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Autore: blu992    22/05/2016    7 recensioni
[Post season 4] [Sterek? Maybe.] [Parte Text!Fic]
Dai Capitolo 1
Stiles realizza di essersi alzato di scatto e di aver urlato quando sente le urla della ragazza che occupa il suo letto e che fino a tre secondi fa occupava anche metà della sua schiena.
- Tu chi diavolo sei? Cosa ci fai nel mio letto? Come sei entrata? Perché sei in casa mia?

Di Stiles che una mattina si sveglia e si ritrova in compagnia di una sconosciuta.
Genere: Commedia, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pomeriggio spompo di Domenica... Cantava qualcuno. 

Buona Lettura!




Una settimana. Era passata già una settimana
 da quando si era ritrovato una ragazza nuda nel letto ed ora era nello stesso letto a ricapitolare a se stesso l’assurda situazione.  

Ragazza nuda. Figlia di Cora. Sua figlia. Nipote di Derek. Senza memoria. Vive in una Villa Hale del futuro. 

Al momento, invece, vive nel loft di Derek. Stiles è ancora sconcertato dalla facilità con cui lei ha accettato la loro proposta quella mattina. Non una smorfia, non una parola cattiva. Ha solo detto Ok, ci vediamo in giro Stan >, e se n'è andata.  

Probabilmente non lo ammetterà mai ad alta voce, ma quella giornata gli è sembrata più vuota. Continua a ripetere agli altri che la teoria secondo cui quella lì è sua figlia non è ancora certa, ma in fondo lo sa. Sa che Derek ha ragione, lo ha capito da come il suo istinto reagisce nei confronti di quella ragazza. Nonostante la trovi a tratti odiosa, non riesce a reprimere un certo senso di protezione che fino ad allora ha provato solo nei confronti di suo padre e di Scott. E di Derek, ma quello è un altro discorso.  

La sua razionalità continua a ripetergli di non prendersela per le sue frecciatine cattive o per quei discorsi privi di sensibilità. Gli ripete È solo un'adolescente, Stiles. Usa le parole come difesa, come fai tu.  

Sta ancora pensando alla giornata appena trascorsa, a Derek che gli dice di stare tranquillo e di preparare gli esami perché ci penserà lui a quella faccenda, quando il cellulare lo avvisa dell'arrivo di un nuovo messaggio.  

 

(Ore 23:09) Stoood! GIN 

(Ore 23:10) Eh? Ginevra? SS 

(Ore 23:12) Derek mi ha comprato un cellulare! Ma lo posso usare solo la mattina, dopo pranzo e di sera. Dice che altrimenti non ti lascerei studiare. GIN 

(Ore 23:13) Davvero un Sourwolf gentile. Come ti trovi lì? SS 

(Ore 23:14) Bene bene. Oggi abbiamo comprato un letto. Lo sapevi che ci sono tre camere da letto al piano di sopra? GIN 

(Ore 23:14) Non sapevo nemmeno che ce ne fosse una. SS 

(Ore 23:15) Ora lo sai. Abbiamo mangiato due pizze, ma Derek dice che mangeremo solo cose sane da domani. GIN 

(Ore 23:16) Dovete pur mantenere quei fisici in qualche modo. SS 

(Ore 23:17) Prima era a telefono con Scott e parlavano di allenamenti. Ne sai qualcosa? GIN 

(Ore 23:18) No. Dimmi che non vuole riprendere con quelle torture. Scott non ci fa mai allenare! SS 

(Ore 23:19) E Derek si è innervosito proprio per questo. Hanno preso appuntamento per domani pomeriggio. Ci saranno Scott, Liam e Kira. E io. Cosa dovrò fare? GIN 

(Ore 23:20) Dovrai subire attacchi da parte dei lupacchiotti e attaccarli. Nulla di complicato, solo ferite superficiali. A che ora ci vediamo? SS 

