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Autore: LittleMilkshake    03/06/2016    2 recensioni
La mia vita? Non è mai stata tutta rose e fiori.
Nemmeno un giorno, nemmeno un’ora, nemmeno un minuto…
Non l’ho nemmeno mai considerata una vita, è sempre stata una continua lotta.
Una lotta contro mio padre, che abusava di me e mi picchiava.
Una lotta contro mia madre, che oltre a essere picchiata continuamente da suo marito, sapeva cosa mi faceva e stava zitta.
Una lotta contro mio fratello, che se ne fotteva di tutto e preferiva passare il tempo a spacciare e drogarsi, piuttosto che aiutare sua sorella.
Una lotta contro me stessa, che non avevo mai avuto il coraggio necessario per scappare da tutto quello schifo.
Chi sono io? Io sono Krista, Krista Anderson.
Adesso, mi chiamano Charity.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cominciai ad andare avanti e indietro per tutta la stanza, roba che probabilmente se l’appartamento del piano di sotto fosse stato occupato l’inquilino mi avrebbe presa a schiaffi.
Per tutto quel tempo avevo creduto che fosse stato Louis a mandarmi quelle rose, invece era stato Zayn. Quindi aveva una cotta per me? Da quando? E perché non me ne ero mai accorta?
La testa mi scoppiava a furia di pensare a quelle rose e alla serata meravigliosa che io e lui avevamo passato insieme. Il pensiero che più mi attanagliava era uno: sapevo che Zayn era innamorato di me, ma cosa provavo io per lui?
Non ero più sicura che fosse affetto ormai, non ero più sicura di niente.
Avevo creduto a tutto quello che mi avevo detto Louis ed anche lui, come mio padre, si era rivelato per ciò che era: solo un altro uomo a cui piaceva usare il mio corpo.
Ero convinta che Zayn non fosse così, me lo aveva dimostrato in molti modi, ma mentre il mio cuore voleva fidarsi dei suoi sentimenti, il mio cervello continuava a dirmi di essere cauta, che io non meritavo niente, figuriamoci se meritavo l’amore.
Mi sedetti sul davanzale della finestra, guardando fuori quella luna bianca così grande che illuminava il cielo sereno di Londra e che portava via un po’ dei miei dubbi.
Sobbalzai al suono del cellulare, mi avvicinai e prendendolo, lessi il nuovo messaggio “Stasera eri bellissima, non riesco a fare a meno di pensarti. Spero davvero che questo sia il primo di una serie di appuntamenti! Buonanotte bellissima. Zayn”.
Sentii le guance arrossire ed un piccolo sorriso mi si dipinse in faccia sapendo che non riusciva a dormire pensando a me, ma il mio cervello di nuovo si intromise e gettai il cellulare sul divano, decisa a non farmi prendere in giro nuovamente.
Feci un profondo respiro e mi alzai per andare a letto, ormai era troppo tardi anche solo per continuare a pensare a tutte quelle congetture.
Mi addormentai presto, ma mi svegliai in preda agli incubi. Rivedevo mio padre nei momenti in cui abusava di me e mio fratello, nei momenti in cui mi picchiava selvaggiamente sotto effetto di chissà quale droga. Poi entrambi andavano via, ed arrivava Zayn per continuare il loro lavoro.
 
 
 
