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Autore: Jaredsveins    30/05/2016    7 recensioni
Castiel ha sempre vissuto nel suo piccolo mondo, senza sapere molto di quello esterno. Quando un giorno avrà la possibilità di fuggire da lì, la coglierà e un incontro inaspettato cambierà totalmente la sua vita.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, John Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessuna stagione
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Titolo: The darker it gets and the more you save me
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean Winchester/Castiel, Mary Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Rating: Arancione
Charapter: 10/10
Words: 3105
Genere: Angst, drammatico, sentimentale
Warning: Slash, tematica delicata
Summary: Castiel ha sempre vissuto nel suo piccolo mondo, senza sapere molto di quello esterno. Quando un giorno avrà la possibilità di fuggire da lì, la coglierà e un incontro inaspettato cambierà totalmente la sua vita.

Always.

And I will love you baby,
always.
And I'll be there forever and a day,
always.

Always – Bon Jovi

Una goccia sul viso risvegliò Dean dal suo sonno ma cercò di ignorarla, era fin troppo comodo per spostarsi. Mugugnò qualcosa e aggrottò le sopracciglia appena l'acqua gli solleticò la guancia, per poi fermarsi nell'incavo del naso. Era davvero deciso a non muoversi, ma lo spostamento accanto a sé gli fece aprire gli occhi e trattenere un sorrisino assonnato. Vide Castiel lamentarsi e farfugliare qualcosa di confuso sottovoce. “Cas?”

Il ragazzo si lamentò di nuovo appena Dean gli pizzicò il naso e si rannicchiò di più contro il suo corpo, cercando il calore che ormai era andato via a causa della pioggia, portatrice di freddo. “No..”

“Cas, sta piovigginando. Dobbiamo entrare dentro.”

“No, non è vero..” Farfugliò ancora l'altro, nascondendo il viso sotto il braccio del suo ragazzo, iniziando però inevitabilmente a tremare.

“Devi costringermi a prenderti in braccio?” Sbuffò Dean e alzò il braccio, scoprendo l'espressione assonnata di Castiel che aveva appena aperto gli occhi. Non ricevendo alcuna risposta, decise di giocare sporco. Rimase immobile e iniziò a fare dei grattini in testa al suo ragazzo, ma appena lo sentì mugolare soddisfatto si alzò di scatto e si mise sopra lui. Posò le mani ai lati del suo viso e si sedé sul bacino di Castiel.

Il ragazzo sgranò gli occhi e si svegliò del tutto a causa del movimento di Dean che lo aveva preso alla sprovvista. “Dean ma che fai?”

“Niente.” Il biondo fece spallucce e si avvicinò ulteriormente a Castiel, dandogli un bacio a fior di labbra. “Proprio niente.”

“Mh.” Castiel gli prese il viso e si sporse baciandolo di nuovo, chiudendo gli occhi e godendosi le morbide labbra del suo ragazzo. Gli accarezzò le guance con i pollici e poi posò un bacio lieve sul naso di Dean. “Amo il tuo naso.”

“Ah! E io che credevo amassi me!”

Castiel si imbronciò e gli diede uno scappellotto sulla nuca. “La smetti?”

“Fammi smettere tu.”

Cas sbatté le palpebre sorpreso e poi si mise a ridere, facendo forza sulle braccia e capovolgendo le posizioni, ridendo di gusto davanti l'espressione da pesce lesso di Dean. “Sbaglio o la tua è una provocazione?”

“Non fare il duro, non ti si addice.” Scimmiottò il biondo, sporgendosi per mordere una guancia a Cas.

Il diretto interessato arrossì violentemente e distolse lo sguardo, sciogliendosi non appena Dean gli scostò una ciocca di capelli dal viso.

“Dobbiamo tagliare di nuovo questi capelli, iniziano a essere troppo lunghi.” Il ragazzo accarezzò la testa dell'altro e nascose un sorriso sotto i baffi, notando ancora l'espressione imbronciata di Castiel.

