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Autore: Curly_crush    11/06/2016    2 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time



POINT OF NO RETURN

Un altro mese era passato da quando Zayn aveva visto Bailey per l’ultima volta, un lungo mese di noia, e solitudine. Aveva cercato di scacciare il pensiero della ragazza in più modi, aveva provato a disegnare, ad abbozzare qualche testo, a spararsi la musica a tutto volume nelle orecchie pur di non pensare, ma alla fine tornava sempre lì. Gli schizzi a matita prendevano i tratti del viso di Bailey, le canzoni parlavano dei momenti vissuti assieme, fossero quelli passati in amicizia, o come coppia, o quello attuale, in cui la situazione non era per niente definita, e la voce della sua mente riusciva a superare persino quella delle cuffie.
Sembrava un’ossessione che non sarebbe mai passata, Zayn avrebbe continuato a pentirsi di quella storia per tutta la vita, avrebbe continuato a fumare per il nervosismo per poi gettare la sigaretta con violenza e calpestarla con ancora più cattiveria, ricordandosi tutte le volte in cui Bailey, più o meno scherzando, lo aveva rimproverato, precisando che i suoi polmoni sarebbero stati sicuramente meglio senza “quella robaccia”, avrebbe lanciato lontano da lui la matita o le cuffie chissà quante altre volte per poi esplodere in un ringhio rabbioso che spaventava anche lui e lo riportava, almeno per un certo numero di giorni, al livello più basso di quella follia.
Se ne stava pentendo, sì, in un certo senso, e allo stesso tempo si attribuiva tutte le colpe. Se non fosse stato così curioso di conoscere Bailey, se non l’avesse trovata attraente fin dal primo momento in cui l’aveva vista, se quella notte a New York non si fosse offerto di accompagnarla all’hotel, se non fosse diventato il suo confidente, se fosse riuscito a mantenersi distaccato, se non avesse iniziato ad incrinare i rapporti con i ragazzi della band per lei, se non l’avesse convinta a stare con lui. Se non si fosse innamorato di lei. Se non avesse riposto tutta la sua felicità in quella risata particolare, in quegli occhi color cioccolato, in quell’ammasso di capelli profumati. Se, se, se… Un’utopia dietro l’altra. Nessuna di quelle ipotesi era possibile, e Zayn lo sapeva bene. Ma sarebbe stato diverso, se anche uno solo di tutti gli eventi passati fosse andato diversamente. Tutto sarebbe rimasto come prima. Invece ora non aveva nemmeno più il controllo sulla sua vita, che sembrava andare alla deriva, un giorno dopo l’altro.
 