La mattina dopo fui svegliata dal suono del telefono. Mi trascinai a fatica giù dal letto e andai a rispondere, biascicando un «Pronto?»
«Ehi Char, sono Fefs. Io e Nany questa mattina volevamo andare al mercato di Notthing Hill e pranzare lì successivamente. Ti unisci a noi?»
Cercai di abbozzare una scusa, ma appena provai a declinare l’invito Nany iniziò ad urlare nel telefono che si sarebbe buttata sotto un treno se non fossi andata con loro.
Iniziai a ridere, quelle due mi avevano fatto tornare un po’ di buon umore «Va bene, verrò con voi»
Sentii Nany urlare di felicità e Fefs alzare la voce, per cercare di dirmi che si saremmo trovate un’ora dopo all’uscita della metropolitana a Notthing Hill.
Riagganciai sorridendo e mi dissi che i miei dubbi e le mie paranoie non potevano impedirmi di uscire e farmi delle amiche. Mi feci una doccia veloce, misi dei jeans, una maglietta, un paio di Converse ed uscii.
Presi la metropolitana e dopo circa 10 minuti, arrivai alla stazione di Notthing Hill Gate e vidi subito Fefs e Nany sbracciarsi dall’altro lato della strada.
Attraversai la strada e le abbracciai «Sono contenta di rivedervi ragazze!»
«Anche noi Char» disse Fefs stringendomi.
«Chiamatemi Krista. Char è una specie di nomignolo» mentii spudoratamente.
Le ragazze annuirono e iniziammo a dirigerci verso il mercato.
Mi dissero che erano molto dispiaciute che io e Louis ci fossimo lasciati e che la sua nuova ragazza, Helen, era veramente antipatica.
Sentire il nome di Louis mi fece salire la bile, ma cercai di non darlo a vedere più di tanto; chiesi loro come stavano Harry e Niall e la discussione divenne un po’ più leggera, mentre le ragazze scherzavano su quanto i loro due fidanzati fossero dei completi idioti.
Devo dire che quella situazione mi piaceva, non avevo mai avuto delle amiche e sebbene io e le mie colleghe fossimo unite, non avevo mai raccontato loro la verità su di me.
Mentre ridevo e scherzavo con Fefs e Nany, sentii vibrarmi il cellulare in tasca. Ebbi un piccolo sussulto quando lessi il nome di Zayn sul display e decisa a non rispondere, misi il telefono in borsa e lo ignorai per tutta la giornata.
In compagnia di Fefs e Nany mi divertii tantissimo, andammo in giro e scherzammo come se ci conoscessimo da sempre.
Quando le salutai, promisi loro che ci saremmo riviste molto presto e Nany iniziò a saltellare dalla gioia a quella notizia.
Fefs mi salutò trascinando via Nany ed io presi il treno, diretta al club.
Scesi alla fermata di Tottenham Court Road e mi diressi a piedi verso il “Madame Bovary”. Durante la giornata, Zayn aveva continuato a chiamarmi e a mandarmi messaggi, ma avevo continuato ad ignorarlo imperterrita.
Sapevo di non poterlo evitare troppo a lungo, ma confidavo nel fatto che si sarebbe arreso ed avrebbe cercato qualcun’altra da prendere in giro.
 
