Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Fanfictionetor    29/05/2016    1 recensioni
Tu sei Go-yang, una ragazza allegra, felice e gentile. Ma tutti abbiamo il nostro scheletro nell'armadio, il tuo si chiama Taehyung. Quanto odio può essere contenuto in un'anima e quanta anima può essere contenuta in un copro? Esiste davvero il perdono o è tutto il semplice rassegnarsi al fatto che non si può tornare indietro? Quante risposte possono avere queste domande?
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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L’aeroporto è trafficato, c’è gente che arriva e gente che torna, persone che non vogliono abbandonare casa e altre che non vedono l’ora di andarsene. E poi ci sono quelli che vengono abbandonati, e tu sei tra quelli.
Le lacrime ti rigano il viso e il pensiero di poter perdere anche tuo fratello è corrosivo. Rimarrai da sola, con Taehyung, per chissà quanto.
< Go-yanginnie~ non piangere tornerò, lo prometto > ti rassicura Jungkook, abbracciandoti e strofinando la tua schiena con il braccio.
< Anche mamma e papà fecero la stessa promessa > mormori in lacrime
< Go-yang, non osare nemmeno per un secondo pensare una cosa del genere > ti sgrida lui, toccandoti la punta del naso con il dito
< Mi lasci qui da sola, con lui > singhiozzi triste, cercando di nascondere le lacrime nella sciarpa
“IL VOLO 3600A DIRETTO A OXFORD PARTIRA’ TRA 30’”
 Senti l’altoparlante annunciare e ,se fosse possibile, diventi d’improvviso ancora più triste.
< Ti chiamerò appena sarà possibile. Adesso devo andare > ti abbraccia per l’ultima volta Jungkook < Ti voglio bene, Go-yang > mormora infine, stampandoti un bacio sulla fronte
E poi lo vedi allontanarsi, verso il suo futuro … e lontano da te. Il sentimento di solitudine è terribile e la sensazione di non poter più vedere tuo fratello ti sta distruggendo dentro.
Senti qualcuno toccarti la spalla, ti giri e alla vista di Taehyung non riesci a trattenere un “tsk” irritato.
< Che vuoi ? > domandi monotona
< Dovremmo tornare a casa … > ti informa lui < andiamo in macchina, ti ci porto io > dice avviandosi verso l’uscita dell’aeroporto
< No > rispondi secca
< Che? > domanda lui confuso
< Ho detto no, non verrò in macchina con te. Prendo l’autobus > chiarisci come fosse un dato di fatto
Gli passi davanti e a passo svelto ti dirigi verso la fermata dei bus, quando vieni fermata da una stretta al polso. Ti volti di scatto e lanci a Taehyung un’occhiata colma d’odio.
< Tuo fratello ti ha affidata a me, quindi ti accompagnerò a casa in macchina. IO > insiste il ragazzo con tono e schiarendo ogni singola parola a denti stretti
< Mio fratello adesso non è qui e francamente non confido affatto nelle tue abilità da guidatore. Chissà, magari sei ubriaco > sfiati velenosa
< Yah! Non ti hanno insegnato il rispetto?! Sono più grande di te! > esclama irritato Taehyung
< Me l’avrebbero insegnato il rispetto se tu non avessi ucciso i miei genitori prima che potessero farlo! > esclami furiosa
Il tono di entrambi è alto e state incominciando ad attirare attenzione, e far sapere al mondo questo tipo di cose non è una mossa particolarmente intelligente.
< Forse è meglio portare questa discussione fuori di qui > sbotta irritato il ragazzo, tirandoti con forza per il polso fuori dall’aeroporto
Ti dimeni e gli lanci insulti ma Taehyung ha una presa ferrea. Cammina fino alla macchina dove apre la porta davanti e ti ci scaraventa dentro, chiudendola con forza. Poi fa il giro ed entra dall’altra parte, posizionandosi davanti al volante.
Tu provi ad aprire la porta con tutte le tue forze ma il ragazzo è stato abbastanza furbo da sigillarle.
< Fammi uscire!!! > urli isterica
< Piantala di piagnucolare e allacciati la cintura > ordina infastidito Taehyung
continui ad urlare  
< SMETTILA ! > tuona irato Taehyung. La sua voce fa tremare i vetri e ti riduce ad una statua di sale.
