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Autore: Signorina Granger    03/06/2016    9 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
Loro sono molte cose.
Sono i membri di ricche famiglie Purosangue;
Sono Prefetti e Caposcuola;
Sono Capitani ed eccezionali membri delle Squadre di Quidditch;
Sono gli studenti più brillanti e quelli più affascinanti;
Loro sono i più chiacchierati e ammirati: sono la Confraternita di Hogwarts.
E tu? Tu vuoi entrare?
Beh, non tutti possono... Solo i migliori riescono ad entrare nella Confraternita.
Genere: Introspettivo, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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~~Capitolo 13: Rivelazioni


 

“Ok. Voglio fare tre cose: sapere chi è stato, trovarlo e appenderlo alla Torre di Astronomia. COME E’ SUCCESSO?”

Shay sbattè con forza le mani sul tavolo, facendo alzare lo sguardo ad un Isaac piuttosto accigliato:

“A che ti riferisci, Shay?”

“Come sarebbe a cosa mi riferisco? Non ti sei fatto un giro nel Salone d’Ingresso, Isaac? E’ ricoperto da foto… foto nostre. Alla festa della Confraternita.”

Isaac sgranò gli occhi color caramello, spostando lo sguardo dalla bionda a Thomas a Rebecca:

“CHE? E quando ce le avrebbero fatte? … SHAY.” 

La bionda sbuffò e abbassò lo sguardo, mentre Rebecca sospirava e scuoteva il capo, lasciandosi sedere pesantemente accanto ad Isaac:

“Mi dispiace, non pensavo che sarebbero finite nelle mani di qualcuno, quelle foto! Ho dimenticato la macchinetta nella Stanza delle Necessità, ma non pensavo che qualcuno potesse prenderla… sono trona lì il giorno dopo, ma ho pensato che fosse andata persa… lì spariscono molte cose.”

“Beh, in questo caso no… qualcuno deve averla trovata, ha sviluppato le foto e fatto diverse copie, disseminandole per il Salone d’Ingresso durante la partita. Voi non avete notato niente?”

Thomas spostò lo sguardo su Rebecca, Isaac e Sophie, che scosse la testa ancora mezza sconvolta:

“No, non ci siamo mossi da qui, a parte Rebecca… maledizione, ecco perché prima un sacco di gente ci guardava e sussurrava a destra e a sinistra!”

“Si io sono scesa allo stadio, ma quando sono passata il Salone d’Ingresso era vuoto, non c’era nessuna foto… il nostro caro amico deve averle appese dopo.”

“Beh, una cosa è certa: qui urge una riunione, per decidere cosa fare… speriamo che Malfoy sia abbastanza intelligente da arrivarci…”   Osservò Shay mentre tirava fuori dalla tasca il Galeone magico, giusto per controllare se i numeri sulla moneta fossero cambiati.      Con sua grande sorpresa, lo erano davvero:

“Beh, incredibile… Malfoy ha fissato la prossima riunione. Stasera, alle 18.”

“Beh, fantastico… e io fino ad allora me ne starò chiusa in Dormitorio, non voglio sorbirmi domande, sguardi e sussurri.”      Rebecca si alzò dalla sedia, imitata da Shay che decise di seguirla.

“Beh… non hanno tutti i torti, anche io mi sento un po’ a disagio… dio, non abbiamo mica ucciso qualcuno!”   Sbuffò Sophie in tono seccato, lanciandosi un’occhiata alle spalle e fulminando con lo sguardo due ragazzine dei quarto anno sedute ad un paio di tavoli di distanza.

“Già, ma prova a dirlo a tutta Hogwarts… credo che anche io andrò in Sala Comune. L’atmosfera sarebbe già stata funerea per la sconfitta, ora invece tutti spettegoleranno... spero solo che quelle foto spariscano in fretta.”     Thomas sbuffò e si alzò, passandosi una mano tra i lisci capelli scuri e aggiungendo mentalmente quella giornata alle peggiori dell’anno scolastico.

