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Autore: Freez shad    13/06/2016    8 recensioni
Cosa accadrebbe a Nick se Judy, prima di partire, si preoccupasse di non lasciarlo solo.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Benjamin Clawhauser, Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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Era ormai pomeriggio inoltrato, circa le cinque e mezzo; il turno di lavoro era da poco terminato e Nick, indossando il suo solito ma comodo abito, poteva tranquillamente dichiararsi pronto; pronto per uscire in compagnia di quegli insoliti compagni che, tra l'altro, stavano facendolo aspettare, fuori dallo spogliatoio della centrale dove li aveva da poco lasciati a cambiarsi.

Mentre attendeva quelle due..... "lumache ultra-vitaminizzate", Nick non poté fare a meno di pensare a quello che era successo la sera precedente:
 
Come avevano stabilito, tutti e tre si erano dati appuntamento dopo l'orario di lavoro nell'ufficio del capitano Bogo, probabilmente il luogo più sicuro e discreto della città, per definire le regole di quella loro sfida e stabilire chi le avrebbe dato inizio.
Per quanto riguardava la parte delle regole, tutto si era risolto in  maniera pacifica in quanto, di comune accordo, questo regolamento doveva essere basato su pochi ma ben delineati punti che spaziavano dal divieto di rifiutarsi nel partecipare a qualunque svago che lo sfidante avesse proposto, all'obbligo della sincerità riguardante il voto finale dell'ultimo giorno.

Con l'aggiunta di una piccola clausola che, senza dare troppe spiegazioni, era riuscito a far accettare sia a Clawhauser che all'irascibile capitano; questa riguardava l'impossibilità di tutti i partecipanti nello sfruttare la propria posizione, lavorativa o fisica, come mezzo di rivalsa per qualsiasi iniziativa che non fosse stata apprezzata durante il turno avversario.

Conclusa la parte facile, rimase quella ben più complicata dello scegliere la modalità per determinare chi avesse dato inizio alla contesa; dopo varie proposte e varie prove, alla fine la sorte scelse Clawhauser come primo sfidante e Bogo come secondo.
Tale scelta però lo confuse tanto da non riuscire a scegliere quale reazione fosse stata la più appropriata da mostrare; avrebbe voluto piangere al pensiero di una serata in stile ghepardo mangia-ciambelle,  che gli aveva provocato persino timore su cosa avesse previsto quel suo programma che si era tanto affrettato a compilare; viceversa avrebbe voluto ridere in quanto, se questo non fosse stato apprezzato da capo " Bufalo Musone ", poteva sperare che quest'ultimo, al suo turno, si sarebbe rifatto sul felino piuttosto che su di lui per il modo irrispettoso con cui lo aveva provocato quella mattina.
Ma alla fine preferì farsi una risata e sperare per il meglio.
 
Ma da quanto tempo stava aspettando?

<< Ehi, vi siete persi? Volete che invii una squadra di ricerche in vostro soccorso? >> al che il bufalo uscì, mostrandosi con un semplice jeans scuro e una maglietta bianca senza maniche,
<< Molto divertente, Wilde! Vedo che il suo stupido umorismo non l'abbandona neanche fuori dal lavoro >> fece scocciato Bogo,
<< Hai un ottimo spirito d'osservazione Bogo >>, rispose sfacciata la volpe
<< Chi le dà il permesso di usare il "tu" con me >>,
<<  La clausola sulle iniziative. Sai, quella che vi proposi e che entrambi avete accettato incondizionatamente >> lo provocò Nick, << Giuro che dopo averla licenziata, la ucc.... >>
<< Mi dispiace Bogy, ma non puoi farlo, ricordi? >>.
 
Si stava divertendo come un matto. Si, doveva ammettere a sé stesso di essere una lurida carogna in quanto, proprio grazie a Bogo, aveva ricevuto insieme a Clawhauser il solo turno diurno a lavoro per poter partecipare alla loro sfida, ma la possibilità di prenderlo in giro, irritarlo e godere della propria furba immunità era un'occasione troppo ghiotta, oltre che attesa, per non sfruttarla.
 