< Ti prego Go-yang, allacciati la cintura e andiamo a casa > sospira esausto
Per qualche strana ragione decidi di obbedire al ragazzo per una volta, che sia la paura o che sia l’espressione sul suo viso che ti ha fatto cambiare idea non si sa, resta di fatto che finalmente ti sei allacciata la cintura.
Il tragitto è stato il più lungo della tua vita, quella che dovrebbe essere mezz’ora è diventata un’eternità. L’aria tesa e il silenzio pesante invadono la macchina, lasciando poco spazio addirittura per respirare.
Quando finalmente, dopo venti ere glaciali e quaranta catastrofi del ferro, le ruote della macchina incontrano lo sterrato e casa tua si fa visibile, tu, da brava Aurora, ti risvegli dal tuo sonno insonne e ricominci a respirare.
Taehyung parcheggia e finalmente sblocca la porta, liberandoti da quella prigione ad alta tecnologia.
Corri verso il portone e tiri fuori le chiavi, ma prima che tu possa infilarle nella serratura ecco che lui ha già aperto la porta. A questo punto ti limiti a tirare un’occhiataccia alle spalle del ragazzo e ad entrare.
Vieni accolta da Yin che si strofina affettuosamente contro le tue gambe per poi mordicchiarti leggermente le caviglie in segno di fame.
< Arrivo, arrivo Yin, adesso ti do da mangiare > ridacchi, contenta della presenza di almeno un’anima buona in casa tua.
< L’hai chiamata Yin? > chiede curioso Taehyung
< Mmm, me l’ha consigliato Oppa prima i partire > rispondi, sorridendo al ricordo di tuo fratello
Anche Taehyung sorride, tra sé e sé, in fondo l’ha suggerito lui il nome a Jungkook. Ti dirigi nel retro cucina, afferri una scatoletta di cibo per gatti al pollo e la svuoti nel piattino di Yin. Questa rilascia un miagolio contento e incomincia a mangiare tranquilla, mentre tu sorridi felice.
< Cosa vuoi per pranzo? > ti chiede Taehyung dai fornelli, sciacquando via il tuo sorriso
< Nulla, devo andare a lavoro adesso > rispondi fredda.
Vai a cambiarti in camera tua e prepari la borsa col cambio, poi vai in bagno e risciacqui le lacrime secche, afferri un elastico e leghi i capelli in un grande messy bun. Finito di preparati corri verso la porta di casa, ti infili le scarpe e afferri il cellulare dal tavolino all’entrata. Non ti degni neanche di lanciare uno sguardo a Taehyung che sei già fuori.
Per tutto il tragitto verso il bar puoi sentire la sensazione pulsante dell’aver dimenticato qualcosa, qualcosa di importante, senza però riuscire a fare mente locale.
< Buongiorno > saluti sorridente lo staff, dopo essere entrata nel bar e aver fatto suonare il solito campanello all’ingresso.
< Buongiorno Go-yang > rispondono in coro i tuoi amici.
Ti dirigi verso l’attaccapanni e ti togli la giacca, andandoti poi a posizionare dietro la cassa insieme a Jimin
< Come va a casa? > ti domanda questo
Al pensiero della tua situazione a casa il tuo sorriso minaccia di svanire, ma tu opponi resistenza nel tentativo di non far preoccupare il tuo migliore amico, Jimin. Tuttavia questa tua incertezza non sfugge al ragazzo, il quale sguardo si fa più serio e pensieroso.
< Ecco … tutto ok, nessuna novità in particolare > cerchi di mentire, ma sei sempre stata una pessima bugiarda e Jimin ti conosce da fin troppo tempo per cascarci.
< Che è successo? > domanda lui, strofinandoti una mano sulla schiena con fare rassicurante
< Jungkook è partito … > incominci, le lacrime che si addensano all’interno delle tue ametiste  
< Sì, lo so … Kookie me l’ha detto … mi dispia- > cerca di rassicurati ma tu non puoi resistere all’impulso di interromperlo
< e ha fatto venire Taehyung a casa nostra per farmi da babysitter > sfiati furiosa, il pensiero di tutto ciò non può che metterti su tutte le furie. Le tue sono parole di puro disprezzo.
