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Autore: elettra1991    15/04/2009    9 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Draco Malfoy ha ricevuto un incarico da Voldemort e sta cercando in sè stesso la forza di portarlo a termine per sopravvivere. Ma non ha fatto i conti con qualcosa che sconvolgerà la sua vita e che gli farà trovare il coraggio e la voglia di non arrendersi e di tornare a combattere e a vivere. Hermione Granger. Dal settimo capitolo: Il Serpeverde appoggiò nuovamente la bocca all'orecchio della ragazza. -Che mi hai fatto Mezzosangue?- la sua voce si perse in un sussurro roco. Hermione lo guardò senza capire, terrorizzata da ciò che Malfoy avrebbe potuto farle. -Non fingere di non capire, Granger. Mi sei sempre in testa. Che mi hai fatto? Avanti rispondimi.-
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
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Dedico questo capitolo a phedre91, una grandiosa scrittrice, un'ottima lettrice ma soprattutto...una fantastica e unica amica.
Senza di lei questo capitolo probabilmente non sarebbe neppure stato scritto.
Grazie Ceci, per la storia e per tutto il resto.


Hermione si guardò attorno, spiazzata e ansante.
Lo spazio che la circondava pullulava di mantelli neri e figure indistinte, che si muovevano lentamente.
Chris, alla testa del gruppo, fece cautamente qualche passo indietro, portandosi davanti a Sebastian che, rigido, scrutava con occhi gelidi quel gruppo di persone a cui per destino sarebbe dovuto appartenere.
Chissà se là in mezzo c'era anche suo padre...
-Siamo in trappola- gli sussurrò Mason, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. -Dobbiamo aprirci un varco ed andare via di qui.-
Anderson non rispose, non ce n'era bisogno. Sapeva ciò che doveva fare.
Lottare, fino in fondo, a costo della vita. Sentiva l'adrenalina infiammarlo e la brama di duellare galoppargli nelle vene, come era sempre stato.
Eppure questa volta si sentiva diverso.
Non voleva realmente essere lì, non voleva davvero combattere quella battaglia, perchè il rischio di non uscirne vincitore era eccessivamente alto.
Non che le altre volte in cui aveva affrontato pericoli con i suoi colleghi Auror le possibilità di riuscita fossero maggiori, intendiamoci, ma negli altri casi tutte le conseguenze avrebbero riguardato solo lui. Rischiava solo e sempre in prima persona.
Ora no.
Ora c'era troppo in gioco, troppo da perdere, e lui non poteva permetterselo.
Sentì la mano di Laine sfiorare la sua, talmente erano vicini, e la strinse di rimando.
Probabilmente la ragazza aveva intuito i suoi pensieri.
Probabilmente coincidevano con i suoi.
Nessuno si muoveva, da nessuna delle due parti.
I contendenti sembravano in sospeso, senza un fiato, in attesa che qualcuno agisse per primo, che qualcuno si decidesse a spezzare quell'immobile barriera che sembrava avvolgerli tutti.
L'aria era così densa, il luogo così silenzioso, che si potevano quasi udire i battiti dei cuori che palpitavano nell'attesa di una battaglia senza esclusione di colpi.
Rimasero così, in silenzio, a scrutarsi per molto tempo....o forse solo per pochi secondi.
-Dateci Potter- biascicò infine una voce rauca, provenente dall'oscurità- Non avete nessuna possibilità, siete circondati! Davvero volete soffrire inutilmente?-
Prima che qualcuno potesse replicare Harry, sentendosi chiamato in causa, fece un passo in avanti, verso la direzione da cui proveniva la voce.
-Evitate di parlare di me come se non ci fossi!- replicò il ragazzo in tono duro -E dite al vostro Padrone che se mi vuole non ha che da venire a prendermi...O ha troppa paura?-
I Mangiamorte tacquero per un istante quindi reagirono di scatto, infuriati per le ingiurie pronunciate da quel ragazzino sconsiderato.
-L'avete voluto voi! Incarceramus!- gridò lo stesso uomo di prima, scagliando l'incantesimo verso il Bambino Sopravvissuto, approfittando del fatto che il buio lo stava avvolgendo.
Diverse corde colpirono Harry che, malgrado stesse costantemente all'erta, a causa dell'assenza di luce non aveva notato nulla, ma il risultato fu solo un sottile laccetto che gli circondò i polsi.