<< Me lo ricordo stia tranquillo. Piuttosto eviti di chiamarmi Bogy se ci tiene alla lingua. Clawhauser, si sbrighi! >> urlò al ghepardo.
Il povero felino fece immediatamente capolino dallo spogliatoio, ma non ancora del tutto pronto; era uscito mentre stava ancora strenuamente lottando con la propria giallognola maglietta che, oltre a sembrare stretta, non pareva collaborare nel coprirli la voluminosa pancia.
Persino quei suoi celestini pantaloni che aveva indosso non erano ancora stati allacciati con la robusta cintura che gli ciondolava da una parte.

' Una cintura? E dove ha trovato dei pantaloni così larghi da servirgli persino una cintura? ' si domandò Nick, osservando l'abbigliamento del collega 'Ah, già! Nel negozio di vestiti per elefanti. Logico. ' 


<< Clawhauser! Ritorni immediatamente dentro a vestirsi prima che io stesso, come cittadino, la denunci per oltraggio alla pubblica decenza >>, lo rimproverò il capitano spaventandolo tanto che, una volta rientrato, si ricontrollò più volte per accertarsi di essere accettabile.

Finalmente, quasi mezz'ora dopo, tutti e tre si ritrovarono in strada , passeggiando per i marciapiedi, con il gioviale ghepardo a guidarli e a elencare i posti che li attendeva
<< Bene, ad attenderci stasera ci saranno:
Una gastronomia che ha da poco inaugurato e sono curioso di vedere - e non solo -, una pasticceria che fa le migliori ciambelle di tutta Zootropolis, una pizzeria che organizza un giro pizza "mangia finché scoppi" >> , ' immagino che tu l'abbia ripulita se non sei ancora morto ', pensò sarcastica la volpe << seguita da questa gelateria, che ha creato il nuovissimo gusto alla macedonia di frutta, e terminando con una sorpresa che sarà aperta da stanotte >>, fece, mentre entravano nella gelateria presentata.
<< Clawhauser, è sicuro che questa sia una sua giornata tipo? Con tutto questo cibo? >> domandò serio Bogo che, come risposta , ottenne solo un semplice accenno con la testa del felino, troppo impegnato a " ingoiarsi" il suo nuovo gelato << Si rende conto di quante calorie ha appena fatto intendere di assumere? E di quante ne vuole far assumere a me, sopratutto! Deve pensare di più alla sua linea, come un poliziotto che si rispetti >>,
<< Ma capitano, mi servono per reintegrare le energie che spendo al lavoro. Lei non può immaginare quanta fatica occorre smistare delle carte, rispondere al telefono, trattare con il pubblico e ricordarsi di fare merenda ogni tanto >> disse con convinzione il ghepardo, come se il suo compito fosse tanto arduo quanto lo scalare una ripida montagna,
<< E questo lo chiama faticare, pensi a quante calorie spendono i suoi colleghi quando.... >>.

In tutto questo, Nick si ritrovò comodamente seduto su una poltroncina della gelateria, gustando il suo immancabile gelato al mirtillo, ad osservare e a deridere tra sé i due animali che gli stavano offrendo uno spettacolo imperdibile:
Da una parte un forte bufalo ossessionato dalle calorie, da una vita sana e da una corretta alimentazione da sportivo; dall'altra un ghepardo obeso, goloso e che considera faticoso persino ricordarsi della merenda.

<< Ragazzi, basta! State dando spettacolo, anche se divertente lo ammetto. Bogy, ti devi rassegnare al fatto che oggi tocca a Clawhauser gestire il gioco e tu non puoi fare altro che assecondarlo. Scegliti un gelato e andiamo al prossimo appuntamento >>,
<< D'accordo. Ma le ho già detto di non chiamarmi piu Bogy altrimenti......ci siamo capiti, no? >> disse il bufalo, fulminandolo con li sguardo.

C'era riuscito. Era riuscito nell'impresa tanto sperata di farlo irritare e di scatenare questa contro il suo adiposo collega. Ora poteva starsene tranquillo fino alla fine della competizione.

