Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |       
Autore: kirarachan    14/04/2009    3 recensioni
Era ormai un mese che vedeva solo le tenebre, i paesaggi erano totalmente differenti se visti nella notte; tristezza, angoscia e solitudine gli si mischiavano dentro scuotendo il suo l’animo. Sentì una mano sulla spalla. [...]
«Non ne posso più del buio, rivoglio la luce».
L’uomo lo guardò male. «La luce non è per i peccatori».
«Io non VOGLIO essere considerato un peccatore! Io volevo solo la pace eterna!»
Il barista pose il boccale che stava pulendo sul bancone. «Tu non avresti mai ottenuto la pace eterna! Eri, sei e resterai per sempre un’anima dannata!».

[questa storia è arrivata 2* al concorso 1^EDIZIONE SENTIRE LE STAGIONI SULLA PELLE:è in arrivo la primavera indetto da Hikaru_Zani]
Genere: Malinconico, Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The punishment.

 

 

Prologo.

 

Buio.

Era ormai un mese che vedeva solo le tenebre, i paesaggi erano totalmente differenti se visti nella notte; tristezza, angoscia e solitudine gli si mischiavano dentro scuotendo il suo l’animo. Sentì una mano sulla spalla.
Lui.

«Che vuoi ancora? Non ti basta ciò che mi hai fatto?»

«E’ così per tutti i primi tempi poi ti abitui».

Lo guardò furente. «IO non avrei mai voluto che accadesse! Io non ho desiderato di dovermi abituare a questa situazione!» Sospirò pesantemente e pose la testa contro la parete di pietra della stanza. «Vattene!»

Sentì i passi dietro di lui allontanarsi in direzione della porta che venne chiusa lentamente.
Il ragazzo solo nella stanza continuava a contemplare il suo nuovo mondo. «Perché a me?»

Il bosco al di là del vetro si estendeva immenso, gli alberi avevano le fronde rischiarate dalla luna che sembrava accarezzarle con la sua luce. Gli tornò in mente una discussione che aveva avuto con i suoi amici durante l’inverno ormai passato.

 

«Tra un po’ sarà primavera, finalmente le ragazze inizieranno a togliersi quei maledetti giacconi pesanti».
 Il ragazzo che aveva parlato era alto, gli occhi neri erano molto maliziosi e i capelli scuri e corti lo facevano sembrare più grande di quello che non fosse.

«Ma smettila Dimitri! Ahah sei sempre il solito!»

«Vladimir, se mi contraddici inizio a pensare che tu sia dell’altra sponda sul serio!» Gli diede una spinta facendolo inciampare.

«Ma sta zitto! Grazie al mio aspetto ho una fila di ragazza che sarebbero disposte a tutto per me!».
Gli altri lo guardarono, usava tenere i capelli castani lunghi fin sotto le spalle che accostati alla pelle chiara lo facevano sembrare ancora più pallido, e gli occhi color ghiaccio  erano capaci di incantare con un solo sguardo. «Hai un aspetto troppo lugubre lasciatelo dire! Faresti bene la comparsa in un film di vampiri» Altre risa.

Vladimir si portò le mani dietro alla testa. «E poi a me non piace la primavera, tutti quei cinguettii festosi, le brezze che scompigliano i capelli e poi il sole... No non fa per me».
Quattro paia di occhi sgranati gli si piantarono addosso. «Ma sei certo di non essere il discendente di Dracula? Certi discorsi li fai solo tu!».
«Ma smettetela! Ahah magari esistessero i vampiri!».

Gli altri lo guardarono scettici e poi il ragazzo che rispondeva al nome di Dimitri sbottò. «Ma ti immagini che rottura uno come te immortale?» Tutti risero lui compreso. «Si certo! Pensa alle mie innumerevoli fan che potrebbero vedermi giovane e bello per sempre».

 

Sbatté la testa contro il muro «Sono un idiota!» Guardò il cellulare e su un lato era segnata in rosso la data. 19 marzo. Lo lanciò contro la parete della stanza.

Si pentiva di ogni singola sillaba che aveva pronunciato quel giorno, era stato stupido a dire tutte quelle cose! Guardò nuovamente la finestra i vetri erano vecchi e graffiati ma poteva benissimo vedere il profilo della foresta appena illuminato dall’alba.
Dette un pugno al vetro ferendosi, piccole stille carminie presero a scorrergli sulla mano e il dolce odore gli arrivò alle narici e iniziò a leccare il sangue. Sentì bussare alla porta e una voce intimarlo di coricarsi per il giorno.

«Tranquillo». Sospirò mentre tirava le tende e oscurò anche quella piccola sorgente di luce che lo teneva legato al passato e andò verso la parete spingendo una pietra. Una piccola cappella gli si offrì alla vista, alle pareti delle torce mantenevano la stanza illuminata e al centro un sarcofago di pietra finemente lavorato lo attendeva. Con una lieve spinta ne spostò il coperchio e vi si infilò dentro, l’aveva foderato personalmente con cuscini di raso, se doveva dormirci per l’eternità voleva che fosse comodo.

Vi si infilò e richiuse il coperchio su di lui. La tenebra lo avvolse nuovamente.




I capitoli sono piuttosto corti, ma prometto di postarli spesso, la storia si concluderà nel giro di 5 capitoli ^^
spero sia di vostro gradimento ^^
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: kirarachan