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Autore: Lily Evans 93    13/04/2009    2 recensioni
Due ragazze e un destino oscuro in comune. Quando tutto ciò che conosci cambia, e ti ritrovi in una situazione che mai ti saresti aspettata, cos'altro puoi far se non seguire la strada che il destino ha scritto per te? Ero attratta dalla luna, irrimediabilmente... Nonostante io sia abituata a tutto ciò, spesso mi ritrovo a pensare a come sono arrivata qui, allo smistamento e, soprattutto, alla bacchetta che porto sempre con me...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Twin Sisters – The Destiny

1° capitolo

 

Il negozio di Olivander era uno dei migliori dell’intero mondo magico, tutti sapevano che ognuna delle sue bacchette era delle migliori qualità, ma non era questo a renderle speciali. Il negozio stesso emanava qualcosa di mistico e inimitabile. Qui i più grandi maghi della storia della storia avevano preso la loro bacchetta. O, per meglio dire, la bacchetta li aveva scelti.

Era ormai fine estate, per questo al negozio continuavano ad affluire giovani apprendisti maghi e streghe in cerca di una bacchetta adatta a loro. Erano anni che nessuno di interessante non andava a reclamare la sua bacchetta, più o meno da quando era venuto il giovane Harry Potter, e da allora non era giunto ancora nessuno destinato a possedere quelle bacchette così uniche e speciali.

Olivander stava pensando proprio a questo quando entrarono due bambine con i loro genitori. Dovevano essere babbani, vista l’aria spaesata, ma non fu questo a colpirlo. Le due bambine erano uguali, gemelle. Nonostante una fosse un po’ più minuta dell’altra, era impossibile distinguerle. Gli ricordavano un po’ i fratelli Weasley.

Olivander si avvicinò un poco a loro, salutandoli con un cenno del capo.

“Buonasera – disse – il mio nome è Olivander e sono il miglior fabbricante di bacchette dell’intera Inghilterra. In cosa posso esservi utile?”

“Salve, io sono Wendy e questo è mio marito Mark. Siamo qui perché le nostre figlie quest’anno andranno ad Hogwarts”

“Molto bene. Che braccio usate?”chiese rivolto alle bambine.

“Destro”risposero quelle in coro.

Mentre prendeva le misure con un metro di stoffa, Olivander pensava. Quelle due ragazzine erano proprio identiche, anche per essere gemelle. Avevano entrambe i lisci capelli marroni tagliati a caschetto e due penetranti occhi nocciola, ricchi di segreti.

Una volta prese le misure iniziò a farle provare molte bacchette, ma nessuna andava bene. Stava quasi per arrendersi quando un’idea gli balenò in mente.

“Mi chiedo se…”bisbigliò.

I genitori si guardarono straniti, erano lì da almeno un’ora ma non avevano ancora trovato niente. Videro Olivander dirigersi verso un alto scaffale per poi tornare con in mono due scatole che sembrano avere molti anni. L’interno era foderato di velluto, uno rosso e l’altro verde, e dentro si trovavano due bacchette. Non sembravano molto diverse dalle altre che avevano provato, ma da come le maneggiava si capiva che erano molto preziose.

“Mi chiedo se…”ripeté, mentre dava in mano ad una delle due quella più chiara, tirandola fuori dalla scatolina blu.

Al contatto della bacchetta con la sue mani, la bambina sussultò per poi sentire uno strano calore provenire dalla punta delle dita.

Spaventata lanciò un grido, mentre il negoziante sorrideva.

“Bene”pensò “e una è sistemata, magari anche l’altra…”

Prese anche l’altra bacchetta e, con delicatezza, la diede alla sorella. Anche lei ebbe la stessa reazione.

“Bene, sono 20 galeoni in tutto” disse, mentre le bambine lo guardavano scioccate.

Lui sorrise, e disse, in risposta al loro sguardo“Quella che hai tu-si volse verso la prima, Serenity -è fatta con legno di rosa, mentre l’altra- si rivolse a Selene -con legno di sambuco. Sono entrambe molto flessibili, adatte per gli incantesimi, lunghe 8 pollici e ½. L’ultima differenza, oltre al legno, è il cuore. Mentre la prima è fatta con piume di fenice e crine di unicorno, l’altra, oltre alle piume di fenice, ha corde di cuore di drago. Proprio per questo quelle due bacchette sono legate in modo indissolubile, un po’ come voi.”