Jimin ti guarda scioccato , incapace di mettere insieme neanche una parola e l’unica cosa che riesce a fare al momento è circondare la tua fragile figura con le sue braccia forti, posando le labbra tra i tuoi capelli molteplici volte. Non può che chiedersi cosa stia passando per la testa di Jungkook, lasciare la propria sorellina a casa da sola con la persona che più odia al mondo. Non è che a Jimin non piaccia Taehyung, anzi sono buoni amici da tantissimo tempo, ma può benissimo capire le tue ragioni nell’odiarlo. Quell’evento ti ha lasciato impresso qualcosa di eterno e pretendere che tu possa perdonare Taehyung è una follia, figurati viverci assieme.
< Go-yanginnie~ > ti chiama affettuosamente il ragazzo
Tu alzi lo sguardo dal suo e petto e quando lo vedi fare facce buffe e carine non puoi sopprimere il sorriso che si espande sul tuo viso
< Se mai avrai bisogno di qualcuno o qualcosa su cui fare affidamento prendi fuori il telefono e chiama Chimchim, ok? > sorride Jimin, accarezzandoti dolcemente la guancia < vorrei invitarti a casa mia oggi pomeriggio ma si è già prenotato Hoseok > si scusa ridacchiando
Tu avvolgi a tua volta le braccia attorno al suo torso e affondi il muso nel suo petto.
< Grazie mille, Chimchim~ > ringrazi, il suono della tua voce suona soffocata contro il petto del tuo migliore amico
< Hey voi due, incominciate a lavorare! > esclama irritato Namjoon
Un cliente dopo l’altro, ora dopo ora, il turno raggiunge la sua fine e la prospettiva di dover tornare a casa da Taehyung si fa sempre più vicina. Servi il tuo ultimo cappuccino ad un’anziana signora ed incominci a pulire il bancone, quando vieni fermata da un ticchettio alla tua spalla destra. Ti giri e vieni accolta da Jimin, sorridente e pronto a tornare a casa.
< Vuoi che ti accompagno a scuola domani? > offre il ragazzo
< No, tranquillo, goditi la tua mattinata di riposo, te la meriti > lo rassicuri sorridente
Lui annuisce ed esce dal negozio sventolando la mano come una bandiera in segno di saluto, con un sorriso beota cucito in faccia, mentre te scuoti la testa e ridacchi tra te e te
Quando anche l’ultima cliente esce dal negozio ringraziando per il caffè, ti dirigi verso la porta e giri l’insegna da OPEN a CLOSED. Poi tiri fuori il cellulare, infili gli auricolari nelle orecchie e incominci a pulire il locale canticchiando qua e là. Dopo una buona mezzora ti dirigi verso la cucina ma la trovi già linda e pulita. E’ il tuo turno delle pulizie e dovresti essere sola a quest’ora, quindi incominci  guardarti attorno alla ricerca di qualche mostro nascosto nel forno o nel frigorifero, la scopa alzata con fare difensivo e tutti i sensi in allerta.
E poi la scorgi. Una chioma argentea su un collo latteo intenta a pulire i fornelli. Ti avvicini incerta nel tentativo invano di riconoscere la persona. Ha la divisa del negozio quindi forse è un nuovo impiegato, chissà …
< Hey > chiami da lontano, nascosta dietro la friggitrice.
Nessuna risposta. Il ragazzo sta tranquillamente ascoltando la musica e pulendo.
Spaventata esci dalla cucina, cercando di fare meno rumore possibile, e ti dirigi verso l’attaccapanni
< Mi vuoi lasciare qui a pulire durante il tuo turno? >  ti chiama all’improvviso una voce bassa e familiare
Ti fermi di scatto e ti giri terrorizzata, tirando un sospiro di sollievo e tenendo una mano sul petto alla vista della tua vecchia conoscenza
< Dio … Yoongi non mi spaventare così! > esclami
< Non pensavo di essere così spaventoso > sbotta lui
< No, no … sono i capelli, non ti avevo riconosciuto … sai, ero rimasta al color menta > ridacchi imbarazzata, giocherellando con le dita
< Bhe, che dire, le vecchie abitudini sono dure a morire > ridacchia Yoongi
< Haha, hai ragione … ehm, non vorrei sembrare scortese … ma tu che ci fai qui? > domandi curiosa
< Scusa, ma tu pensi davvero di tornare a casa da sola, a piedi e sotto la pioggia? > ridacchia il ragazzo
< Che? >
< Non hai l’ombrello, cara > afferma Yoongi tra e risate
< Il … mio o-ombrello > ripeti guardando il vuoto esclami, la realizzazione che colpisce all’improvviso come una valanga
< E che faccio adesso? > ti disperi strofinandoti le tempie alla ricerca di idee
Casa tua è parecchio lontana, fuori diluvia e tu non hai nulla con cui coprirti. E chiamare Taehyung per venirti a prendere è fuori discussione, questo è certo
< Come che fai? Ti ho aspettata fino adesso! > sbotta irritato il ragazzo
Lo guardi dal basso con gli occhi spalancati e poi scuoti la testa freneticamente, marcando il tuo disaccordo.