“Sono sicuro che la McGranitt le farà togliere in fretta, è la prima ad odiare i pettegolezzi dopotutto. Io invece resto qui, non mi va di dare soddisfazione a chiunque abbia attaccato le foto in giro: vuole metterci in difficoltò, chiaramente… ma non avrà soddisfazione, non da me.”

Sophie e Thomas rivolsero ad Isaac uno sguardo quasi invidioso: anche a loro sarebbe piaciuto riuscire a fregarsene in quel modo degli altri…
Eppure, solo Isaac sembrava riuscirci appieno.   Il Corvonero rimase infatti seduto al tavolo della Biblioteca, continuando a studiare indisturbato mentre invece Thomas e Sophia prendevano le loro cose e si allontanavo, camminando in fretta e in silenzio, quasi come se non si conoscessero o non avessero niente in comune mentre diverse teste si voltavano, al loro passaggio: tutti avevano, almeno una volta, provato ad ipotizzare chi facesse parte della Confraternita… ma ora era diverso: ora sapevano con certezza chi ne faceva parte.

                                                                                 *

“Io ancora non ci credo… ma chi cazzo può essere stato?”   Domandò Albus con rabbia, contraendo la mascella visibilmente irritato.

“Non saprei… chiunque. Qualcuno che ha trovato le foto di Shay e, spinto probabilmente dall’invidia, ha avuto la brillante idea di appenderle in giro.”

Rispose semplicemente Julian, parlando in tono neutro come se non fosse stato particolarmente toccato dalla cosa.   I due ragazzi si erano rintanati in una angolo della Sala Comune, sotto gli sguardi e i mormorii dei compagni di Casa.

“Ma non hanno altro da fare? Festeggiate la vittoria invece di pensare a noi!” 

Sbottò Clara con rabbia, fulminando con lo sguardo i vari compagni di Casa.

“Piuttosto, che fine ha fatto Scorp? Ho visto che ha segnato una riunione per stasera, ma non lo vedo da un po’…”

Osservò Julian guardandosi intorno con attenzione, scrutando i compagni di Casa e cercando una chioma platinata.

“Tipico. Quando serve non c’è mai… Anzi, eccolo. E’ appena entrato.”    Alle parole di Clara anche Julian e Albus si voltarono verso l’entrata della Sala Comune, vedendo chiaramente Scorpius entrare e dirigersi con passo deciso verso di loro, ignorando deliberatamente tutti gli altri e tenendo gli occhi fissi sui tre amici.

“Eccovi, finalmente… hanno tolto le foto dall’Ingresso, se non altro. Avete visto che ho segnato una riunione per le 18?”

“Si, ce ne siamo accorti.”   Rispose stancamente Clara, sorreggendosi il mendo con una mano mentre Albus teneva gli occhi verdi fissi sul suo migliore amico, riflettendo: dopo la partita aveva deciso di parlargli di Eleanor… ma dopo la faccenda delle foto era il caso?

Forse avrebbe solo incasinato le cose, ma non gli interessava: foto o no, era arrivato il momento di essere sinceri.

“Scorp, posso parlarti? C’è una cosa che devo dirti.”      Julian e Clara si scambiarono uno sguardo interrogativo, mentre entrambi si chiedevano di che cosa stesse parlando Albus.    Dopo un momento di esitazione Scorpius annuì, accigliato esattamente quando gli altri due:

“Si… certo Al.”    Albus sembrò sollevato e si alzò, dirigendosi insieme al biondo verso il Dormitorio.

“Secondo te che cosa vuole dirgli?”     Alla domanda di Julian la bocca di Clara si piegò appena in un sorriso: un’ipotesi lei ce l’aveva… ma non voleva dirlo a Julian finché non ne sarebbe stata sicura.