Potter li allontanò di scatto uno dall'altro, spezzando il filo che li teneva uniti con rabbia ed estrema soddisfazione.
La potenza della stirpe di Elenie li proteggeva tutti.
Seb, Lupin e Tonks furono i primi a rispondere all'attacco. I fasci di luce creati dagli incantesimi rischiaravano ad intermittenza la sala, rivelando l'elevato numero di nemici presenti.
Un istante dopo tutti si ritrovarono con almeno un Mangiamorte addosso.
Harry, chinando di scatto la testa per schivare una Maledizione Senza Perdono, rispose al fuoco nemico con grande impegno.
Scartò diversi avversari, lanciando numerosi incantesimi e stando attento a non colpire per sbaglio qualche alleato.
Tre Mangiamorte incappucciati corsero oltre ad una porta sulla destra, seguiti a ruota da Carrigan e Mason che urlavano incantesimi.
Il Bambino Sopravvissuto fece qualche passò indietro, scagliando una maledizione a Macnair, che non gli lasciava un momento di tregua, e andò a sbattere la schiena contro quella di qualcun altro.
Col cuore in gola, sapendo bene che se quello alle sue spalle era un Mangiamorte avrebbe avuto ben poco da stare allegro, si voltò, dimenticandosi per un secondo del boia del Ministero.
Quella dietro di lui era Hermione che, da una postazione privilegiata, quasi non vista, mirava a tutti i Mangiamorte che stavano mettendo in difficoltà gli Auror.
Complimentandosi mentalmente con lei per la sua furbizia, Harry le afferrò un braccio.
La Granger, non riconoscendolo, gli puntò la bacchetta alla gola.
-Potrai uccidermi più tardi, se vuoi -le sibilò Potter a denti stretti -Ma adesso sta arrivando Macnair!-
La ragazza sussultò e, senza aprire bocca corse via, con il suo migliore amico alle calcagna.
Ormai la battaglia si era estesa in tutta la parte Ovest della Villa, e tra Auror e Mangiamorte sembrava che nessuno riuscisse a sovrastare gli altri.
-Se continua così siamo nei guai- mormorò Hermione.
Infatti, anche gli Schiantesimi che aveva lanciato fino a poco prima, producevano scarsi risultati.
I Mangiamorte tuttalpiù rimanevano intontiti qualche secondo...la magia Benèfica purtroppo proteggeva anche loro.
I due Grifondoro corsero fino alla porta, inseguiti da Macnair e da un'altra figura incappucciata.
Maledizioni volavano sulle loro teste, e i due sapevano che non dovevano fermarsi.
Erano due contro due...i poteri Benèfici non li avrebbero di certo protetti da un Avada Kedavra...Dovevano trovare un'idea e alla svelta.
Harry ed Hermione passarono sotto ad un arco, sbucando in un salone con un pavimento composto da piccoli tasselli di mosaico, dominato da due maestosi scaloni in pietra, con al centro un enorme fontana e che si aprivano ad ala per ricongiungersi alla fine.
Potter afferrò la Granger, che nel frattempo era rimasta attonita dalla maestosità del palazzo, e la trascinò verso la rampa di sinistra.
Salirono le scale fino a metà, ma improvvisamente dalla cima si spalancò il portone, che sbattè con forza.
Con sommo orrore di Hermione, fece la sua apparizione Bellatrix Lestrange, senza cappuccio.
Il volto scavato ed eccessivamente pallido faceva contrasto con gli occhi scuri, crudeli e folli.
Appena li vide, la donna proruppe in una risata sguaiata e malignamente divertita.
Harry si voltò giusto in tempo per vedere Macnair passare sotto l'arco dal quale erano entrati anche loro due pochi secondi prima. Il volto del boia era distorto da un sorriso spietato.
-Ma guarda un po'...la Mezzosangue e il Bambino Sopravvissuto!- disse Bellatrix, muovendosi lentamente verso di loro.
La Granger si guardò attorno, frenetica, tenendo alzata la bacchetta, alla ricerca di una via di fuga...ma non ce n'erano.
Stavano a metà scala, sulla cui cima troneggiava la Lestrange e al cui fondo attendeva Macnair.
In quel momento, in cui i due ragazzi stavano elaborando mentalmente le più svariate strategie d'attacco, un enorme boato fece voltare Bellatrix verso la porta da cui era entrata.