< No Yoongi, non ci pensare nemmeno! Anche tu sei a piedi e non c’è modo che io ti faccia fare tutta quella strada solo perché sono stata un’idiota > rifiuti testarda
< Se non vuoi farti accompagnare almeno vieni a casa mia finché non smette di piovere, abito qui vicino > propone insistente
< Ma non ti voglio recare disturbo! > esclami pentita
< Vorresti dirmi che preferisci tornare a casa da Taehyung? > domanda irritato Yoongi
Tu ti paralizzi, il suo solo nome è abbastanza per scattare la scintilla distruttiva nella tua mente e ghiacciarti sul posto.
< Io … io … > mormori a voce praticamente inudibile < io non voglio tornare a casa da lui > ammetti abbassando lo sguardo ai piedi
Yoongi ti guarda triste e comprensivo, come se capisse tutto quello che stai vivendo al momento.
< Dai andiamo > ti chiama lui.
Prende le vostre giacche e l’ombrello, si infila la sua e ti aiuta a mettere la tua. Prendete le vostre borse e dopo essere usciti dal negozio lo chiudete a chiave, per poi dirigervi verso casa sua sotto lo stesso ombrello.
Prende la tua piccola mano nella sua e ti sta vicino. E’ come se capisse tutte le tue necessità e silenziosamente le esaudisse. Ecco perché hai sempre voluto bene a Yoongi: è l’unico capace di capirti fino in fondo, meglio di chiunque altro.
Arrivati davanti all’alto grattacielo sede del suo appartamento entrate e salite tre o quattro rampe di scale, per poi fermarvi davanti ad una porta di legno chiaro. Yoongi tira fuori le chiavi e la apre facendoti segno di entrare per prima, e lui segue. L’appartamento è piccolo ma accogliente e rispecchia totalmente Yoongi: foto di lui con la sua famiglia e i suoi amici tappezzano le pareti, seguite da maglie autografate della sua squadra di basket preferita. Vi sono strumenti qua e là ma ad attirare la tua attenzione è la tastiera che può essere intravista dalla piccola fessura lasciata  dalla porta del suo studio.
< Vuoi un tè o un caffè … o qualcosa? > offre Yoongi
< Mmm … un  caffè, grazie > rispondi stropicciando il naso congelato e liberando uno starnutino
Yoongi ridacchia al tuo gesto tenero e si dirige in cucina per preparare la bevanda calda ad entrambi, mentre tu ti togli la giacca e la poggi di fianco a quella del ragazzo, sull’attaccapanni
Ti guardi attorno ed esplori un po’ la casa, senza però osservare troppo nei dettagli, giusto per non sembrare invadente. Il vibrare del cellulare nella tasca dei jeans ti sveglia dall’oblio e ti fa precipitare di colpo sulla terra. Tiri fuori il telefono e appena i tuoi occhi recepiscono il nome segnato sullo schermo d’impulso premi il pulsate di rifiuto, senza neanche pensarci per un secondo.
< Forse dovresti dirgli dove sei, si starà preoccupando > dice la voce di Yoongi alle tue spalle.
Ti giri e lui è dietro di te, i capelli adesso argentei che cadono delicatamente sulla fronte bianca e due tazze di caffè fumante tra le mani.
