Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: Kanae_    03/06/2016    1 recensioni
Yamuraiha perde la memoria a causa di un evento passato voluto dalla sorte, e se ciò le ha recato una gran ventura o avversità?
[ Non voglio spilerare nulla, per questo ho scritto come "trama" solo due parole messe in croce, buona lettura!
I capitoli verranno aggiornati una volta a settimana.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sharrkan, Yamuraiha
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo mi svegliai completamente grulla, con vari dolori per tutta la schiena e il collo a causa della posizione in cui avevo riposato per ben sette ore.
Notai che sulle mie spalle era riposta una coperta, ma non ricordavo di averla presa, che fosse stato qualcuno durante la notte? Beh, pazienza, è stato un gesto premuroso senz'altro.
Mi alzai, per poi darmi una sistemata, ero a dir poco impresentabile, il mio sguardo completamente assente, i capelli che possedevano vita propria e i vestiti con pieghe ovunque.
La sera precedente avevo molte idee per la testa che mi turbavano senz'altro, la mia memoria.... perchè l'avevo persa? Sarei riuscita a recuperarla? E se mi mettessi nello studio di una qualche magia in grado di poterlo fare? Anche se... io davvero lo voglio? Se recupererò i miei ricordi.. dovrò andare via dal palazzo, e non lo rivedrò più... cambieranno molte cose?..
Non potei far altro che trattenere la tristezza e tornare completamente energica, come potevo lasciarmi far scoraggiare da tali pensieri negativi? Bisognava essere comunque ottimisti, e poi... perchè ho pensato a Sharrkan? Accidenti.
Poggiai una mano sulla fronte, alquanto stizzita da ciò, ma.. perchè mai?
Basta Yamuraiha, devi concentrai sul tuo esperimento, dopotutto, ieri sono andata a procurarmi un po' di materiale no?
Era meglio cominciare subito, non dovevo perdermi per la strada, ciò che dovevo compiere doveva essere fatto, ed anche al meglio.
 
Dopo svariate ore, riuscii finalmente a concludere ciò che avevo in mente, un bastone fatto completamente di corallo dal colore rosa, resistente a qualsiasi cosa, cui al centro vi era una perla meravigliosa che, avrebbe fatto da trasmittente per le magie che avrei realizzato, mi sarei servita di esso per utilizzare i miei incantesimi al meglio,  un’ ottima trovata!
Entusiasta presi l'oggetto fra le mani e controllai che non avesse alcun’ difetto, e così fu, semplicemente perfetto, avevo dato il meglio di me di sicuro.
Con le goti rosee a causa dell'adempimento, misi dietro la schiena il bastone che mai avrei separato da me, proprio nella fascia che possedevo alla vita della tunica che, l'avrebbe mantenuto.
Ad interrompere ciò che stavo facendo furono dei colpi alla porta.
 
« Avanti ».
 
Detto ciò, una chioma albina comparse da dietro la soglia.
 
« Sharrkan! »
 
Esclamai, abbastanza stupita, che cosa voleva? Forse di nuovo canzonarmi?.. Restai ad aspettare.
 
« Oh uhm... dormito bene? »
 
Questo era quello che doveva chiedermi? Lo fissai perplessa, era abbastanza esitante, e se fosse stato lui a coprirmi con quella coperta stanotte? Il rossore di prima potè farsi sempre più inebriante sulle mie guance.
 
« Certo.. »
 
« Mi fa piacere! Beh ecco... hm. Volevo avvisarti che stasera ci sarebbe stata una festa di benvenuto per la regina di Artemyra ».
 
« Artemyra? »
 
A tale avviso sorrisi abbastanza spensierata, che si trattasse di una fantastica maga? Avrei potuto imparare qualcosa in più?
 
« Grazie per avermi avvisata! »
 
Dopo di che notai sul suo volto un espressione sorpresa, mi chiedo se c'era un motivo in particolare per la quale viene una persona di così tale importanza qui.
 