Il loro rapporto era cambiato completamente da quando Michael era finito in prigione. Naturalmente lui aveva provato a ribellarsi per non andare dentro, ma tutti i crimini commessi e nemmeno le “amicizie” che aveva fuori erano riusciti a fargliela passare liscia. Era in prigione come meritava e questa consapevolezza aveva tranquillizzato molto Castiel che, per la prima volta, aveva DAVVERO iniziato a vivere per la prima volta. Lui aveva pensato di aver già iniziato a farlo dal momento in cui aveva conosciuto Dean, ma si sbagliava di grosso. Perché godersi la vita con il suo ragazzo, sapendo che Michael non avrebbe più potuto fargli del male, era il massimo per far sì che lui si svegliasse tranquillo e vivesse appieno. Ci erano volute due settimane prima che Cas si riprendesse completamente e smettesse di avere incubi, ma con l'aiuto e l'affetto dei Winchester era riuscito a superarla. Mary era stata molto premurosa con lui, Sam e Jessica erano sempre lì pronti per aiutarlo, anche John gli era stato vicino e Dean, oh Dean, lo aveva amato come mai nessuno avrebbe potuto fare. Gli era stato vicino ogni momento, anche quando non era necessario e nonostante sua madre lo avesse rimproverato a lui non era importato perché, alla fine, aveva aspettato fin troppo tempo per amare davvero una meravigliosa creatura come Castiel.

Quelle due settimane furono difficili ma ormai era cambiato tutto.

Castiel era cambiato e in un modo che nessuno avrebbe mai immaginato.

Dean realizzò che stava conoscendo poco a poco un nuovo Castiel: un Castiel che non aveva più le stesse paure di prima; un Castiel più scherzoso; un Castiel più spensierato; un Castiel più tranquillo. Ed era facile amarlo, era così facile che, se possibile, Dean se ne innamorò ogni giorno di più. Non c'era più nessuna corazza attorno quel ragazzo fragile che aveva conosciuto mesi addietro, non vi era più alcuna resistenza e Dean stava riuscendo sempre più a conoscere ogni sfaccettatura del carattere del suo ragazzo. Adesso rideva di più ed era semplice scherzare senza che lui fraintendesse. C'erano sempre delle cose che li divertivano. Tuttavia il loro avvicinarsi non aveva portato solo a un miglioramento del rapporto, ma anche a un avvicinamento carnale che inevitabilmente, in una coppia, si sarebbe verificato prima o poi.

Tutto era partito da Dean che, ogni volta in cui baciava Cas a lungo, non poteva fare a meno di reagire di conseguenza e avere voglia di fare altro. Però si tratteneva, perché sapeva bene che per Cas sarebbe stato difficile, nonostante tutto. L'episodio che però aveva fatto sbloccare entrambi avvenne verso gli inizi di aprile e, se si considerava che adesso erano a metà maggio, ne era passato di tempo.

Era notte fonda e entrambi rimasero svegli per vedere un film e, quando questo finì, si misero sotto le coperte ma non si addormentarono, perché non avevano sonno. Quindi si misero a chiacchierare come erano soliti fare in assenza di stanchezza e Dean pensò bene di fare una battutina un po' spinta senza nemmeno rendersene conto. “Quei due del film facevano ridere mentre facevano sesso, noi saremmo decisamente meglio.”

Solo dopo aver visto Castiel avvampare e mordersi il labbro si rese conto di ciò che aveva appena detto.

Il nostro sarebbe amore, non sesso.” Borbottò Cas e Dean si diede dell'idiota mentalmente. Così iniziò a blaterare tentando di giustificare ciò che aveva detto.

Scusa Cas, è ovvio che tra noi sarebbe amore. L'ho detto perché nel film-”

E tu vorresti farlo?” Ribatté l'altro interrompendolo, mordicchiandosi ancora il labbro.

E la risposta di Dean fu positiva, ovviamente.

Così da quel giorno, ogni volta che si trovavano in un momento molto intimo, c'era nell'aria un imbarazzo che entrambi erano stufi di avere tra i piedi.

Ecco perché da una settimana a quella parte, Dean stava pensando di farsi avanti e provare a fare quel grande passo con Castiel. Motivo per il quale era nervoso da morire, ma prima o poi ci sarebbero dovuti arrivare.

“DEAN!” Un urlo di Cas fece tornare il ragazzo in sé. “Sta diluviando, dobbiamo tornare dentro.”

Dean scattò come una molla e prese per il braccio l'altro, portandolo dentro casa. “Dannazione a noi a quando ci addormentiamo in giardino!”

“Fa freddo..” Borbottò Cas e tirò Dean a sé, stringendolo forte.

“Lo so, adesso ci andiamo a cambiare altrimenti ci prenderemo un raffreddore.”

Il moro annuì e dopo essersi stiracchiato andò di sopra, salendo le scale.