Il portone era saltato e un'anta, divelta, era a terra in mille pezzi, mentre l'altra ancora penzolava dal cardine.
La battaglia era entrata nel salone.
Ginny e Seamus combattevano contro Yaxley, Neville correva inseguito da fruste di fuoco, e Dean, alle sue spalle, tentava in tutti i modi di aiutarlo.
Lupin, Christopher e gli altri non si vedevano, ma attraverso la parete si udivano botti e urla, che indicavano che indicavano che anche loro erano indubbiamente impegnati.
I ragazzi, giratisi un istante per seguire i loro amici, sentirono ancora una volta la risata di Bellatrix alle loro spalle.
Harry, sentendo di nuovo quella fredda e spietata risata all'improvviso si accorse di tremare, ma non era paura, era rabbia!
Quella era un'assassina, colei che gli aveva portato via Sirius...colei che aveva riso in quello stesso modo un istante dopo averlo ucciso davanti ai suoi occhi.
Bellatrix, scambiandosi un cenno con Macnair, scese ulteriormente verso i due ragazzi, e l'uomo iniziò a salire.
Hermione non perse tempo. Era abituata ad agire con freddezza anche nelle situazioni più buie, e a trovare una via d'uscita quando era sotto pressione.
Afferrò Potter per il gomito e lo strattonò per avvicinarlo a sè.
-Harry- gli sussurrò cercando di non farsi udire -al mio tre fai un Sortilegio Scudo!-
Il ragazzo ringhiò una protesta, aveva la mente annebbiata, l'unica cosa che voleva in quel momento era ammazzare quell'orribile donna.
-Harry ascolta- tentò di farlo ragionare la Granger, guardando preoccupata i due Mangiamorte che si avvicinavano sempre di più - non ce la faremo a sconfiggerli, così! Per favore! -lo supplicò quasi, vedendo che lui non l'ascoltava -Fallo per Ron! Ha bisogno di noi!-
Quell'argomentazione sembrò convincerlo.
Il Grifondoro annuì, deciso.
Hermione sospirò di sollievo.
-D'accordo. Al mio tre. Pronto? Uno, due...tre!-
-Protego!- gridò Potter.
La ragazza contemporaneamente rivolse la bacchetta verso loro due e, approfittando della barriera che li avvolgeva urlò: -Wingardium Leviosa!-
Subito i due compagni vennero sollevati dagli scalini, sospesi sopra la fontana vuota.
Bellatrix, presa alla sprovvista, alzò la bacchetta verso i ragazzi.
-Avada Kedavra!- strepitò, rabbiosa.
Il fiotto di luce verde cozzò contro la barriera opalescente, spezzandola.
Il braccio di Harry vibrò...la Lestrange era potentissima!
Ancora una volta la Mangiamorte alzò la bacchetta.
-Avada....- ripetè.
-No!- gridò Macnair, raggiungendola e spingendola poco più in là, facendole perdere il contatto con i Grifondoro -Il Signore Oscuro ha detto che lo vuole vivo..Non puoi ammazzarlo!-
Hermione intanto, impiegando tutto il suo potere magico in quell'incantesimo, riuscì a completarlo, ed entrambi si ritrovarono sui gradini della scalinata opposta, quasi in salvo.



-Quelle non sono scale...Sono una trappola mortale!- annunciò Alice, distrutta.
Elenie si scambiò un sorriso fugace con Matthew, che da dieci minuti prendeva ininterrottamente in giro la sorella, poi rivolse nuovamente la sua attenzione al lungo corridoio che si snodava davanti a lei.
-Non si vede niente...- si lamentò.
-Credo che dovremmo arrischiarci ad accendere una luce- mormorò uno degli Auror, rivelando di non essere privo dell'uso della parola.
-Anche se questo significa attirarci addosso tutti i Mangiamorte delle vicinanze?- fece dubbiosa la Parker.
-Dobbiamo rischiare-
Gli altri si dichiararono d'accordo, quindi procedettero per qualche metro rischiarando la strada grazie alla luce proveniente dalla punte delle loro bacchette.
Il corridoio era in leggera pendenza, umido e freddo, formato da grossi sassi di pietra scura.
Elenie rabbrividì, notando quanto quei sotterranei fossero simili a quelli di Villa Malfoy, nei quali era stata rinchiusa a lungo.
