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Autore: lady lina 77    22/05/2016    1 recensioni
Seguito de L'antica maledizione e insieme, crossover con i film de I pirati dei Caraibi.
Oltre tre anni dopo la sconfitta di Yoshy e la morte di Madeline, Lina Inverse viene contattata via lettera dal pirata Jack Sparrow che le propone una collaborazione per cercare tesori e terre inesplorate nei mari che si trovano oltre la barriera dei demoni caduta dopo che Fibrizio è stato ucciso. Titubante e non troppo convinta, Lina accetta. Andando incontro a nuove avventure e nuovi guai ma anche ritrovando persone importanti del suo passato.
Una storia dove Lina nasconde un dolce segreto, dove Lina è decisamente più adulta, più malinconica, più triste, più saggia e anche, a volte, più tenera, sensibile e più pronta a dimostrare il suo affetto alle persone a cui tiene. Ma cosa le è successo in quei tre anni intercorrenti fra la morte di Yoshy e l'incontro con Jack Sparrow? Cosa la ha fatta maturare tanto in fretta?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Personaggio originale
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccovi l'aggiornamento, col penultimo capitolo della storia.

Spero vi piaccia. Come sempre, grazie a chi segue con affetto questa fanfiction :)



Dove c'è Lina, c'è un tesoro



I viaggi di ritorno hanno sempre in se un misto di nostalgia e serenità. Era stato un grande viaggio quello e anche se questa volta non aveva affrontato né demoni né draghi né troll, per Lina era stato il più intenso che avesse vissuto. Ricordava il suo primo incontro con Jack, il suo stato d'animo d'allora, perso e rassegnato all'oblìo. Ricordava l'indolenza che l'aveva accompagnata per gran parte del tragitto, il suo sentirsi sballottata senza appigli, come se si fosse trovata fra le onde, senza una zattera a cui aggrapparsi. Ricordava ogni istante vissuto con Gourry, fin da quando si erano rivisti per caso nelle prigioni del porto di Seyruun, di come lui si fosse preso cura di lei senza chiedergli nulla e di come l'avesse presa per mano e accompagnata in quel cammino doloroso che aveva dovuto percorrere per lasciarsi il passato alle spalle e rivedere la luce. Ricordava l'incontro coi genitori di Yonas e con la sua piccola Aubree e di quanto avesse sofferto nel doverla lasciare di nuovo, lei, così piccola e unica testimone di quanto l'aveva legata all'uomo che aveva amato. Ricordava tutto, da Elizabeth alla pergamena che le aveva donato e che l'aveva condotta all'isola di Turkos, la misteriosa Leesel e la riscoperta di un sentimento che provava da sempre, ma seppellito da anni di lontananza e incomprensioni. Amava Gourry, solo lui riusciva a farla sentire completa e viva, solo con lui poteva condividere appieno il tipo di vita più consono a lei, solo lui poteva farla tornare a vivere. Era la sua spalla, la sua forza e niente, nemmeno le mille tempeste che avevano affrontato, aveva cambiato tutto questo. Avevano avuto bisogno di tempo, di stare lontani, di percorrere strade diverse ma alla fine si erano ritrovati, per caso o per destino. Non importava, si erano ritrovati in un mondo immenso che avrebbe potuto allontanarli per sempre. Ci erano riusciti, come sempre, accettando il loro passato, non rinnegandolo ma facendone tesoro per il loro futuro. Lo amava, come aveva amato Yonas e allo stesso tempo in maniera diversa. Esistono tanti tipi di amore e nessuno è mai uguale all'altro, dopo tutto... E nel suo cuore ci sarebbe sempre stato posto per entrambi.

Sospirando, con un salto si sedette sulla balaustra della Perla Nera ad osservare il via vai di pirati che andavano avanti e indietro, sotto gli ordini di Jack Sparrow. Era un pirata maestoso, strambo ma che ti lasciava a bocca aperta nel vederlo comandare finalmente la sua nave. Era fiero e sapeva anche incutere terrore e rispetto, davanti al suo timone. La Perla Nera era enorme, caotica, diversissima dalla piccola imbarcazione che avevano usato nei mesi in cui l'avevano inseguita. Su quella nave ti sentivi invincibile e il pirata sapeva manovrarla in maniera impeccabile. Capiva come si sentiva Jack, doveva essere qualcosa di molto simile a quello che provava lei quando lanciava un incantesimo molto potente. Non erano molto diversi, loro due...