“Non saprei… vedremo di scoprirlo però.  Ah, Julian… non ho avuto modo di dirtelo, però devo farti i miei complimenti. Sei stato bravo in tutto il percorso per entrare nel gruppo, specialmente nell’ultima prova.”

Alle parole Dell’amica Julian sorrise amaramente, scuotendo il capo come se non importasse:

“Beh, grazie… ma ormai non so quanto conti, no?  Credi che dopo quello che p successo la Confraternita ci sarà ancora?”

“Non lo so Julian… davvero, non lo so. Non ci resta che aspettare, vedremo cosa succederà.”

Clara si voltò, tenendo lo sguardo fisso sul camino acceso: non aveva sinceramente idea di cosa sarebbe successo… avrebbero dovuto parlarne insieme, alla riunione.
Certo che, se tutti sapevano chi faceva parte del gruppo, forse non aveva un gran senso tenere la Confraternita in piedi.

                                                                        *

“Se becco chi è stato, lo uccido. Giuro. Secondo te può essere qualcuno che era in lista ma è stato eliminato? Joe Smith non mi è mai piaciuto.”

“Nemmeno a me, ma non penso… Malfoy ha tolto la memoria a tutti, o almeno in teoria… poi se lui fa gli incantesimi male, è un altro discorso.”

Shay rise appena, stesa testa-piedi accanto a Rebecca sul letto di quest’ultima.
Erano scappate in Dormitorio non appena avevano messo piedi nella Sala Comune, non riuscendo a sopportare gli sguardi di tutta la Casa di Tassorosso.

“Già… mi chiedo chi non ha altro da fare che ficcare il naso negli affari altrui.”

“Credo che metà scuola volesse scoprire chi facesse parte della Confraternita, fino a ieri. Il non sapere è sempre molto emozionante per l’uomo… Siamo curiosi, sempre e comunque.”

Shay non disse niente per un attimo alle parole dell’amica, mentre ripensava alle foto: si sentiva un po’ in colpa in realtà… dopotutto le foto le aveva scattate lei, quindi una buona parte della responsabilità era senza ombra di dubbio sua.

In realtà si era un po’ preoccupata quando non aveva trovato la macchinetta fotografica, sul momento… ma poi si era detta che la Stanza era piena zeppa di cose inutili che erano lì da decenni: quanto ci avrebbero messo a trovarla? Molto, forse anni…      Quindi si era detta di non pensarci troppo, che non era poi grave.

E invece qualcuno le aveva trovato quelle stupide foto, e pure in fretta…

“Credi che gli altri ce l’avranno con me? Insomma, Malfoy deve avermi ripetuto mille volte di non fare foto, ma io sono…”

“Una testona che fa di testa sua, sempre e comunque. Lo so, faccio parte della specie anche io. In ogni caso non credo, la colpa non è tua! Insomma, facciamo tutti delle cazzate… E poi, se Malfoy o Potter dovessero dirti qualcosa, chiama e li sistemo io.”

Shay rise, immaginandosi l’amica prendere a calci i due Serpeverde: sarebbe stato uno spettacolo memorabile, decisamente.

“Che ore sono, Bex? Tra poco c’è la riunione… speriamo solo che non ci siano dei ficcanaso appostati al settimo piano.”

“Tra mezz’ora dobbiamo andare… Comunque se anche ci fossero, li spediremo direttamente nei sotterranei.”

                                                                               *

“E quindi… insomma, le cose stanno così.”

Albus continuò a guardare Scorpius, seduto sul letto davanti a lui. Il moro continuò a torturarsi le mani, osservando l’amico che invece teneva lo sguardo su un punto non ben definito del baldacchino, come se stesse elaborando quello che gli aveva appena detto.

Albus contorse la mascella con nervosismo, sperando che l’amico dicesse qualcosa invece di rimanere un attimo di più in quel silenzio imbarazzante.