Dean invece rimase imbambolato un attimo appena i suoi occhi si posarono sul fondo schiena del suo ragazzo e capì che, davvero, voleva amare Cas anche in “un altro modo”.

 

“Dean non vieni?” Castiel lo guardò con le sopracciglia aggrottate, vedendo che il suo ragazzo non si era mosso di un millimetro quando gli aveva dato la buonanotte. Non che dovesse dormire per forza quando lo faceva lui, però di solito lo seguiva a ruota. Che strano.

“Sì, arrivo.” Rispose distrattamente l'altro, spegnendo il televisore e andando in cucina per bere un po' d'acqua. La verità è che stava solo prendendo tempo perché era nervosissimo. Aveva pensato per tutto il giorno al voler fare l'amore con Cas ed era giunto alla conclusione che lo desiderava davvero, però al tempo stesso era terrorizzato dalla reazione che l'altro avrebbe potuto avere. Ormai era tutto okay, stava decisamente bene e non c'erano più problemi, ma ciò non voleva dire che fosse necessariamente pronto per un passo grande come quello. Lui di certo lo avrebbe amato con tutto se stesso come sempre faceva e ci sarebbe andato piano, anche perché ci teneva che tutto fosse perfetto.

Dentro sé sentiva una vocina che lo incoraggiava ma non si poteva mai sapere. Per quasi tutta la sua vita Castiel era stato usato solo per..quello. E Dean non voleva che Cas ripensasse al suo passato quando era con lui. Gli aveva promesso che lo avrebbe fatto felice e certamente, ricordargli quel periodo buio non era tra le sue priorità. Quindi la domanda era: farlo o non farlo? La testa gli urlava di no, perché Castiel avrebbe potuto reagire male, ma il cuore gli urlava il contrario. Dannazione, amava quel ragazzo e voleva diventare una cosa con lui. Voleva amarlo anche con il corpo, non solo con i bei gesti e le parole. Voleva venerare quel corpo che aveva ricevuto solo disprezzo e dolore, voleva che Castiel capisse quanto era bello.

Quando salì in camera trovò già Cas avvolto nelle coperte fino al naso, lasciando vedere solo i suoi occhi. “Mi spieghi cosa c'è che non va?”

Dean strinse i denti e andò a stendersi accanto a lui, avvolgendolo con le sue braccia. “Non c'è niente che non va.”

“Però qualcosa c'è. Vero?” Sorrise Cas, accarezzando i capelli del suo ragazzo.

Un'altra cosa che aveva notato in Cas: era migliorato nel capire quando qualcosa lo turbava o meno. Ormai era diventato difficile se non impossibile tenergli nascosto qualcosa. Se litigava con qualcuno lo capiva subito, se era giù di morale se ne accorgeva e lui non riusciva mai a nascondergli niente.

“Okay, c'è una cosa che mi frulla nella testa e io davvero non ce la faccio più a tenerla per me.”

“Ti ascolto.”

Okay, da quel momento in poi avrebbe dovuto stare attento a ciò che avrebbe detto. Si mise a sedere e appena l'altro fece lo stesso, gli prese le mani e gli sorrise appena, sentendosi morire. Pensò a tutti i modi possibili per dirglielo ma niente gli sembrava giusto. Allora optò per la più diretta e cristallina verità. “Cas, io voglio fare l'amore con te.”

Semplice, efficace, veloce.

Castiel sbatté le palpebre e rimase in silenzio per tanto, troppo tempo. Lasciò le mani di Dean che chiuse gli occhi come se avesse ricevuto una pugnalata e le nascose sotto le gambe. “Dean io non so-”

“No, ho capito..avrei dovuto immaginarlo. Per te è troppo presto e io sto correndo.” Cercò di non far trasparire troppo il suo dispiacere e si mise a ridere appena. “Sai che combino sempre guai.”

“No.” Cas negò con il capo e guardò Dean con la coda dell'occhio. “Io non voglio deluderti.”

Il biondo aggrottò le sopracciglia e mise una mano sulla spalla del suo ragazzo. “Deludermi?”

“Sì Dean.” Sbottò Castiel, stringendosi nelle spalle. “Io non so cosa voglia dire fare l'amore, io non-” La voce iniziò a tremargli terribilmente e affondò il viso tra le ginocchia. Si sentiva uno schifo, perché non poteva dare a colui che amava ciò di cui aveva bisogno. Trattenne a stento le lacrime e si irrigidì un attimo appena Dean lo avvolse con le sue braccia, poggiando la guancia alla sua spalla.