"Sai, Jack mi regala la nostra vecchia imbarcazione! Posso continuare a girare i sette mari".

Lina si voltò, sorridendo ad Alix, venuta a sedersi accanto a lei. "Beh, ormai quella imbarcazione non ha segreti per te. Potrai essere indipendente ed evitare di tornare ad annoiarti a Tortuga o di rimanere legata a Jack, se avessi idee di viaggio diverse dalle sue". Jack, dopo aver abbandonato solo soletto e in lacrime Morgan sull'isola di Jaquelina, aveva legato la loro vecchia imbarcazione alla Perla Nera e l'aveva trainata insieme a tutti loro nel viaggio di ritorno. E trovava una buona idea che il pirata volesse donarla ad Alix. "Avrai bisogno di un aiuto però, non puoi governare da sola una nave. Qualcuno che ti aiuti a tenerla pulita te lo devi cercare...". Ah, si odiava, si malediceva. Perché il suo istinto la stava guidando a dare un aiuto a quell'idiota di Daryl?

Quasi leggendole nel pensiero, Alix ridacchiò. "So a CHI ti riferisci! Oh, lui vuole venire ovviamente, si è proposto per ogni lavoro che io riterrò necessario ma... oh Lon, averlo attorno tutto il giorno? Non ce la posso fare...".

"Ti ubbidirà come un cagnolino" – rispose Lina, tranquilla. Ne era certa, Daryl stavolta non avrebbe sgarrato. Era innamorato sul serio di Alix e forse per la prima volta in vita sua si sarebbe comportato bene. E se non lo avesse fatto... beh, affari suoi! Solo lui poteva giocarsi al meglio le sue carte con la ragazza di cui era innamorato e nessun aiuto esterno poteva aiutarlo in questo. "Ma lui non ti piace per niente, Alix?".

"Non lo so, non l'ho ancora deciso! Vedrò...".

Lina sorrise. "Quindi hai deciso di prenderlo con te?".

"Beh, dopo tutto mi serve uno sguattero e lui è giovane, forte e si è proposto gratis".

La maga la guardò di sottecchi. "Sei perfida, lo sai? Quasi quanto me...".

Alix annuì. "E me ne vanto! E tu e Gourry invece? Vi farete scortare fino al continente e poi riprenderete a viaggiare insieme?".

A quella domanda, Lina fece un sorrisetto furbo. "Non proprio! Prima faremo una piccola tappa, ne ho già parlato con Jack".

"Una tappa? E dove?".

D'istinto, Lina strinse il ciondolo che portava al collo. C'erano tante cose che si erano detti lei e Yonas a Turkos, cose private, personali, cose che avrebbe portato con se per sempre come un tesoro. Ma c'erano anche altri tesori che voleva portar con se, di ritorno da quel viaggio, e Yonas gli aveva fornito una traccia su cui si era arrovellata ogni notte, da allora.


"Per quanto riguarda l'oro, ti do solo un suggerimento. Ci sei andata vicina, è in una delle isole che hai visitato. Nella terra e fra le rocce. Ma è sotto l'acqua che devi cercare, se lo vorrai trovare".


Nella terra e fra le rocce ma sotto l'acqua. Apparentemente quello che le aveva detto Yonas non aveva senso, aveva tirato in ballo tre elementi naturali che non avevano nulla a che fare fra loro, apparentemente. Ma Yonas la conosceva bene, aveva capito da subito quale fosse la sua natura e se le aveva dato quella specie di traccia era perché sapeva che avrebbe stuzzicato la sua curiosità e la sua intelligenza e che ne sarebbe venuta a capo.

E forse ci era riuscita! O almeno ci sperava... Perché c'era un posto dov'erano stati lei e Gourry durante quel viaggio, un posto che risvegliava in lei un sordo terrore per quanto aveva rischiato di perdere ma che aveva rappresentato un punto di svolta. E se tanto le dava tanto, corrispondeva alla traccia donatagli da Yonas. "Queste isole pullulano di tesori, Alix, le batteremo palmo a palmo per quanto ci sarà possibile. Io mi son scelta la mia, da esplorare con Gourry. Sono d'accordo con Jack, ci lascerà lì per una settimana, mentre voi esplorerete le altre, e poi tornerà a prenderci per proseguire verso il continente. E a giochi fatti, vedremo chi di noi avrà avuto più fiuto per oro e gemme preziose".

