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Autore: eLiSeTtA    15/04/2009    8 recensioni
Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per staccarsi dall’abbraccio di Tony...
Un po’ per il proprio orgoglio...
Un po’ perché se fosse rimasta con lui un minuto in più era sicura che non sarebbe riuscita ad abbandonarlo...
Mettendo però a rischio la sua vita...
E questo lei non poteva permetterlo assolutamente...
Così si incamminò verso la porta.
Arrivata alla soglia mise una mano sullo stipite e si girò verso di lui.
- Addio Tony...- E, dopo averlo guardato negli occhi per l’ultima volta, sparì.
ff di elisa_93, a parere di eLiSeTtA uno dei suoi migliori lavori... sta a voi decidere, oh carissimi lettori!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi! Avete visto! Ce l’ho fatta! Spero che abbiate passato delle buone vacanze e una buona Pasqua!

Contenta che il capitolo scorso piaciuto vi sia sono, che non pensiate troppo positivo su quella coppietta per voi spero... eheh! Ancora finita non è! Eheh! Ora troppo spoiler facendo sto! E alle vostre colorite minacce ripensando, la fossa da sola scavata mi sono! Meglio che al seguente capitolo vi lascio!(Adoro parlare come il maestro Yoda!!!)

 

 

 

 

22. Nulla è come sembra (parte 1)

 

 

 

 

Tel Aviv 18:06 ora locale

Cimitero

 

Tony e Ziva erano ancora abbracciati...

Avevano finalmente raggiunto la loro pace interiore...

Finalmente dopo anni avevano messo a nudo i loro sentimenti...

Beh... Tony l’aveva fatto... e da Ziva non ci si poteva aspettare altro...

Gli aveva aperto il suo cuore il più possibile...

Ma per una ragazza abituata fin da bambina a reprimere i propri sentimenti e che aveva avuto un passato come il suo quello era già un enorme passo avanti...

E Tony la capiva...

E la amava così come era!

La mano si spostò verso il suo collo da dove pendeva il ciondolo a forma di proiettile...

Il ragazzo fece quello che sembrava un sorriso.

- Si... c’è l’ho ancora... lo tengo sempre con me... come ti avevo promesso...- disse anche lei sorridendo - Cosa hai tanto da sorridere, DiNozzo?- aggiunse poi – È cosa così divertente?-

- Non! Non è per quello! È che... stavo pensando che... Insomma! Se mi avessero detto che sarei volato in Israele, avrei perso un occhio e tutto il resto non ci avrei mai creduto... soprattutto non avrei creduto al fatto che l’ho fatto per una donna!- fece un lungo sospiro - Jeanne mi hai proprio cambiato...- scherzò il ragazzo.

- Solo lei?- domandò Ziva facendo finta di essere offesa e gelosa.

- Si... grazie a lei ora sono un uomo maturo, serio e soprattutto con la testa sulle spalle!-

Ziva scoppiò a ridere.

Lui?

Anthony Dinozzo?

Maturo?!? Serio?!? Con la testa sulle spalle?!?

Quelli erano tutti aggettivi che non gli si addicevano per nulla!

- Guarda che così mi offendi!!- si lamentò ridendo anche lui.

- Scusami... però hai detto una cosa troppo potente!!!-

- Potente? Vorrai dire forte... una cosa troppo forte!-

- Si quello...-

- Allora... ora che facciamo?- domandò Tony.

- Non lo so...-

- Beh... siamo davanti alla tomba di tuo padre... e la cosa... come dire... mi mette un po’ a disagio... non potremmo spostarci vero? Andare a parlare o a fare qualunque altra cosa vogliamo da un’altra parte?-

- Hai paura dei fantasmi Tony?- gli domandò lei maliziosa.

- No... lo sai! Quella che ha paura dei fantasmi sei tu!- ribattè guadagnandosi una sua occhiataccia – Però... a te non fa uno strano effetto?- disse tornando serio.

- E che effetto dovrebbe farmi? È morto no? Sepolto per sempre...- fece lei con un tono che non le aveva mai sentito.

Sembrava rimorso...

Tony sorrise dolcemente.

- Ti manca già vero?-

- No! Si! Non so! Dopo queste tre settimane non so più cosa pensare o provare... nulla è come sembra...- disse distogliendo accuratamente lo sguardo - credevo che mio padre fosse l’essere più perfido sulla faccia della terra... e invece vengo a sapere che lo hanno ucciso perché non voleva scatenare una guerra nucleare e salvare innocenti vite umane...-  gli si avvicinò di più - Non credevo che tu tenessi così tanto a me da partire per Israele... dare il tuo occhio in cambio della mia vita... e soprattutto non credevo che tu saresti rimasto qui anche dopo quelle cose che ti ho detto e che non ti ho detto...- lo fissò intensamente - e invece sei qui con me... davanti alla tomba di mio padre morto e sepolto... nulla è come sembra...-

Tony la abbracciò.