Un pomeriggio stava seduto in giardino, la schiena posata al muro della casa, ad osservare con occhi assenti il fumo che usciva dalla sua bocca in forme indefinite, concentrandosi sull’opacità delle stesse, isolandole dal resto dell’ambiente che lo circondava, mentre la sua mente correva, spedita come al solito, in direzioni pericolose, direzioni che l’avrebbero reso ancora più irascibile di quanto già fosse. Fu la suoneria del cellulare, posato accanto a lui sul marciapiedi, a riportarlo alla realtà. Osservò il numero sullo schermo, sconosciuto; era lo stesso che lo chiamava da giorni, e Zayn non aveva idea di chi potesse trattarsi, ma non aveva nemmeno mai avuto voglia di dare una risposta a quella domanda. Quel giorno però, c’era qualcosa che lo spinse ad afferrare il telefono e premere il tasto di accettazione alla chiamata.
“Non ho intenzione di comprare niente, smettetela di scocciarmi” Attaccò, senza aspettare una presentazione.
“In realtà saremmo noi a voler comprare te, Zayn” Rispose una voce maschile dall’altra parte, udibilmente divertita dalla sua risposta aggressiva.
Zayn allontanò il telefono dall’orecchio, per controllare un’altra volta il numero sullo schermo e rendersi conto che si trattava di un prefisso americano, spiegandosi così anche l’accento dell’uomo.
“Chi parla?” Domandò infine, riprendendo la conversazione.
“Domanda esatta ragazzo – Esclamò la voce, prendendosi un attimo di pausa che non fece altro che irritare ancora di più Zayn, invece che incuriosirlo – Sono John Fleckenstein, vice presidente della RCA Records, un’etichetta della Sony. Abbiamo base a New York”
“Oh” Fu tutto ciò che Zayn riuscì a dire.
Merda. Ho appena dato del venditore porta a porta ad un pezzo grosso dell’industria musicale. Merda merda merda, era quello che avrebbe realmente voluto dire, ovviamente dopo aver riagganciato il telefono. Ma forse poteva ancora recuperare.
“Mi… Mi dispiace non aver risposto finora, sono stato, uhm, impegnato” Tentò di scusarsi, rinunciandovi quando lui stesso sentì che il suo tono di voce non era per niente convincente.
“Posso immaginare – Rispose John, all’altro lato – Spero non ti abbiano già convinto a firmare da qualche altra parte però”
“Firmare?”
“Beh, immagino che i tuoi impegni riguardino sempre la musica… O stai pensando davvero di tornare nell’anonimato e magari, che ne so, riprendere a studiare?” Spiegò l’uomo con tono fortemente ironico.
“In realtà non ho più fatto molto con la musica, no. Insomma, ultimamente ho buttato giù qualcosa, ma non saprei…” Raccontò Zayn, incerto.
“Mi piacerebbe dare un’occhiata a quello che fai da solo”
“Signor Fleckenstein, giusto? Mi scusi, potrebbe essere un po’ più chiaro? Sono un po’ confuso ultimamente, e ho bisogno di spiegazioni complete” Domandò Zayn, accennando una risata, imbarazzato dalla sua stessa richiesta.
“Va bene Zayn – Sospirò l’uomo, tra il divertito e l’incredulo – Abbiamo fiducia nelle tue potenzialità di autore, per quanto riguarda quelle vocali non ne parliamo neanche, quindi, ecco, saremmo interessati a farti firmare un contratto da solista, visto che al momento sei libero”
 
Mancò poco che a Zayn cadesse la mandibola, oltre che il cellulare. Rimase un momento a fissare il vuoto, perdendosi nella possibilità di buttarsi davvero in quell’esperienza. Non era la prima volta che gli veniva fatta un’offerta del genere, ma le altre erano arrivate poco dopo l’addio alla band, e lui aveva ritenuto il tutto troppo prematuro, e poi c’era Bailey. In quel momento però, cosa c’era a trattenerlo? Gli mancava fare musica, gli mancava sentirsi prendere da quella strana euforia ogni qualvolta portasse il microfono alle labbra, gli mancava stare a contatto con le fan e regalare loro sorrisi o abbracci. Gli mancava quella vita. Raccolse il telefono, dal quale giungeva soffocata la voce del manager.
“Zayn, ci sei ancora?” Stava dicendo, sempre allegro.
“Sì sì, sono qui – Si affrettò a rispondere – Io…  Non so cosa dire, grazie intanto”
“Non serve che tu mi risponda ora, ti chiedo solo di pensarci – Replicò John, comprensivo – Segnati il mio numero, e quando vuoi richiamami. Io ti chiamerò di sicuro, non ho intenzione di mollarti tanto facilmente”
“Grazie, è davvero… Forte” Rise Zayn, sincero, rilassato per la prima volta dopo settimane.
“Bene, allora siamo d’accordo, hai tutto il tempo che vuoi. E se hai qualche domanda da fare, chiama pure” Concluse l’uomo.
“Va bene, lo farò, grazie mille” Annuì Zayn, iniziando a prendere davvero in considerazione quell’offerta.
 