Alix sorrise, furba. "Non ti chiedo niente perché il tuo sguardo lo conosco! Hai una traccia ben precisa, è?".

"Puoi scommetterci".


...


"Svegliaaaa!".

La voce di Jack rimbombò nella loro cabina, rompendo il meraviglioso e sonnecchioso silenzio del primo mattino.

Lina e Gourry saltarono sul letto come cavallette, presi alla sprovvista da quel risveglio inaspettato.

La maga fulminò il pirata con lo sguardo. Che cavolo ci faceva a quell'ora del mattino, nella SUA cabina, Jack Sparrow? "Ma ti sei rincretinito?".

Jack la guardò, poi guardò Gourry e poi tornò a guardare lei. "Siete troppo assonnati per pensare di aver interrotto qualcosa a luci rosse, per fortuna. Anche se, sarebbe stato divertente è!".

"Che diavolo vuoi?" - ringhiò Lina.

"Siamo arrivati alla tua dannatissima isola che mi ha fatto fare una dannatissima variazione sulla rotta di ritorno. Mi hai rotto le scatole perché ti ci riportassi e ora fai la lagnosa?".

A quelle parole, Lina di colpo fu sveglia. "La MIA isola? QUELL'ISOLA???".

Jack sbuffò. "Sì, quella dove mi hai già fatto perdere tempo quando ti sei gettata in mare per salvare Gourry, durante la tempesta. Per giorni vi avevamo cercato, ricordi? Poi mi dovrai spiegare cos'ha di tanto interessante questo posto e, se ci troverai qualcosa di prezioso, come hai fatto ad avere la pista giusta".

"Te lo puoi scordare" – rispose Lina, alzandosi dal letto e spingendolo verso la porta. "E ora fuori, ci dobbiamo vestire".

Senza troppi complimenti, gettò fuori dalla camera il pirata e poi prese Gourry, ancora mezzo addormentato, per il polso, obbligandolo ad alzarsi. "Coraggio, ti voglio sveglio e attivo! Si va verso la ricchezza, mio caro".

"Ma mi spieghi dove stiamo andando e cosa hai in mente?".

Lina sorrise. Era stata vaga anche con lui, a dire il vero. L'isola dove sarebbero giunti di lì a pochi minuti, in entrambi non risvegliava ricordi piacevoli ma era esattamente dove Yonas gli aveva suggerito di andare, ne era sicura. Ogni indizio portava lì, dove Gourry era quasi annegato, dove l'aveva salvato per il rotto della cuffia dopo il naufragio, dove lei era crollata, aveva pianto e detto definitivamente addio a Yonas, accettando la sua morte. "Stiamo andando dove avevamo fatto naufragio quando hai rischiato di annegare. Lì abbiamo toccato il fondo, lì diventeremo ricchi. La giusta ricompensa per quanto patito in questi mesi di viaggio".

Gourry per qualche istante rimase silenzioso, accigliato. Lina sapeva che ricordava anche lui quel posto piuttosto bene e che forse ne era ancora turbato, ma sperò che non facesse storie.

Alla fine lo spadaccino sorrise, pacifico. "Se dici che quel posto va bene per noi, non c'è problema".

Era bello, pensò Lina dopo quelle parole, saperlo sempre dalla sua parte, con una fede incrollabile verso di lei. Poche cose diventavano certezze, nella vita. E Gourry era una di quelle. "Sai Gourry, è bello imbarcarsi in un'avventura così, spensierati e sereni, come una volta, senza segreti o dolori che ci allontanano e ci fanno star male. Così, solo per il gusto di cercare, scoprire e vivere un'avventura".

Lo spadaccino le appoggiò una mano sulla nuca, stropicciandole i capelli. "Sono perfettamente d'accordo".

"E allora sbrigati a vestirti! Oro e gioielli ci aspettano!" - esclamò, dandogli una pacca sulla spalla.

Dieci minuti dopo erano pronti sul ponte della Perla Nera. Lina osservò quella nave immensa, pensando a quanto sarebbe stato piacevole il viaggio di ritorno, sereni e pieni di tesori. "Ci vediamo fra una settimana, Jack! Non tirarmi un bidone".

"Non sono mica tanto scemo, piratessa, come minimo, se lo facessi, mi cercheresti ai quattro angoli del mondo per vendicarti".