< Anzi, forse è meglio se non lo chiami > aggiunge infine, posando le tazze sul tavolo
Vi sedete e iniziate a bere il caffè, la sensazione di calore ti accarezza piacevolmente il corpo e ti aiuta a rilassarti
< Allora … ho sentito che adesso hai un gatto > mormora Yoongi
< Sì, si chiama Yin. Dovrei avere una foto , la vuoi vedere? > domandi abbozzando un sorriso e tirando fuori il telefono senza neanche attendere la sua risposta.
Dopo aver trovato la foto punti il telefono in faccia al ragazzo con un’espressione orgogliosa sul viso
< Che carino! Aspetta … ma siete uguali! > esclama sbalordito
< Haha, me lo dicono in tanti > ridacchi rimettendo il cellulare in tasca
All’improvviso anche il cellulare di Yoongi incomincia a vibrare, segnalando una chiamata. Lui accetta e porta il telefono all’orecchio.
< Oh, ciao Taehyung > risponde
I tuoi occhi si spalancano e guardi Yoongi inorridita, pregandolo mentalmente di non dire a Taehyung dove ti trovi.
< Go-yang? No, non è qui- no, non so dov’è – Hai provato a chiedere a Jimin? Non sa nulla? Ah ok … no, tranquillo nessun disturbo. Ciao > recita il ragazzo e rilasci un sospiro di sollievo
< Grazie > mugugni a bassa voce
Lui annuisce e finisce di bere il caffè, mentre tu fai la stessa cosa.
< Se vuoi fare una doccia, il bagno è in fondo a destra > rompe il silenzio Yoongi, come se riuscisse a leggerti nel pensiero
Tu annuisci e ti dirigi verso il bagno, butti il cellulare sul letto di Yoongi, poi entri e ti spogli dei vestiti umidi e sporchi. Lasci che l’acqua calda scivoli sul tuo corpo insieme allo stress e a tutti quei pensieri orribili riguardanti Taehyung.
Esci poi dalla doccia, avvolgi l’asciugamano attorno alla tua figura magra e minuta e lasci cadere i capelli bagnati dietro la schiena. Sono lunghissimi, leggermente mossi e neri come la pece .
Senti Yoongi bussare alla porta del bagno, in punta di piedi ti avvicini e la apri leggermente.
< Ti ho portato dei vestiti puliti. Il maglione è mio, quindi ti sarà un po’ grande, mentre i jeans sono di mia cugina, li ha lasciati qui l’ultima volta che è venuta > mormora il ragazzo porgendoti dalla stretta fessura i capi
Li prendi e lo ringrazi, poi ti infili il tutto e leghi i capelli in una lunga e umida treccia. Il maglione bianco ti cade da una spalla e le maniche ti superano di parecchio le mani mentre i jeans strappati ti sono leggermente lunghi e un po’ larghi in vita.
Prendi il telefono che avevi precedentemente buttato sul letto e scorri le dita sulle innumerevoli notifiche: messaggi non letti e chiamate senza risposta, tutte da parte di Taehyung.
Torni da Yoongi, il quale ti da le spalle e guarda la pioggia irrefrenabile fuori dalla finestra
< Non vuole smettere di diluviare, forse è meglio che rimani qui a dormire > ti avvisa il ragazzo, voltandosi lentamente
Guardi a terra, ti senti in colpa ma non sei capace di chiamare Taehyung, non ancora.
< Scusa > mormori pentita
< Non scusarti, ti capisco > rassicura Yoongi, alzandosi dalla sedia affianco alla finestra e avvicinandosi alla tua immagine pentita
< Dormo sul divano,ok? > proponi
< No, dormo io sul divano > si oppone il ragazzo < e non c’è modo che io possa cambiare idea, quindi rassegnati a dormire comoda > aggiunge poi, tagliando fuori ogni tua possibile protesta
Intanto Taehyung non si da pace, ti cerca ovunque, sotto la pioggia, senza darsi tregua. Ma tra poco sarà notte fonda e allora ci sarà poco da fare.
< Ti va bene del ramen? > chiedi dalla cucina < e non osare dirmi che non ti posso preparare la cena, mi sento già abbastanza di peso > stavolta sei tu a tagliare fuori ogni predica possibile da parte del ragazzo
< Aish~ Sei veramente qualcosa di incredibile. Il ramen va benissimo > ridacchia Yoongi, scuotendo la testa contento
Prepari la cena per voi due e quando è tutto pronto vi sedete a tavola. La cena scorre silenziosa e calma, accontentandovi della presenza uno dell’altra.
