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Autore: micchan91    30/05/2016    2 recensioni
Fan fiction dedicata a _DNA
1991, la città è divisa in due parti. Da un lato, nei quartieri residenziali, vive tutta la gente ricca e benestante, ma dall'altro, in quei quartieri grigi e decadenti la maggior parte della popolazione stenta a sopravvivere e si arrangia come meglio può. Questa storia parla di due ragazzi cresciuti nei due lati opposti, ma che presto si troveranno uniti da qualcosa di più grande di qualsiasi divisione sociale....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kirino pov

 

Spingo Shindou dentro casa, non possiamo litigare sulla porta o rischiamo di attirare troppo l'attenzione della gente. Osservo i miei occhi guardarmi pieni di paura e mi fa veramente troppo strano vedermi....

< Allora? Cosa mi hai fatto? > mi richiede ed io mi trattengo dall'urlargli contro.

< Ma che vuoi che abbia fatto io? Cosa sono, una fattucchiera? > sbotto, sentire la voce di Shindou mentre parlo io mi fa andare ai matti, è la sensazione più strana che io abbia mai provato.

< Bè, qualcosa devi avere fatto! Non è normale che ci siamo scambiati i corpi > continua isterico.

< E perchè dovrei essere stato io scusa? > chiedo nervoso.

< Bè, di certo non sono stato io! > ribatte lui ed io spalanco la bocca guardandolo poi in un misto tra schifato e divertito.

< Oh certo, ora capisco. Tu credi che io abbia fatto una "magia" o non so cos'altro per potermi appropriare del tuo corpo e vivere nella ricchezza vero? Tutti uguali voi ricchi, sempre a pensare di essere migliori di noi, che noi vi invidiamo e che vorremmo essere al vostro posto! Ma sai che c'è? Io non ho mai voluto essere come voi! Mi è sempre bastato ciò che avevo, non ho mai desiderato essere ricco. I miei genitori mi hanno insegnato ad amare ciò che ho e ciò che sono e tu....tu....> non riesco a finire la frase perchè vengo interrotto da un singhiozzo. Mi premo le mani sugli occhi per bloccare le lacrime, ma pochi secondi dopo mi chino poggiandomi sui talloni e inizio a piangere disperato. Cavoli...è la prima volta dopo quasi dieci anni che piango...dev'essere il corpo di questo damerino che ha la lacrima facile.

< Sei un deficente! > dico tra un singhiozzo e l'altro.

 

Shindou pov

 

Continuo a guardare male il mio corpo che mi urla contro, come può anche solo pensare che sia stato io a fare questa cosa! Insomma, nessuno desidererebbe mai diventare un ragazzo dei quartieri grigi! Cerco di interromperlo, ma lui comincia ad alzare la voce ed io faccio un passo indietro spaventato. Poi però il suo viso si contrae in una smorfia e i suoi occhi si fanno lucidi, lo vedo premersi le mani sugli occhi e quando si accuccia inziando a piangere disperato spalanco gli occhi. Rimaniamo in silenzio per diversi minuti mentre Kirino non smette di piangere, non so che fare, magari lui non c'entra veramente niente.

< E-eih...dai, non fare così. Scusami non volevo accusarti....è che, insomma, sono abbastanza sconvolto da questa situazione > dico stupendomi della calma che sto dimostrando, a quest'ora credevo che sarei scoppiato a piangere, magari è questo corpo che mi da la forza.

< E perchè io non sono sconvolto? > borbotta lui tra le lacrime, io mi inginocchio davanti a lui e lo abbraccio, lo faccio istintivamente. Rimaniamo fermi, chiusi in quell'abbraccio per diversi minuti coccolandoci e dandoci forza a vicenda. Quando ci stacchiamo lui sembra essersi calmato e mi sorride, continua a farmi troppo strano vedere il mio corpo che mi sorride.

< E quindi adesso che si fa? > chiedo piano e lui sospira.

< Non ne ho la più pallida idea. Per adesso direi di cercare di capire cosa ci ha fatto entrare l'uno nel corpo dell'altro > mi dice ed io mi poggio una mano sul mento cercando di raggionare, ma non mi viene in mente assolutamente nulla.