“Quindi… ti piace Eleanor. Da quanto?”     Domandò finalmente il biondo, voltandosi a guardare in faccia il suo migliore amico. Con gran sollievo di Albus Scorpius non sembrava nervoso o arrabbiato… sembrava invece perfettamente tranquillo mentre parlava.

“Beh, dall’anno scorso credo. Non te l’ho detto perché beh, poi hai cominciato a manifestare un interesse e non volevo di certo rovinare la nostra amicizia… poi vi siete messi insieme e di certo non te l’avrei detto, non a quel punto.”

Scorpius sospirò a quelle parole, passandosi nervosamente una mano tra i capelli e scuotendo appena il capo, guardando l’amico quasi con tenerezza, come se fosse un bambino che aveva appena detto una stupidaggine.

“Beh, se me l’avessi detto di certo non mi sarei messo con lei… ma non importa Al, ormai è finita e non mi interessa, sinceramente. Se vuoi dichiararti o metterti insieme a lei sei libero di farlo, davvero.”

Per Albus fu quasi come essere investito da un’onda di sollievo: si era davvero tolto un macigno, parlando con Scorpius… e in più non se l’era nemmeno presa, non sarebbe potuta andare meglio.

“Beh, sono davvero sollevato Scorp, non puoi immaginare quanto. Beh, ora credo che dovremmo andare… tra poco inizia la riunione.”

Scorpius annuì e si alzò, imitato dall’amico che fece per uscire dal Dormitorio.

“Ehy, Al?”

Albus si voltò verso il biondo e inarcò un sopracciglio con fare interrogativo, come a volergli chiedere che cosa volesse dirgli:

“Siamo amici da anni Al… e nessuna ragazza, nessuna Eleanor Andersen cambierà questo.”

Albus sorrise, annuendo prima di allungare un braccio e assestare all’amico una sonora pacca sulla schiena:

“Ci puoi contare, ossigenato rompipalle.”

                                                                          *

Un’ora dopo

“Beh, non si può dire che sia stata una riunione tranquilla… Ho veramente pensato che Isaac e Albus si sarebbero lanciati addosso reciprocamente qualcosa, ad un certo punto.”

Violet non potè non annuire alle parole di Sophie, ripensando a quanto successo: come prima riunione effettiva dalla loro entrata nel gruppo non era stata un granché… avevano discusso a lungo, su chi potesse essere stato e su come comportarsi e cosa fare: sarebbero rimasti un gruppo?   Secondo Vincent, Isaac e Thomas non aveva senso tenere ancora in piedi la Confraternita, e di certo non si poteva dire che i ragazzi avessero torto.

“Già… certo che siamo state sfortunate, eh?  Dentro da un giorno e puff, la Confraternita rischia di crollare. Fantastico…”

Violet sbuffò sonoramente mentre usciva insieme alla Corvonero dalla Stanza delle Necessità, lanciando uno sguardo curioso ad Abigail, che stava in piedi accanto alla porta come se stesse aspettando qualcuno.

“Vero, è come se l’avessero fatto apposta! Però mi dispiace per Shay, poverina… Scorpius l’ha fulminata, durante la riunione. Anche se non si può dire che la ragazza non sappia difendersi.”

Sophie sorrise, divertita mentre ricordava come la bionda aveva risposto a tono al Serpeverde, scaturendo risatine da parte di Rebecca, Thomas, Violet e anche Declan.

“In ogni caso, mi piacerebbe sapere chi ha avuto questa brillante idea! Se almeno avesse il coraggio di mostrare la faccia… facile agire così, senza farlo alla luce del sole.”

Violet sbuffò, mentre la voce di Eleanor giungeva alle spalle delle due ragazze:

“Hai ragione, ma si sa che il coraggio non è da tutti… Anche a me piacerebbe sapere chi è stato così gentile da lasciare quelle foto in giro, ma credo che nessuno vorrebbe averci contro.”

