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Autore: sony_97    24/05/2016    1 recensioni
L`amore è amore, ma cosa succede quando colpisce le persone sbagliate? Cosa succede se due persone che non dovrebbero mai amarsi, si innamorano? È corretto ignorare ogni impedimento e lasciarsi guidare dai sentimenti, o bisogna reprimere il proprio amore? Evidentemente non esiste risposta. Bisogna però prendere una decisione. Chissà quale sarà quella dei gemelli Kaulitz...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incest
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CAPITOLO 2

Serena stava nella hall dell'hotel. I gemelli si stavano riposando nelle loro stanze (così pensava l'ignara ragazza) e gli alti due, Georg e Gustav, erano in giro a visitare Los Angels. Avrebbero passato lì ancora una notte, per riprendersi dal concerto del giorno prima e visitare la città, poi sarebbero tornati in Germania. E Serena era preoccupata. Era da tempo palese la sua cotta per Tom, e lui sembrava ricambiare (si era illusa lei). Avrebbe dovuto dirgli addio e tornare tristemente alla vita del college. Suo padre era in collaborazione con il loro manager e aveva avuto la possibilità di conoscere la band. Adesso però doveva lasciarli. Lasciare Tom.

Sbuffò, accoccolandosi nella poltrona. Si annoiava, e voleva passare un po di tempo con lui. Un momento, Tom è qui, soltanto qualche piano più in sù!

Si ricordò. Impulsivamente, decise di andare a bussare alla sua porta, senza preoccuparsi di disturbarlo.

Risoluta, si alzò e saltò nell'ascensore. Osservava i numeri dei piani illuminarsi, in attesa di raggiungere il 21esimo piano. Quando finalmente le porte si aprirono saltò fuori e si precipitò davanti alla sua porta. Fece un respiro profondo e bussò.

All'improvviso notò che non aveva idea del perché fosse venuta, o meglio, non aveva una scusa plausibile per disturbarlo. Rinunciò a formulare una motivazione quando si accorse che nessuno rispose. Forse dormiva, pensò. Erano le due di pomeriggio, ma forse dopo una serata di baldoria era normale. Sospirò rassegnata, ma poi si ricordò che Bill alloggiava nella stanza accanto. Pensò di bussare da lui, che magari era meno pigro del fratello. Bussò, ma si accorse subito che la porta era aperta. Che sbadato Bill. Pensò. Aprì la porta, annunciandosi.

-Bill? Posso entrare?-

Ma era già entrata. Non fece in tempo a domandasi da dove provenissero quei rumori che, voltato l'angolo...li vide.

Nudi. Sul divano proprio di fronte a lei. Bill stringeva il tessuto del divano fino a conficcarvisi le unghie e teneva la bocca socchiusa. Tom… Sopra di lui. Fu il primo a vederla.

Si fermò all`istante e saltò giù dal divano barcollando. Afferrò con gesti convulsi un cuscino per coprirsi, mentre il suo volto diventava rosso d`imbarazzo, ma soprattutto, di paura. Il respiro affannoso e la confusione gli impedivano di aprire bocca. Quindi rimase lì in silenzio a guardare tremante il volto di Serena, mentre Bill si raggomitolava su sé stesso alla ricerca del lembo di un qualsiasi indumento e nascondeva il volto sul cuscino che gli sosteneva il volto.

Serena, disgustata da sé stessa per essere rimasta a guardare abbastanza da cogliere il loro imbarazzo, si girò, e uscì immediatamente dalla stanza. Aumentò progressivamente il passo, finché non si ritrovò a correre. Non capiva, non capiva cosa avesse appena visto. Era imbarazzata, confusa, forse (benché non volesse ammetterlo) un po’ disgustata da ciò che aveva visto. Un misto di emozioni ineffabili e una miriade di domande martoriavano la sua testa. Tom…era lui, vero? E l`altro era veramente Bill? Sono fratelli…oppure no? Cosa…

-Serena!-

Si sentì chiamare mentre correva nel corridoio verso la finestra.

-Serena!-

Ripeté Tom. A stento riconobbe la sua voce. Era così confusa, quasi spaventata. Serena aveva bisogno di schiarirsi le idee, aveva bisogno d`aria. Non si fermò nonostante l`insistenza di Tom. Corse finché non raggiunse la finestre, e girò la maniglia. Ma la finestra non si aprì. Maledizione! 

Continuò a tirare, ma senza ottenere alcun risultato. In quel momento notò la presenza di Tom alle sue spalle, che la scostò per afferrare la maniglia. La tirò con un colpo secco e immediatamente si aprì. Serene si sporse il più possibili e inspirò profondamente un paio di volte prima di ricomporsi. Ancora non era tutto chiaro nella sua mente e sapeva che avrebbe avuto bisogno di tempo per riflettere, ma non voleva. Pensò che fosse meglio parlarne all`istante, con il diretto interessato. Quindi represse l`impulso di correre giù per le scale e si girò, tenendo lo sguardo sul pavimento. 

-Serena…-

Disse Tom, con tono più basso, ma tremante.

Serena osò alzare lo sguardo, decisa a guardarlo negli occhi. Si vergognava, benché fosse consapevole che erano lui e Bill a dover provare vergogna.

-ascolta…-

Sospirò Tom. Adesso si guardavano negli occhi. Serena poteva cogliere nei suoi una tenebra che mai aveva visto prima. L`emozione più spontanea sarebbe stata l`imbarazzo, ma no, non era l`imbarazzo che lo affliggeva: era la paura. Terrore. Il terrore più spietato: quello verso sé stessi.

Tom deglutì, palesemente intenzionato a parlare, ma non riusciva. Allora Serena pensò di prendere in mano la situazione nel tentativo di debellare il silenzio.

