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Autore: rupertinasora    15/04/2009    2 recensioni
"Quello che correva assomigliava a un battito. E quel battito apparteneva al suo cuore, che toccava il suo petto e voleva uscirne fuori. Avrebbe voluto bruciare quella prova.
No, si disse. Sta battendo così non perché mi piace, ma perché mi ha fatto paura.
A dir la verità, neanche lei sapeva cosa pensarne."
Draco Malfoy ed Hermione Granger sono il diavolo e l'acqua santa, ma questo si sapeva già. Che fine farà, però, Hermione, se si innamora di due persone diverse? Un certo biondino di nostra conoscenza, e un ragazzo incontrato per caso nel bagno delle ragazze che le sconvolgerà la vita con la sua indecisione.
Hermione non può certo saperlo, però Malfoy ha un segreto, ed è proprio quello a farla andare nel pallone... Buona lettura!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tainted Love

Capitolo settimo - Inaspettato 

 

 

Se fosse stato anche pensabile, Hermione si sarebbe felicemente gettata giù dalla torre dei Grifondoro. Era così impensabile aver baciato Draco Malfoy per lei, che aveva tirato fuori la vecchia copia del manuale Una strega può distinguere l’amore dall’attrazione, e stava giusto dando un’occhiata al capitolo tredicesimo: Bacio inaspettato ma piacevole.

Arrossì anche al solo pensiero che quel bacio sia potuto essere “piacevole”, ma doveva ammetterlo:  il biondo nemico sapeva baciare davvero bene.

Sentì dei passi in lontananza, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da quel capitolo. Voleva assolutamente finirlo, e scoprire cosa dicesse in proposito. Purtroppo qualcuno le sfilò il libretto dalle mani, cosa che la fece adirare non poco.

-          Che leggi?- chiese Lavanda, curiosa, guardando all’interno. Una volta notato cosa c’era scritto ridacchiò e glielo pose. – Non troverai nulla lì su. Devi affidarti a qualcuno che sa davvero come distinguere le due cose, nonché a te stessa e ai tuoi sentimenti.-

Hermione la fissò sconvolta. Da quando Lavanda dava consigli così oculati?

Sorrise imbarazzata e porse la mano aperta, sulla quale la ragazza poggiò il piccolo manuale.

-          Era più per curiosità che altro- mentì spudoratamente.

L’altra sorrise e le si sedette vicino. Sembrava come se fosse cresciuta e non fosse più la ragazzina che diceva a tutti tutto, quella ragazzina impertinente e sgarbata di qualche anno prima.

-          E’ successo qualcosa, vero?- chiese con un sorriso consapevole.

La riccia si morse il labbro. Doveva dirle cosa era successo? Doveva davvero fidarsi?

-          Oh, avanti Hermione! Ci conosciamo da quasi sei anni e ancora non hai imparato a fidarti di me?- chiese, gettando la testa all’indietro e ridendo di gusto. Fece leva sulle braccia e si alzò. – Se è così, allora me ne vado.- concluse, leggermente offesa.

-          Aspetta.- disse Hermione titubante. Nonostante tutto voleva darle una possibilità, ma il rischio era grande. Doveva farlo, altrimenti, se avessero continuato così lei e Ron, non sarebbe mai andata d’accordo con la moglie di uno dei suoi due migliori amici – Siediti, ti racconto tutto.-

Con gli occhi lucidi e colmi di curiosità, Lavanda prese posto subito, e si sporse verso Hermione, cercando di carpire più informazioni possibili. Dal canto suo, Hermione cercò di non dare molte spiegazione o cose varie.

-          Beh, c’eri alla festa di Halloween, giusto?- chiese, conoscendo già la risposta. Lavanda evitò di rispondere, annuendo con la testa. – Bene. Quel ragazzo non so chi sia.-

La brunetta spalancò gli occhi.

-          Ma come è possibile?- chiese stupita e sbalordita.

Hermione si strinse nelle spalle.

-          Ho cercato di farmi dire in tutti i modi il suo nome, ma non ha voluto dirmelo. In ogni caso ha giocato solo. Quella di Halloween era la seconda volta che ci incontravamo. Mi aveva fatto capire che era interessato a me, e invece è andato via.- spiegò.

Lavanda annuì.

-          Beh, è strano. Cioè, io non l’avevo mai visto, forse non ho fatto mai caso a lui (anche se un bel ragazzo come lui me lo sarei ricordato), ma in fondo potrei anche essermi sbagliata, non lo so-, guardò la ragazza di fronte a lei e sorrise. – Tranquilla, però. C’è tanta altra gente-.

La riccia sospirò quasi rassegnata.

-          Gente come Malfoy?- chiese, ironica.

L’altra Grifondoro rimase ancor più stupita a quella notizia.

-          Vuoi dire che stai con Draco Malfoy?- chiese, con la voce leggermente più acuta del normale. La riccia scosse la testa.

-          Oh, no. Solo che mi ha baciata-

Lavanda rise di gusto.

-          Hermione, mi meraviglio di te! Non eri tu quella che disdegnava a gran voce Malfoy da quando avevate undici anni ciascuno?-

Annuì.

-          Infatti io non l’ho ricambiato- mentì. D’accordo che le aveva raccontato quello, ma forse non era saggio entrare nei particolari.