Come aveva potuto anche solo farsi sfiorare dal pensiero di fare una cosa del genere da solo? Non ce l’avrebbe mai fatta a sostenere il peso di un’impresa del genere, un peso che negli anni era riuscito a sopportare solo perché erano in cinque a distribuirselo sulle spalle. Era da stupidi, presuntuosi ed incoscienti farsi ammaliare da quell’idea, non era realmente concepibile.
E se invece ce la facessi? So come funziona questa vita ormai, e non sarei completamente da solo, ne sono sicuro.
Non era un periodo facile per Zayn, quello, era una continua altalena di eventi che sembrava non fermarsi mai, e il suo umore e le sue convinzioni vacillavano forse ancora di più. Avrebbe dovuto confidarsi con qualcuno forse, ma chi? La sua famiglia era dalla sua parte, ovviamente, ma non avevano saputo suggerirgli niente di più che fare ciò che lo rendeva davvero felice; i vecchi manager, neanche a parlarne, probabilmente gli avrebbero sparato a vista non appena l’avessero visto avvicinarsi alla sede, e di altre persone nel giro delle etichette musicali non si fidava troppo, bastava un’ipotesi confidata alla persona sbagliata e sarebbero usciti migliaia di articoli a proposito di una sua carriera solista, senza che lui avesse davvero firmato con una qualche casa discografica.
Bailey saprebbe esattamente cosa dirmi, fu il pensiero che lo colpì come un fulmine a ciel sereno un mattino. E nello stesso momento in cui il pensiero della ragazza rientrò prepotentemente nella sua testa, dopo alcuni giorni di assenza, Zayn capì quanto lei gli mancasse. Non aveva più avuto alcuna notizia da parte sua né i giornali o i siti Internet ne avevano parlato per qualche scoop o altri motivi. Sembrava sparita nel nulla, dopo la loro ultima discussione. Cedette alla tentazione di sbirciare nei suoi profili Twitter, Instagram e Facebook, ma tutto taceva; anche l’immagine dell’account Whatsapp era rimasta immutata, una foto che Zayn le aveva scattato di nascosto durante il suo servizio per Mango, in Spagna, e le era piaciuta talmente tanto che aveva deciso di impostarla come foto del profilo. Sembrava che anche la vita della ragazza si fosse fermata, in attesa di chissà quale segnale.
Ciao bimba, digitò, cancellando tutto due secondi dopo e allontanando il telefono facendolo scivolare sul pavimento della stanza dei graffiti. Non era proprio il caso di farsi vivo, le aveva detto di non cercarlo più fin quando non avesse preso una decisione che lo riguardasse, e non sarebbe certamente stato lui a cedere per primo, nonostante il dolore della lontananza. Era da immaturo quel comportamento, sì, ma Bailey doveva capire chi voleva davvero, senza chi sarebbe potuta stare e con chi, invece, avrebbe voluto continuare ad essere felice.
 

Aveva fatto un sogno, quella notte, non si ricordava precisamente quale fosse la trama, sapeva solo che c’erano i suoi ex compagni di band, e che tutti, meno Liam, si rifiutavano di avere qualsiasi contatto con lui. Non si allontanava molto dalla realtà, quel segno del subconscio, effettivamente: con Harry non c’erano contatti dal giorno in cui lui e Bailey avevano preso parte ad una tappa del tour, con Louis il rapporto e la complicità di una volta erano completamente svaniti, e Niall, malgrado i segnali positivi del primo periodo, ora sembrava aver dimenticato che una volta c’era anche Zayn con loro. Liam era l’unico con cui Zayn era riuscito a parlare dopo la rottura, era andato addirittura a trovarlo qualche tempo prima, e niente sembrava cambiato per lui. Forse avrebbe dovuto chiamarlo, magari Liam era la persona giusta con cui confidarsi in quel momento, l’avrebbe sicuramente capito. Avrebbe anche potuto mandarlo a quel paese, ma tentare non costava nulla, e continuare a tenersi dentro tutto l’avrebbe fatto impazzire davvero, a lungo andare. Si diresse in camera, dove sapeva di aver lasciato il cellulare, per vedere lo schermo illuminato da un messaggio e sgranare gli occhi, incredulo: il mittente leggeva Liam.
 
Ohi ma che fine hai fatto? Dici sempre che ti fai sentire e poi sembri morto!
 
Zayn si affrettò a rispondere, ridacchiando tra sé e sé.
 
Liam! Non ci crederai mai, ti stavo giusto pensando :D
 
Sì, pensi, pensi, ma non chiami mai
 
Hai ragione, scusami. Però volevo giusto chiederti se ti va di passare di qua, oggi o quando sei libero…
 
Amico, sono in pausa, ricordi? Ho tutto il tempo del mondo ;) Però vieni tu da me, così ti mostro anche il mio nuovo castello aha
 
D’accordo, dammi dieci minuti ed esco
 
Certo, il tempo di farti bello, Zaynie… =P
 
Zayn sorrise al messaggio, poi lasciò il telefono sul letto, aprendo l’armadio ed afferrando le prime cose che gli capitavano sotto mano. Non era il caso di stare attenti all’abbigliamento, Liam l’aveva visto nelle sue peggiori condizioni e l’aveva sempre accettato. Gli bastava uscire da quella casa vuota, e parlare con qualcuno, finalmente.
 