 

Kirino pov

 

Mi sistemo meglio sul pavimento poggiando la schiena sul muro per stare più comodo. Osservo il mio compagno mettersi a gambe incrociate e poggiarsi una mano sul mento cercando di ragionare.

< Cos'hai fatto dopo che ci siamo salutati? > gli chiedo e lui alza le spalle

< Niente, sono andato a casa. Sono passato per l'ingresso facendomi aprire dalle domestiche e me ne sono andato in camera. Ho fatto un bagno e ho mangiato un pezzo di cornetto, poi mi sono messo a dormire e quando mi sono svegliato ero qui > mi dice.

< Tu? > mi chiede poi.

< Io sono tornato di corsa a casa e mi sono buttato sul letto....e come te quando mi sono svegliato ero nella tua stanza > dico, non riesco proprio a capire cosa possa essere successo.

< Ah, credo che uno dei tuoi domestici adesso ti creda pazzo > ridacchio dopo un po' e lui alza un sopracciglio.

< Temo di aver dato un po' di matto quando mi sono svegliato > dico e lui socchiude la bocca, poi ridacchia a sua volta.

< Era una signore di mezza età con gli occhiali? > mi chiede ed io annuisco.

< E' il mio precettore....povero signor Kato, deve essergli preso un colpo > dice divertito

< Dai, ho solo urlato che io non ero il signorino e poi gli sono svenuto davanti, che sarà mai > ribatto e lui scoppia a ridere.

< Mi hai rovinato la reputazione nel giro di pochi secondi! > mi dice, ma è seriamente divertito.

< Bè....ho anche avuto un faccia a faccia con le guardie che credevano avessi rubato il cappello...e ti hanno riconosciuto vestito così > dico, ora mi ammazza.....e invece lui ride ancora più forte.

< Sono morto! > dice alla fine lasciandosi cadere sul pavimento.

< Bè, almeno ammazzeranno te e non me > aggiunge ed io mi metto le mani sui fianchi.

< Grazie eh!? > ridacchio, almeno siamo riusciti a stemperare quell'aria tetra e nervosa che c'era.

< Senti, io direi di cercare di ricostruire la serata di ieri così da capire cosa è successo > dico e lui sospira .

< Bè, non c'è stato niente che....aspetta...la stella cadente! > mi dice tirandosi a sedere ed io inclino la testa.

< Mh? >

 

Shindou pov

 

Continuo a pensare alla serata di ieri, non trovo nulla di anomalo o di strano, poi mi viene in mente una cosa...ma forse sarò io troppo ingenuo. Bè, tanto vale provarci e dirglielo, tanto più strano che scambiarsi i corpi cosa ci può essere?

< Si, la stella cadente. È l'unica cosa particolare che c'è stata nella serata! > dico convinto.

< Che desiderio hai espresso? > gli chiedo poi, secondo me avrà chiesto di essere ricco anche se prima ha detto di non volerlo essere!

< Bè, ho chiesto che avvenisse un cambiamento nella mia vita > mi dice ed io spalanco la bocca, lui mi guarda curioso.

< Tu? > mi chiede ed io rimango in silenzio.

< Eih, non è che hai desiderato cose strane vero? > mi chiede ed io scuoto la testa.

< Io...ho desiderato che avvenisse un cambiamento nella mia vita! > gli dico sconvolto e anche lui spalanca gli occhi. Non posso crederci, abbiamo espresso lo stesso identico desiderio!

< Oh....allora...magari...è stato quello > mi dice Kirino abbassando la testa pensieroso.

< E...e quindi ora come torniamo indietro? > chiedo spaventato e lui alza le spalle.

< Magari esprimendo un altro desiderio? > prova a chiedere lui ed io sospiro.

< E dove la vediamo un'altra stella cadente? Sono rare qui > dico sconsolato, non voglio restare in questo corpo per il resto della mia vita!

< Eih ragazzo delle nuvole, mai sentito parlare della notte di San Lorenzo? > mi chiede ed io scuoto la testa.

< Ma dove sei vissuto? > mi chiede divertito ed io metto il broncio, perchè devo sempre fare la figura dello stupido?