Finito di mangiare andate subito a dormire. Sei riuscita a convincere Yoongi a venire con te a dormire nel letto, il quale è abbastanza grande per tenere entrambi.
E’ questione di pochi secondi che siete entrambi addormentati in un sonno profondo, a navigare tra i vostri sogni più nascosti, speranze più irrealizzabili e incubi più reali. E per te, indipendentemente dal luogo, dalla realtà o qualsiasi altra cosa, Taehyung occupa sempre i tuoi pensieri. Sembra si rifiuti di lasciarti in pace, lasciarti vivere, e tenga un stretta sempre più forte attorno alla tua mente. E indipendentemente se in  sogno o nella realtà tu continui e continuerai ad odiarlo. Per sempre.
Ti svegli all’improvviso, il ticchettio della pioggia contro i vetri è svanito e l’umidità si è dissipata. Ti alzi dal letto e controlli che ore sono: 3 am.
Ti alzi dal letto e lanci un’ultima occhiata alla dolce figura addormentata di Yoongi prima di uscire dalla stanza e prendere la tua roba. Scrivi un messaggio su un foglietto di carta nel quale gli dici di non preoccuparsi e che starai bene, cosa di cui ti pentirai domani a lavoro, ma al momento è meglio così. Lasci il pezzo di carta sul tavolo e finalmente esci d’appartamento, sentendo la malinconia e la solitudine accartocciarsi insieme all’interno del tuo cuore. Scendi le scale ed esci definitivamente dall’edificio, venendo travolta da un’ondata di aria fredda e umida appena chiudi la porta alle tue spalle.
Cammini per almeno tre quarti d’ora prima di uscire dalla città e raggiungere la strada sterrata, l’ansia che si fa sempre più pesante. Cammini sempre più lentamente nella speranza di poter allungare la distanza da casa, ma dopo pochi minuti ti ci ritrovi davanti. Stai ferma lì, col respiro pesante, incerta sul da farsi. Dopo almeno dieci minuti di insicurezze tiri fuori le chiavi e apri la porta, cercando di fare meno rumore possibile.
Vieni subito accolta da Yin che sembra essere sollevata dalla tua improvvisa presenza. Ti chini e la prendi in braccio, mentre lei ti incomincia a leccare la guancia con fare affettuoso per poi mordicchiarla leggermente come punizione per averla fatta tanto preoccupare.
Metti giù la gattina e ti dirigi in cucina per bere un bicchiere d’acqua. Senti un grugnito dalla stanza accanto, il salotto. Sbirci dentro da dietro la porta e ciò che vedi fa quasi male. Entri silenziosamente in sala e osservi il lungo corpo di Taehyung appallottolato nel piccolo divano. Sta dormendo, la sua felpa nera è lurida e i capelli cadono bagnanti sulla sua fronte corrucciata. Gli occhi sono rossi e circondati da spesse borse scure, a quanto pare ha pianto e quasi sicuramente non ha dormito. Ha un’espressione addolorata e senti il cure attorcigliarsi nel tuo petto. Ha il respiro pesante e affannato e sembra mormorare qualcosa nel sonno. Ti chini di fianco a lui e posi una mano sulla sua fronte, rimanendo sbalordita nel sentire quanto sia calda. Ha la febbre altissima e puoi già sentire il panico e i sensi di colpa radunarsi all’interno del tuo corpo. Stai per correre a prendere delle medicine e una coperta ma ti fermi quando senti il tuo nome uscire dalle labbra pallide del ragazzo. Incredula ti avvicini nuovamente e non puoi trattenere le lacrime dallo sgorgare quando le parole lasciano nuovamente la sua gola, la voce roca e sofferente di lui sembra colpirti come un’accoltellata al cuore.
< Go-yang … > mormora corrucciando le sopracciglia addolorato < non mi odiare … ti prego >
Sembra che anche tu, involontariamente, tenga una presa mortale attorno alla mente di Taehyung.
 
ANGOLO AUTORE
Questo capitolo è lungo otto pagine di Word, con un totale di 3.845 parole. Cioè, non ho mai scritto un capitolo così lungo XD. Spero vi piaccia e baci >3<
 
   
 
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