“Dio, Liam, ti basta qualche mese di pausa per diventare un barbone a tutti gli effetti?” Esclamò Zayn ridendo, quando Liam lo accolse sul cancello di casa sua, o meglio della sua tenuta.
Si era allargato parecchio Liam, aveva lasciato l’appartamento in centro a Londra per una villa nel Surrey, molto meno alla portata delle fan, così da poter stare tranquillo davvero almeno quando era a casa; assomigliava davvero ad un castello, con un grande giardino a circondare la villa in mattoni rossi.
“Senti chi parla, i capelli hai deciso di farteli da solo ultimamente? E la barba?” Ribatté Liam, abbracciandolo stretto.
“Non sono io quello in pigiama” Bofonchiò Zayn sulla sua spalla.
“Solo perché ti ho costretto a mettere il naso fuori di casa – Precisò Liam – E comunque sono dei normalissimi pantaloni di felpa”
“Accompagnati da una modernissima maglietta della salute” Completò Zayn, continuando a ridere e vedendo lo sguardo di Liam farsi più esasperato.
“Ma smettila” Sbottò infatti l’amico, facendogli strada verso l’entrata.
“Come va?” Domandò il moro, abbandonando le battute.
“Benone direi, mi sto godendo la pausa – Raccontò Liam – A volte mi sento un po’ in colpa però, ad essere sincero”
“Perché?” Chiese Zayn, stupito.
“Perché sono quello che sta facendo meno tra noi. Insomma, Niall, Harry e Louis stanno sempre in giro, fanno un sacco di cose, che sia divertimento o altro lavoro, mentre io sono qui, o a Los Angeles… Scrivo qualcosa ogni tanto, ma mi sembra di essere proprio un nullafacente” Spiegò l’amico, ridacchiando sul finale e portandosi una mano alla nuca.
Avevano ormai raggiunto il portone e, mentre Liam parlava, Zayn si guardava attorno meravigliato da quella casa enorme e quasi antica. Raggiunsero il salotto prima che il ragazzo riuscisse a formulare una risposta.
“Non ti preoccupare Liam, ci sono sempre io a farti compagnia come scansafatiche”
“A proposito, che combini tu?” Si interessò Liam, buttandosi sul divano a peso morto, com’era tipico di lui, e di tutto il resto della band, a dire il vero.
“Non molto, ti dico. Ho provato a buttare giù qualcosa, ma dovrò andare in analisi se continuo così” Disse Zayn con una smorfia, osservando i motivi sul tessuto della poltrona su cui si era seduto.
Vide Liam corrugare la fronte, segno evidente che non aveva pienamente colto la sua battuta, così si arrese a spiegare meglio. Non aveva intenzione di toccare subito l’argomento Bailey, temeva di apparire più ossessionato di quanto non fosse, e soprattutto di essersi rivolto a Liam solo ed esclusivamente per quello.
 