Dopo aver visitato tutti locali e giunta la sera, i tre si ritrovarono nuovamente per le strade e sempre guidate dal ghepardo che li stava portando chissà dove,
<< Allora, vi state divertendo? >> chiese sincero Clawhauser, da poco uscito dall'ultimo locale della lista dove aveva fatto per quattro volte quel famoso giro pizza che , secondo i patti, dovettero fare anche Bogo e Nick,
<< Bhe, se vuoi considerare il rischio di un ricovero in ospedale per indigetione una forma di divertimento, allora posso tranquillamente risponderti di sì >>, rispose con sarcasmo la volpe camminando sorretta dal bufalo che, faticando a respirare, annuì  appoggiando l'affermazione di Nick, 
<< Davvero? Meno male che non vi ho invitato a cana, allora! >>, a quell'affermazione Bogo, se non miracolosamente trattenuto da Nick, sentì l'irrefrenabile impulso di saltargli addosso, cosa che però avrebbe infranto le regole.
<< Comunque, ora è il momento della sorpresa. Guardate! >> fece il ghepardo, indicando l'insegna di un Duna Park, << Che ne pensate? Se non vi divertirete qui, io non so più che fare. Vuol dire che mi dichiarerò sconfitto >>, concluse Clawhauser, entrando per primo a fare i biglietti.

Come era facile immaginare, per il capitano, tutto quel luccicante spettacolo di luci accompagnate da musiche e giochetti infantili, non era altro che una perdita di tempo e un modo per esporsi al ridicolo; ovviamente fu costretto a partecipare a qualunque attrazione che a Clawhauser fosse venuta in mente, compresa alla casa degli specchi dove fu costretto, a causa della rabbia che gli aveva provocato quel labirinto, a risarcire il giostraio per tutti gli specchi che aveva infranto per uscirvi.

Per Nick invece era diverso, era come entrato in trance. Aveva accolto l'immagine di quel parco come ad un amico che, dopo anni di lontananza, si era ripresentato alla porta di casa sua: il sé stesso da piccolo.
In effetti di anni ne erano passati tanti da quando non era più quel piccolo volpacchiotto che frequentava quei nomadi parchi alla ricerca di un amico sincero, invano, per poi ritornare triste, ma risoluto a non darlo a vedere, dalla madre.
E ora si ritrovava lì, con un bufalo irascibile e un ghepardo grassottello, come primi e unici veri compagni.....di gioco.
Sembrava buffo a pensarci, ma in effetti era così; si stava divertendo veramente e in una maniera che avrebbe voluto tanto provare in tenera età.


<< Ehi, Wilde! >>, a farlo riprendere dal suo stato comatoso, fu la riconoscibilissima chiamata del capitano che lo stava incitando ad avvicinarsi << Sta forse cercando di fare il furbo? Ora tocca a lei accompagnare Clawhauser nella casa del terrore. Io mi sono stancato >>, sbottò il capitano,
<< Uhm, strano! Eppure mi sembri grande e grosso ,ma...... >>, 
<< Cosa vuole dire Wilde? E la smetta una buona volta di prendere certe confidenze. Mi deve dare del "lei", chiaro? >>,
<< È che non credevo che avessi paura di quella specie di casa delle bambole, insomma....come capo di polizia mi sembra leggermente imbarazzante >>,
<< Io non ho paura, solo non voglio ritrovarmi Clawhauser incollato addosso perché, come minimo, sarà uno di quelli impressionabili all'ennesima potenza >>,
<< Puòdarsi, ma non hai prove, perciò non vedo altre spiegazioni >>, sì, lo stava nuovamente provocando; rischioso ,ma finché funzionava,
<< Ah, si? Clawhauser andiamo, devo far vedere a una specie di novellino di che pasta è fatto il capitano della PDZ >>

Così, mentre quei due erano dentro, Nick se la spassava guardando le foto, che via via venivano scattate, che li ritraevano l'uno attaccati all'altro spaventati.

Doveva assolutamente averle.


N.d.A. 

Ecco il secondo. Spero lo trovate abbastanza divertente.
Per quanto riguarda Nick, mi sono preso la libertà di aggiungerli questa esperienza.pur cercando di mantenerlo IC.
Fatemi sapere com'è.
Ciao a presto.

 

 

   
 
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