- E se no qual è il bello della vita?- le sussurrò all’orecchio.

Sarebbero rimasti lì ancora per parecchio tempo ma si dovettero voltare verso Afek.

- Ehi voi due!!!- gridò l’uomo correndo incontro ai due con al suo fianco Badir.

- Che c’è?- chiese DiNozzo leggermente scocciato da quella sua interruzione.

- Ascoltate...- disse porgendo loro una piccola radio portatile.

- Finalmente finita la “Seconda guerra del Kippur” il primo ministro Israeliano informa che sarà tra poco messa in atto la così detta Operazione Messiada, ideata dall’attuale giovane Direttore del Mossad, Hazif Shamir, della quale però non si sa ancora nulla... a detta del premier questa operazione “risolleverà le condizioni d’Israele a livello mondiale”... ora passiamo a un’altra notizia... un autobus...-

Tony spense la radio e fissò Ziva incuriosito...

- Tu ne sai qualcosa su questa misteriosa Operazione Messiada, Vicedirettore del Mossad?-

Ziva non rispose e guardò il vuoto davanti a lei...

Aveva meno tempo del previsto e soprattutto non aveva un piano per impedire che l’Operazione Messiada iniziasse...

- Dobbiamo assolutamente impedirlo...- disse pensando ad alta voce.

- Che cosa, rosh katan?-

- Che l’Operazione Messiada venga messa in atto...-

- Perché? Che ha di così terribile questa operazione?- domandò DiNozzo curioso ma allo stesso tempo preoccupato.

- Potrebbe essere l’inizio della fine...- rispose lei seria.

In breve racconto loro del piano di Hazif.

Lo sguardo di Tony durante il racconto non era cambiato... era sempre stato serio e spaventato... fissato sul vuoto.

- C’è un qualche modo per impedirlo?- disse dopo parecchio silenzio.

- Non me ne vengono in mente ora...- fece lei mortificata.

- Cavolo tu sei il Vicedirettore del Mossad! Devi fare qualcosa!-

- Non posso fare niente! Ho già provato a convincerlo! Ma lui non mi ascolta... è impazzito!-

Tony si passò una mano tra i capelli...

Dovevano fare qualcosa...

- Quindi ti sei già arresa? Rischiano di morire miliardi di persone e tu sei così tranquilla?!? Dobbiamo fare qualcosa...-

- Se potessi lo farei non trovi?-

Tony rifletté chiudendo gli occhi...

- E se provassimo con la forza?-

- Tipo “tortura finché non ci ripensa e ci supplica di smettere”?- domandò Ziva.

- Già... e tu sei una maga in quest’arte...-

Afek guardò Ziva preoccupato per le parole di Tony...

- Ma è immorale Tony! Torturare un uomo!-

Afek tirò un sospiro di sollievo...

Per fortuna almeno Ziva era ragionevole...

- Ok DiNozzo ci sto...- continuò la ragazza sorridendo maligna.

Afek deglutì nervosamente...

A quanto pareva neanche Ziva era ragionevole...

- C’è solo un problema...- continuò la ragazza - come facciamo ad entrare? Dimentichi forse che ha tentato di farci fuori? E ci lascerebbe entrare al Mossad come se nulla fosse? Io avevo già pensato a questa cosa della tortura, ma non possiamo entrare per attuarla... quindi...-

- Oh rosh katan... per una volta pensa positivo... ci faranno entrare vedrai...- disse Tony sempre guardando nel vuoto.

- E cosa te lo fa pensare?-

Lo sguardo di Tony si poggiò su di lei.

E dopo aver fatto un sorrisetto enigmatico tipico di Gibbs rispose:

- Me lo dice il mio istinto...-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tel Aviv 19:45 ora locale

Quartier generale del Mossad

 

- Allora... io... vi lascio qui! Shalom! Mazel tov!-

Erano state queste le ultime parole di Afek prima di partire a tutto gas per andare il più lontano possibile dal quartier generale del Mossad.

Tony e Ziva ora si trovavano al suo interno e camminavano nervosi...

- Siamo sicuri che cederà?- domandò la ragazza.

Lui la fissò negli occhi indeciso se mentire o no...

Optò per la seconda.

- No... non è sicuro... ma è meglio fare un tentativo almeno no?-

Ziva si fermò e fissò il pavimento.

- Ehi... che c’è?- le chiese Tony avvicinandosi.

- È che... credo di aver paura, Tony...- disse lei alzando gli occhi - se falliamo tutte quelle persone moriranno... per colpa mia... ho paura per gli altri...-

Che intendeva dire?

Mica era colpa sua se quel pazzo del Direttore del Mossad aveva ideato quel folle piano!