Ai lati del corridoio diverse statue di pietra si ostinavano a decorare quel luogo lugubre, mentre enormi ragnatele si snodavano sul basso soffitto.
Avanzando si notarono le prime gabbie, rigorosamente vuote e putride.
-Probabilmente l'hanno rinchiuso in fondo...- sussurrò Parker.
Erano quasi giunti al termine del corridoio, quando un improvviso rumore li fece voltare.
-Ma guarda chi c'è qui...- sibilò una voce maligna -Avete perso la strada, Auror?-
Una quindicina di Mangiamorte apparve dietro a quello che aveva parlato, sbarrando agli Auror la via per il ritorno.
Alice, dalla sua postazione in prima fila diede una leggera spinta ad Elenie, che si trovava alle sue spalle, esortandola ad andare via.
La Benèfica sgattaiolò nel buio, cercando di non farsi notare, ma invano.
Correndo via, udì distintamente la voce del Mangiamorte.
-Può andare dove vuole la tua amichetta!- ghignò -Tanto non uscirete vivi da qui!-
La Zabini, cercando di non pensare a quelle parole e odiandosi per aver lasciato gli altri in balìa dei nemici, chiamò freneticamente Ron.
Sapeva di essere l'unica in grado di liberarlo, ma quelle maledette gabbie le sembravano tutte uguali, e non aveva il tempo di ispezionarle una per una.
-Elenie!-
La ragazza tirò un sospiro di sollievo udendo la voce del rossino, e corse a perdifiato nella direzione da cui proveniva la sua voce.
Lo trovò alcune gabbie più in là, pallido e spettinato, con delle profonde occhiaie...ma i suoi occhi brillavano di euforia e determinazione nell'oscurità.
-Gli altri stanno combattendo?- le chiese, ansioso.
La Corvonero annuì, protendendo le mani in direzione delle sbarre e Weasley si morse il labbro.
-Non credo abbiano imposto Sigilli- mormorò il ragazzo -Hanno usato le chiavi.-
-E non potevi dirmelo prima?- sibilò Elenie, irritata, ma anche rincuorata...Rompere un Sigillo le avrebbe richiesto tempo ed energie.
-Eh tu mica me l'hai chiesto!- borbottò Ronald, nascondendo un sorriso.
-Stai indietro- avvertì la Benèfica.
-Bombarda!- gridò poi, facendo esplodere le inferriate.
Il rosso uscì, abbracciandola e ringraziandola tutto contento.
-Potresti recuperarmi la bacchetta?- le domandò poi.
La ragazza annuì e, con un semplice incantesimo di appello, recuperò la bacchetta di Ron.
Però...i Mangiamorte dovevano essere proprio sicuri di loro stessi per rendere così facile la liberazione di un prigioniero.
Evidentemente erano certi che chi fosse venuto per liberarlo non avrebbe superato indenne il corpo di guardia.
Ma non avevano fatto i conti con le risorse di Alice...
I due studenti stavano frettolosamente tornando indietro per accorrere in soccorso dei loro amici, che effettivamente si trovavano in serie difficoltà.
Con non pochi problemi stavano affrontando almeno tre Mangiamorte a testa, ed erano in netto svantaggio.
Elenie e Ron li avevano quasi raggiunti quando, però, udirono la voce della Parker che, con un vero lampo di genio urlò: -Piertotum Locomotor!-
Un istante dopo si sentì un gran fracasso percorrere tutto il sotterraneo, mentre tutte le statue di pietra scendevano dai loro sostegni per attaccare i Mangiamorte.
Quando Alice vide la Zabini con accanto Weasley sano e salvo li salutò con un gran sorriso, fiera della sua opera.
-Andiamo!- li esortò -Tanto credo che qui ne avranno per un bel po'!-



Nel frattempo nel grande salone che poco prima aveva visto il rapido scontro tra Harry, Hermione e Bellatrix, la lotta continuava ad infuriare.
Blaise si trovava sotto l'arco, mentre un Mangiamorte gli si stava rapidamente avvicinando, con la bacchetta alzata.
Zabini si piegò in avanti, in posizione di difesa, quando il suo nemico si scostò il cappuccio dal capo.
Il moro Serpeverde si ritrasse, come se lo avessero schiaffeggiato.
Draco era davanti a lui, che lo fissava con espressione di scherno.