Sophie si voltò verso la Grifondoro e inarcò un sopracciglio, senza però dire nulla: in effetti non avrebbe mai voluto essere nel mirino della stessa Eleanor, o peggio di Scorpius, Rebecca o Vincent.

“Sarebbe da idiota mettersi contro 14 studenti… probabilmente era solo qualcuno di invidioso che ha messo le mani sulle foto, ha capito cosa fossero e ha pensato bene di far sapere a tutti chi è nella Confraternita. Ma se gli metto le mani addosso, finisce dritto in infermeria, di chiunque si tratti. Buonanotte, ragazze.”    Eleanor rivolse alle due un sorriso e poi le superò, avviandosi con calma del corridoio.

“Credi che possa essere qualcuno DENTRO alla Confraternita?”   Domandò Violet dopo una attimo di silenzio, ma Sophie scosse la testa con fare scettico:

“Ne dubito… perché fare una cosa simile? Nelle foto compariamo tutti, nessuno escluso. A meno che qualcuno non odi profondamente tutti noi, ma ne dubito fortemente. No, secondo me è qualcuno di esterno che non c’entra nulla, qualcuno che messo il naso in affari che non lo riguardano.”

“Sai Sophie, mio padre dice molte cose sbagliate… però una giusta l’ha detta: chi si fa gli affari propri, vive più a lungo.”

                                                                                   *

“Scorpius! Posso… posso parlarti un attimo? C’è una cosa che dovrei dirti.”

Scorpius rivolse ad Abi9gail uno sguardo accigliato, chiedendosi che cosa dovesse dirgli la ragazza di così importante: non erano di certo amici, non avevano mai parlato molto…  Però forse sapeva qualcosa su quanto successo durante la partita.

“Certo… voi andate ragazzi, vi raggiungo dopo. A quanto pare oggi tutti vogliono parlarmi.”

Scorpius rivolse un sorriso a Julian, Clara e Albus, che rivolsero all’inconsueto duo uno sguardo curioso prima di annuire e girare sui tacchi, lasciandoli soli davanti all’entrata della Stanza delle Necessità.

“Ok… di cosa vuoi parlarmi, Abigail?”   Scorpius si rivolse alla mora e inarcò un sopracciglio, visibilmente curioso.
La ragazza si contorse le dita delle mani, un po’ a disagio mentre dondolava il peso da un piede all’altro.

“Ecco… non riguarda la faccenda delle foto, in realtà. Si tratta di Clara.”

Scorpius si accigliò al sentire il nome della sua amica e Abigail seppe di aver ottenuto la completa attenzione del compagno di Casa: ormai non poteva più tornare indietro, a quel punto doveva parlare per forza.

                                                                                *

Quello non era decisamente una giornata per rilassarsi.
Julian ne ebbe la conferma quando, mentre leggeva un libro e pensava contemporaneamente alla conversazione appena avuta con Elijah sulla Confraternita, Scorpius Malfoy fece irruzione nella Sala Comune con l’aria di chi ha appena fatto una scoperta destinata a cambiare una vita:

“Julian! Dov’è Al?”

“E’ in Dormitorio, credo… perché? Che ti ha detto la Burk- “

Ma Julian non ebbe il tempo di finire la frase, perché il biondo era già corso verso la porta del Dormitorio, scomparendo.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e scosse il capo, decidendo di lasciar perdere e continuando invece a leggere: ormai aveva perso le speranze di capire Scorpius Malfoy.

                                                                         *

“AL! Al, tu lo sapevi?”

“Emh… che cosa dovrei sapere esattamente?”  Domandò il moro inarcando un sopracciglio, mentre si tamponava i capelli neri bagnati con un asciugamano, in piedi sulla soglia del bagno.

Scorpius sbuffò con impazienza, riformulando meglio la domanda:

“Di Clara… tu sapevi che… insomma, del suo problema?”

“Aspetta, rallenta… Clara ha un problema? No che non ne so nulla, te l’ha detto Abigail? Giusto… il segreto alla festa.”