(Ore 23:22) Derek non ha parlato anche di te, non te l'ho detto per invitarti. E poi perché dovresti allenarti con noi lupi? GIN 

(Ore 23:23) Perché voi avete artigli e zanne e io no. Sono il ragazzo che balla coi lupi, necessito di allenamento. Perché non sono invitato? SS 

(Ore 23:24) Non so. Scott ha detto a Derek che ti avrebbe avvisato e lui ha risposto “No, lui no”. GIN 

(Ore 23:26) E Scott non ha detto nulla?!? SS 

(Ore 23:27) Che avresti dato di matto. Derek ha detto che non gli importava. GIN 

(Ore 23:28) NON SAI QUANTO. SS 

 

 

~ Chiamata in arrivo da Stiles a Sourwolf 

~ Chiamata rifiutata 

 

~ Chiamata in arrivo da Stiles a Sourwolf 

~ Chiamata rifiutata 

 

 

(Ore 23:33) DEREK HALE. RISPONDI! SS 

 

~ Chiamata in arrivo da Stiles a Sourwolf 

~ Chiamata rifiutata 

 

 

(Ore 23:37) Stiles, io ci vivo insieme. Se lo irriti mi fa paura. Smettila, lo so che sei tu. GIN 

(Ore 23:38) Non immischiarti in faccende tra adulti! SS 

(Ore 23:38) -.-‘ GIN 

 

 

(Ore 23:41) Non vuoi rispondere? Domani passerò il pomeriggio in giro per la riserva a cercare il posto in cui vi allenerete! Ho sempre partecipato agli allenamenti! SS 

 

~ Chiamata in arrivo da Stiles a Sourwolf 

~ Chiamata rifiutata 

 

(Ore 23:42) Vengo lì ricoperto di strozzalupo! SS 

(Ore 23:44) Va a dormire Stilinski. DH 

(Ore 23:46) Oh, il lupo cattivo si è degnato di rispondere? Mi daresti anche una spiegazione? SS 

(Ore 23:48) Non c'è bisogno che tu venga. DH 

(Ore 23:49) Ma ci sono sempre stato. Anche senza allenarmi. SS 

(Ore 23:50) Appunto. DH 

(Ore 23:53) Io voglio partecipare a tutte le attività del mio branco, non come qualcun altro che lo lascia! Tu non puoi darmi ordini, non sei il mio Alpha e non puoi mettere bocca in questioni che non ti riguardano. Il branco è di Scott, tu non ne fai più parte, io si. Domani ci sarò, che tu lo voglia o meno. SS 

 

 

Se ci fosse bisogno di un esempio per spiegare la definizione di  Cazzata Colossale, Stiles sa che quel messaggio potrebbe esserlo.  

Si è pentito nel momento in cui ha premuto sul tasto di invio, ma nemmeno lanciare il cellulare sul muro della propria stanza funziona come metodo per cancellare quelle parole.  

Parole cattive, parole che non pensava quando Derek è andato via e che non pensa nemmeno ora. Ha buttato in quelle parole tutta la frustrazione accumulata in quei mesi di assenza. Tutta la rabbia che prova verso se stesso perché, nonostante abbia provato ad odiarlo, proprio non ce l'ha fatta.  

E Stiles sa benissimo che dovrebbe chiedergli scusa, ma sa ancora meglio che non servirebbe a nulla. Se gli scrivesse un messaggio, Derek nemmeno gli risponderebbe; se cercasse di parlargliene di persona, lo guarderebbe con indifferenza, ascolterebbe le sue parole, e se ne andrebbe senza dire nulla.  

Questo non fa che rendere Stiles ancora più arrabbiato. Avrebbe dovuto rileggere il messaggio, pensarci e non ferire ulteriormente quel lupo scorbutico. Derek non lo ammetterebbe, ma il figlio dello sceriffo è consapevole di aver colpito una delle sue ferite più fresche. La perdita del suo branco, l'ennesimo allontanamento dalla propria casa dopo la trasformazione completa. E vorrebbe non conoscere ogni sfaccettatura di quell'uomo e vorrebbe non capire quanto quelle due cose l'abbiano fatto soffrire e quanto lo facciano tutt'ora.  