Lina ridacchiò. "Ma quale piratessa? Sai, stando con la tua ritrovata ciurma, ho capito che i pirati sono puzzolenti, trogloditi e che urlano troppo per i miei gusti. Preferisco fare la maga".

"Ah, quanto talento sprecato ragazza" – borbottò Jack.

Di fianco a lui, venuto a salutarli, Daryl scosse la testa. "Sei matto? Ringrazia il cielo che se ne torni a terra! Se resta, questa ci frega tutto l'oro nascosto nei sette mari. Fidati, quando si tratta di guadagni e tesori, meglio non essere in affari con lei".

Lina gli sorrise, maligna. "Invece di fare lo spiritoso, pensa alla tua Alix. Hai da impegnarti, mio caro. Hai davanti una lunga strada per arrivare a lei, tutta IN SALITA!".

Daryl sospirò. "Carina come sempre, Inverse, non ti smentisci proprio mai. E ora su, vai! Sono stanco di sentirti, di prima mattina la tua voce ha la capacità di spaccarmi i timpani".

"Volete una scialuppa?" - chiese Jack.

"Si" – affermò Gourry. Ma Lina lo bloccò. "No grazie, non ci serve".

Lo spadaccino sbiancò. "Perché?".

"Semplice, in volo faremo più in fretta". E prima che Gourry potesse protestare, Lina lo afferrò per la maglia, per poi volare alta in cielo. Volò a pelo dell'acqua, gustando la freschezza delle goccioline che le bagnavano il viso.

Era una giornata splendida, serena e limpidissima, la giornata ideale da passare con il proprio uomo su un'isola deserta a caccia di tesori. Ignorò i lamenti e la presa convulsa sulla sua vita di Gourry, come sempre terrorizzato dal volo, e si gustò attimo per attimo quel momento di assoluta libertà. Era così diverso dalla volta precedente, in mezzo alla tempesta, con Gourry che non respirava. Erano cambiate tantissime cose da allora, in meglio. Non avrebbe mai creduto che la ruota avrebbe ripreso a girare dalla sua parte.

Quando giunsero all'immensa e bianchissima spiaggia, si abbandonò su di essa. Era morbida, calda, accogliente. Era tutto perfetto. "Stai bene?" - chiese a Gourry, al suo fianco, ancora pallido e incredulo di essere a terra.

"Non mi hai dato il tempo di prepararmi al volo" – si lamentò lui.

"Se lo avessi fatto, saresti stato una lagna".

"Mi verranno i capelli bianchi, con te".

Lina si voltò verso di lui, sorridendo. Appoggiò il mento alla mano, osservandolo divertita. "Questo posto mi ricorda che sei in debito con me per tante cose, mio caro. Ti conviene non lamentarti troppo".

Gourry rispose al sorriso, accarezzandole la frangia con l'indice della mano. "Non smetterai mai di rinfacciarmelo, vero?".

"Te lo rinfaccerò solo quando meriterai che te lo rinfacci".

Si guardarono, calò il silenzio e le loro labbra si unirono in un lunghissimo e dolce bacio. Erano soli, pensò Lina. E fare l'amore con lui su quella spiaggia sarebbe stato fantastico. E, pensò, di tempo per farlo ne avrebbero avuto a volontà, dopo aver trovato l'oro. Ma doveva sbrigarsi a dirlo a Gourry perché era già steso su di lei e se non lo avesse bloccato, nel giro di pochi secondi non sarebbe più riuscita a farlo. Allontanò le labbra dalle sue ed era una cosa che gli costava tantissimo. "Aspetta..." - sussurrò con la voce rotta – "Sai perché siamo quì, giusto?".

"Si. Però..." - protestò lui.

Lina gli strizzò l'occhio. "Lo conosci il detto, vero? Prima il dovere e poi il piacere. Sarà molto più bello quando non avremo più niente da cercare e saremo liberi da ogni impegno".

Gourry sbuffò, tirandosi su e mettendosi a sedere. "Ma Lina, quando succederà? Quest'isola è enorme".

"E allora? Se sai dove cercare, che ti importa delle dimensioni?".

"E tu sai dove cercare?".

La maga annuì, tirandosi in piedi. "Credo di si. Seguimi" – ordinò, dirigendosi verso l'immensa foresta tropicale che costeggiava la spiaggia.

