Tainted Love
Capitolo settimo - Inaspettato
Se fosse stato
anche pensabile, Hermione si sarebbe felicemente gettata giù dalla torre dei
Grifondoro. Era così impensabile aver baciato Draco Malfoy per lei, che aveva
tirato fuori la vecchia copia del manuale Una strega può distinguere l’amore
dall’attrazione, e stava giusto dando un’occhiata al capitolo tredicesimo:
Bacio inaspettato ma
piacevole.
Arrossì anche al
solo pensiero che quel bacio sia potuto essere “piacevole”, ma doveva
ammetterlo: il biondo nemico sapeva
baciare davvero bene.
Sentì dei passi in
lontananza, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da quel capitolo. Voleva
assolutamente finirlo, e scoprire cosa dicesse in proposito. Purtroppo qualcuno
le sfilò il libretto dalle mani, cosa che la fece adirare non
poco.
-
Che leggi?- chiese Lavanda, curiosa, guardando all’interno. Una
volta notato cosa c’era scritto ridacchiò e glielo pose. – Non troverai nulla lì
su. Devi affidarti a qualcuno che sa davvero come distinguere le due cose,
nonché a te stessa e ai tuoi sentimenti.-
Hermione la fissò
sconvolta. Da quando Lavanda dava consigli così
oculati?
Sorrise
imbarazzata e porse la mano aperta, sulla quale la ragazza poggiò il piccolo
manuale.
-
Era più per curiosità che altro- mentì
spudoratamente.
L’altra sorrise e
le si sedette vicino. Sembrava come se fosse cresciuta e non fosse più la
ragazzina che diceva a tutti tutto, quella ragazzina impertinente e sgarbata di
qualche anno prima.
-
E’ successo qualcosa, vero?- chiese con un sorriso
consapevole.
La riccia si morse
il labbro. Doveva dirle cosa era successo? Doveva davvero
fidarsi?
-
Oh, avanti Hermione! Ci conosciamo da quasi sei anni e ancora non
hai imparato a fidarti di me?- chiese, gettando la testa all’indietro e ridendo
di gusto. Fece leva sulle braccia e si alzò. – Se è così, allora me ne vado.-
concluse, leggermente offesa.
-
Aspetta.- disse Hermione titubante. Nonostante tutto voleva darle
una possibilità, ma il rischio era grande. Doveva farlo, altrimenti, se avessero
continuato così lei e Ron, non sarebbe mai andata d’accordo con la moglie di uno
dei suoi due migliori amici – Siediti, ti racconto
tutto.-
Con gli occhi
lucidi e colmi di curiosità, Lavanda prese posto subito, e si sporse verso
Hermione, cercando di carpire più informazioni possibili. Dal canto suo,
Hermione cercò di non dare molte spiegazione o cose
varie.
-
Beh, c’eri alla festa di Halloween, giusto?- chiese, conoscendo già
la risposta. Lavanda evitò di rispondere, annuendo con la testa. – Bene. Quel
ragazzo non so chi sia.-
La brunetta
spalancò gli occhi.
-
Ma come è possibile?- chiese stupita e
sbalordita.
Hermione si
strinse nelle spalle.
-
Ho cercato di farmi dire in tutti i modi il suo nome, ma non ha
voluto dirmelo. In ogni caso ha giocato solo. Quella di Halloween era la seconda
volta che ci incontravamo. Mi aveva fatto capire che era interessato a me, e
invece è andato via.- spiegò.
Lavanda
annuì.
-
Beh, è strano. Cioè, io non l’avevo mai visto, forse non ho fatto
mai caso a lui (anche se un bel ragazzo come lui me lo sarei ricordato), ma in
fondo potrei anche essermi sbagliata, non lo so-, guardò la ragazza di fronte a
lei e sorrise. – Tranquilla, però. C’è tanta altra
gente-.
La riccia sospirò
quasi rassegnata.
-
Gente come Malfoy?- chiese,
ironica.
L’altra Grifondoro
rimase ancor più stupita a quella notizia.
-
Vuoi dire che stai con Draco Malfoy?- chiese, con la voce
leggermente più acuta del normale. La riccia scosse la
testa.
-
Oh, no. Solo che mi ha baciata-
Lavanda rise di
gusto.
-
Hermione, mi meraviglio di te! Non eri tu quella che
disdegnava a gran voce Malfoy da quando avevate undici anni
ciascuno?-
Annuì.
-
Infatti io non l’ho ricambiato- mentì. D’accordo che le aveva
raccontato quello, ma forse non era saggio entrare nei
particolari.
Scosse la testa, e
indicò il libretto che Hermione stringeva tra le
mani.
-
Bello ma piacevole-, recitò. – Un bacio non può essere tale se non
lo si è ricambiato.-
-
Non è così, ti dico- rispose, innervosita,
l’altra.
Lavanda alzò le
mani e contemporaneamente si alzò dalla
sedia.