La rabbia lo spinge ad accoccolarsi su se stesso in posizione fetale e a stringere le braccia intorno allo stomaco. È in quella stessa posizione che si sveglia il giorno seguente. Il cellulare ancora poggiato sul cuscino. Un nuovo messaggio.  

 

(Ore 10:02) Fratello! Studia più che puoi stamattina perché oggi pomeriggio abbiamo un allenamento. Sarà leggero, solo per riprendere il ritmo. Ieri Derek mi ha fatto una lavata di capo perché vi ho fatti allenare più di un mese fa l'ultima volta! Non sarebbe nemmeno necessaria la tua presenza, ma so che ti offenderesti profondamente. Porta anche la merenda! Mi passi a prendere alle quattro? SM 

(Ore 10:38) Lo so che lo fai solo per i miei tramezzino, Scottie! Ci vediamo alle quattro. Dove andremo? SS 

(Ore 10:40) Vicino villa Hale, è inutile allontanarci di più. SM 

 

 

 

La mattinata era passata tranquilla. Lo sceriffo aveva il turno di lavoro quel pomeriggio, quindi Stiles aveva pranzato con suo padre e lo aveva aiutato a rimettere in ordine la cucina.  

Gli stavano cominciando a sudare le mani nel pensare alla sera precedente, ma ormai mancavano cinque minuti alle quattro e doveva passare a prendere il suo migliore amico. Un messaggio lo fermò appena oltre la porta di ingresso mentre prendeva le chiavi della Jeep dalla tasca.  

 

(Ore 15:55) Il tuo amichetto non poteva anticiparsi? Sono circondata da questa puzza di tensione da ieri sera! Lo so che è colpa tua Stefan! GIN 

(Ore 15:56) Scottie sarà lì alle quattro. SS 

 

 

Beh, erano le quattro e undici minuti quando i due amici parcheggiarono di fianco alla Camaro nera di Derek e raggiunsero il retro di quella che era villa Hale. 

Stiles ostentava tutta la sicurezza che al momento gli mancava mentre andava in contro alle quattro persone che erano già pronte ad aspettarli. Liam era seduto su un Masso al centro di quello che una volta doveva essere un grande giardino; Kira sorrideva verso Scott mentre sventolava una mano per salutarli; Ginevra si era appena sbattuta teatralmente una mano sulla fronte appena aveva realizzato la presenza di Stiles; Derek era, come previsto, immobile nella sua solita posa a braccia incrociate mentre fissava i due nuovi arrivati senza l'ombra di un'espressione sul viso.  

 

“Ciao ragazzi! Allora? Si comincia? Chi contro chi?” 

“Scott, cosa avete fatto durante l'ultimo allenamento?” 

“Ehm, vedi Derek, intendi ultimo allenamento vero o di nome?” 

“Eh?” 

“L'ultima volta che ci siamo visti dicendo che ci saremmo allenati, abbiamo fatto un picnic seduti sul Nemeton. L'ultima volta che davvero ci siamo allenati, abbiamo fatto un corpo a corpo libero 

“Ok. Corpo a corpo allora” 

“Siamo dispari, come facciamo?” 

“Dispari?” 

“Si. Stiles starà qui solo per essere in compagnia, si è portato i libri. Gin, ti sei mai battuta contro una Kitsune?” 

“No, Scott, credo proprio di no 

“Ok, allora tu con Kira e io con Liam e Derek. Nessuna ferita profonda anche se guarite.”  