 
La serata procedette senza troppi problemi. Alcuni dei miei clienti abituali erano venuti a trovarmi al club e avevo fatto una discreta quantità di mance, oltre ad aver avuto una pioggia di banconote sul palco non appena era stato il mio turno di esibirmi.
Quando la serata terminò, Dana mi si avvicinò e mi chiese di parlarmi.
Ci allontanammo un po’ e con fare materno, mi abbracciò «Tesoro, so che hai passato un brutto periodo e sono contenta che sei tornata. Volevo solo farti sapere che, in futuro, qualunque cosa ti succeda potrai sempre parlarne con me. Sei come una figlia per me Krista, e ti voglio bene, più di quanto ne voglia a chiunque altro qui dentro»
Quel gesto di Dana mi commosse. La conoscevo da anni ma non era mai stata il tipo di persona che mostrava affetto verso qualcuno.
La abbracciai e quasi mi misi a piangere, sussurrandole «Grazie Dana, ti voglio bene anch’io»
Dana mi sorrise e mi fece cenno di andare pure. Tornai in camerino e raccolsi le mie cose, uscendo dal locale.
Stavo chiacchierando con Belle ed Hannah quando, alzando lo sguardo, notai nuovamente la moto di Zayn nel parcheggio e lui che mi aspettava, fissandomi.
Salutai le ragazze e mi avvicinai a lui «Perché sei qui?»
«Ciao anche a te Krista» mi sorrise lui, avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia.
Mi scansai e notai uno sguardo confuso dipinto sul suo volto «Va tutto bene?»
«Zayn, perché sei qui?» domandai di nuovo.
Lui scrollò le spalle «Ho provato a chiamarti, ho provato a mandarti messaggi, ma non mi hai mai risposto. Così ho deciso di tagliare la testa al toro e venire direttamente qui»
Scossi la testa «Intendevo, cosa vuoi da me?»
Lui sembrava ancora più confuso «Come sarebbe? Volevo vederti, stare un po’ con te, fare due chiacchiere»
«Ora basta Zayn. Ti sei divertito fin troppo, cerca qualcun’altra da prendere in giro oppure trovati un altro hobby»
Feci per andarmene, ma Zayn mi prese per un braccio «Ma di che stai parlando?»
Sentivo la rabbia che mi pervadeva tutto il corpo, avevo scoperto il suo stupido giochino e ancora lui seguitava a mentirmi «Falla finita di prendermi in giro, so bene cosa hai in mente! So che vuoi solo divertirti e usarmi, come fanno tutti quanti! Non ne posso più di essere usata!»
Senza accorgermene, avevo iniziato a piangere e ad alzare la voce, come facevo sempre quando ero davvero arrabbiata.
Lui, con il suo tono rassicurante e dolce, mi prese il viso tra le mani e mi disse «Krista, guardami negli occhi. Pensi che potrei mai farti del male?»
Era bastata una sola frase per farmi sentire incerta «Io... non lo so. Io non merito l’amore, ecco perché nella mia vita tutti mi hanno usata»
«Krista, io non ti userei mai. Non ti farei mai del male. E non è affatto vero che non meriti l’amore. Tu meriti di essere felice, più di chiunque altro forse. E se mai mi farai questo onore, vorrei essere io la persona che avrà il compito di renderti felice»
Non ce la feci, a quelle parole la vocina nel mio cervello si zittì e io mi gettai tra le braccia di Zayn, continuando a piangere e a singhiozzare come una bambina.
Lui mi diede un bacio sulla nuca e mi disse «Vieni, ti accompagno a casa»
Annuii e salii con lui sulla moto. Il tragitto fu breve, giusto 10 minuti.
Quando arrivammo a casa, Zayn stava per ripartire ma lo bloccai per un braccio «Per favore, puoi salire da me? Ci sono delle cose che vorrei dirti»
Lui sorrise e parcheggiando la moto, salimmo insieme le scale fino al mio appartamento.
Ci mettemmo sul divano e per la prima volta, riuscii ad aprirmi davvero con qualcuno.
Gli raccontai della mia vita a Stockport, della mia famiglia, di come un giorno ero scappata a Londra e per mantenermi, avevo iniziato a lavorare al “Madame Bovary”. Zayn ascoltò tutta la mia storia in silenzio e quando ebbi finito, mi strinse a sé «Adesso ci sono io Krista e non dovrai più preoccuparti di nulla.
Penserò io a te, penserò io a renderti felice»

Stavo per rimettermi a piangere, ma prima che potessi farlo Zayn mi alzò il volto e mi baciò dolcemente.
Sentii un calore mai provato prima, mi sentii istantaneamente felice. Non appena ci staccammo, lo presi per mano e mi alzai.
«Vieni, andiamo a letto» dissi con voce sensuale.
«No Krista, stasera voglio solo stare accanto a te e tenerti stretta, tutto qui. Te l’ho detto, voglio te non il tuo corpo»
Quella notte la passammo abbracciati l’una all’altro dolcemente e per la prima volta da quando ero a Londra, dormii serenamente e senza incubi.

 


L'angolo di Alex
SONO TORNATAAAAAA!!
E nulla, c'ho messo tipo 2 anni ad aggiornare, pure io mi credevo morta!!
Vabbè, prometto di non farlo più!!
Spero vi sia piaciuto e se è così, lasciate una recensione
Baci a tutti
- LM
  
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