Gli occhi di solito argentei e limpidi erano scuri di malvagità e mandavano lampi come nere nuvole che di addensavano sul sole, preannunciando un temporale invernale.
-Draco...ritorna in te, sono Blaise!- sussurrò il ragazzo, disperato, facendo un ultimo tentativo per riportare il suo migliore amico al proprio fianco.
Nello sguardo di Malfoy si fece strada un luccichio di comprensione.
-Blaise? Blaise...e così ti sei unito a loro? Ai difensori dei Mezzosangue e ai traditori? Tu mi disgusti...-
Era la prima volta che parlavano senza gente attorno, e per Zabini quelle parole furono come un pugno nello stomaco.
-Diffindo!- urlò Draco, il volto distorto in una smorfia di gioia perversa.
Qualche goccia di sangue schizzò dal graffio sul braccio di Blaise, che fissò attonito l'amico.
Fortunatamente la magia Benèfica gli aveva evitato il peggio.
Poi il suo sguardo si indurì.
-E' così Draco? Non sai neppure distinguere gli amici dai nemici? Non sei nemmeno in grado di ferirmi seriamente.. - lo sfottè, una nota amara nella voce secca.
Malfoy ringhiò e, con un movimento fulmineo estrasse la spada che pendeva al suo fianco e la brandì contro Zabini.
Evidentemente anche lui era preparato al fatto che i piccoli poteri nulla avrebbero potuto, quella notte.
Blaise non si fece prendere alla sprovvista ed Evocò prontamente una luccicante spada.
Il biondo fece un inchino sarcastico, quindi lo attaccò.
Le lame si incontrarono a mezz'aria, con uno stridio di metallo.
Zabini parò colpo su colpo, roteando su sè stesso per difendersi dai feroci attacchi di quello che era sempre stato il suo più grande amico.
Le spade guizzavano come serpenti scintillanti, luminose, riflettendo la debole luce delle torce. Ogni colpo mandava scintille.
Attirata da quel fracasso Hermione si voltò, e lo vide.
Così bello ed elegante...Con i capelli biondissimi spettinati sulla fronte e gli occhi contratti per l'affanno. Le sottili vene azzurrine delle mani tese allo spasmo mentre le dita affusolate stringevano l'elsa della spada.
Il suo cuore mancò un battito. Per un istante se lo figurò agli allenamenti, mentre affrontava per gioco Blaise, o qualcun altro....
Ma quella volta non sarebbe stato un gioco.
Quella volta la realtà aveva bussato alla loro porta.



Lupin, impegnato a duellare con Doholov, lo vide improvvisamente barcollare e poi cadere svenuto a terra, colpito da una grossa pietra piovuta da chissà dove.
Il lupo mannaro guardò in alto e vide Ron, su un insperato manico di scopa trovato in un angolo, un ghigno trionfante sul volto reso più terribile dal sangue che gli scendeva da un taglio sul sopracciglio.
-Ehi Remus!- gli urlò il rosso atterrando -Ti serve una mano magari?-
Lupin gli sorrise, contento che fossero riusciti a liberarlo.
Dietro di lui spuntarono Matt, Alice ed Elenie.
I due fratelli Parker si gettarono immediatamente nella mischia, mentre la Benèfica lo raggiunse, scavalcando facilmente il corpo esanime di Doholov.
-Dov'è Harry?-
L'uomo la guardò con fiato corto e le indicò la porta in cima allo scalone.
Ancora prima che riuscisse a prendere il respiro, lei si era già precipitata su per gli scalini.
Matt gli rispuntò accanto, spada alla mano nel tentativo di infizare quanti più nemici possibili.
Non aveva nemmeno tentato di usare qualche incantesimo. Aveva preso direttamente alla lettera il consiglio di Christopher.
-Ron!- gridò al rossino, che cercava di individuare i suoi amici -Cerca Laine! Se le succede qualcosa Seb si ammazza!-
Infatti Anderson era più in là, impegnato con numerosi avversari, ma nel suo volto si vedeva l'ansia crescente...la Harris non era nei paraggi.
-Quando l'hai trovata torna all'entrata...dobbiamo radunare gli altri!- ordinò Parker.
Weasley annuì e partì velocemente.
Dovevano andare via di lì, e in fretta.
La cosa più urgente, liberare Ron, era stata fatta...non potevano restare lì a farsi uccidere! Erano già abbastanza nei guai.