“Diciamo che i testi che sono riuscito ad abbozzare sono monotematici, e abbastanza depressi, per essere brevi” Spiegò vagamente, facendo spallucce.
“Hai provato a mostrarli a qualcuno? Magari piacciono, di solito le canzoni post rottura funzionano alla grande” Rifletté Liam.
Post rottura?
“Uhm no, non ancora, però mi ha chiamato un tizio, l’altro giorno” Borbottò Zayn, segnandosi di tornare sul commento dell’amico più tardi.
“Un tizio chi?!” Saltò su Liam, entusiasta.
“E’ uno dei direttori della RCA Records, hanno base a New York, e mi ha detto che sarebbero interessati a vedere i miei pezzi e lanciarmi come cantante solista, ecco” Riassunse il moro, in tono piatto.
“E me lo dici così? Che diavolo ci fai qui? Perché non sei su un maledetto aereo per la Grande Mela?” Sparò fuori Liam, tutto d’un fiato.
“Perché non so se lo voglio fare, insomma, non ci ho mai pensato… Non era quella l’intenzione di fondo” Rispose Zayn, dopo un respiro profondo.
“Già, l’intenzione di fondo era Bailey” Commentò Liam, con un sorrisetto complice.
Zayn alzò le sopracciglia, evitando di rispondere: non aveva idea di quanto sapesse Liam della situazione attuale, perciò si preparò a raccontargli tutto.
“Insomma, il piano era quello di farmi da parte per lasciare a lei lo spazio per la sua carriera e, sì, stare con lei senza tanti problemi” Annuì Zayn.
“Ma poi è tornato Harry, giusto? E la nostra modella non ci ha capito più niente” Completò Liam.
“Sì insomma, io volevo dedicarle il mio tempo, ma ora non so più che fare, non ho sue notizie da più di un mese… Sono stato io a dirle di non cercarmi più finché non avesse preso una decisione, okay, però ora sento che il tempo mi sta sfuggendo dalle mani troppo velocemente, e che dovrei fare qualcosa di utile... Dio, Liam, che casini” Sbottò, prendendosi la testa fra le mani.
“Zayn, lo vuoi un consiglio?”
“Ti prego”
“Io lascerei perdere… Fai quello che ti rende felice, se l’idea di iniziare come solista ti attrae, vai, pensa a te stesso – Dichiarò Liam, scuotendo la testa – Aspettare Bailey non ha più senso”
“Che stai dicendo Liam?” Domandò Zayn, iniziando a collegare le cose.
“Non lo sai? Bailey non te l’ha detto? Sul serio?”
“Sapere cosa? Dirmi cosa? Liam, ti ho detto che è più di un mese che non la sento!” Ribatté Zayn, più aggressivo di quanto volesse.
 
Liam deglutì, distogliendo lo sguardo un attimo per poi tornare con gli occhi incerti su Zayn.
“Beh, da quanto so, Bailey e Harry hanno deciso di riprovarci… Si sono rimessi assieme” Confessò Liam, strappando fili invisibili dai pantaloni di felpa grigi.
“Benissimo” Replicò Zayn, svuotato di ogni sentimento.
“Io… Io pensavo lo sapessi, scusami” Mormorò Liam, tenendo gli occhi bassi.
“Ma di che ti scusi Liam? Di avermi dato notizie? Dovrei ringraziarti, altroché” Ribatté Zayn, atono.
“Beh a me l’ha detto Louis, non credere che abbiano fatto un annuncio ufficiale, penso stiano cercando di prendere la cosa con calma, senza coinvolgere troppe persone, per vedere come va…” Spiegò l’amico, ancora incerto.
“Come l’altra volta insomma, non è cambiato assolutamente niente” Decretò il moro, riflettendo ad alta voce.
“In che senso?”
“Nel senso che anche questa volta staranno assieme all’oscuro di tutti, e Bailey ricomincerà a soffrirne. L’unica differenza è che io non ci sarò più a farle da spalla”
“Zayn”
“No Liam, non ci sto. Per quanto io possa volerle bene – Protestò Zayn, bloccandosi quando vide Liam ridere – Che c’è?”
“L’espressione che hai usato, ‘volerle bene’, sei ridicolo Zayn, lasciatelo dire” Commentò Liam, sarcastico.
“Grazie, sei d’aiuto” Replicò Zayn, iniziando ad innervosirsi.
“Sei innamorato di lei dalla prima volta che l’hai vista Zayn, è questo che sto cercando di dire, e tu dovresti sapere che con me puoi dire le cose come stanno senza problemi – Gli ricordò l’amico dolcemente – Quindi su, continua. Per quanto tu possa esserne innamorato perso..?”
Zayn lanciò un’occhiataccia a Liam, rifiutandosi di continuare, ma, ad un altro sguardo più docile, realizzò che Liam era davvero l’unico con cui potesse sfogarsi senza preoccuparsi di essere giudicato.
“Io… Beh, ci sono sempre stato per lei, da quando ci siamo conosciuti, l’ho consolata quando ne aveva bisogno, ho tentato di mettere da parte quello che provavo per lei finché non c’è più stato motivo di tenerlo nascosto, e pensavo… Non lo so, cosa pensavo” Sputò fuori, prendendo un respiro profondo.
“Che lei avrebbe fatto lo stesso per te?” Indovinò Liam.
“Anche lei c’era per me, non ho nessuna intenzione di negarlo – Chiarì Zayn – Però non credevo sarebbe finita così, ecco”
 
