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Autore: itspaola    06/06/2016    0 recensioni
Louis Tomlinson, trentenne, calciatore affermato e famoso.
Harry Styles, ventiseienne con la passione per la fotografia.
Un matrimonio e due bambini adottati: Matthew, otto anni, e Skylar, quattro anni.
Sembrano una famiglia felice e perfetta.
-
Ma cosa succederebbe se Louis mancasse da casa a causa del suo lavoro?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La domenica per la famiglia Tomlinson-Styles era uno dei giorni piacevoli e rilassanti da poter trascorrere tutti insieme e in santa pace, senza lavoro o scuola di mezzo.
Harry e Louis amavano la domenica perché potevano stare a letto a coccolarsi e scambiarsi piccoli baci con molta più tranquillità rispetto a tutti gli altri giorni. L'uno poteva perdersi negli occhi dell'altro o affondare le proprie dita nei capelli dell'altro.

Skylar e Matt amavano la domenica perché potevano alzarsi qualche ora più tardi rispetto al normale, potevano giocare con i loro giochi preferiti e soprattutto -cosa più importante- potevano godersi i loro due papà insieme mentre magari si accoccolavano tutti e quattro nel lettone e finivano per addormentarsi per poi svegliarsi in orario di pranzo, oppure li portavano al parco per potersi divertire o andare a prendere un gelato, oppure giocare nel salotto di casa con papà Louis mentre papà Harry preparava cioccolata calda e biscotti per tutti.

Quella domenica mattina era una di quelle mattine in cui nessuno dei due ragazzi aveva intenzione di alzarsi. Louis aveva aperto gli occhi, totalmente immerso nel silenzio della stanza. Si era voltato verso suo marito e si era avvicinato avvolgendo il braccio attorno alla sua vita, facendo così entrare in contatto la schiena di Harry con il petto di Louis. Quest'ultimo amava coccolare suo marito, l'aveva sempre fatto, perché Harry in fondo era un tenerone in cerca di coccole e amore, e Louis era sempre lì pronto per darglieli. 
Lo strinse forte al suo petto ed inspirò il dolce profumo di pulito del pigiama di Harry. Amava sentire quell'odore perché anche solo quello gli ricordava casa.

"Buongiorno, sweetie" mormorò assonnato Harry, stringendo il braccio di Louis con la sua mano calda, cercando di avvicinarlo sempre di più. Per lui era piacevole la sensazione di svegliarsi e trovarsi tra le braccia della persona che amava.

"Buongiorno a te, cuppy" rispose Louis, donandogli un tenero bacio fra i capelli.

Sweetie Cuppy erano da sempre stati i loro soprannomi e mai avevano smesso di chiamarsi in quel modo. Erano nati in un periodo di dolcezza acuta e da lì non avevano smesso più, anche se in alcuni casi, quando erano con gli amici, li trovavano davvero patetici.

Quel calmo silenzio venne interrotto dalla porta della stanza. Essa venne aperta dalla piccola Skylar, la quale aveva una mano poggiata sulla maniglia mezza abbassata e con l'altra portava un tenero peluche di un coniglio dalle orecchie lunghe.

"Papi" aveva sussurrato "Posso venire nel lettone con voi?" chiese con quella sua vocina che Harry e Louis amavano proprio tanto. Il riccio aprì entrambi gli occhi e guardò sua figlia, le sorrise debolmente a causa del sonno e picchiettò con la mano uno spazio sul materasso accanto a sé.

Alla bambina luccicarono gli occhi e corse immediatamente vicino al letto, facendosi prendere in braccio da Louis e si mise in mezzo ai suoi due papà.

"Come mai sei sveglia a quest'ora?" chiese Louis, premuroso, mentre accarezzava i capelli alla sua bambina.

"Ho sognato che un mostro cattivo mangiava Tommy e quando mi sono svegliata non ho più visto Tommy accanto a me e mi sono spaventata." raccontò con estrema calma del suo coniglietto di peluche "Poi però, mentre stavo venendo qui, ho trovato Tommy a terra e l'ho stretto forte forte. Non sono riuscita ad addormentarmi però" continuò triste.

"Adesso sei qui con noi, piccola, non ti devi preoccupare. Il mostro non verrà più. Ci siamo noi a difenderti" disse Harry, dandole  un bacio tra i capelli.

Louis ridacchiò "Ma se non toccheresti nemmeno una mosca con un dito.." lo derise, quindi.

"Sta' zitto, Lou!" borbottò "Per mia figlia farei di tutto" continuò stringendola al suo petto.

"Il mio eroe!" esclamò felice Skylar, ricambiando la stretta del padre.

"E a me non abbraccia nessuno?" Louis tirò in fuori il labbro inferiore simulando un'espressione triste e, vedendo che nessuno gli si avvicinava, si voltò dall'altro lato, dando le spalle ai due. Skylar, dal canto suo, si morse l'interno della guancia, combattuta sul da farsi e guardò papà Harry, il quale capendo le intenzioni della bambina annuì, dandole poi un bacio sulla fronte.

Quindi la bambina lasciò tra le braccia di Harry il coniglietto Tommy e si alzò sulle ginocchia per poter poi buttarsi addosso a papà Louis e stringerlo forte, tralasciando il fatto che lei era tre volte più piccola di Louis e che quindi abbracciandolo non riusciva a toccare più il materasso con i piedi.