Alice intanto combatteva, ma con lo sguardo e con la mente cercava Chris, in mezzo a tutta quella gente.
A un certo punto le parve di scorgere dei capelli biondi e corse verso di lui,
Mason era impegnato a combattere contro un Mangiamorte incappucciato.
Manovrava la spada con destrezza, vederlo era uno spettacolo, ma il suo avversario non era certo da meno.
Chris fece una finta e si ritrasse velocemente, il Mangiamorte cercò di seguire il suo movimento, ma si trovò senza un appoggio e barcollò in avanti.
Recuperato l'equilibrio, gettò indietro il capo e il cappuccio scese.
Alice rimase paralizzata, Mason trasalì.
Richard Anderson, il padre di Sebastian lo fissava.
Gli occhi, così simili a quelli del figlio, erano però gelidi come i ghiacci perenni, il volto serio e scostante.
-Mi fa piacere rivedervi...immagino che anche mio figlio si trovi qui, no? Ma certo, dove altrimenti- mormorò, con un falso sorriso sulle labbra sottili -Lui non ha ancora capito, non ha compreso la potenza e la gloria del Signore Oscuro. E si è unito a voi, ridicoli e illusi, voi che alla fine cadrete!-
Il volto di Christopher si indurì.
-Non è così Anderson!- ringhiò -Non lo sarà mai!-
E con uno scatto fulmineo calò la spada su di lui, che alzò a sua volta la propria lama per fermare il colpo.
E il loro duello riprese...



Siamo quasi in fondo. Questo capitolo non mi convince molto...Spero mi direte cosa ne pensate.
Passo subito ai ringraziamenti:
Gattina_: Naturalmente non posso dirti nulla, anche se come vedi in questo capitolo troverai risposta a molte delle tue domande! Per tutto il resto dovrai aspettare il prossimo!!
Sklupin: Sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, specialmente per quanto riguarda i rapporti tra i personaggi!...A volte ho paura di risultare troppo sdolcinata!
Hollina: Ti ringrazio tanto per la recensione, mi fa piacere che il saluto tra Harry ed Elenie ti sia piaciuto!!
liven: Mi rende sempre molto contenta sapere che qualcuno ha una predilezione per un certo mio personaggio, perchè ciò vuol dire che sono riuscita a dargli almeno un po' di spessore! Dimmi che ne pensi di questo capitolo, mi raccomando! Un bacione!
xx_dreamer_xx: Si si decisamente era un capitolo di transizione, prima della grande(si fa per dire) battaglia! Volevo delineare bene la situazione, cercando di essere abbastanza precisa! Sono contenta che ti sia piaciuto!
Claire_de_lune182: Eccoti accontentata! Draco ha fatto il suo trionfale ingresso, cercando di far fuori Blaise! Nel prossimo capitolo potrai vedere come si comporterà Hermione!!
angiericcio: Sono io che devo ringraziare te, perchè con i tuoi stupendi commenti mi sproni ogni volta a fare sempre meglio e a continuare a scrivere! Quindi grazie grazie grazie!!
erigre: E' bello sapere che c'è qualcuno ad attendere gli aggiornamenti...anche se stavolta sono un pelo in ritardo! Spero mi dirai lo stesso cosa ne pensi!
ackylucky: Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto, grazie mille per la recensione!!
Smemo92: Come vedi si sono ritrovati tutti! E anche Ron è uscito quasi incolume dalle prigioni! Sono stata abbastanza buona dai...Almeno per ora! Un bacione alla prossima
StellaPiton: Che bello una nuova lettrice!! Sono super contenta che la storia ti piaccia, spero che continuerai a seguirmi e a dirmi la tua opinione!!
fratwi: Waaaa! Finalmente conosco "l'amica"! Sei rimasta per molto tempo un'incognita, conosciuta solo attraverso i commenti di liven, e non sai quanto mi faccia piacere ritrovarti tra le recensitrici! Mi auguro di leggere ancora ciò che pensi della storia!
Tanny: Non sai quanto sono contenta di rileggere il tuo nome tra i commenti! Ho davvero temuto che non avresti più seguito la storia, e sono davvero felice che tu non l'abbia fatto! Ci tengo alla tua opinione e mi dispiacerebbe se tu smettessi di leggere solo per un eventuale finale che comunque è legato solo alla prima parte della storia. Perchè poi, nella seconda parte...altre sorprese!!!

  
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