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Autore: Valethebest92    12/06/2016    2 recensioni
Mentre Scott è inseguito da Zanna, cade in una misteriosa grotta e quando ne esce, nulla è più come l'aveva lasciato..
Deciso a non rimanere nella foresta durante la notte, visto che in quel periodo tutte le bestie feroci che abitavano l'isola uscivano e rischiava quindi di venire sbranato, si incamminò verso il campo base, venendo però ostacolato da Zanna, che gli sbucò davanti, col solito "sorriso" a trentadue denti.
-Ti scongiuro, non uccidermi!- implorò l'umano, cercando di coprirsi mettendo le braccia davanti a se;
Genere: Azione, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Quella notte Scott la trascorse insonne, continuando a rigirarsi nella branda ed infine mettendosi a pancia in su, le braccia sotto alla nuca a fissare il soffitto, senza però riuscire a vederlo realmente; per qualche ragione a lui sconosciuta, la mente gli giocava stranissimi scherzi, continuando a riesumare il bacio che Dawn gli aveva dato poche ore prima, di cui non ne conosceva ne il significato ne il motivo, facendolo avvampare ogni volta e ringraziando il buio e che i suoi compagni stessero dormendo, quindi non potevano vederlo.

Deciso a sfruttare comunque al meglio quel lasso di tempo, visto che tanto aveva già capito che non sarebbe riuscito a chiudere occhio, scostò malamente la pesante coperta in lana che lo copriva, dopodichè scivolò silenziosamente verso la porta della Baracca, che schiuse cautamente quel tanto che gli bastava per uscire, chiudendosela successivamente piano alle spalle.

Le tenebre avvolgevano ancora il Campeggio, tranne per alcune lanterne attaccate alle volte delle costruzioni, ma il Rosso non se ne curò più di tanto, infilandosi nuovamente nel bosco con un unico obbiettivo in testa: trovare la Statuetta dell'Immunità il prima possibile, visto che Sam e Cameron gli stavano col fiato sul collo; non era tuttavia nemmeno sicuro che esistesse, siccome fino a quel momento non era ancora riuscito a rintracciarla, ma tanto valeva fare un tentativo.

Lungo la strada si imbattè in Zanna, che decise di portare con se: tutto sommato, la sua compagnia non gli dispiaceva, in più poteva fungere da Guardia del Corpo personale contro le Creature Notturne che albergavano sull'isola; grazie alla brutta esperienza avuta col topolino durante la prova, infatti, sapeva di essersi sbagliato e che non tutte le bestie erano innocue come il suo amico squalo.

Anche stavolta fece però cilecca, vagando per la boscaglia fino all'arrivo dell'alba, annunciata con lo spuntare del Sole all'orizzonte che con la sua luce cacciava via l'oscurità ed irradiava il cielo; la Iena sospirò amaramente, abbattuto, dando un calcio ad un sassolino che volò lontano: una nuova perlustrazione a vuoto! Notando il suo stato d'animo, il pescecane cercò di tirarlo su, intrufolandosi sotto l'ascella e battendogli gentilmente alcuni colpi col muso sul fianco.

Quello capì il gesto e disse, sorridendogli grato e facendogli alcune carezze sul naso:

-Ah, non preoccuparti, non è niente, mi passerà. Ma cosa farei senza di te?-

Contento che il padroncino si fosse rallegrato, il fido animale si buttò a terra, pancia all'aria, mentre l'adolescente si piegò sul ginocchio, iniziando a fargli dei grattini e chiedendogli, sorridendo divertito:

-Ti piace proprio farti fare i grattini sulla pancia, eh?- ottenendo, quasi come una risposta d'assenso, che l'altro spalancasse le fauci e facesse uscire la lingua.

Ancora una volta, il ragazzo non potè fare altro che pensare alla differenza tra le due Dimensioni: il Zanna che conosceva non si sarebbe mai fatto avvicinare in quel modo, figurarsi farsi fare le coccole! Decise di goderselo finchè poteva, perchè quando sarebbe tornato nella sua, ogni volta che l'avrebbe visto, se la sarebbe dovuta dare a gambe.

Purtroppo il momento non durò a lungo: parecchio tempo dopo, infatti, in lontananza vide del fumo levarsi in cielo e solo allora si ricordò, sgranando gli occhi dalla sorpresa: doveva fare ancora colazione! Quasi a dargli un promemoria, anche il suo stomaco emise un basso e cupo brontolio.

Così fece per andarsene verso il Campeggio, ma il pescecane si rotolò sull'erba, prendendogli tra le fauci un pezzo di canotta, sorprendendolo; quando si volse a guardarlo per chiedergli spiegazioni, lo guardò, in viso un espressione da cucciolo bastonato e guaendo, come se non volesse lasciarlo andare via.