-
Beh, se non l’hai ricambiato, allora non ti piace. Draco è un tipo
che, se ti bacia, non puoi fare a meno di rispondergli. Quel ragazzo è così …
magnetico- sorrise per aver trovato l’aggettivo adatto per lei, - e se è davvero
così, Hermione sei una donna col cuore di
pietra!-
Hermione sorrise,
ma non rispose. Distolse lo sguardo dalla ragazza, portandolo ai suoi piedi,
chiusi in vecchie scarpe da ginnastica.
-
Rinnova il tuo guardaroba, Hermione. Sii femminile e passionale.
Lasciati andare, che è la cosa migliore. E poi hai solo sedici anni! Che male
può farti scivolare per una notte nel letto del bel Serpeverde? Sai-, aggiunse a
bassa voce, - si dice che in realtà non sia mai venuto a letto con una
ragazzina, e per lui è più che altro un passatempo.- Le fece l’occhiolino. –
Magari riesci a fargli cambiare hobby.-
Stavolta fu il
turno di Hermione di rimanere a bocca
aperta.
-
Ma ma ma …. Lavanda! Stai dicendo che tu non ci sei mai andata a
letto?-
Quella rise, e si
allontanò dalla stanza.
-
Non è quello che sto dicendo- le disse da lontano, sparendo poi nel
buco del ritratto.
Hermione rimase
turbata. Eppure sapeva bene che Lavanda fosse andata a letto con Draco. E allora
che significava che per lui era un hobby, e che non era mai andato con nessuna a
letto? Erano immagini contrastanti che aveva dato di uno stesso ragazzo. C’era
qualcosa che le sfuggiva. Aveva detto “non è mai venuto a letto con una
ragazzina”.
Arrossì quando
finalmente capì. Chiuse di botto quel manuale e corse a nasconderlo da qualche
parte nella sua camerata.
Per quanto la
ragazza non riuscisse ad ammetterlo apertamente, era segretamente compiaciuta di
essere stata dimessa dal San Mungo e poteva tornare ad
Hogwarts.
Era sicura che,
nella sua Casa, ne erano successe di tutti i colori, ed era ancora convinta che
Draco Malfoy le nascondesse ancora qualche segreto. Forse, un asso nella
manica.
Stava passeggiando
tranquillamente per i corridoi dopo essere andata a trovare il Preside, e dopo
aver chiesto al professor Piton la nuova parola d’ordine per poter accedere
nuovamente ai dormitori.
Incontrò vari
ragazzi che la salutarono.
Era sicura che
tutti l’ammirassero per la sua bellezza austera. Era solita porsi agli altri
come una ragazza bellissima, dai lunghi capelli biondi che ricadevano dritti
intorno al suo viso, incorniciandone la bellezza della carnagione chiara e gli
occhi verdi. Le labbra erano sottili e rosee, e il naso aveva una curva che le
innalzava la punta. Il viso possedeva dei meravigliosi tratti dolci, che
contrastavano apertamente con l’espressione di distacco e le parole gelide che
era solita rivolgere agli altri. A tutti, in realtà, tranne che a Blaise e
Draco.
Recitò la parola
d’ordine, ed entrò nel dormitorio.
Pullulava di
Serpeverde che giocavano con le carte, e già stringevano in mano bottiglie di
alcolici delle più svariate marche.
I ragazzi che
cercava, probabilmente, erano in camera loro a farsi qualche ragazzina dei primi
anni. Si diresse, incurante di ciò, nella loro stanza, e spalancò la porta,
entrando con una certa classe che vantava di avere, e tutti non potevano far
altro che ammettere che ne era in possesso. Si stupì non poco vedendo i due
ragazzi, uno seduto con la schiena che poggiava ad uno dei bastoni che tenevano
il baldacchino, con una gamba piegata sotto di sé e l’altra penzoloni fuori dal
letto, e l’altro steso con le braccia incrociate sotto la
testa.
-
Ma insomma!- sbottò divertita – Non ditemi che vi siete stancati
delle altre ragazze tanto da voler provare a trasgredire le vostre stesse
regole!-
I due ragazzi si
voltarono, chiaramente stupiti di vederla con le braccia incrociate e
un’espressione divertita sul volto.
Solo Blaise e
Draco sapevano quanto il suo viso potesse illuminarsi quando sorrideva. Quei
ragazzi le infondevano fiducia.
-
Astoria!- esclamò Draco, balzando giù dal letto e correndo ad
abbracciarla.
-
Non sapevamo che tornassi di già!- esclamò il bruno, imitando
l’amico.
La ragazza strinse
entrambi a sé, e ridacchiò.
-
Volevo farvi una sorpresa- ammise. – Ma mi sono persa importanti
dettagli, lo so. Ragion per cui ora mi racconterete che cosa avete combinato
fin’ora.-
Tutti e tre, dopo
aver chiuso la porta, si sedettero sul letto di Blaise, e i ragazzi iniziarono a
raccontarle le ultime novità.
Astoria Greengrass
fece un mezzo sorriso, e ascoltò
interessata.