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Autore: JeytonSawyer    04/06/2016    5 recensioni
***STORIA INTERATTIVA!*** ISCRIZIONI CHIUSE***
Nostalgici di Dawson's Creek? Distrutti dalla fine di OC e One Tree Hill? Alla disperata ricerca di crisi adolescenziali alla Gossip Girl? Siete nel posto giusto.
La nuova generazione di Hogwarts è alle prese con la più grande guerra di sempre: quella di ragazze e ragazzi adolescenti alla ricerca del loro posto nel mondo, tra amicizie, amori, litigi e tradimenti. Siete pronti a viverle con loro?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Lissa si massaggiava le tempie, cercando di trannere gli sbadigli, i gomiti appoggiati al tavolo di legno del cortile interno della scuola. La bella giornata aveva spinto molti studenti a passare la pausa pranzo all’aperto. Quando il giorno prima Eugene le aveva chiesto di vederla per discutere di alcune “questioni importanti”, Lissa non si era certo potuta tirare indietro: in fondo, era uno dei suoi doveri da Caposcuola, cosa che la ragazza prendeva molto seriamente. Si ravviò i capelli, inondata dal flusso di parole e lamentele del povero Corvonero: a quanto pare, il trio Scorpius, Alec e Nicholas aveva colpito di nuovo. La vittima, stavolta, era stata il responsabile del Quidditch e speaker ufficiale delle partite, Eugene Calthorpe. Magrolino, occhiali a fondo di bottiglia, naso aquilino e spiccate capacità organizzative, il ragazzo, dopo aver accidentalmente sovrapposto Serpeverde e Grifondoro nelle prenotazioni per gli allenamenti, era stato preso di mira dai tre, che quel mattino a colazione gli avevano corretto il thé con del Whiskey Incendiario.

-T-tu li devi fermare, n-non pos-sono certo c-continuare in que-questo mmmodo!- quando era agitato o in ansia, cosa che Lissa sapeva bene accadere spesso, Eugene iniziava a balbettare, peggiorando la situazione. –Senza contare che..che portare alcool a sc-scuola è ill-illegale!-

-Eugene, ho capito perfettamente che sei arrabbiato, dovevi solo stare più attento a non sovrapporre le richieste delle squadre per il campo e non sarebbe successo niente!- Lissa era esasperata. La pausa pranzo stava per terminare e lei non aveva ancora toccato un boccone.

-Quindi adesso sareb-bbe colpa mia?! Tu, tu devi fare qualcosa o andrò da..-

Lissa alzò la mano con un gesto rapido che tappò la bocca a Eugene: -Non c’è bisogno di andare da nessuno.- “Anche perché se quei tre sapessero che hai fatto la spia, ti cacceresti in un guaio ben peggiore”. –Me ne occupo io.-

Eugene sbatté le palpebre un paio di volte dietro gli occhiali spessi, ma non parve molto convinto. –Va bene. – sospirò, dopo un breve silenzio.

Lissa sorrise, pensando che finalmente sarebbe stata libera, ma quando fece per alzarsi Eugene la bloccò: -Oh, aspetta! C’è un’altra cosa! Si tratta dell’organizzazione della festa di Natale. Bisogna creare il Comitato, e sentire i professori come intendono…-

“Maledizione! La festa di Natale a due settimane dall’inizio delle lezioni?!” Lissa ricadde pesantemente sulla sedia e si rassegnò al fatto che la vita da Caposcuola era più dura di quanto pensasse. Mentre Eugene parlava di riunioni, addobbi e altre cose che a Lissa non interessavano minimamente, la sua attenzione fu catturata dal tavolino più vicino al portico. Dominique e Rose Weasley erano sedute una di fronte all’altra e parlottavano fitto fitto, con aria piuttosto compita; Dominique aveva l’aria accigliata, Lissa non seppe dire se si trattasse di sorpresa o confusione, mentre la rossa era decisamente sulle spine: continuava a mordicchiarsi il labbro inferiore. Non le aveva notate prima, probabilmente dovevano essere appena arrivate. Non potè evitare di chiedersi di cosa stessero discutendo, anche se Lissa non era una persona impicciona. Perciò, cercò di concentrarsi sui discorsi di Eugene e di scordarsi del suo stomaco vuoto.