E invece avrebbe dovuto saperlo. Se l’aspettava, in cuor suo, che Bailey ed Harry sarebbero tornati assieme. Non quando loro due avevano passato il limite del’amicizia, ma da quando Harry si era rifatto vivo, Zayn sapeva che non sarebbe potuta durare a lungo. Bailey era innamorata di Harry da tempo, l’aveva conosciuto molto prima di conoscere Zayn, era logico che il legame con lui fosse più forte, e Zayn l’aveva potuto notare nelle mille occasioni in cui la ragazza si era confidata con lui, nella paura quasi malsana che aveva di perdere il ragazzo, nell’atmosfera che si creava quando i due erano assieme. Bailey non poteva stare senza Harry e viceversa. Il problema era che nemmeno Zayn era sicuro di riuscire a farcela senza la ragazza, ora che l’aveva conosciuta. Chissà se lei ci pensava ancora a lui qualche volta, chissà se la loro storia aveva significato qualcosa per lei o se era stato solo un modo per distrarsi, chissà se…
“Ehi, amico, ci sei? Zayn?”
La voce di Liam lo riportò alla realtà, facendolo sobbalzare sulla poltrona. Incrociò lo sguardo dell’amico con fare interrogativo, come a chiedergli se avesse detto qualcosa in tutto il tempo in cui lui era rimasto perso tra i suoi pensieri. Liam gli sorrise, comprensivo, poi ripeté.
“Dicevo, prima che ti perdessi nella magica e complessa Maliklandia, che probabilmente Bailey non ti ha detto niente per evitare di farti soffrire”
“Odio rimanere appeso ad un filo – Replicò Zayn – Mi aspettavo un po’ più di correttezza, da parte sua”
“Non so che dirti Zayn” Sospirò Liam, abbattuto.
“Non importa, Payno, mi passerà” Lo liquidò Zayn, facendo spallucce.
Ma chissà fra quanto.
“Trovati qualcosa da fare, sul serio, qualcosa che ti piaccia, sarà più facile – Consigliò l’amico – Richiama quel pezzo grosso, ascolta il buon Daddy Direction per una volta”
“Ci penserò, Liam, grazie” Annuì Zayn, alzandosi.
Aveva bisogno di stare da solo, ora. Che idiota, pensò, accennando un sorriso amaro. Era uscito per andare a trovare Liam e scappare dalla solitudine, e invece tutto ciò che voleva in quel momento era tornare in quella casa vuota, senza nessuno che gli facesse domande o gli riferisse realtà che avrebbe preferito ignorare. Il suo cuore era pieno di rabbia, frustrazione, delusione: di nuovo, se l’aspettava, lo sapeva, ma in qualche modo era riuscito ad illudersi, o Bailey addirittura l’aveva illuso, che avrebbe funzionato, che loro sarebbero rimasti insieme per sempre, che lei fosse quella giusta, perché con nessuna, nessun’altra, Zayn era mai riuscito a creare un legame così forte, di reciproci appoggio e fiducia, oltre all’amore.
Ma forse era proprio quello il problema, forse era proprio l’elemento fondamentale a mancare: Zayn amava Bailey, ma lei, lei cosa provava? Lei gli aveva mai detto “ti amo” a voce alta?
Conosceva bene la risposta Zayn, e tutto, improvvisamente, si fece più chiaro.





Curly space
Guardate chi torna dall'oltretomba con un capitolo depressissimo? Ciaaaaaaaao people! *saluta con la manina*
Non vi terrò qui con baggianate, voglio pubblicare e basta, che è un pezzo che gira 'sto capitolo -.-

Insomma, Zayn frustrato/depresso/che fa figure di cacchina con i big dell'industria musicale, poi c'è Liam che porta notizie funeste, ma ricordiamoci che "ambasciator non porta pena" :)


Ringrazio infinitamente voi sante che continuate a leggere nonostante i ritardi terribili, e un grazie particolare va a _BradfordBadGirl_, Tommos_girl93 e Joeilly per le recensioni allo scorso capitolo <3 Grazie anche  a piccoletta_LolaDL1D per aver aggiunto la storia alle preferite :) 

Alla prossima, bacioniiii
Curly xx
  
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