Scosse la testa, e indicò il libretto che Hermione stringeva tra le mani.

-          Bello ma piacevole-, recitò. – Un bacio non può essere tale se non lo si è ricambiato.-

-          Non è così, ti dico- rispose, innervosita, l’altra.

Lavanda alzò le mani e contemporaneamente si alzò dalla sedia.

-          Beh, se non l’hai ricambiato, allora non ti piace. Draco è un tipo che, se ti bacia, non puoi fare a meno di rispondergli. Quel ragazzo è così … magnetico- sorrise per aver trovato l’aggettivo adatto per lei, - e se è davvero così, Hermione sei una donna col cuore di pietra!-

Hermione sorrise, ma non rispose. Distolse lo sguardo dalla ragazza, portandolo ai suoi piedi, chiusi in vecchie scarpe da ginnastica.

-          Rinnova il tuo guardaroba, Hermione. Sii femminile e passionale. Lasciati andare, che è la cosa migliore. E poi hai solo sedici anni! Che male può farti scivolare per una notte nel letto del bel Serpeverde? Sai-, aggiunse a bassa voce, - si dice che in realtà non sia mai venuto a letto con una ragazzina, e per lui è più che altro un passatempo.- Le fece l’occhiolino. – Magari riesci a fargli cambiare hobby.-

Stavolta fu il turno di Hermione di rimanere a bocca aperta.

-          Ma ma ma …. Lavanda! Stai dicendo che tu non ci sei mai andata a letto?-

Quella rise, e si allontanò dalla stanza.

-          Non è quello che sto dicendo- le disse da lontano, sparendo poi nel buco del ritratto.

Hermione rimase turbata. Eppure sapeva bene che Lavanda fosse andata a letto con Draco. E allora che significava che per lui era un hobby, e che non era mai andato con nessuna a letto? Erano immagini contrastanti che aveva dato di uno stesso ragazzo. C’era qualcosa che le sfuggiva. Aveva detto “non è mai venuto a letto con una ragazzina”.

Arrossì quando finalmente capì. Chiuse di botto quel manuale e corse a nasconderlo da qualche parte nella sua camerata.

 

 

 

Per quanto la ragazza non riuscisse ad ammetterlo apertamente, era segretamente compiaciuta di essere stata dimessa dal San Mungo e poteva tornare ad Hogwarts.

Era sicura che, nella sua Casa, ne erano successe di tutti i colori, ed era ancora convinta che Draco Malfoy le nascondesse ancora qualche segreto. Forse, un asso nella manica.

Stava passeggiando tranquillamente per i corridoi dopo essere andata a trovare il Preside, e dopo aver chiesto al professor Piton la nuova parola d’ordine per poter accedere nuovamente ai dormitori.

Incontrò vari ragazzi che la salutarono.

Era sicura che tutti l’ammirassero per la sua bellezza austera. Era solita porsi agli altri come una ragazza bellissima, dai lunghi capelli biondi che ricadevano dritti intorno al suo viso, incorniciandone la bellezza della carnagione chiara e gli occhi verdi. Le labbra erano sottili e rosee, e il naso aveva una curva che le innalzava la punta. Il viso possedeva dei meravigliosi tratti dolci, che contrastavano apertamente con l’espressione di distacco e le parole gelide che era solita rivolgere agli altri. A tutti, in realtà, tranne che a Blaise e Draco.

Recitò la parola d’ordine, ed entrò nel dormitorio.

Pullulava di Serpeverde che giocavano con le carte, e già stringevano in mano bottiglie di alcolici delle più svariate marche.

I ragazzi che cercava, probabilmente, erano in camera loro a farsi qualche ragazzina dei primi anni. Si diresse, incurante di ciò, nella loro stanza, e spalancò la porta, entrando con una certa classe che vantava di avere, e tutti non potevano far altro che ammettere che ne era in possesso. Si stupì non poco vedendo i due ragazzi, uno seduto con la schiena che poggiava ad uno dei bastoni che tenevano il baldacchino, con una gamba piegata sotto di sé e l’altra penzoloni fuori dal letto, e l’altro steso con le braccia incrociate sotto la testa.

-          Ma insomma!- sbottò divertita – Non ditemi che vi siete stancati delle altre ragazze tanto da voler provare a trasgredire le vostre stesse regole!-

I due ragazzi si voltarono, chiaramente stupiti di vederla con le braccia incrociate e un’espressione divertita sul volto.

Solo Blaise e Draco sapevano quanto il suo viso potesse illuminarsi quando sorrideva. Quei ragazzi le infondevano fiducia.

-          Astoria!- esclamò Draco, balzando giù dal letto e correndo ad abbracciarla.

-          Non sapevamo che tornassi di già!- esclamò il bruno, imitando l’amico.

La ragazza strinse entrambi a sé, e ridacchiò.

-          Volevo farvi una sorpresa- ammise. – Ma mi sono persa importanti dettagli, lo so. Ragion per cui ora mi racconterete che cosa avete combinato fin’ora.-

Tutti e tre, dopo aver chiuso la porta, si sedettero sul letto di Blaise, e i ragazzi iniziarono a raccontarle le ultime novità.

Astoria Greengrass fece un mezzo sorriso, e ascoltò interessata.

   
 
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