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Autore: Blyth    21/05/2016    4 recensioni
Una volta tornata dentro mi vivisezionerebbero quindi...- Ikra prese un respiro profondo inalando l'aria marcia della terra che non le nuoceva più -...è meglio che mi uccidi subito.-
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultimo gesto d'affetto Fanfiction scritta per un contest sul gruppo facebook "Concorsi EFP"
Tema: Anno 2116
Parole: 403
Non ho molto da dire  su questa storia, non so nemmeno come mi sia venuta in mente una scena tanto triste. Spero solo che vi piaccia e che qualcuno di voi mi faccia sapere cosa ne pensa tramite una piccola recensione.





L'ultimo gesto d'affetto



-Ferma!-
Ikra sentì le proprie labbra distendersi scoprendo i denti affilati, si girò -Lo sapevo che avrebbero mandato te-
-Torna al rifugio con me.- le disse l'uomo davanti a lei.
-No.- fu la sua risposta ferma, non ora che era finalmente riuscita ad arrivare così lontano, così vicino alla salvezza.
Non c'era più posto per il mostro che era diventata, dopo che durante una spedizione fuori dalla base sotterranea dove l'umanità si era rifugiata a seguito  della devastante terza guerra mondiale, era stata morsa da uno dei mostri che ora abitavano la superficie della terra e aveva iniziato a mutare. Ora era più simile a loro che agli umani, per questo gli scienziati l'avevano rinchiusa in un laboratorio iniziando a sperimentare su di lei.
- Allora dovrò ucciderti.- le disse lui con la freddezza che contraddistingue un soldato che ha visto fin troppo compagni morire.
-Una volta tornata dentro mi vivisezionerebbero quindi...- Ikra prese un respiro profondo inalando l'aria marcia della terra che non le nuoceva più -...è meglio che mi uccidi subito.- guardò Logan che la osservava da dietro la maschera antigas, lo vide stringere più forte la pistola. Non avrebbe mai pensato che un giorno l'avrebbe puntata contro di lei, la bambina che aveva cresciuto sin dall'infanzia e la guerriera con cui aveva combattuto fianco a fianco per proteggere quel rimasuglio dell'umanità nascosto sotto terra.
Aprì le braccia pallide ed esposte ai gas tossici dalla cannotiera bianca che portava sorridendogli, affondò i piedi nudi pieni di ferite nella terra morbida e guardò un ultima volta il cielo grigio striato di giallo, stava per sorgere il sole. Non avrebbe mai visto la sua ultima alba.
-Ti voglio bene Ikra.-
Lei annuì per fargli capire che lo aveva sentito e perdonato. Pensare di star per morire per mano dell'uomo che l'aveva cresciuta, salvandola dalla morte certa destinata agli orfani, le dava un senso di completezza.
Quello non era altro che l'ennesimo gesto di protezione di Logan nei suoi confronti, Ikra sapeva bene che scappare era inutile avrebbe potuto correre quanto voleva ma da sola in un mondo morto non avrebbe avuto scampo, prima o poi i reparti speciali l'avrebbero trovata e non sarebbe stato piacevole.
Guardò l'uomo che le aveva fatto da padre e gli sorrise; almeno così poteva scegliere come morire.
 -Sono pronta.-
Il suono di uno sparo squarciò il silenzio.



  
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