 
***

 
-Davvero, Rose, non so che cosa dire.- Dominique aveva ascoltato con attenzione le parole della cugina. Preoccupata per l’aria che aveva assunto Rose mentre parlava, quando le aveva detto di cosa si trattava, la bionda da una parte aveva tirato un sospiro di sollievo: in fondo, non era mica nulla di grave. Dall’altra parte, però, sapeva con certezza che suo fratello non aveva mai mostrato alcun interesse amoroso omosessuale. Pensò che Matt avrebbe avuto il cuore spezzato e le dispiaceva da morire.

-Quindi, ecco… Tu credi che non ci siano possibilità per Matt?- chiese Rose, con una ruga di preoccupazione sulla fronte liscia.

Dominique scosse la testa: -No, Rose. Louis è etero, questo te lo posso assicurare. Solo… Come mai sei venuta tu? E da me? Matt non poteva parlarne con Lou? Ha tanti difetti, ma è una persona sensibile, avrebbe capito…-

-No, Matt non ce l’avrebbe mai fatta. Sai, sta ancora cercando di gestire questa situazione, ne ha appena preso coscienza ecco…-

Dominique non era del tutto convinta che Rose stesse facendo la cosa giusta. Insomma, riconosceva che sua cugina stesse agendo in buona fede, ma sentiva che questo genere di cose dovrebbero essere gestite dai diretti interessati; le sembrava che Rose volesse a tutti i costi controllare qualcosa di non controllabile, ma era difficile da spiegare.-Quindi, volete che io lo dica a Louis?-

-Oh, no, affatto! Matt voleva solo sapere se potesse avere una chance. Ad ogni modo, visto che così non è, temo dovrà voltare pagina. Non sarà facile, ma ora che altri sono a conoscenza della sua tendenza, credo che si sentirà più libero.-

Dominique alzò un sopracciglio, ancora più confusa da quel discorso: Matt voleva o no parlare con Louis? Affrontare direttamente la situazione non lo avrebbe forse aiutato di più? Scrollò le spalle. –Come volete… Mi dispiace davvero per Matt, mi piace ed è un’ottima persona. Sono certa che troverà un ragazzo fantastico con cui essere felice.- Parlò col cuore in mano e Rose le sorrise, dopodiché entrambe si congedarono.

Rose sparì verso la biblioteca, mentre Dominique si diresse al suo dormitorio, passando di fianco a Eugene e Lissa Dragomir, che aveva l’aria di voler essere ovunque tranne che seduta lì. Le fece un cenno ed entrò nel castello. Mentre percorreva i corridoi, non riusciva a togliersi dalla testa Matt e quali sentimenti contrastanti doveva provare. “Com’è strana, la vita.” Poi le venne in mente che Albus era il migliore amico di Matt e il secondo Potter non aveva mai nascosto una tendenza alla bisessualità. Dominique ricordava perfettamente un’estate in cui il cugino aveva preso a frequentare un ragazzo francese babbano; pertanto pensò che era strano che Matt non avesse voluto parlarne con lui e gli avesse preferito Rose. Era tutto molto complicato e Dominique si convinse che qualcosa le sfuggiva. Presa dai pensieri, si trovò quasi senza accorgersene in sala comune, dove trovò Karen ad aspettarla.

Alzò le sopracciglia come a chiederle di spiegarle: -Dunque?-

Dominique sedette sulla poltroncina di fianco all’amica: -Pare che Matthew abbia una cotta.-

-Per te?!-

-No, molto peggio. Per Louis.- Dominique sapeva che poteva fidarsi di Karen, non avrebbe mai detto nulla a nessuno. E in fondo, Rose mica le aveva proibito di
parlarne.