Il giorno passò rapidamente in preda alla mia euforia, non vedevo l’ora di sapere chi era la regina di un paese così fantastico, mi ero informata e sapere dell’esistenza di dungeons, geni, maghi, mi esaltava fin troppo, avevo voglia di sapere, quella cultura mi affascinava ai doppi livelli e con un sorriso stampato in volto iniziai a darmi una sistemata, non avrei cambiato i miei abiti, semplicemente mi sarei privata solo del mio cappello, in forma di rispetto verso i nobili che si sarebbero recati questa sera qui a palazzo.
Finito ciò, m’incamminai verso la sala degli eventi, con un ansia che cresceva dentro di me, facendomi sentire sottosopra lo stomaco, e se fossi stata di troppo? Se l’essere una presenza così inferiore mi avrebbe fatto sentire a disagio? Insomma, una semplice maga apprendista come me, in mezzo ad un re, una regina, ed un principe sembrava alquanto imbarazzante… per di più tutti conquistatori di dungeons! Avranno il loro Dijin Equip, e.. e.. senza rendermene conto sul mio volto comparse nuovamente un espressione spensierata, cosa mi fregava, dopotutto volevo solo accrescere la mia apprensione in materia. Mi chiedo.. e se anche Sharrkan avesse un genio? Magari riposto nella sua inseparabile spada, i miei occhi brillarono a tale pensiero, tutto ciò era possibile ai rukh, o alla magia? Dovevo saperlo, acculturandomi di più su qualche libro, magari.
Ad interrompere le mie fantasie fu una voce riconoscibile fra mille, ed abbastanza irritata mi voltai, cercando conferma su chi quell’individuo fosse.
 
« Cosa ci fai qui impalata? Stai forse cercando di apprendere la tua amata magia qui tutta sola? Forza, andiamo! »
 
Sharrkan, era  così fastidioso e ultimamente non faceva altro che canzonarmi.
Lo seguii diffidente, seppure in fondo felice di essere affiancata da lui per entrare a far parte di quell’evento.
Non appena spalancò il portone, potei ammirare una stanza del tutto giubila, delle ballerine danzavano leggiadre su di un palco, intente a trattenere gli spettatori mentre, delle donne a seno scoperto cui fisico ornato da varie decorazioni in oro, offrivano alla massa generosamente del cibo, e alcune che cercavano di abbindolare uomini.
Quest’ultimo aspetto mi fece innervosire, che la dignità di una donna era quella in questo paese?
Voltai il mio sguardo e vidi il padre di Sharrkan che parlava con una giovane donna, assai affascinante, con capelli dal colore simile a quello dell’oro, ne restai stupita, e restai a fissarla, ciò non passò inosservato all’individuo che mi accompagnò lì.
 
 
« Quella è Mira Dianus Artemina, la regina di Artemyra, quella di cui ti parlavo stamattina, nonché la madre di quella piccola ragazzina laggiù! »
 
Fece per poi indicarmi con l’indice una graziosa ragazzina, all’apparenza di dieci anni, intenta nel divertirsi con.. uomini? Spalancai la bocca sorpresa, e un espressione del tutto tonta prese posto a quella spensierata di prima.
 
 
« E-eh?! Ma è una bambina e già, già..!  »
 
Ammonii perplessa, indicandola a mia volta.
 
 
« Eh, Pisti dici? Lei ha venti anni ».
 