“Tu piccolo, stupido, bellissimo ragazzo.” Rise il biondo, accarezzando la schiena a Castiel. “Qui non c'è nessuno da deludere. Qui siamo solo io e te e tu non potrai mai deludermi. E sai perché?” Prese il viso di Cas e gli asciugò le guance con i pollici. “Perché ai miei occhi sei un guerriero che ha vinto la sua battaglia, e sono così tanto orgoglioso di te che non potrai mai fare niente per deludermi.”

Castiel si sciolse appena udì quelle parole e buttò le braccia al collo di Dean, respirando il suo odore. Non poteva dirgli qualcosa di più bello. Aveva sempre avuto paura di esser visto come un debole da lui, aveva sempre avuto paura di esser visto come un ragazzo irreparabile. Invece era un guerriero, lo vedeva come tale e la cosa gli fece esplodere il cuore di gioia. “Ti amo da morire.” Farfugliò e si accoccolò al suo petto, poggiandogli la mano all'altezza del cuore. “E voglio fare l'amore con te.”

Dean lo strinse più forte e chiuse gli occhi, sorridendo e non riuscendo a trattenere un sospiro di sollievo. “Sarà bellissimo, te lo giuro.”

“Mi fido di te.”

Dean lo tenne ancora stretto e lo guidò poi sotto sé, guardandolo negli occhi e scostando delle ciocche di capelli davanti i suoi occhi. “Bellissimo.” Avvicinò il viso al suo e gli accarezzò le braccia mentre poggiò le labbra alle sue, facendo una leggera pressione con esse appena sentì le mani di Cas sulla sua schiena. Chiuse gli occhi e lo baciò dolcemente, come se avesse avuto paura di romperlo. Fece vagare le proprie dita tra i capelli dell'altro e li tirò gentilmente, solleticandogli le labbra con la propria lingua come per chiedergli il permesso.

Castiel lo strinse forte a sé e lasciò che Dean iniziasse a giocare con la sua bocca, baciando, mordendo appena e leccando. Era delicato e lui non poté che essergliene grato. Era nervoso e lo sarebbe stato fino alla fine, ma così stava rendendo tutto molto più facile. Tuttavia, era rigido sotto i movimenti sinuosi del suo ragazzo infatti, appena il biondo gli prese le mani e se le portò sopra il sedere, arrossì violentemente.

“Puoi toccarmi.” Sussurrò Dean, iniziando a baciargli le guance e poi la mascella, definendone la forma con la punta della lingua. Non riuscì nemmeno a trattenere un mugugno soddisfatto quando Castiel inclinò il capo, lasciandogli la libertà di esplorare il suo collo. Ci respirò sopra e lo odorò, baciandogli poi la giugulare e il pomo d'Adamo, mentre gli prese una mano e intrecciò le dita con le sue. Schiuse le labbra e lasciò dei baci umidi lungo la cicatrice che gli segnava il collo e sentì una scarica di adrenalina impadronirsi di lui non appena sentì sospirare Castiel.

Il moro si abbandonò al materasso e poggiò una mano sulla testa del suo ragazzo, accarezzandogli appena i capelli mentre si godeva quelle attenzioni. E quando sentì che lo baciò sulla cicatrice ripeté a sé stesso che amava da morire Dean Winchester, perché non gli importava delle sue imperfezioni. Gli importava solo di farlo stare bene e ci stava riuscendo benissimo. Avrebbe voluto dirglielo, ma non riusciva a parlare perché non voleva interrompere il suono dei baci dolci di Dean sulla propria pelle. Infilò le dita tra i suoi capelli appena gli morse il lobo e gli sussurrò il suo nome. Era bellissimo, semplicemente bellissimo.

“Come ti senti?”

“Amato.” Sussurrò Castiel, stringendolo forte a sé appena lo sentì poggiare la testa al suo petto.

“Felice di sentirtelo dire.” Dean sorrise e gli circondò la schiena con le braccia, alzando lo sguardo e poggiando le labbra alle sue, facendo forza e ribaltando le posizioni. Sentì Castiel irrigidirsi appena ma non ci badò, perché sapeva che lo aveva fatto solo per il movimento brusco. Fece scendere le mani lungo i suoi fianchi e glieli accarezzò, guardandolo non appena si separarono. “Posso?” Chiese dolcemente, alzandogli appena la maglietta e la sfilò piano quando Cas annuì. Gli circondò la vita con le braccia e si piegò avanti, iniziando a baciargli la pancia, l'ombelico, i fianchi, le spalle. Chiuse gli occhi e lasciò che Castiel gli accarezzasse la schiena e lo spingesse contro sé. Si stava lasciando andare.