Karen aprì la bocca ma non parlò. Fece un sospiro e poi gettò la testa all’indietro: -Cavoli, questa non me l’aspettavo. Vuole dichiararsi a Louis?-

Dominique scosse la testa e spiegò brevemente il tutto all’amica. Karen parve altrettanto confusa: -Quindi Matt ha chiesto a Rose di chiedere a te se avesse una chance con Louis? Capisco l’imbarazzo, ma perché mettere di mezzo Rose?-

-Credo che si sia messa in mezzo lei stessa… Ad ogni modo, non diremo niente a Louis. Non diremo niente a nessuno finché non sarà Matt a parlare chiaro.-

-Wow… Dominique, non è da te mantenere i segreti. Ne sarai capace?- il tono di Karen lasciò trapelare un poco di preoccupazione.

-Sta’ tranquilla. Matt è in una botte di ferro!-

 
***

 
Fanie scendeva i gradini che portavano alla capanna di Hagrid con lentezza. Come diavolo era finita in quella situazione assurda? E perché Scorpius si porta sempre dietro gli scagnozzi? Pensava, mentre da lontano scorgeva le tre figure che ormai si erano accorte di lei, quindi non poteva tornare indietro. Mentalmente, dopo aver maledetto James e Fred, poi Roxanne, poi se stessa, si disse che in fondo aveva solo bisogno di un’informazione dal capitano di Serpeverde. Non era niente di tragico. Percorse l’ultimo tratto drizzando la schiena, sembrando sciolta.

-Guarda, guarda… E’ un piacere rivederla, signorina.- esclamò Nicholas al suo indirizzo.

Fanie abbozzò un sorriso, conscia di sembrare una cretina totale. –Ciao! Avrei bisogno di un’informazione, Malfoy.- aveva parlato con un tono asciutto, il più neutro possibile.

Scorpius le si fece vicino, alzando un sopracciglio. Ebbe l’impressione che stesse per scoppiare a riderle in faccia: -Puoi chiamarmi Scorpius, tranquilla. Come posso aiutarti?-

Con la coda dell’occhio, vide Alec scrutare dei fogli, forse per non sembrare maleducato ed evitare di metterla in imbarazzo. Gli fu silenziosamente grata, mentre avrebbe preso a pugni Nicholas, che la osservava con insistenza e con un ghigno ironico sulla faccia da schiaffi.

-Oh, io volevo chiederti se Eugene Calthorpe vi avesse già consegnato i calendari. James non…-

Un’ombra di delusione parve attraversare il volto di Malfoy: -Ti ha mandata Potter? Non poteva scendere dal piedistallo e venire lui?- disse in tono acido, che fece restare di sasso la ragazza.

Fanie non si aspettava una reazione del genere. Cercò di sembrare tranquilla: -Ha avuto una giornata impegnativa, non poteva chiedertelo così…-

-…Così ha fatto fare ad una delle sue schiavette?- Nicholas terminò la frase, beccandosi da Alec una gomitata nelle costole.

-Io non sono la schiavetta di nessuno! Siamo amici e mi ha chiesto un favore, funziona così tra i Grifondoro!- protestò Fanie.

-Oh, anche per noi funziona così. Io chiedo un sacco di favori alle mie amiche…- Nicholas sghignazzò, spostandosi rapidamente nel caso Alec avesse voluto rifilargli un’altra gomitata.