< Nella notte di San Lorenzo di stelle cadenti se ne vedono a volontà! > mi dice ed io sorrido felicemente.

< E quand'è? > chiedo, in quella notte potremo esprimere un altro desiderio, magari quello di tornare normali così torneremo ognuno nel proprio corpo!

< Tra quasi tre mesi > mi dice e tutta la mia euforia scompare.

< Tre mesi? > chiedo sconvolto e lui annuisce.

< Mi dispiace, dovrai sopravvivere per tre mesi nel mio corpo > mi dice divertito ed io mugolo disperato.

 

 

Kirino pov

 

Ok, tre mesi....dovrò restare per tre mesi dentro questo corpo e la cosa non mi preoccupa tanto quanto il fatto che lui dovrà stare tre mesi nel mio!

< Dovrai lavorare > gli dico alla fine e lui mi guarda sconvolto.

< Eh? > chiede.

< Già, io poi ci devo tornare in quel corpo e non posso permettermi di perdere il lavoro! > gli dico, ho paura che mi rovinerà!

< Magari per mangiare ti porto qualcosa io, ma il lavoro lo devi tenere e ne devi cercare anche un altro! Tocca pagare l'affitto e non credo tu abbia l'accesso ai soldi dei tuoi genitori per poter prelevare i soldi che servono per l'affitto di questo posto > gli dico e lui annuisce

< E dove lo trovo un lavoro? > mi chiede sconsolato ed io lo osservo.

< Bè, intanto ti rubo qualche vestito, con un vestito decente puoi provare a chiedere a qualche ristorante > gli dico pensando che magari con una camicia buona ed un paio di pantaloni neri decenti potrebbe chiedere al ristorante qui vicino.

< Ma io non ho idea di come si lavori in una ristorante! > piagnucola ed io sospiro

< Non è difficile, imparerai. Devi solo portare le cose ai tavoli, o magari puoi farti prendere come lavapiatti così stai in cucina e basta. Magari visto che sei nel mio corpo avrai la capacità di fare ciò che facevo io...> provo a dirgli e lui sospira.

< Ok, io ora torno a casa tua. Ho fatto uscire quell'uomo e il dottore e sono scappato via passando per la finestra, se non mi trovano si arrabbieranno credo e non voglio metterti nei guai. Domani mattina tu però devi andare dal panettiere a lavorare, ricordatelo! Basta seguire questa strada e ti ritrovi la panetteria davanti, è quella con i muri rossi! Stai tranquillo, non è difficile devi solo mettere le pagnotte in forno e spazzare il pavimento, o pulire qualche ripiano > gli dico e lui mi guarda con aria persa.

< Cerca di stringere i denti, io tornerò da te domani pomeriggio con tutto quello che può esserti utile. Ah, qui ci sono i soldi se ti servono, ma cerca di non sprecarli...sono pochi > gli dico mostrandogli la scatola con i soldi.

< Mi raccomando, quando la prendi tieni le finestre chiuse e rimetti sempre bene la trave. Se dovessero rubarmela per me sarebbe la fine > gli dico e lui annuisce. Prendo un lungo respiro.

< Mi dispiace che tu ti debba trovare in una situazione del genere, farò di tutto per aiutarti > gli dico alla fine ed esco dalla porta.

< Ciao > mi dice sconvolto.

< Ciao > e mi chiudo la porta alle spalle. Che situazione.....

 

 

 

Angolino dell'autrice

Povero Shindou, costretto a lavorare....ma anche Ran avrà le sue belle gatte da pelare una volta a casa Shindou!

scusate il ritardo, ma ho davvero pochissimo tempo per finire le varie fict e come se non bastasse il gatto ha mangiato il cavo della tastiera a casa dei miei genitori, unico posto dove potevo scrivere > < Ho quindi aggiustato questo capitolo facendo copia e incolla. ..un lavoraccio xD presto pubblicherò anche il prossimo capitolo di Moulin Rouge e appena riavrò la tastiera tenterò si continuare anche "due più due" spero vi sia piaciuto il capitolo e scusate ancora i secoli di attesa xD
  
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