 

 

Stiles si era trovato un posticino all'ombra di un albero al confine del giardino e si era seduto sull'erba con i libri di fisica poggiati sulle gambe incrociate. Ogni tanto alzava lo sguardo sui due scontri in atto. Ginevra se la stava cavando bene contro Kira, era riuscita a schivare quasi tutti i colpi della katana e a mettere spalle a terra la volpe più di una volta.  

Dall'altro lato, Scott e Derek agivano come una sola persona. Stiles si era trovato più di una volta a fissarli incantato. Entrambi attaccavano Liam in sincrono, senza però parlarsi, ma rivolgendosi al ragazzo per dare consigli su tecniche di difesa e di attacco. Era uno spettacolo guardare due corpi come i loro muoversi con estrema fluidità, vedere come i movimenti di entrambi fossero molto simili e i colpi sempre precisi e sicuri. Vedere Scott allenarsi con Derek gli era sempre piaciuto. Stiles, dentro di sé, li aveva sempre visti come due Alpha. Scott per il branco; Derek per Scott, anche se quest'ultimo non l'avrebbe mai ammesso.  

Come sottofondo a quella scena c'erano i ringhi dei quattro lupi. Ginevra lo faceva senza nemmeno aprire le labbra, un rumore sordo interno alla gola. Liam ringhiava quando si vedeva messo alle strette e gli altri due gli dicevano di alzarsi e ricominciare, spiegandogli gli errori commessi. Scott ringhiava poco, solo quando riceveva un colpo più forte degli altri. Derek, invece, secondo Stiles ringhiava con tutto il corpo. Un suono dallo stomaco alla gola che si rifletteva negli occhi blu. E, sempre secondo il ragazzo, quello era tutto frutto dei suoi ormoni impazziti e dei sentimenti che provava nei confronti del lupo, ma quelli erano dettagli.  

Forse sarebbe stato meglio obbligarsi ad abbassare lo sguardo sui libri e proseguire con lo studio. 

 

“La smetterai mai di sbavare, ragazzino?” 

 

Il salto che fece Stiles per lo spavento fu ciò che più era in contrasto con la virilità a pochi metri da lui. Si stava ancora massaggiando la testa che aveva sbattuto contro il tronco dell'albero quando alzò lo sguardo verso la fonte di quella voce tanto familiare. 

 

“No, ti prego! Ti abbiamo lasciato in manicomio! Che ci fai qua?” 

“Anch'io sono contento di vederti, Stiles. Non quanto tu sei contento di startene qui a guardare mio nipote, ma puoi accontentarti. Posso approfittare del fatto che sono distratti e farti una domanda veloce?” 

“Una sola. Poi urlo” 

Perché quella ragazza ha la tua età, ma sembra a tutti gli effetti figlia tua e di mia nipote?” 

“Tu…tu…chi te l'ha detto? È tutta colpa tua se è qui, vero?” 

“Stiles, Stiles. Sono un lupo, ho un olfatto molto sviluppato. Oh, ciao nipote. Finito l'allenamento?” 

“Cosa ci fai qui, Peter?” 

“Quando mi chiamerai zio, Derek? Facevo una passeggiata e vi ho sentiti. In realtà vi cercavo, la mia vacanza è finita e mi mancavate tanto” 

“Tu non ci manchi. Torna da dove sei venuto” 

“È così che si accoglie un parente? E non mi presentate nemmeno la nuova arrivata?” 

“Ehi, vecchio pervertito, non toccarmi i capelli!” 

“Oh, tu mi stai simpatica, signorina. Dimmi, Derek, sapete già chi è o ve lo svelo?” 

“Sappiamo che è figlia di Cora e che viene dal futuro. Non c'è altro. Non ha la memoria” 

“Oh, povera piccola. Io sono zio Peter. Zio della tua futura mamma. Benvenuta nella famiglia Hale” 

“Io sono imparentata con questo qui? Ma siete seri?” 