Fanie stava iniziando ad innervosirsi e il fatto che Scorpius tacesse la fece arrabbiare ancora di più: come aveva potuto pensare che fosse diverso dagli altri? Che fosse…cordiale, almeno? Scosse la testa e strinse le labbra. –Vi ho fatto una domanda e questa è la vostra risposta, dunque?-

Scorpius fece per parlare, ma Alec lo bloccò. Prese uno dei fogli che aveva in mano e lo porse a Fanie. –Ecco, questo è il calendario. Grifondoro gioca tra due settimane.-

La ragazza lo ringraziò con un cenno e girò sui tacchi, senza segnare Malfoy di uno sguardo. Si giurò che non lo avrebbe fatto mai più.

 
***

 
Alec restò a guardarla allontanarsi e attese che fosse sufficientemente lontana. –Ma si può sapere perché dovete sempre fare gli stronzi?- sbottò. Era ormai da qualche tempo che non sopportava più quegli atteggiamenti strafottenti dei suoi amici. Certo, si divertiva un mondo, con loro, ma sentiva che stava acquisendo una maturità diversa rispetto a loro.

Nicholas alzò gli occhi al cielo: -E si può sapere perché devi sempre rovinare la festa? E’ dall’inizio della scuola che sei un mortorio!-

Alec guardò verso Scorpius, sperando che tenesse la bocca chiusa. Quello che era successo alla fine dell’estate del terzo anno, lo aveva raccontato soltanto a lui. Ne era uscito, almeno così credeva e niente lasciava supporre il contrario, ma il mese passato era ripiombato nell’incubo. La sua mente riflessiva si era ripiegata ancor più su se stessa, ma non era certo che Nicholas avrebbe capito. Scorpius intuì subito e si intromise nella discussione: -Hai ragione, Fanie voleva soltanto un’informazione e abbiamo fatto un po’ troppo gli idioti. Le chiederò scusa.-

Nicholas sospirò seccato e si infilò gli occhiali da sole: -Lo sapete di chi è la colpa di tutto questo? Potter! Se quel maledetto Potter non avesse inviato un’ambasciatrice e avesse avuto le palle per venire qui, da solo, noi non staremmo litigando.-

Alec scosse la testa, pensando che ancora una volta Nicholas preferiva cercare qualcuno da incolpare invece di assumersi le sue responsabilità.

-Come ho fatto pagare a Eugene lo scherzetto del campo da Quidditch, troverò il modo di mettere a posto James Potter una volta per tutte.- e detto questo, salutò gli amici e si avviò a passo spedito verso il castello.

Scorpius osservò Alec, ma non disse niente. Poi raccolse il suo mantello e se lo cacciò in spalla: -forza, andiamo. Abbiamo lezione tra poco.-

-Hey, aspetta.- Alec lo bloccò. –Grazie per non aver detto niente di…-

-Non ringraziarmi. Ma potresti provare a dirlo a Nic. Da qualche parte, sotto i muscoli e il veleno da serpe, anche lui ha un cuore…-

Alec sorrise all’amico e gli diede una pacca sulla spalla. Poi, uno di fianco all’altro, si avviarono.

















Hola!
Eccomi con il nuovo capitolo! In questo si mettono in moto un bel po' di eventi che vedremo accadere molto presto e un po' di interazioni tra i personaggi. Davvero, mi avete proposto OC fantastici e mi sto divertendo un sacco a farli muovere sulla scena, quindi davvero grazie e complimenti! :) :)
Fanie sembra essere rimasta scottata, ha davvero chiuso con Scorpius? Dominique riuscirà a mantenere il segreto con l'aiuto di Karen? Nicholas che cosa starà architettando? La povera Lissa riuscirà a non farsi travolgere dalle sue responsabilità? E Matt come reagirà a tutto quel trambusto che sta combinando Rose? Ma soprattutto...cosa nasconde Alec? Questo e molto altro su..Teen Drama :D 
A presto!

PS. Sto finendo di scegliere le foto, nei prossimi capitoli ne inserirò un paio alla volta, non mi piacciono le ff con troppe immagini, preferisco che i lettori lavorino di fantasia :) Ma metterò almeno quelle degli OC!

Un bacio!

 
  
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