Gourry le si affiancò, accigliato. Ma non chiese nulla.

Entrarono nella fitta vegetazione tropicale, inerpicandosi per la montagna e camminando in sentieri di sabbia morbida e bianca come quella della spiaggia. Il sole solleticava la loro pelle ma non era fastidioso. Era solo piacevole, come tutto del resto. In una giornata come quella, niente poteva andare storto. "Dobbiamo arrivare al fiume e proseguire verso la cima della montagna. C'è una cascata, dobbiamo arrivarci" – spiegò, come a voler sedare la curiosità che Gourry non poteva non avere.

"Perché? Come fai a sapere che lì c'è dell'oro?".

Lina alzò le spalle. "Non posso esserne certa, ma Yonas mi ha fatto una specie di indovinello e pensandoci e ripensandoci, sono giunta alla conclusione che si riferisse a questo posto. Nella terra, fra le rocce, sotto l'acqua. Ha senso! La cascata è circondata da rocce e oltre allo scroscio d'acqua...".

Gourry annuì, finendo la frase per lei. "Di solito c'è una caverna nella montagna... Indovinato?".

Lina annuì. "Sì, esatto, c'è tutto, acqua, terra e rocce. Dietro a una cascata sembra un buon posto per nascondere un tesoro per un pirata, no?".

"Decisamente!". Gourry la prese per mano, riprendendo a correre. "Dai, allora troviamo questa cascata e questo tesoro. In fondo aspetta noi".

"Wow, che fretta! Non ti ho mai visto così entusiasta, Gourry!".

Lo spadaccino rise. "Ah, non è l'oro che mi interessa. E' più il dopo ad attirarmi".

Lina scosse la testa, divertita e allo stesso tempo lusingata. Era meraviglioso che lui la desiderasse così e in fondo Gourry aveva ragione, anche lei non vedeva l'ora del dopo.

Corsero una buona mezz'ora, arrivando al torrente che attaraversava l'isola. L'acqua era bassa, se ci fossero entrati, forse sarebbe arrivata alla loro vita, e zampillava vivacemente nella sua corsa verso il mare. Costeggiarono il torrente, andando nella direzione opposta alla corrente, verso la fonte e la cima della montagna. E dopo altri infiniti minuti di sfacchinata, giunsero alla cascata. Avevano il fiato corto e le gambe dolenti per la corsa in salita, ma Lina era soddisfatta. La memoria non la ingannava mai e la cascata era esattamente dove pensava.

La maga la guardò. Non era immensa e nemmeno troppo alta, un salto di circa tre metri dal costone sopra di loro. Il rumore dell'acqua che si tuffava nel torrente però era assordante lo stesso, a ridosso della cascata. "Mi bagnerò i capelli" – borbottò. "Spero almeno che l'acqua non sia gelata".

Gourry osservò l'acqua. "Beh, inutile pensarci. E' da attraversare e la attraverseremo". La prese per mano, costingendola ad entrare nel torrente.

Per un attimo Lina trattenne il fiato. Era gelida! Accidenti alle cascate, perché non erano mai composte da calde acque termali? Pregò che Yonas non si fosse preso gioco di lei perché, pur con tutto l'amore che provava per lui, sarebbe tornata a Turkos, sarebbe ridiscesa agli inferi e avrebbe fatto altre quattro chiacchiere con lui! Meno amichevoli della volta precedente!

Camminarono fino al punto dove la cascata si gettava nel torrente, presero un profondo respiro e la attraversarono. Il violento scroscio d'acqua le fece girare per un paio d'istanti la testa ma strinse i denti, strinse la mano di Gourry nella sua e proseguì oltre.

Quando furono nella grotta, con la cascata alle loro spalle, erano bagnati ed infreddoliti come pulcini. Gourry si guardò attorno, osservando le rocce scure che facevano da pareti a quella grotta nascosta. "E' un ambiente piccolo Lina, saranno al massimo una decina di metri quadrati e, se non sto attento, i soffitti son talmente bassi che ci picchierò contro la testa. Non c'è molto da guardare e se quì c'è un tesoro, sarà facile trovarlo".

