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Autore: harry_alexm    13/06/2016    2 recensioni
--Interattiva dopo il capitolo 2--
Ciao, mi chiamo Giovanni Mancinelli, ho vent'anni e sono un giocatore di quidditch.
Questa è la storia di come mi sono ritrovato a guidare una squadra neopromossa di una città totalmente digiuna del "nobile sport degli stregoni" nel suo primo anno nella Serie A del quidditch italiano.
Più o meno. Nel senso che non l'ho fatto da solo, altrimenti non si chiamerebbe "squadra". Il succo, però, lo avete capito.
Genere: Slice of life, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si cambia... beh, tutto; o quasi.

 

Venerdì 10 giugno 2016.

Una semplice data, ma dal suono così drammatico, finché non si sa con esattezza cos'è successo. È buffo pensare che, fino all'anno scorso, la mia principale preoccupazione in questo periodo fosse di mettermi in pari con la maturità babbana.

Ma andiamo con ordine, altrimenti potrei perdermi in partenza ogni potenziale lettore.

 

Mi chiamo Giovanni Mancinelli, ho vent'anni e sono un mago. Sono nato a Trento, nell'Italia nord-orientale, da madre trentina e padre tosco-marchigian-romano, entrambi babbani, sono cresciuto amando i libri di Harry Potter finché, nel 2006, non sono stato ammesso all'Accademia di Magia di Boscobolla, sulle dolomiti.

A scuola mi sono distinto nella trasfigurazione, nella meteomagia e nel quidditch.

Nel biennio dopo il diploma ho studiato per ottenere un titolo di studio babbano e, parallelamente, ho giocato come riserva del grande Giovanni Fabbri nei Neptunes di Trento, finché, l'anno scorso, l'ormai trentaseienne cercatore nazionale si è ritirato.

 

A quanto pare, però, dopo una stagione inferiore alle altissime aspettative che gravavano sui Neptunes, i vertici societari hanno deciso che non sono ancora adatto a giocare in una squadra di livello internazionale, non perlomeno in un ruolo in cui non posso contare su dei compagni di reparto come quello del cercatore.

 

È andata più o meno così:

 

-Buongiorno presidentessa, voleva parlarmi?-

-Ciao Giovanni, accomodati. Come reputi, a livello personale, la stagione appena conclusa?-

-A livello personale? Positiva. Credo i essere migliorato molto sia a livello tecnico che tattico, fisico e soprattutto come persona.-

-Come giudichi il tuo apporto ai risultati della squadra?-

-I risultati sono frutto del gioco di tutta la squadra, non di un singolo. Sotto questo punto di vista, a volte ho avuto difficoltà a gestire il ritmo di gioco, e in alcuni casi questo è costato la vittoria, altre volte i miei compagni e il coach sono riusciti a "rimettermi in scia"...-

-Ti rendi conto che questa tua difficoltà viene esaltata dal tuo ruolo, vero?-

-Davvero, presidentessa, non capisco che cosa...-

-Ho parlato con l'allenatore e abbiamo deciso che le tue competenze attuali, nonostante il tuo potenziale non si discuta, non sono ancora tali da poter giocare titolare in una squadra con le ambizioni di Trento. Alla lunga, sarebbe uno stress eccessivo per te e per noi, sapere che non hai un controllo pressoché completo su ciò che succede in campo. Pertanto abbiamo deciso di transare il restante anno di contratto che ti lega ai Neptunes a favore di un'altra squadra, scaduto il quale potrai decidere di firmarne un altro per un'altra società, se non addirittura, se ci dovessero essere i presupposti, di tornare a Trento.-

-Ovvero...?-

-Volevo appunto parlarti di questo. Abbiamo ricevuto offerte economicamente e tatticamente valide da un numero di squadre abbastanza limitato: la più prestigiosa è sicuramente il Pride of Portee; è un bel viaggetto, ma ti permetterebbe di sperimentare direttamente le differenze tra il quidditch italiano e quello britannico. I Cap Corse Capitains sono alla disperata ricerca di un sostituto per Cavalieri e tu saresti tatticamente perfetto; inoltre la Corsica è geograficamente italiana, quindi non si porrebbe il problema del "lunghissimo viaggio in terre sconosciute". Anche i Bulls di Torino vorrebbero rilanciarsi con le tue prestazioni, oppure le neopromosse Zebre di Udine, che sono disposte a puntare quello che potrebbe essere metà del loro budget per assicurarsi il tuo contributo ai risultati della prossima stagione.-

-Forse dovrei parlarne col mio procuratore.-

-Un gufo gli sta già portando per iscritto quanto ti ho appena comunicato a voce, ma devo avvertirti che il tuo stipendio non varierà tra una scelta e l'altra, né sarà di tanto maggiore a quanto hai guadagnato quest'anno con noi.-

-Pensavo piuttosto all'eventualità del rinnovo contrattuale, ovvero alla possibilità per lui di agevolare il mercato di altri suoi assistiti... ad ogni modo, vi ringrazio per la possibilità di crescere che mi avete dato in questi tre anni.-

-Siamo noi che ringraziamo te per quello che hai fatto, cogliamo l'occasione per augurarti buona fortuna per il tuo futuro. Attendiamo notizie dal tuo procuratore.-

 

Così, insomma. Non mi ha neanche chiesto, che so, “come stai?”.