Credendo che volesse altre coccole, l'altro gli sorrise teneramente e disse, gentile:

-Mi dispiace, ma adesso proprio non posso farti altre coccole, devo raggiungere gli altri; Ci vediamo stasera, se ti va- accompagnando le parole con un buffetto affettuoso sulla testa; liberatosi dalla ferrea presa, se ne andò, salutandolo agitando in aria una mano e lasciandolo lì, immobile e triste.

Giunse a destinazione pochi minuti dopo, facendo il suo ingresso nella mensa e notando che i suoi compagni ed avversari erano già tutti presenti; così si fece servire la colazione da Chef, che quel dì consisteva in cereali e fiocchi d'avena accompagnati da una ciotola di latte, dopodichè si unì alla sua squadra, sedendosi poco distante da B ma al lato opposto.

Si accorse che l'atmosfera era parecchio tesa: Sam e Cameron lanciavano continuamente occhiatacce a Dawn, che però sembrò non esserne minimamente impaurita, continuando a mangiare come se nulla fosse; una volta però che anche Scott prese il suo posto, la mira dei due bulletti si spostò su di lui, facendolo sudare freddo ed allargare il colletto della canotta col dito a causa della tensione; volle comunque cercare di andarci d'accordo, così li salutò con un gesto della mano e sorridendo a trentadue denti, ottenendo soltanto di fargli socchiudere gli occhi sospettosi.

Sospirò amaramente, sconfitto: come poteva dargli torto? Solo la serata prima aveva tramato per eliminare Dakota, alla quale il ricciolo sembrava essersi particolarmente affezionato e la bionda aveva preso le sue difese, era ovvio che ora ce l'aveva con lui; e non era sicuro di poterli ignorare come faceva l'amica.

Per cercare di distrarsi, guardò verso la tavola degli avversari, dove l'ambiente era completamente differente, più disteso ed armonioso: Brick e Jo infatti si stavano sfidando ad una gara su chi si ingozzava di più, vinta a mani basse dal Sergente Mattone, mentre alla ragazza andò perfino di traverso un pezzo di cibo, immediatamente fatto espellere dal moro con qualche energica pacca; tuttavia, lo sputacchio fu davvero troppo forte, finendo in faccia al tizio che si chiamava Mal che intanto stava parlando con Commando Zoey.

Non appena gli arrivò addosso, esclamò, schifato:

-Ma che diavolo..?- poi, improvvisamente, prese un bel respiro e cambiò nuovamente, stavolta con le rughe che gli si formarono in volto, l'occhio destro si chiuse, il ciuffo si sparò in aria e si ingobbì, iniziando a strillare, stizzito:

-Maledetti giovinastri, che diavolo credete di fare, eh!? Ai miei tempi..!- ma non riuscì a terminare la frase che intervenne la fidanzata, dandogli uno schiaffo sulla nuca che ebbe l'effetto di farlo tornare normale, espirando rumorosamente e riportando la frangia davanti all'occhio.

-Grazie- disse, grato, rivolto verso la sua salvatrice ed ottenendo un sorriso compiaciuto come risposta; Scott, che aveva assistito alla scena, si accigliò: c'era decisamente qualcosa che non andava in lui, era come se nascondesse un segreto e prima o poi l'avrebbe scoperto.

A ridestarlo dai suoi pensieri ci pensò Dawn, che gli restituiva uno sguardo alquanto perplesso: a quanto pare, in qualche modo si era incantato a fissarla, senza neanche rendersene conto, arrossendo di botto, nella mente si riformava il ricordo di quel bacio, mentre quella ridacchiava sotto ai baffi, divertita; prima che potesse rimediare alla gaffe che aveva appena fatto, la voce di Chris risuonò nell'aria, amplificata dagli altoparlanti:

-Campeggiatori, attenzione: siccome la sfida odierna è divisa in due parti, la prima l'affronteremo subito; quindi, ci vediamo tra cinque minuti al Picco della Capra Saltellante- quasi in reazione all'annuncio, il cuoco afferrò un enorme mestolo ed un tegame che aveva posto sotto al bancone ed iniziò a batterli fra di loro, esclamando:

-Avete sentito Chris? La colazione è terminata, fuori da qui!- sospingendoli verso l'uscita, tra lamentele e borbottii di protesta, riuscendo infine a metterli alla porta.

Brick non perse tempo e prese immediatamente in mano la situazione, gridando, determinato:

-Forza, Larve, la vittoria ci aspetta! In marcia!-

-Ma abbiamo appena finito di fare colazione..- si lamentò timidamente Lightning, venendo però afferrato per il polso da Jo che lo trascinò via,mentre il loro gruppo partiva, seguito a ruota dagli avversari; tenuto impegnato dalla corsa, Scott non ebbe il tempo per parlare con Dawn, ma era poco male, forse riusciva a beccarla più tardi.

