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Autore: _Enny_In_Wonderwall_    15/04/2009    9 recensioni
{Ti stai uccidendo}
Lo so.
{Ti sta uccidendo}
So anche questo.
{Corri via da lui}
Non posso.
{Perché?}
Morirei lo stesso.
[MattxMello;Linguaggio colorito;Spoiler per chi segue la messa in onda di MTV]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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|{ Chapter One }|

 

 

Stanco, un po’ ammaccato e dolorante, sfinito. Due occhi di zaffiro sono testimoni, consapevoli della completa quiete che aleggia tutt’intorno, di un corpo che si è appena destato dal sonno e che, in realtà, è sempre stato in uno stato di dormiveglia  forzato e involontario.

È notte fonda. La camera è completamente immersa nella penombra, nessun movimento, pochi rumori di sottofondo. Solo un leggero brusio, che la finestra lascia entrare inconsciamente, simbolo della città che vive al di là di quelle mura, e un respiro ovattato che si staglia delicato sulla pelle.

Due corpi stretti l’uno a l’altro giacciono sulle lenzuola bianchissime, contemplando il calore di un abbraccio strano, fraterno, affettuoso, protettivo, fisico, corporeo.

E le due pozze turchesi osservano, feline, quell’attimo perfetto, la quiete incondizionata prima della tempesta tirannica.

Sanno che durerà poco.

Che tutto prima o poi si dissolve, come il fumo di una comune, comunissima sigaretta. Che tutto finisce in un modo o nell’altro. Che nessuno vorrebbe mai arrivare al capolinea, perché lì bisogna aspettarsi di tutto. Il problema si poneva, però, perché il proprietario di quegli occhi, al capolinea voleva arrivarci. Doveva arrivarci. Solo… era afflitto dall’angoscia di quel tutto. E non lo avrebbe mai ammesso, né a se stesso, né a nessun altro. Perché Mello era sempre stato una persona razionale e il dover andare incontro a qualcosa di sconosciuto, di inesplorato, di rifiutato…non sarebbe mai stato parte integrante del suo essere.

Forse per questo, forse per qualcos’altro di più tangibile, sentiva la stanchezza pervadergli la spina dorsale, tanto da indurlo a socchiudere le palpebre e a lasciare che l’atmosfera tranquilla lo cullasse, nel tentativo di abbandonarsi al sonno ristoratore.

 

“ - Io sono...Mello-

- Matt…-

-Perché stai tutto il giorno a giocare con quel coso?-

-Perché mi diverte!-

-…-

-…-

-Non parli più?-

- Cosa devo dire?-

- Non mi fai qualche domanda strana?-

-Non ne ho bisogno-

- …- ”

 

Matt era sempre stato un buon cane. Non aveva mai preteso, né reclamato nulla. Era stato abbandonato ed era ritornato dal padrone. Era stato usato, aveva sofferto. Ma alla fine era tornato. Era tornato, ed è proprio questo quello che realmente conta. Era tornato per stare con lui, era tornato per lui, era tornato dentro di lui. La persona più cinica sulla faccia della terra. Ma a Matt questo non importava.

 

{Importava stare ai tuoi ordini e fare tutto ciò che gli veniva chiesto, Mello?}

Forse.

{Importava stare al tuo fianco, morire se fosse stato necessario, per poter trascorrere l’eternità insieme a te?}

Probabilmente.

 

E questo lo sa, Mello.

Sa  che il possessore di quella chioma rosso vivo, che adesso è accucciato contro il suo corpo, avrebbe dovuto mandarlo a ‘fanculo parecchio tempo fa, ma per una ragione o per un’altra si è lasciato sfruttare senza brame e in completa consapevolezza. Sa che tutto quello che sta accadendo a loro si pone al di là di ogni legge razionale. Sempre se di razionalità si può ancora parlare. Perché arrivati a questo punto non c’è logica che tenga alla sua esistenza. E la cosa che gli fa più male è sapere che la colpa è solo attribuibile a se stesso. Perché se avesse dato ascolto a Matt, adesso sarebbe tutto diverso. Se avrebbe prestato attenzione anche solo ad una delle sue parole, sarebbe tutto, completamente differente.

 

“ - Me ne vado, Matt-

- Quando tornerai?-

- Non lo so. Probabilmente…mai-

-…-

-…-

- E io cosa dovrei fare, adesso?-

- Dimenticarmi…-

- E come faccio, te lo sei posto il problema?-

- No-

- Mello…- ”

 

Quella volta, Matt, posò delicatamente le proprie labbra sulle sue. Il risultato fu un bacio reso amaro dal sapore di nicotina della sua lingua. Fu l’ultimo. Tutto ciò che ne seguì, fu un Inferno di incubi reali e tangibili. Da solo, Mello penetrò in quell’Inferno, abbandonandosi completamente tra le braccia di Ade.

E ne uscì poi, marchiato in eterno, con il corpo squassato e l’anima lacerata. Ma ne uscì, finalmente…insieme a lui.

 Alla fine riuscì a trovarlo, Matt.

Alla fine riuscì a salvarlo dalle fiamme degli inferi, che da solo si era aizzato contro. Alla fine tornò da lui. Da Mello.

 

“ - Matt! Brucia!-

- Lo so, maledizione, lo so!-

- Fa male…-

- sta tranquillo, Mello…andrà tutto bene-

- Non ci credo più, Matt…non ci credo più-

-…-

-Matt…-

- Non essere egoista brutto stronzo! - ”

 

Le due fessure liquide avrebbero voluto sapere il motivo per il quale queste immagini sfocate del passato ritornavano alla mente. Forse per due braccia sottili che si aggrappavano spasmodicamente al proprio corpo. Forse per l’espressione beata del volto dell’altro. Forse per il respiro caldo o per il battere incessante nel suo petto. Forse perché sarebbe rimasto in eterno a vederlo dormire. Forse perché il tempo sarebbe scaduto presto e avevano qualcosa da fare prima della fine.

Note Post Scriptum :  Il primo capitolo della mia prima storia. Sarà breve, massimo cinque capitoli, credo. Ho voluto mettermi alla prova. Non ho mai pubblicato, prima, spero sia stato piacevole leggermi, fatemelo sapere, mi raccomando! *.* Al prossimo capitolo!

  
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