Nei suoi occhi scuri riusciva a distinguere chiaramente un senso di smarrimento e un terrore così vivido che non avrebbe mai creduto di vedere in quella ragazza così forte e indipendente...

Le mise un mano sulla guancia.

- Non hai coraggio se non hai paura...-

Ziva sorrise e lo abbracciò.

- E questa cosa è? Una frase di uno dei tuoi film?- scherzò lei sorridendo.

Lui invece rimase piuttosto spiazzato...

- Come fai a saperlo? L’hai visto anche tu?-

Lei si staccò dall’abbraccio e lo fissò un po’ divertita e un po’ offesa, poi gli diede un pugno sul braccio.

- Ahi! E questo per cosa era?!?-

- Per aver copiato la frase da un film anche in un momento “delicato” come questo!-

- Ma è un bel film... “Bounce”... con Ben Affleck e Gwyneth Paltrow... regia e sceneggiatura di Don Roos... musiche di Mychael Dann...-

In breve Tony cominciò a raccontare la trama...

Ma Ziva era troppo preoccupata per ascoltarlo...

Erano riusciti a entrare senza problemi...

Quasi come se lei e Sara non fossero mai state attaccate... come se Hazif non avesse tentato di uccidere lei e Tony... come se in quel momento al resto del mondo non gliene fregasse nulla di loro...

E ora stavano girando per i corridoi del Mossad indisturbati...

C’era qualcosa che non quadrava...

Se Hazif la riteneva un pericolo per il suo piano tanto da tentare di ucciderla perché ora non la faceva buttare fuori?!? 

Oppure non la faceva direttamente fuori?!?

E soprattutto perché era riuscita ad entrare tranquillamente senza che facessero qualcosa in più delle solite domande e perquisizioni?

Qualcosa non andava...

E lei doveva scoprire che cos’era prima che fosse troppo tardi...

- Ehi... Ziva... Zivaaaa...- la chiamò Tony.

- Si... che c’è?- domandò tornando alla realtà.

- Dovrebbe essere questo l’ufficio di questo Hazif...-

- Si... è questo...- confermò lei osservando spaventata la targa scritta in ebraico.

A quanto pare era già troppo tardi...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tel Aviv 19:59 ora locale

Quartier generale del Mossad

 

Ziva prese un bel respiro e aprì la porta.

- Si bussa prima di entrare!- tuonò Hazif.

Era seduto alla sua scrivania e stava controllando delle carte...

I cappelli biondi erano tenuti indietro da minimo un quintale di gel, sul naso aveva degli occhiali da lettura con la montatura nera, dietro i quali gli occhi blu risplendevano come sempre...

Era tutta la notte che trafficava cercando di rendere la rivincita di Israele perfetta, di rendere l’Operazione Messiada perfetta e a prova di manomissione. Era molto stanco e non vedeva l’ora di andare a letto per riposarsi o magari anche per conoscere un po’ più a fondo la sua nuova segretaria...

Come vide entrare Ziva, però, mollò tutto e si diresse a grandi passi verso di lei...

Era più abbronzato del solito e indossava un completo blu notte su una camicia candida.

- Ciao Ziva, ma cherié!- la salutò con il suo miglior sorriso.

Che però scomparì non appena vide entrare anche Tony.

- Ah... vedo che non sei sola...- borbottò seccato e nervoso.

Squadrò Tony da capo a piedi e fece una smorfia disgustata...

Era così schifosamente banale...

Non aveva nulla di speciale... era un normalissimo americano medio...

Non troppo bello... non troppo intelligente... non troppo sexy...

Insomma, Tony DiNozzo non era niente di che...

Eppure era riuscito a catturare il cuore di Ziva...

Perché???

Cosa aveva lui in meno di quello???

DiNozzo gli fece un cenno del capo e gli rivolse uno sguardo minaccioso e per niente intelligente...

Era anche un tipo rozzo quindi...

Come diavolo aveva fatto allora a conquistare Ziva?

- Non puoi attuare l’Operazione Messiada!- gridò la ragazza senza perdere tempo.

Questo distolse Hazif dai suoi pensieri.

L’uomo sorrise, poi si allontanò e si andò a sedere sul divanetto...

- Si invece... e tu non potrai impedirmelo... nessuno potrà impedirmelo...-

 

 

 

 

 

* Stranamente solo una nota sulla lingua...

Mazel tov!: Buona fortuna!

* Ecco il tanto richiesto e sospirato ritorno di Hazif... che la mia editor mi ha gentilmente ritornato (con te faccio i conti dopo e non ti dedico una nota a piè di pagina!)

* Spero che la citazione del film vi sia piaciuta, non è molto famoso, anzi per niente, ma a me piaceva, quindi...

* Mi dissocio completamente dalle affermazioni sul nostro Tony da parte di Hazif, anzi, io e Roshy ci stiamo occupando della sua punizione muahahahah! Chi vuole unirsi a noi?

  
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