i gemelli Weasley
aveva
unito tre grandissimi nemici.
I
due fuori dalla porta trovarono un innocentissima Ginny Weasly, che di
innocente aveva poco e nulla, era palese che avesse origliato ogni
singola
parola.
Remus
la guardava con disapprovazione mentre Sirius ne era orgoglioso, aveva
un
debole per la piccoletta, era la sua Weasley preferita e una malandrina
eccellente.
“Ho
casualmente sentito la vostra conversazione con il professor Piton e
credo
abbiate bisogno di una complice” disse rompendo il silenzio,
Remus era
sospettoso, dopotutto era la sorellina dei gemelli, non poteva dargli
fiducia
così liberamente.
“Cosa
ti fa pensare che abbiamo bisogno di una complice?”
esclamò dopo aver valutato
attentamente la situazione, lei lo guardò come se stesse
scherzando, “bhè di
certo se uno di voi due viene trovato nella stanza di Hermione o in
quella di
Ron, susciterebbe qualche sospetto, ma se invece trovano me la cosa
passerà
inosservata, non credi?”
Lupin
la guardò male, la ragazza aveva ragione, “mi sa
che ha ragione Remus” sussurrò
Sirius, lui lo ignorò, “cosa ci
guadagneresti?” disse infine, lei era la
miglior chance di riuscita del piano.
Un
ghigno malandrino spuntò sul volto della giovane Weasley,
“ci guadagno molto, i
miei fratelli verranno presi in giro dai malandrini, è uno
spettacolo che non
voglio proprio perdere!” esclamò divertita.
Ora
i due erano veramente sorpresi, nessuno a parte gli adulti sapeva che
loro
erano i malandrini e non l’avevano detto a nessuno per non
rivangare ricordi
dolorosi, “come lo” mormorò Sirius,
“lo so?” concluse per lui Ginny.
“Ma
mi prendete per stupida?” esclamò irritata,
“a volte vi chiamate con i
soprannomi che ho visto sulla mappa e poi la cura e la magnificenza con
cui
avete organizzato lo scherzo era un altro chiaro indizio!”
concluse assumendo
il tono e la posa di mamma Weasley quando rimproverava qualcuno.
Sirius
sentì un brivido di paura scendergli sulla schiena, non lo
avrebbe mai ammesso,
ma una Molly Weasly arrabbiata lo terrorizzava.
Remus
scoppiò a ridere, era divertito dall’irriverenza
della rossa, gli ricordava
molto Lily.
“Va
bene, sei dei nostri!” esclamò dopo essersi
calmato, così insieme a Sirius, gli
spiegò il suo ruolo.
E
fu così che Ginny Weasley divenne complice dei malandrini.
Chiedo
enormemente scusa per il mio immenso ritardo, ma
l’università mi ha tolto ogni
momento di libertà.
L’ultimo
capitolo è quasi pronto, devo solo correggerlo.
Spero
che questo capitolo vi piaccia.
A
presto
Fay90