La maga rabbrividì. Lì sotto c'era un'umidità pazzesca, stava congelando. I capelli le gocciolavano sulla schiena e lo striminzito abitino che indossava era completamente fradicio. "Facile, certo. Se prima non moriremo di ipotermia...". Pensò al da farsi, si guardò attorno pensierosa. Poteva usare qualche incantesimo esplosivo per tastare il terreno, ma si trovavano in una grotta sotto ad una montagna, non era il caso... Potevano scavare con le mani, ma l'idea di spezzarsi le unghie non la allettava per niente. Pensierosa, sfiorò con le dita il ciondolo che portava al collo. Un diamante... 'L'oro chiama l'oro, le pietre preziose chiamano altre pietre preziose'. Sorrise. "Ma certo, perché non ci ho pensato prima!". Gli venne in mente la sua infanzia, alla Gilda dei maghi, quando era una maga apprendista e gli spiegavano le interazioni fra i vari elementi che compongono la terra. I simili, si attraggono. La magia poteva essere distruzione, forza, poteva annientare intere città. Ma sapeva anche essere mite, gentile e usata semplicemente nelle piccole attività quotidiane come aiuto.

Si tolse il ciondolo, recitando sotto voce una formula che non aveva mai usato perché fino a quel momento i tesori li aveva sempre sottratti ad altri e mai si era imbarcata in una caccia al tesoro. Pensò a Daryl e a quanto avrebbe pagato per sapere castare un incantesimo tanto semplice e un sorrisetto maligno le comparve in viso. Finì di recitare la formula, mentre il ciondolo di Yonas prendeva a lievitare in aria e a brillare di una luce incandescente e accecante.

"Lina, che fai?" - chiese Gourry, stranito da quello strano rituale.

La ragazza sorrise, osservando quel gioiello tanto prezioso. "Sta a vedere" – sussurrò.

Improvvisamente il diamante prese a fluttuare nella caverna, come guidato da volontà propria. Accostò le pareti, il pavimento roccioso, volando lentamente fra le rocce. Poi di colpo si fermò per alcuni istanti nell'angolo destro della caverna, cominciando poi a girare su se stesso fino a poggiarsi sopra una grossa roccia. "Bingo Gourry! Lo abbiamo trovato".

"Ma che hai fatto?".

La maga lo prese per mano, guidandolo verso il ciondolo. "E' un incantesimo semplice, praticamente ho dato un pizzico di vita al mio ciondolo, regalandogli la capacità di usare l'istinto".

"I ciondoli hanno degli istinti?".

"Istinti primordiali sopiti, ogni oggetto, anche inanimato, ne è provvisto anche se in forma latente, addormentata. Dopo averli risvegliati, questi istinti guidano l'oggetto verso un loro simile. Più o meno è quello che guida noi esseri umani a stare fra noi, a cercarci, detto in parole povere. Capito?".

"Non esattamente".

Lina sbuffò. "Il diamante del ciondolo ci sta guidando verso altri diamanti, in pratica. E a quanto pare, quì ce ne sono".

Si fermarono dove si era posato il ciondolo e Lina fece segno a Gourry di aiutarla a spostare la roccia. Il ciondolo sentiva il richiamo di altri oggetti preziosi proprio in quel punto. Yonas non si era sbagliato e proprio il suo regalo l'aveva portata a trovare il tesoro più prezioso nascosto su quelle isole. Per un attimo gli si strinse il cuore e desiderò averlo vicino per abbracciarlo, Yonas avrebbe trovato quell'esperienza straordinaria. Scosse la testa, ricordando a se stessa quanto era stata fortunata a poterlo rivedere almeno una volta. Non a tutti era concesso un tale privilegio... Rimise il ciondolo al collo e aiutò Gourry a spostare il masso. Poi scavarono nella terra umida e fangosa finché le loro dita impattarono su una superficia liscia e dura. "Ci siamo!" - esclamò la maga, scavando con più vigore.

Un enorme forziere comparve dalla fanghiglia e dalle tenebre della storia, dopo un riposo sotto terra di secoli. Era grande, di legno, con un enorme lucchetto di ferro che celava e custodiva il suo contenuto al mondo. Con un incantesimo, la maga forzò la serratura, deglutendo lo aprì.

Una miriade di gemme, diamanti, monete d'oro e gioielli comparvero ai loro occhi, talmente luccicanti e preziosi da riuscire a fare luce nel buio della caverna col loro splendore.