Dopo che furono usciti, Olivander si diresse verso il camino e si mise subito in contatto con la Preside. Aveva molte cose da riferirgli.

 

~·¥Ï~·~Ï¥·~

 

Il viaggio in treno era stato molto lungo e tutti gli studenti non vedevano l’ora di andare in Sala Grande per mangiare. Tra tutti quegli studenti, quelli che più di tutti fremevano di arrivare erano i primini. Loro erano già di fronte alle grandi porte d’ingresso ed aspettavano il permesso di entrare.

Sia Serenity che Selene erano emozionatissime, avevano letto molto su Hogwarts, e non riuscivano ancora a credere di avere l’opportunità di studiare in una scuola tanto importante! Entrambe speravano di finire nella stessa Case, ma non sapevano cosa aspettarsi dallo Smistamento e per questo avevano paura.

Nel momento stesso in cui un uomo si avvicinò loro, i ragazzi smisero subito di parlare.

“Salve a tutti, io sono il professor Paciock, insegno Erboligia e ho il compito di portarvi in Sala Grande per essere smistati.

Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che passerete qui ad Hogwarts, la vostra Casa sarà un po’ come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di Casa, dormirete nei dormitori della vostra Casa e passerete il tempo libero nella sala di ritrovo della vostra Casa.

Le quattro Case sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ciascuna ha la sua nobile storia e ciascuna ha sfornato maghi e streghe di prim’ordine. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra Casa, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell’anno, la Casa che avrà totalizzato più punti verrà premiata con una coppa, il che costituisce un grande onore. Spero che ognuno di voi darà lustro alla Casa in cui verrà destinato.”

L’entrata in Sala Grande lasciò tutti i ragazzi senza fiato. Il soffitto incantato che rifletteva lo splendido cielo stellato di quella sere e le centinaia di candele che volteggiavano  per tutta la sala avevano incantato i giovani maghetti, che erano rimasti senza parole.

Appena furono davanti al tavolo degli insegnanti, il professor Paciock fece comparire uno sgabello sopra il quale si trovava un vecchio cappello tutto rattoppato. Appena ci fu silenzio nella sala, il cappello iniziò a cantare:

 

Forse pensate che non son bello,

ma non giudicate da quel che vedete

io ve lo giro che mi scappello

se uno più bello ne troverete.

Potete tenervi le vostre bombette

i vostri cilindri lucidi e alteri,

son io quello che al posto vi mette

e al mio confronto gli altri son zeri.

Non c’è pensiero che mi nascondiate

che il mio potere non sappia vedere,

quindi indossatemi ed ascoltate

qual è la casa in cui rimanere.

È forse Grifondoro la vostra via,

culla dei coraggiosi di cuore:

audacia, fegato, cavalleria

fan di quel luogo uno splendore.

O forse è a Tassorosso la vostra vita

dove chi alberga è giusto e leale:

qui la pazienza regna infinita

e il duro lavoro non è innaturale.

Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,

se siete svegli e pronti di mente,

ragione e sapienza qui trovan linguaggio

che si confà a simile gente.

O forse a Serpeverde, ragazzi miei,

voi troverete gli amici migliori

quei tipi astuti e affatto babbei

che qui raggiungono fini ed onori!

Venite dunque senza paure

e mettetemi in capo all’istante

con me sarete in mani sicure

perché io sono un Cappello Parlante!

 

“Bene ragazzi. Quando dirò il vostro nome verrete avanti, io vi metterò il Cappello Parlante in testa e verrete smistati nella vostra casa.”

Detto questo iniziò a chiamare in ordine alfabetico diversi nomi, fino ad arrivare alla lettera K.

“King, Selene”

Serenity guardò la sorella dirigersi emozionata e un po’ agitata verso lo sgabello e le sorrise incoraggiante.

Appena ebbe in Cappello in testa, una voce le palò:

“Interessante… hai un bel cervello e il coraggio non ti manca. Vedo che ti vuoi mettere alla prova e dimostrare a tutti di essere la migliore”

“Chi sei?”