“Si, e devo subito parlare con Clara, sai per caso dov’è? Non c’è in Sala Comune.”

Albus voleva sapere che cosa avesse Clara, che problema ci fosse nella sua migliore amica… ma Scorpius era nervoso e agitato come non ricordava di averlo mai visto, quindi decise che avrebbe avuto tempo di fare domande una volta che l’amico avrebbe parlato con Clara:

“Credo sia nel suo Dormitorio…”

Non aveva nemmeno fatto in tempo a parlare che Scorpius era già corso fuori, senza nemmeno chiudersi la porta alle spalle.
Per di più il biondo per poco non si scontrò di brutto con Vincent, rischiando quasi di causare una rotolata di coppia per le scale.    Scorpius non disse niente e quasi non si fermò nemmeno, continuando a scendere di corsa i gradini mentre invece Vincent si voltava, accigliato:

“Ehy, stai attento Malfoy! Ma che ha?”    Domandò poi il ragazzo rivolgendosi ad Albus, che scosse la testa come a voler lasciar perdere il discorso:

“Lascia stare, niente d’importante…”

                                                                         *

Clara se ne stava comodamente seduta su un divanetto nel corridoio, nella penombra: non era riuscita a stare nella sua camera per più di venti minuti, non riuscendo proprio a sopportare le domande di Rachel… così se l’era filata, rintanandosi nel corridoio deserto del Dormitorio: fortunatamente le ragazze erano tutte nelle loro stanze e nessuna stava facendo su e giù per le scale, così era finalmente sola.

Stava pensando a tutto quello che era successo da quando si era alzata e non avrebbe mai pensato di vedere un ragazzo entrare di corsa nel Dormitorio, spalancando la porta all’improvviso tanto da farla sobbalzare… specialmente se quel ragazzo era Scorpius Hyperion Malfoy.

“Scorp! Che accidenti stai facendo? Non potresti stare qui!”  Clara inarcò un sopracciglio, mettendosi a sedere dritta mentre lui avanzava con passo deciso verso di lei, guardandola dritta negli occhi per poi fermarsi davanti alla ragazza:

“Lo so, ma dovevo parlarti e non volevo aspettare domani.  Perché non me l’hai detto, Clara?”

La mora inarcò un sopracciglio, guardando il biondo senza capire di che cosa stesse parlando:

“Emh… di che parli Scorp? Che cosa non ti ho detto?”

“Non mi hai detto… non mi hai mai, mai parlato della tua malattia Clara. E ci conosciamo da più di sei anni. Sei anni! Come hai potuto non dire niente per sei anni, a nessuno di noi?”

Clara non disse niente per qualche istante, senza staccare gli occhi da Scorpius.   Per un attimo pensò di aver sentito male, si disse che aveva capito male le parole del ragazzo… perché lui non poteva e non doveva sapere della sua malattia.

“La mia… malattia? Come… Oh mio dio, io la Burke la uccido!”    Sbottò poi la mora con rabbia, passandosi una mano tra i capelli neri mentre il biondo sospirava, scuotendo la testa:

“No, ha fatto bene a dirmelo! Se io avessi un problema, non vorresti che te lo dicessi? Beh, in genere tra amici è così… ma forse tu non la pensi così.”

“Il mio non è un problema, Scorpius. E’ una malattia, una cosa che non passerà, una cosa che fa parte di me, una cosa che non posso controllare!  Non è una cotta per Eleanor Andersen, non è l’aver copiato ad un compito… è una malattia.”

Clara si alzò di colpo, guardando il biondo quasi con rabbia e senza smettere di parlare: ormai era partita… si teneva tutto dentro da troppo, ormai.

