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Autore: Jessire    11/06/2016    0 recensioni
Concluso il tour, gli 1D si separano per rilassarsi, tornando ognuno nelle proprie città.
Harry Styles torna ad Holmes Chapel, la sua cittadina d'origine. Li, poco distante da casa sua, abita anche Amber, giovane segretaria.
I due a malapena si conoscono, ognuno preso dalle proprie vite ma ben presto scopriranno di avere qualcosa che li accomuna.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*** Samuel Ross..chi ?!***

 

* Amber*

 

Era arrivata la pausa di mezza mattina e la trascorrevo seduta in una comoda poltroncina, a sorseggiare il caffè, anche se era un po’ scadente. Qui non avevamo certo il tempo di usare la classica moka da caffè, purtroppo, così dovevamo accontentarci della macchinetta.

Mandai giù un boccone troppo caldo e dovetti rimanere un po’ a sventolarmi la lingua con la mano.

Che testa “ mi rimproverai da sola.

«Sei in pausa anche tu Amber? » mi chiese il dottor Abbot appena giunto nella stanza relax.

«Si dottore, altri 5 minuti solo»

«Beh vedo che il caffè lo hai già preso quindi non posso offrirti nulla » rispose con un sorriso.

Aveva una cinquantina di anni, sempre gentile e cordiale con tutti quelli i suoi dipendenti.

«La ringrazio dottore, sarà per la prossima volta » gli sorrisi e mandai giù l’ultimo sorso del caffè, soffiando bene questa volta, prima di ingurgitare.

Mi sedetti di nuovo al bancone, in attesa che i clienti sopraggiungessero dai vari ambulatori pieni, e diedi il cambio a Sheila.

«Vai pure a berti qualcosa, sto io qui »

Lei prese il portafoglio e con un ciao ciao, sparì dietro la porta a vetri della stanza relax.

Non c’era molto da fare al momento, come già detto, così misi a posto due carte; aggiornai la rubrica elettronica e preparai le cartelle dei cinque pazienti che erano sotto ai ferri in quel momento.

Poi presi il telefono e vidi che avevo ben 3 notifiche su facebook. Curiosa aprii il social network ma non era nulla di importante.

Andai nella home e vidi un gruppo che mi attirò molto. Il titolo era questo: “ Sei di Holmes Chapel se….”

Chiesi l’autorizzazione per entrarne a far parte e, pochi secondi dopo, ebbi l’accesso. Entrai curiosa e vidi dei commenti che potrei ridurre a queste semplici parole “Sei di holmes chapel…se ti appostavi davanti casa di Harry Styles per attenderlo

Questi commenti mi davano sempre fastidio, la nostra città non era incentrata solo su quel ragazzo, cavolo!

 Holmes Chapel non è solo Harry Styles!

Andai sulla sezione “ scrivi un post” e iniziai a sillabare mentre scrivevo:

« Sei di Holmes Chapel se… da piccoli giocavate a rincorrervi per i quartieri facendovi quasi investire dai ragazzi più grandi sugli skateboard »

Schiacciai invio e il post fu pubblico.

Per il resto del pomeriggio non ebbi il tempo di guardare Facebook e neanche ci pensai, presa com’ero dai pazienti che, man mano entravano o uscivano dagli ambulatori, fino alle venti di sera.

***

*Harry*

Ero disteso in divano allegramente a non far nulla, con la tv accesa ed il telefono vicino al mio orecchio. Grugnii e lo sentii molto bene anche se dormicchiavo; era sempre così quando ero a casa, non facevo altro che dormire.

Vrr Vrr. La vibrazione mi fece tremare l’orecchio destro e, mal volentieri lo presi. Era una notifica dal gruppo di Holmes Chapel alla quale mi ero iscritto lo stesso giorno, ovviamente sotto mentite spoglie.

Una ragazza aveva scritto “ Sei di Holmes Chapel se… da piccoli giocavate a rincorrervi per i quartieri rischiando di essere investiti dai ragazzi più grandi sugli skateboard

Risi di quella frase perché anche io mi divertivo a viaggiare su quei cosi e, più di una volta, dovetti virare per non evitare dei “marmocchi”. Misi “ mi piace” al post e visitai il profilo di questa ragazza bionda.

Il viso mi diceva qualcosa ma non mi sarei mai ricordato il suo nome senza averlo prima letto: Amber Hellins.

É una ragazza carina. Bionda, col fisico snello e le curve al posto giusto. Fa la segretaria in uno studio dentistico e abita proprio vicino a me.”

Quegli occhi azzurri mi trasmettevano dei brividi mai provati prima e decisi di chiederle l’amicizia. Ovviamente con il mio profilo “fake” cioè Samuel Ross. Le mandai anche un messaggio privato, giusto per sviare qualsiasi sospetto. Le scrissi semplicemente che ero di Holmes Chapel e se potevamo chattare ogni tanto. Mi mancavano le cose normali da ragazzi, le cotte e tutte quelle cose che puoi vivere con calma.

***

*Amber*

Tornai a casa distrutta e dopo cena mi gettai letteralmente in divano con la mia copertina di Titti addosso, per proteggermi dall’aria fredda che stava portando la nuova stagione. Il caminetto non era stato ancora acceso perché mio padre non aveva ancora procurato la legna...lasciamo perdere.

Accesi la Tv e presi il telefono per chattare un po’ con Sheila.

Era online così le mandai un messaggio.

«Hey stella, come è andata l’appuntamento con il tuo caro cucciolino? » chiesi, riprendendo il nomignolo affettuoso che aveva dato al suo compagno.

«Non è andata benissimo. Era già in ritardo di un’ora quando me ne sono andata»

«Cosa?? Ma…gli è successo qualcosa?»

«No…sono tornata a casa e stava dormendo in divano. Non ti dico quante gliene ho dette»

«Ma poverino! Lo sai che fa un sacco di straordinari a lavoro per soddisfare le tue voglie e i tuoi agi»

«Cosa intendi dire??» mi chiese. Sapevo benissimo che si stava infervorando ma, in quel momento provavo pietà per il suo ragazzo.

«Sheila, fatti un esame di coscienza: un attico con vista sul fiume è indispensabile? E la Bmw che hai per venire a lavoro non è troppo grande per te? E tutti quei gioielli, mai messi, che hai nel cofanetto ti servivano tutti?»

«Uffi perché sei sempre l’uccello del malaugurio tu??... Vado a chiedere scusa al mio amore»

Ed io risi di gusto.

“ Anche questa volta ti è andata bene, caro il mio Luke, dovrai farmi un monumento se la storia tra di voi durerà ancora” pensai.

Notai che avevo ancora una notifica e un messaggio non letti. Aprii la notifica e vidi una richiesta di amicizia di un certo Samuel Ross.

Mai sentito

Ne lessi anche il messaggio:

« ciao Amber, sono Samuel Ross. Sono nato qui ad Holmes Chapel e ci ho vissuto per un periodo della mia vita. Sono stato via in giro per il mondo ed ho perso molti vecchi amici ma ti ho notato nel gruppo “ noi di Holmes Chapel” così ti ho chiesto l’amicizia. Ti va di chattare un po’ ?»

Non mi convinceva molto come inizio, queste persone sconosciute che ti scrivevano per parlare un po’…

Andai nel profilo di questo Samuel e vidi, anzi, non vidi granché. Era un ragazzo con gli occhiali da sole, una fascia tra i capelli che mi sembravano ricci ed una maglia bianca a maniche lunghe.

Accettai anche se di malavoglia e subito mi arrivò un suo messaggio:

«Grazie per aver accettato la mia amicizia».

 

 

 

 

  
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