Poi c'è stato il colloquio col mio “pvocuvatove”, un ex-allenatore che ultimamente ha preso a cuore i contratti di gran parte dei giovani italiani, ma soprattutto ha le idee chiare su come si cresce un giocatore dentro e fuori dal campo, o almeno lo spero:

 

-Devi capive, cavo Giovanni, che sceglieve, una squadva non è come sceglieve dove andave in vacanza. Ci sono notevoli fattovi da teneve in considevazione; ad esempio: sapvesti vappovtavti con dei compagni di squadva in lingua inglese? E in fvancese?-

-In inglese penso di sì, in francese quasi certamente no, ma non so se in Corsica parlino francese...-

-Sono in Fvancia, che lingua dovvebbevo pavlave?-

-Dialetto corso?-

-E tu sai pavlave in dialetto covso?-

-No, ma credo sia simile all'italiano...-

-Ma non è questo il punto! Sono in Fvancia, quindi pavlano con i non-covsi in lingua fvancese. Qundi Cap Covse non ti vedvà giocave con lovo, l'anno che viene.-

-Aspetta, quindi quando dici “notevoli fattori da tenere in considerazione” intendi che le squadre francesi sono da scartare a prescindere?-

-No, ma pavtono semplicemente sfavovite. Povtvee savebbe una destinazione ideale, invece, salvo che non ha un pvogetto tecnico tangibile: andvesti lì per una stagione, ti mettevesti in mostva in un campionato pvestigioso, impavevesti qualcosa di tattico sul campo di gioco, se sei bvavo, e poi chissà.-

-Non suona tanto bene, infatti. Sei sicuro delle tue fonti?-

-Pev favove. Basta guavdave. Negli ultimi anni sono sempve avvivati tva la decima e l'ottava posizione senza mai cambiave più di un giocatove nella stessa estate, e mai uno tatticamente vilevante. Io ti dico “Lascia pevdeve, e vinci piuttosto da un'altva pavte”.-

-Ottimo, quindi avanzano Torino e Udine.-

-Tovino l'ultimo anno è avvivata decima, puv avendo un vostev da finale scudetto. Ova devono dave l'impvessione di potevci vipvovave subito, sostituendo i giocatovi più deludenti con altvi che vischiano di diventave a lovo volta cavne da macello: bvuttissima situazione pev tutti. Tovino non potva pvogvammare la pvossima stagione su otto mesi, ma dovvà vincere il più possibile, sia subito, sia a fine stagione.-

-Oppure Udine, che è neopromossa ed è disposta a puntare metà budget su un cercatore di vent'anni per una sola stagione.

-Sembva la pvoposta più debole, ma guavdala in faccia: non ci sono aspettative, ma c'è tantissimo entusiasmo e voglia di fave. C'è una squadva da costvuive col contvibuto di tutti. E a fine stagione puoi fave quello che vuoi senza che ti si possa dive nulla. In più vimani vicino a casa e alla tua famiglia: cosa vuoi di più?-

-Aspetta un attimo: che progetto tecnico ha Udine?-

-Beh, innanzitutto ha un allenatove stimabilissimo come Quentin Vavel*: hai visto come ha ovganizzato la stagione della pvomozione? È pavtito lavovando moltissimo sulla squadva e dedicando al piano pavtita poco tempo, e s'è visto dai visultati sul campo; poi, più o meno a dicembve, ha viportato quanto ha costvuito nei mesi pvecedenti sul campo, un vevo e pvopvio cvescendo Vaveliano, ed ha ottenuto la pvomozione. Comunque, se vuoi, posso ovganizzavti dei colloqui, anche con gli allenatovi di tutte e quattvo le squadve, così puoi favti un'idea più appvofondita dei singoli pvogetti. Ad ogni modo, il mio paveve l'hai sentito.-

 

Questo è il mio procuratore. Un tipo originale, senza dubbio, ma che sa il fatto suo.

La prossima settimana viaggerò tra l'isola di Skye, Macinaggio, il Piemonte e il Friuli per i colloqui tecnici, dopodiché annuncerò pubblicamente la mia scelta. Sicuramente, però, parlare col “pvocuvatove” mi ha dato parecchio a cui pensare.

 

 

 

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* ”Vavel” significherebbe “Ravel” (con l'accento sulla “e”), ma il difetto di pronuncia del procuratore lo ha storpiato orribilmente. Mi sembrava difficile da capire, quindi ho messo la nota.

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Ciao.

Sì, è la mia prima fanfiction, o perlomeno la prima che pubblico.

Diventerà interattiva dal secondo-terzo capitolo, almeno secondo una personale concezione dell'interattività. Vi spiegherò tutto più avanti, non temete.

Per la struttura che avrà, è pensata per seguire in diretta l'andamento del campionato italiano di quidditch, quindi con una partita ogni due settimane, mentre gli aggiornamenti saranno settimanali per raccontare vari aneddoti che si svilupperanno tra i compagni di squadra; stiamo a vedere... (ovviamente gli aggiornamenti estivi saranno piuttosto sporadici, ma è nella logica dell'ordito).

Il primo capitolo ricorda molto un libro di storia campato in aria: ci sono due dialoghi e una descrizione molto precisa del background del protagonista, ma senza neanche accennare per sbaglio al suo colore di capelli. È una scelta mia, commentatela pure; il motivo per cui scrivo qui è quello di fare esperimenti e giudicarne l'impatto, oltre che per migliorare la mia scrittura.

   
 
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