"Papà!" prolungò la a finale, donandogli infiniti bacetti sulla guancia per fargli passare il broncio "Io ti voglio bene" disse con la sua solita tenera vocina.

Louis quindi, felice della sua reazione, allargò le braccia e la strinse meglio, per non farla cadere. "Sei la mia principessa e ti voglio bene anche io" rispose felice, donandole un bacio sul naso.

"Siete adorabili" sussurrò Harry, il quale prese il suo iPhone e scattò una serie di foto ai due. "Davvero adorabili" continuò.

"Siamo belli io e papà, vero?" la bambina sorrise ampiamente e appiccicò la sua guancia paffutella alla guancia leggermente incavata di Louis, che nel frattempo si era messo ritto con la schiena.

"Si, hai proprio ragione" Harry si sporse verso di loro, avvicinò il viso e lasciò un bacio a stampo affettuoso sia a Louis che alla piccola Skylar, la cui reazione fu battere le mani felice.

Dopo un po' di silenzio e infinite coccole, Skylar si alzò dal corpo di Louis e si avvicinò ad Harry gattonando.
"Papi, posso giocare col tuo cellulare?" chiese. Harry da poco le aveva scaricato un gioco, molto semplice a dire la verità, dove praticamente in base al colore della pallina che usciva doveva colpire le palline dello stesso colore. Reputava quel gioco molto istruttivo, soprattutto per una bambina che non conosceva ancora bene i colori. Il riccio annuì, avviando il gioco e dando il cellulare a Skylar.

Louis invece ne approfittò per avvolgere le braccia intorno al busto di Harry e tirarselo addosso, stringendolo in un abbraccio davvero caloroso. Harry, una volta poggiata la testa sul petto di Louis, la alzò incontrando i suoi occhi cristallini e gli sorrise, dandogli un casto bacio sulle labbra, anche perché non potevano andare oltre data la presenza della bimba nella loro stanza.

Rimasero in quella posizione per molto tempo, in un silenzio interrotto solo dalla musichetta proveniente dal gioco sul telefono, anche se ogni tanto sembrava sparire. Se ne curarono poco e continuarono a coccolarsi, fino a quando anche Matt, svegliatosi da poco, irruppe nella loro stanza e sorride quando vide i due papà scambiarsi coccole sul letto.

Matt amava tanto i suoi due papà: non sapeva nulla dell'amore a causa dei suoi otto anni, ma se l'amore erano Harry e Louis allora avrebbe voluto avere accanto una persona, in un futuro lontano, che l'avrebbe amato come si amavano quei due ragazzi.

Camminò in fretta verso il letto e salì per poi, in silenzio, accoccolarsi sul petto di Harry.
"Buongiorno ometto!" esclamò Louis, mentre Harry con un sorriso gli scompigliava i capelli.

Poi, ad un tratto, Harry sentì brontolare la pancia di Louis e scoppiò a ridere "Qui qualcuno ha fame.. È arrivata l'ora di preparare la colazione. Chi vuole i pancake?" chiese felice e tutti alzarono la mano, scendendo immediatamente dal letto e correndo in cucina per sedersi a tavola, pronti per mangiare i loro adorati pancake con la nutella di sopra.

Harry si alzò, sospirando, e prese il suo cellulare, chiudendo il gioco e bloccando lo schermo. Uscì dalla stanza e si diresse in cucina pronto per cucinare una delle sue delizie e fare felici le persone che più amava al mondo.

 

××

 

"Louis!" chiamò Harry, mentre stava seduto su uno sgabello e i gomiti poggiati sull'isolotto in marmo della cucina. Voleva postare su instagram la foto che aveva scattato poco prima a Louis e a Skylar, ma mentre scorreva nella galleria delle foto notò qualcosa di strano.

"Che c'è? Stavolta non ho fatto niente, giuro!" alzò le mani in aria mostrando uno sguardo innocente.

"Perché, le altre volte cosa hai combinato?" inarcò un sopracciglio.

"Nulla di cui tu debba preoccuparti" sorrise ampiamente e poi si sedette accanto a suo marito.

"Mh, okay! Comunque guarda qui" gli mostrò il telefono, che il liscio prese tra le mani e notò delle foto, che sicuramente non erano state scattate da Harry.

"Siamo davvero bellissimi" disse Louis, sorridendo teneramente. Quelle foto ritraevano Harry e Louis, quella stessa mattina, abbracciati nel letto mentre si scambiavano baci.

"Credo che per sbaglio Skylar abbia premuto la fotocamera" sorrise e si morse il labbro pieno e rosso.

"È un genio quella bambina, l'ho sempre detto" Louis tornò il telefono a Harry, non prima però di aver mandato le foto su whatsapp al suo stesso contatto.

"Diventerà una brava fotografa come me" si vantò Harry, ricevendo un bacio molto prolungato da parte di Louis.

"Si, sei il miglior fotografo sulla terra" gli sussurrò sulle labbra. Quei due sembravano amarsi ogni giorno sempre di più, la passione e l'amore che erano scoccati pochi anni prima sembravano non spegnersi affatto. Anzi, crescevano sempre di più e lo stesso amore lo trasmettevano ai loro figli.

Harry accarezzò la guancia di Louis e poi si alzò per poter pulire la cucina e far cambiare un po' l'aria.
Louis ne approfittò per andarsi a cambiare, mettersi una tuta pesante, un beanie e prendere un pallone da calcio.

"Chi vuole andare al parco a giocare?"

   
 
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