Tutta suo p-“ 

“Noi dobbiamo andare, vieni Stiles accompagna me e Kira a casa, Liam ha la bici. Derek tienici aggiornati. Peter, cerca di sparire di nuovo” 

“McCall, non agitarti, ho capito. La ragazza non ricorda. State tranquilli, vado via e proseguo il mio giro. Abiti sempre in quel loft che sembra una fogna, nipote?” 

“Avvicinati a casa mia e ti uccido di nuov-“ 

“Gin! Ginevra! Cos'hai!? Derek, aiutami!” 

Stiles, lasciala la reggo. Scott, aiutami a metterla in macchina, credo abbia ricordato qualcosa, è sotto shock” 

 

 

Il viaggio fu davvero veloce. Stiles, senza pensarci su, aveva lanciato le chiavi della Jeep a Scott ed era salito sui sedili posteriori della Camaro su cui avevano poggiato la ragazza. Durante tutto il viaggio aveva cercato di farla riprendere, le aveva massaggiato la testa dicendole che andava tutto bene e urlando a Derek di andare più veloce.  

Ora si trovava sul divano al centro del loft nella stessa posizione, la testa di Ginevra sulle gambe, mentre tutti gli altri li guardavano in attesa.  

Si era addormentata pochi minuti prima e cominciava a calmarsi. Il silenzio fu interrotto da una sua parola e da un'esclamazione di Stiles.  

 

“P…Peter” 

“MA NON PUÒ ESSERE!” 

“St…Stiles?” 

“Si, sono io. Stai bene? Devi smetterla di farti venire attacchi del genere 

“Si, sto bene. Dov'è Pe- Zio Peter?” 

“Zio che?” 

“Zio Peter, mio zio. Quello che mi faceva fare l'altalena da picc- Perché state ridendo?” 

 

 

Assurda. Quella situazione stava diventando sempre più assurda. In un futuro prossimo avrebbe avuto una figlia con Cora e Peter le avrebbe fatto da zio? Sarebbe stato il tipo di zio che ti fa fare l'altalena? Peter Hale? Stiles non riusciva a smettere di ridere. Così come Scott e Kira. 

 

“SMETTETELA!” 

 

Non come Derek, ovviamente. 

 

“Derek, ho sete” 

 

Derek che non rideva, ma che andava a prendere un bicchiere d'acqua a Ginevra senza battere ciglio. Se non avesse perso la mascella sul pavimento, Stiles avrebbe ancora riso.  

 

“Dobbiamo chiamare Peter, Derek. A quanto pare la sua presenza ha smosso qualcosa” 

“No. Lui non verrà. Hai ricordato altro?” 

“Che quando viene a casa porta sempre regali a me e…e a qualcun altro. Una volta mi ha comprato una tenda da campeggio e mi ha portata nella riserva tutta la notte. Papà chiamava ogni dieci minuti e non abbiamo chiuso occhio, però ricordo che mi face cadere un fiore notturno coloratissimo” 

“Che persona saggia tuo padre che non vuole lasciarti con lui” 

“STILES. TACI” 

Oh, ciao Sourwolf” 

“Nient'altro?” 

“Si. Quando pranza a casa è come se fosse festa perché c'è sempre un sacco di roba da mangiare. Soprattutto dolci. Poi una volta ricordo che mi ha detto che dovevo ritenermi fortunata perché la mia era una famiglia perfetta, anche se i miei genitori si urlavano spesso contro. Che loro lo facevano anche prima di me, ma mai con cattive intenzioni” 

“Io…io ho…devo tornare a casa a preparare la cena per papà. Scott, mi ridai le chiavi?” 

“Eh? Stai bene?” 

“Certo! Mi sono ricordato che papà voleva mangiare lo stufato e se non comincio tra poco non sarà mai pronto per la cena. Devo prendere la carne, gli aromi. Ci vediamo, ciao a tutti” 

“Ehi, fratello, aspetta! Vengo con te, mi hai convinto con lo stufato” 





<3

 

   
 
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