Mezz'ora dopo, i giovani raggiunsero la destinazione, una montagna rocciosa di medie dimensioni ed altezza che svettava sul bosco; la sua particolarità era la cima, modellata o dagli agenti atmosferici o già nata così, che aveva la forma della testa di un caprone, con tanto di corna ricurve.

Stanchi e sudati a causa dell'estenuante maratona, gli undici concorrenti si piegarono sulle ginocchia od accasciarono a terra, cercando di calmare il fiatone, invece McLean era già sul posto ad aspettarli, ai piedi del massiccio ed in sella alla sua fidata Jeep.

-Cosa c'è di meglio di una corsa mattutina per tenersi in forma?- domandò retoricamente, sorridendo divertito; al che la Iena dovette mordersi la lingua per evitare di rispondergli in modo poco garbato, anche se si chiese se in fondo in fondo una vena di sadismo esistesse in quell'uomo buono come il pane, scacciando l'idea praticamente subito: probabilmente l'aveva fatto solamente per farli restare in forma.

-Benvenuti al Picco della Capra Saltellante, luogo della prima parte della sfida odierna!- il conduttore, senza ulteriori preamboli, passò a spiegare la sfida- Tutto quello che dovrete fare sarà arrampicarvi in cima ad esso, la prima squadra che ci riesce vince! Naturalmente, le Larve avranno un grosso vantaggio avendo vinto la sfida precedente, che consiste nell'attrezzura da arrampicatore, con tanto di chiodi e piccozze; per i Ratti, invece, quel cumulo di spazzatura, compreso anche un ferocissimo Scarafaggio Mutante che non siamo riusciti a rimuovere-

-Aspetta, cosa!?- si oppose vivamente il rosso, indignato- E come diavolo dovremmo fare noi ad avvicinarci?-

-Mi dispiace, ma io non ne ho la minima idea- ribattè l'Host, lavandosene le mani- Sembra che quella bestia abbia trovato una casa dove vivere e non sia minimamente intenzionata ad andarsene, quindi dovrete cavarvela da soli- facendolo sbuffare sonoramente, infastidito ed avvampare di rabbia i compagni; non sembrò comunque importargli, visto che proseguì, entusiasta, afferrando una trombetta da stadio:

-Diamo il via alla sfida!- facendola suonare e facendo scattare entrambi i team.

Avvantaggiate, le Larve si fiondarono immediatamente sugli attrezzi, organizzandosi su come percorrere la parete; per gli altri, invece, fu ben più complicato, visto che la Bestia non li lasciava minimamente avvicinare alla pila di rifiuti, soffiando fuoco e mulinando gli arti, minaccioso.

-Fantastico- commentò il rosso, stizzito- Ed ora come facciamo ad avvicinarci a quest'immondizia senza farci uccidere?- mentre dentro di se ancora una volta esultava, estasiato: grazie a quel mostro, avrebbero perso la sfida, proprio come prevedeva la sua strategia; ma Sam non era d'accordo e ribatte, furioso, arrotolandosi verso l'alto la manica del suo maglione:

-Lascia fare a me, te lo sistemo in quattro e quattr'otto questo insettino- lanciandosi letteralmente sull'avversario e cominciando una battaglia senza esclusioni di colpi.

Nel frattempo il team da sei aveva già scelto l'ordine di cordata, mandando come apri fila Brick, seguito da Commando Zoey, Mal, Anne Maria, Lightning ed infine Jo, che aveva il compito di controllare che nessuno cadesse e si facesse male, iniziando la scalata; questa tuttavia venne resa più complicata a causa di Chef che, dal cucuzzolo, lanciava giù enormi e pesanti uova di vario colore, tutte schivate abilmente dal Sergente Mattone.

-Però- esclamò con un fischio la bionda, genuinamente impressionata- Dove hai imparato a fare quelle mosse?-

-Eh eh- rise il compagno, dandosi un pochino di arie- Sono stato nella squadra d'arrampicata alle medie ed ho portato a casa parecchie medaglie d'argento!- purtroppo non prestò più attenzione all'ambiente circostante, venendo investito in pieno da uno dei proiettili del cuoco sulla testa che lo mise completamente ko, facendogli perdere la presa dalla roccia e cadere nel vuoto; per sua fortuna, la Rambo del gruppo seppe tenersi e resse anche il suo peso.

-Commando Zoey, prendi tu il comando e prosegui la scalata- suggerì allora il malevolo, facendola annuire e riprendendo il percorso.

A terra, invece, le cose sembravano mettersi male: nonostante il supporto fornito da Cameron, i due bulletti le stavano prendendo di santa ragione dal gigantesco insetto, che sembrava un pugile nato visto i pugni che mollava e schivando i colpi avversari, mettendoli infine al tappeto con un gancio micidiale.