Il moro lo tenne stretto a sé e mandò la testa indietro appena le labbra di Dean si chiusero attorno il suo capezzolo, facendolo tremare da capo a piedi. Non riuscì nemmeno a trattenere un gemito quando glielo succhiò appena e poi glielo baciò, facendo lo stesso all'altro. Sentì il sangue ribollirgli nelle vene e percepì il bisogno di avere la propria pelle a contatto con quella di Dean. Gli mise le mani sulle spalle e le fece scivolare lungo il suo petto appena si distese e lo guardò negli occhi, nonostante fosse rosso come un peperone. Infilò le mani sotto la maglietta e la poggiò all'altezza delle sue costole.

Dean si irrigidì un attimo e sorrise appena. “Puoi togliermela se vuoi.”

“Posso davvero?” Farfugliò e poi la sfilò in modo impacciato, abbracciandolo poi senza perdere tempo. Appena la loro pelle fu in contatto, lo strinse con talmente forza da sentirlo trattenere il respiro. “Mi sento bene.”

“Anche io Cas.” Dean ricambiò l'abbraccio e poggiò la guancia sul capelli di Castiel, accarezzandogli lentamente la schiena.

“Grazie.”

“Per cosa?”

“Per amarmi così tanto.”

“Oh no, semmai grazie a te.” Sorrise Dean, incrociando lo sguardo di Castiel.

“A me?” Sorrise il moro. “E per cosa?”

“Per avermi ricordato cosa voglia dire prendersi cura di qualcuno e non avere paura di farlo.”

 

Due ore dopo i due innamorati si tenevano stretti, come se avessero avuto paura che qualcuno potesse andare da loro e separarli da un momento all'altro.

Dean aveva un sorriso sulle labbra che non avrebbe potuto far andare via nemmeno volendo, perché fare l'amore con Castiel era stato meglio di quanto si fosse aspettato. Era proprio fortunato.

Cas invece era accoccolato al petto del suo ragazzo e il suo sguardo era sereno, vuoto di qualsiasi sentimento negativo. Ormai i suoi occhi erano sempre così: privi di tristezza e ricchi di gioia. Come Dean gli aveva promesso, era stato bellissimo e adesso stava talmente tanto bene da avere paura che tutto fosse un sogno. Uno di quelli da cui non ci si vorrebbe mai risvegliare, perché è migliore della realtà. Ma non era il suo caso, perché Dean era davvero accanto a lui e lo aveva amato in ogni modo possibile. Era stato gentile, premuroso, gli aveva lasciato il suo tempo e si era assicurato che tutto fosse okay fino alla fine.

Era stato sincero quando gli aveva detto di sentirsi amato, perché non era mai stato così bene. Non riusciva nemmeno a lasciarlo andare perché avrebbe voluto stare attaccato a lui per ore intere, avrebbe voluto non separarsi da lui nemmeno per andare a lavoro.

Il suo paradiso era lì, tra quelle coperte, nelle braccia del ragazzo che amava con tutto sé stesso. Inizialmente non sapeva se quel che provava fosse davvero amore, ma adesso ne era sicuro: amava Dean Winchester e quel sentimento non sarebbe mai cambiato.

Lo amava e lo avrebbe amato per sempre.



NOTE: Ebbene, siamo arrivati alla fine di questa storia che spero vi sia piaciuta e vi abbia fatto emozionare. Come ho detto all'inizio, ho iniziato a scriverla molto ma mooolto tempo fa e vederla qui, finita, mi emoziona davvero molto.
Per Dean e Cas è finalmente arrivata la tanto desiderata pace, che credo aspettavate anche voi con ansia.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto fino a qui, tutti coloro che hanno recensito, tutti i taciturni che leggono e non dicono nulla e tutte quelle persone che mi sostengono in quel che faccio. Un grazie in particolare va alla mia cara amica Howlingfang che ascolta sempre i miei scleri e mi sostiene in tutto quel che faccio, love u dear. E grazie anche a Sara e Juls, che mi danno sempre consigli.
Quindi che dire, SEE YOU SOON. Perché ho ben quattro long in corso e qualche OS in mente, quindi avrete a che fare con me molto presto. uu
Grazie di tutto.

  
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