A Lina e Gourry si mozzò il fiato. La maga sfiorò i gioielli, tutti di valore inestimabile a prima vista. Era estasiata, di tesori ne aveva visti e rubati tanti in vita sua ma non le era mai capitato niente di simile. "Gourry, siamo ricchi..." - mormorò rapita, pensando che forse, quando si fosse ripresa, avrebbe studiato la loro storia, la loro provenienza e la vita del pirata misterioso che li aveva nascosti lì.

Lo spadaccino annuì, immobile. "Lo vedo".

Lina scoppiò a ridere, gettandosi col viso fra le monete e i gioielli, in estasi. "Ricchi Gourry, ricchissimi! Torneremo nel continente con più gioielli di un re!". Rise, a crepapelle, come non rideva da tantissimo tempo. Abbracciò Gourry, lo baciò con passione, spingendolo fra il fango. Non le importava né del freddo né del fatto che avrebbe dovuto contare ogni moneta, ogni diamante, ogni grammo d'oro contenuto nel forziere. Beh, l'avrebbe fatto dopo, avevano tutto il tempo del mondo! Il ciondolo le sfiorò il collo e si bloccò di colpo, tornando alla realtà. Yonas l'aveva aiutata, l'aveva condotta fino a quel luogo e il ciondolo che portava al collo, simbolo del loro amore, l'aveva resa ricca. Per quanto inestimabile fosse il tesoro appena trovato, non era nulla in confronto all'amore con cui Yonas l'aveva guidata fin lì. E si rese conto che di tutti i gioielli del forziere, l'unico che avrebbe sempre amato sarebbe stato quel ciondolo che portava al collo. Perché era di Yonas ed era una parte che sarebbe sempre stata importante per lei, dolorosa da ricordare e allo stesso tempo dolce. Era stato il suo passato e le aveva dato la spinta per intraprendere la strada per il suo futuro. Ora dipendava tutto da lei. "Gourry" – mormorò – "Credi che sarà facile andare avanti? Sarà facile come è stato facile trovare questo tesoro?".

Gourry le accarezzò la guancia, come percependo i suoi pensieri. "Non è stato solo attraversare la cascate e guardare il ciondolo, Lina... Non è stato facile trovare questo tesoro, è stata una strada lunga, difficile e dolorosa, cominciata il giorno in cui hai ricevuto la lettera di Jack. Lina, arrivare fin quì è stata un'impresa davanti alla quale tanti si sarebbero arresi prima di cominciare. Ma non tu! Per quanto difficile sia stato, hai raggiunto la tua meta. E io sono fiero di te. Ho insistito perché rimettessi quel ciondolo perché fa parte di te e rappresenta ogni tua lotta, ogni tua gioia, ogni tua caduta e ogni tuo rialzarti e ripartire. E' un simbolo, di tante cose. Per me è solo un gioiello, per te rappresenta una parte di vita che ti porterai sempre appresso e che ti ha resa quello che sei".

"Non ce l'avrei fatta se non ti avessi avuto al mio fianco".

"E invece sì perché, senza nemmeno accorgertene, hai avuto la forza di fare il primo passo e partire. Lasciare la casa di Yonas è stata la parte più difficile e l'hai fatto da sola. Il resto è venuto da se. Sai, dicono che nella vita non si abbiano mai certezze ma non è vero. TU sei una certezza per me e dovresti esserlo anche per te stessa. E niente cambierà mai questa cosa, per quel che mi riguarda. Anche quando c'era Madeline, anche quando ho rischiato di perdermi, tu hai saputo tenermi a galla e sei riuscita a essere il mio punto fermo".

Lina sorrise, baciandolo di nuovo sulle labbra. Ora era pronta davvero a tornare a casa e a riprendere la sua vita in mano. "Ti amo" – sussurrò, baciandolo.

Gourry la strinse a se. "Anche io. Ma... ". Osservò il forziere aperto, pensieroso. "Sei malata? Mi pare così strano che non ti sia ancora messa a contare il valore di tutta la roba la dentro".

Lina scoppiò a ridere, spingendolo a terra e stendendosi sopra di lui. "Ah, è stato quì per secoli, un altro pò di attesa non gli farà male. Ci sono tesori che possono aspettare e tesori che non possono farlo" – sussurrò maliziosa, baciandolo brevemente sulla labbra. Osservò la grotta, la cascata che li nascondeva al mondo e freddo e umidità sparirono. E pensò che non le sarebbe capitato mai più un posto tanto bello dove fare l'amore con Gourry.




  
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