-cosa…-

Deglutì.

-cosa significa? -

Sbottò, quasi ridacchiando dall`incredulità.

-siete o no fratelli? È una balla, c`è sotto qualcosa o è semplicemente…incesto?-

Mormorò, sentendosi quasi in colpa per aver formulato quelle ipotesi.

Tom scosse la testa.

-no cosa?-

Domandò Serena, che dallo shock stava diventando logorroica. 

-no non siete fratelli o no, non è incesto, oppure quello non era Bill e.. Dio! Ti prego dimmi che non è vero, non potete, insomma, se siete davvero fratelli è un bel casino perché non potreste proprio, in alcuni stati penso che sia addirittura illegale quindi è come se avessi appena assistito ad un crimine…cazzo…-

Disse, mettendosi le mani nei capelli. Il suo tono si era affievolito verso la fine della frase, assumendo il tipico ritmo rallentato dall`ebbrezza.

-che cazzo significa? Cosa sta succedendo tra di voi! Io non capisco più niente, cosa…-

-okay, ascoltami adesso!-

Esclamò Tom, afferrandola per le spalle. Sospirò e si accinse a spiegare.

-siamo innamorati.-

Confessò, lottando con le lacrime. 

-e siamo…fratelli gemelli.-

Pareva quasi tremare da quanto quella consapevolezza lo distruggeva. Stringeva la mascella, facendo contrarre il suo viso in un`espressione di dolore.

-è questa la verità…-

Sospirò, rivolto più a sé stesso che a Serena.

-è la verità…-

E ora nella sua voce si avvertivano i tipici tremiti del pianto. Infatti non riuscì più a trattenersi. Picchiò i pugni sulla parete e vi tirò perfino dei calci. Lanciò un grido soffocato, così roco e profondo da fare paura. Serena, paralizzata dall`impotenza, rimase a guardarlo. Venne attirata poco dopo dai passi di Bill, che indossava i suoi soliti pantaloni neri e una delle maglie di Tom (era percettibilmente troppo grande per lui). 

-no! No, ti prego, aspettami lì!-

Gli ordinò Tom, con un tono tanto severo e dispotico che Bill non osò controbattere, e obbedì. Serena vedeva il mascara colare sulle sue guancia insieme alle lacrime. Le rivolse uno sguardo avvilito che sembrava domandare pietà, e poi tornò nella sua stanza. 

Tom si rigirò verso Serena, e adesso pareva più composto.

-ti prego, di non dirlo a nessuno.-

Disse.

-l`intera band sarebbe distrutta se qualcuno lo scoprisse…-

Continuò.

-ehi, tranquillo.-

Disse Serena, prendendogli le mani.

-non lo dirò a nessuno. Mai. Te lo prometto.-

Sentenziò, guardandolo negli occhi. Tom accennò un sorriso, e sottrasse le mani alla presa di lei.

-grazie, davvero.-

Si asciugò gli occhi.

-sei l`unica a saperlo.-

Aggiunse.

-ci credo, non mi sembra una cosa facile da comunicare al mondo.-

Tom annuì. Serena cominciava a provare pena per loro, così belli e giovani…e così tristi.

-quando è cominciata?-

Domandò Serena.

-da sempre…-

Rispose Tom, ridacchiando. 

-è stato sempre così, ma ora deve finire. Non possiamo nasconderci per sempre.-

Ammise, più a sé stesso che a Serena.

-hai ragione.-

Confermò lei. Per qualche strano motivo, la delusione per aver perso ogni possibilità di iniziare una relazione con Tom non la sfiorava minimamente. Quello che la preoccupava era Bill, che sicuramente stava piangendo tutto solo nella sua stanza.

-andiamo da lui.-

Propose Serena, e si incamminò. Tom la seguì, sempre tenendo la testa bassa e stringendo i pugni. 

Serena entrò nella stanza e trovò Bill sul divano, avvolto in una coperta che piangeva. Serena sentì improvvisamente il suo cuore riempirsi di compassione. Si sedette al suo fianco, mentre Tom si appoggiò al muro con le braccia incrociate. 

-Tom mi ha spiegato tutto.-

Esordì.

-non lo dirai a nessuno, vero? Ti scongiuro, ti prego Serena, noi…-

-no, no, tranquillo, non ne farò parola con nessuno.-

Ripeté. Bill annuì e si asciugò le lacrime.

-quindi…-

Singhiozzò.

-…abbiamo coinvolto qualcuno in questa nostra relazione perversa.-

Affermò Bill, guardando Tom, che solo allora ricambiò il suo sguardo. 

-non vi preoccupate, io posso sparire se volete, mi tirerò fuori dall`intera faccenda se vi fa sentire più sicuri…-

-no…non farlo.-

Disse Tom, sorprendendo Serena.

-potrebbe aiutarci avere qualcuno con cui parlarne. Certo se a te non pesa.-

-oh no, assolutamente, sarei più che felice di…-

-aiutarci a fare cosa, Tom? A farla finita, non è vero?-

La interruppe Bill.

-che c`è? Ancora non lo capisci? Non vedi quanto è sbagliato?-

Ribatté Tom, sbuffando. Bill si mise le mani tra i capelli, palesemente disperato.

-torniamo sempre allo stesso punto: vorremmo smetterla ma la verità è che…non vogliamo.-

Concluse Tom. Serena respirò profondamente, e posò la mano sulla spalla di Bill.

-come posso aiutarvi?-

Domandò. Tom allargò le braccia.

-non ne ho idea.-

Serena rivolse allora lo sguardo verso Bill, in attesa della sua risposta.

-non lo so…-

Disse anche lui.

-allora abbiamo un problema, ragazzi. Un grosso problema.-

 
   
 
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