Assistendo alla scena da lontano, la Iena non potè fare a meno di sogghignare, soddisfatto: così imparavano a fare tanto i grossi con lui e Dawn! Proprio quest'ultima, però, decise di intervenire, prendendo le redini della situazione e rivolgendosi a B , ordinandogli, seria:

-B , fruga tra quei rifiuti e trova qualcosa che ci torni utile per farci rimontare sugli avversari! In quanto a te, caro mio insetto, ti sistemo io- assottigliando gli occhi talmente da cattiva che fece paura perfino al rosso; prima però che potesse fermarla, siccome pensava che fosse una pessima idea, quella si avventò sull'avversario, infliggendogli alcuni cazzotti e calci che alla fine lo fecero fuggire a gambe levate, guaendo come un cane ferito, mentre la bionda si voltava verso di lui, sorridendo trionfante e sollevando in aria una mano con la quale gli fece il segno della vittoria con due dita; preso alla sprovvista, il cuore di lui mancò un battito, mentre sentì nuovamente il volto andare a fuoco.

Nel frattempo Jumbo, dopo un attenta analisi nella discarica, era riuscito ad inventare qualcosa applicando due barattoli contenenti materiale radioattivo ai lati di un frigorifero grazie a del filo spinato, esclamando:

-Tutti a bordo, siamo pronti per decollare!-

-Ehm, ma siamo proprio sicuri che funzionerà?- chiese, alquanto perplesso Scott: l'ultima cosa che voleva era saltare in aria! Ma la sua obbiezione venne respinta proprio dal colosso che ribattè, deciso:

-Non abbiamo tempo per i test, la squadra avversaria è quasi arrivata in cima, quindi lo verificheremo sul momento- facendolo deglutire sonoramente a vuoto, ancora poco convinto che il suo piano potesse funzionare; ma non c'era tempo per discutere, così aiutò i due compagni a caricare i feriti a bordo, entrando successivamente a sua volta nell'abitacolo e facendo partire il razzo improvvisato grazie ad un accendi gas trovato nell'immondizia, che stranamente funzionava ancora.

Nemmeno il rosso seppe cosa stesse succedendo dopo il decollo: all'improvviso, il mondo iniziò a girare su se stesso come una trottola, nelle orecchie le urla disperate dei suoi compagni, mentre procedevano verso il cielo, sempre più in alto; la nausea si fece sentire, costringendolo a tapparsi la bocca con la mano destra, chiudere e stringere gli occhi, mentre il suo viso assumeva una tonalità verdognola.

Successivamente, però, il propellente venne a mancare, facendo precipitare il mezzo fino a schiantarsi sulla fredda pietra che componeva il corno destro dell'ariete; fortunatamente illesi, i Ratti scesero dal veicolo, barcollando leggermente, ancora storditi, anche se la Iena dovette correre fino al bordo e vomitare anche l'anima, maledicendo dentro di se B e le sue invenzioni da strapazzo.

Gli sconfitti giunsero pochi attimi dopo, assieme a Chris, in volo grazie ad un Jetpack, che annunciò felicemente:

-Ed i Ratti si aggiudicano la prima sfida!- facendoli esultare contenti, mentre le Larve dissentivano con un sospiro amaro collettivo; proprio in quel momento Brick riprese i sensi e dopo una veloce occhiata intorno, esclamò, entusiasta, un radioso sorriso sul volto:

-Questa è la cima della montagna! Significa che abbiamo vinto?- venendo però fulminato con lo sguardo dai compagni, in particolare Jo che gridò, furiosa, facendoglisi pericolosamente sotto e puntandogli il dito dritto al naso:

-Altro che medaglia d'argento e squadra d'arrampicata, grazie a te abbiamo perso la sfida!- il compagno abbassò invece lo sguardo, sospirando avvilito; fortunatamente, Lightning ed Anne Maria intervennero prima che la situazione degenerasse, separandoli ed allontanandola.

McLean, invece, concluse la prima parte dell'episodio, dicendo, rivolto alle telecamere col solito sorriso:
-La prima parte della prova è conclusa; in che cosa consisterà la prossima? E chi se l'aggiudicherà? Per scoprirlo, restate con noi qui su A tutto Reality La vendetta dell'Isola!-

Angolino Autore:

Eccoci qui, per farmi perdonare (?) del mostruoso ritardo del capitolo precedente, ho fatto uscire il nuovo dove la sfida odierna sarà divisa in due perchè altrimenti sarebbe stato troppo lungo, praticamente un papiro. Comunque sia, grazie per essere giunti fin quaggiù, nonostante i probabili errori di battitura e  ci vediamo al prossimo capitolo.
                  
   
 
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