Lo fissai sbalordita, scioccata da tale affermazione, eppure sembrava così minuta e innocente, tornai coi piedi per terra udendo la risata armoniosa del principe, le mie goti divennero di colore vermiglio, che si stesse prendendo gioco di me ancora una volta? Scocciata restai a guardarlo.
Fu tutto in un attimo, mi ritrovai a fare a gara contro di lui su chi bevesse di più del sake, attirando l’attenzione divertita di  quasi un bell’ammasso d’invitati, compresa quella di Nermes Titi, della regina di Artemyra e di sua figlia, quest’ultima esultava assai ludica.
La testa iniziò a girarmi, ed io con essa, iniziando a fare cose che non avevo mai provato o fatto in vita mia, o almeno, da quanto ricordavo.
Mi avvicinai allo spadaccino, sfidandolo con gli occhi senza alcuna ragione, e fummo petto contro petto, notai un espressione a disagio ed imbarazzata sul suo volto, e divertita sorrisi, iniziando a provocarlo.
 
« Che c’è, hai perso la competizione contro di me ed ora sei giù di morale?  »
 
Ad un tratto i miei piedi non toccarono più terra e mi sentii presa in aria, capendo di essere fra le possenti braccia di Sharrkan.
 Mi cingeva per i fianchi, mentre io iniziai ad abbracciare la sua testa con le mie braccia, minuscole in confronto alle sue,  e poggiai la mia sui suoi capelli, approfittando del momento di totale sbronza.
 
« Ma che diamine- cosa stai facendo neh?! »
 
« Ti riporto in camera tua. Accidenti, non credevo che andassi pazza per l’Alcool. »
 
« Eh?! Ma io voglio restare, cosa stai facendo, smettila! »
 
« Sì, sì.. »
 
Dopo un po’, smisi di dimenarmi, e non appena fummo fuori quella camera di pura baldoria, iniziai ad annusare il profumo che inebriavano i suoi capelli di un colore bizzarro latteo, sparando commenti del tutto non sensati, che l’essere brilla mi stava portando a fare tutto ciò, o ero io a compiere tali azioni?
Abbassai il mio sguardo, notando del rossore sulle sue guance, più violento del mio a causa dell’eccessiva bevuta, il mio seno era abbastanza vicino al suo volto, che fosse quella la causa?
Non ci pensai più di tanto, normalmente avrei iniziato a sbraitargli contro, a causa della troppa vicinanza, ma in quel momento non avevo alcuna forza per poterlo fare, mi sentivo debole e dolorante alla testa, e quasi non mi dispiaceva quel contatto così ravvicinato, anzi.
 
POV SHARRKAN.
 
Cavolo, perché stavo facendo una cosa simile? Avrei potuto lasciarla lì a continuare con il suo spettacolino provocante ma, un senso di ardore ed invidia nacque in me, stavo forse iniziando a provare interesse nei suoi confronti? Non potevo permettermelo!
 
« Ehi streghetta, ma quanto pesi?! »
 
La beffeggiai, ma non udendo alcuna risposta capii che si era addormentata, ed in silenzio la riportai in camera sua.
La chinai leggermente sul suo letto senza svegliarla, cautamente, per poi fissarla titubante.
La sua pelle era liscia e pura, probabilmente mai violata, le sue labbra candide e rosee, i capelli lisci e lunghi, di un intenso colore cristallino, ed infine, il suo fisico era ben formato, ornato da forme generosi abbondanti al punto giusto.
Una sensazione di possesso inebriò la mia mente, se solo avessi potuto, gli avrei già messo le mani addosso ma, lei non era come me che me la spassavo con una qualunque meretrice, era limpida, onesta, e di approfittare di lei nel momento più indifeso sarebbe stato da codardi così, mi voltai e m’incamminai verso l’uscita, lasciandola lì a dormire beatamente, le avrei fatto visita l’indomani.
Passando dinanzi allo specchio di camera sua, notai che le mie goti era totalmente a fuoco, voltai il mio sguardo altrove e mi coprii il volto, per poi uscire indisturbato.
 
[ Chiedo perdono se non ho postato il capitolo lunedì, ma non ho trovato tempo, gomen.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e volevo ringraziare elykyo che recensisce sempre tutte le mie storie, un abbraccio cara!
Al prossimo capitolo che posterò la settimana prossima!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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