“Oh, io sono il Cappello Parlante. Non stupirti, questa e la magia. Hai molte cose da imparare, ma il tuo destino è già stato scritto. Buona fortuna.”

“Cosa…”

Il cappello non la fece finire di parlare, e gridò:

“SERPEVERDE”

Selene si alzò sorridendo e ancora un po’ confusa dalla conversazione appena avuta e si recò al tavolo verde-argento, che era esploso in un fragoroso applauso per la nuova venuta, interrotto solo dalla voce del professor Paciock.

“King, Serenity”

La ragazzina si andò a sedere sullo sgabello e aspettò pazientemente che succedesse qualcosa.

“Mmm, anche tu sei molto intelligente, degna di Cosetta stessa, eppure sei completamente diversa da tua sorella. Vediamo dove ti posso mettere…”

“Potrei andare a Serpeverde per favore?”

“Serpeverde? E perché mai…”

“Beh perché…”

“Io leggo nella tua mente, non avere paura, non ci può sentire nessuno. Parla con sincerità.”

“Beh, ecco, oltre a mia sorella non conosco nessuno, non voglio rimanere sola.”

“Tranquilla, non succederà. Io sono il Cappello Parlante e non ho solo il compito di smistare i nuovi maghi e le nuove streghe. Io conosco il destino di ognuno di voi. Troverai una nuova famiglia ad accoglierti, qualcuno su cui potrai sempre contare e che ti rimarrà sempre accanto, ma ricorda, alla fine spetterà solo a te decidere se rinunciare all’altra metà di te oppure no. Spero che, alla fine, tu faccia la scelta migliore. Buona fortuna.”

Detto questo gridò “GRIFONDORO” e lasciò Serenity libera di dirigersi al tavolo rosso-oro. Quando arrivò era un po’ giù di morale, aveva sentito che Grifondoro e Serpeverde erano molto rivali e lei non voleva che il legame che aveva con la sorella si rovinasse per questo.

Il ragazzo che aveva di fianco parve accorgersene, perché si voltò verso di lei e le sorrise.

“Io sono Albus Potter, benvenuta a Grifondoro”

“Grazie”

“Non essere giù, non è vero che Grifondoro e Serpeverde si odiano. Il mio migliore amico è in quella Casa, ma non per questo lo odio. La rivalità tra Case è piuttosto stupida e ormai è quasi scomparsa, quindi stai tranquilla”

“Ok, grazie”

“Di niente”

Serenity si sarebbe sempre ricordata di quel sorriso rassicurante che le rivolse il suo futuro angelo custode. Fu ciò a cui si sarebbe aggrappata negli anni, e che non le avrebbe mai fatto smettere di sperare di poter ricucire un rapporto con la sorella.

Lo smistamento continuò, ci furono un paio di Corvonero e qualche Serpeverde. Sia Harry Paciock che Lily Potter finirono a Grifondoro e presto si aggiunse loro anche Hugo Weasley.

La serata trascorse tranquilla, tutti i suoi compagni di Casa erano molto simpatici e infondo non le dispiaceva più di tanto essere stata smistata proprio lì. Non sapeva ancora che, presto o tardi, avrebbe dovuto affrontare un destino oscuro, il suo...

 

 

Spazio Autrice:

 

Scusatemi tantissimo se ho impiegato tanto tempo ad aggiornare. Mi dispiace tantissimo ma ho avuto la vita piuttosto incasinata a causa della scuola, tra le verifiche e le interrogazioni.

Ringrazio quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti:

 

 

1 - Alyenda [Contatta]
2 - kairi4ever [Contatta]
3 - Pan_Tere94 [Contatta]

 

E le persone che hanno recensito:

 

Pan_Tere94 : Ciao, sono contenta che ti piaccia la mia storia, davvero XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo. Comunque stai tranquilla, non l’avevo ancora detto chi era il narratore. La prima era Serenity, mentre la seconda era Selene. Mi spiace non essere stata chiara T.T Spero di essere stata più chiara in questo capitolo  XD

Alyenda:Wow hai indovinato subito XD Tranquilla non hai detto strafalcioni, una era Serpeverde e l’altra Grifondoro ^.^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia XD

Grazie anche a tutti che leggono semplicemente.

 

Buona Pasqua e Buone Feste a tutti!!

  
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