“E già che ci siamo, se proprio lo vuoi sapere è proprio per Eleanor che non ti ho detto niente.  Credi che non sappia perché l’hai lasciata, Scorp?  L’hai lasciata il giorno dopo l’interrogatorio, non sono un’idiota!  Hai scoperto che soffre di bipolarismo e l’hai allontanata come un perfetto codardo… dimmi, nella mia testa che cosa mi avrebbe impedito di pensare che avresti fatto lo stesso con me?”

Scorpius si accigliò a quelle parole, guardandola come se fosse pazza prima di parlare nuovamente, tuttavia questa volta a bassa voce, come se stesse dicendo qualcosa di ovvio, di scontato:

“Non ti avrei mai allontanata Clara… come puoi pensarlo?”

“Beh, l’hai fatto con Eleanor mi pare, e soffriamo della stessa malattia. Ho subito pensato che avresti fatto lo stesso con me, quindi mi sono decisa a mantenere il segreto, anche se ormai mi era venuto qualche dubbio.”

Scorpius distese le labbra in un sorriso, cosa che se possibile la fece irritare ancora di più: che cavolo aveva da ridere? Lei non ci trovava proprio niente di divertente, in tutta quella storia.

“Clara Lightwood, sei proprio una cretina.  E’ vero sono stato stupido, ma sono un vero idiota per la maggior parte del tempo e dovresti saperlo, mi conosci bene.  Però non ti avrei mai abbandonata Clara, tu non sei Eleanor.”

“E perché sentiamo, che cosa mi rende diversa?”

Clara incrociò le braccia al petto, gli occhi scuri fiammeggianti posati sul volto di Scorpius, che esitò prima di rispondere, come se stesse pensando a come dire qualcosa: il biondo la guardava accigliato, come se non sapesse spiegarlo nemmeno a se stesso:

“Beh, perché… perché tu sei tu. Sei Clara, la mia Clara.”

Clara sbattè le palpebre un paio di volte, senza smettere di guardare Scorpius mentre elaborava ciò che aveva detto.      

“Beh… non è esattamente la spiegazione che mi aspettavo.”

Clara guardò Scorpius con le braccia conserte e inarcando un sopracciglio, anche se la risposta del ragazzo l’aveva un po’ addolcita.

Scorpius invece non disse niente (cosa abbastanza strana), mentre continuava a guardarla.  Però non era il modo in cui la guardava di solito, e non era nemmeno lontanamente simile al modo in cui guardava Eleanor quando stavano insieme…        Gli occhi grigi di Scorpius Malfoy la osservavano con attenzione, come se la stesse vedendo per la prima volta o si stesse rendendo conto di qualcosa.

“Scorp? A cosa stai…”

Ma Clara non finì mai quella frase, non chiese mai a cosa stesse pensando il ragazzo e non conobbe mai con certezza la risposta.
Però, quando in seguito le capitò di ripensare a quel momento (cosa che accadde molto spesso), la ragazza non si pose problemi riguardo a cosa non aveva saputo quella sera… perché il suo ricordo era concentrato su bel altro: il fatto che Scorpius non le aveva permesso di finire la frase, perché all’improvviso si era avvicinato e le aveva preso la testa tra le mani, baciandola con foga e zittendola all’istante.






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Angolo Autrice:

Buonasera gente!   Dalle recensioni mi era parso di capire che volevate il capitolo seguente alla svelta, quindi mi sono messa d'impegno e sono riuscita ad aggiornare!

Spero che vi sia piaciuto, come vi sarete accorti è concentrato maggiormente sul trio Albus-Clara-Scorpius, infatti quasi tutti gli altri OC quasi non compaiono... mi dispiace, ma capita ogni tanto.
Spero che i fan della coppia Clara/Scorpius siano contenti, per chi invece la shippava con qualcun altro... mi dispiace, ma a me piacevano insieme ed ecco il risultato XD
In ogni caso, ditemi che ne pensate e spero ci vedremo presto con il seguito, nel quale scoprirete che cosa stanno architettando la McGranitt e Vitius!

Signorina Granger

   
 
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