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Autore: rainbowpastels    16/06/2016    1 recensioni
"Devi osare un po' nella vita Scarl!" Mi sprona Lia.
E per una volta le do ragione. Lei parte per prima, scavalca la paratia esultando con i ragazzi dall'altra parte.
"Forza ce la puoi fare!" Mi incoraggiano dall'altra parte.
Faccio un respiro e corro, corro verso quel muro precario e in qualche modo so già che la mia vita cambierà.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni dannata mattina è sempre la stessa storia, sveglia, caffè veloce, imprecazioni varie, lezioni noiose e finalmente pranzo.
Mentirei se dicessi che per una buona volta io sia riuscita ad addormentarmi presto, l'insonnia e gli incubi che mi perseguitano non me lo permettono. Nemmeno Lia lo sa.
Ad ogni modo la  "missione" di ieri è andata a buon fine, ho dovuto lottare con delle ragazzine urlanti e le loro madri per riuscire a prendere due stramaledettissimi biglietti, ma alla fine ce l'ho fatta.

Vado verso il solito tavolo in mensa e prendo posto vicino a Joe. "Ciao ragazzi!" saluto. "Come state?"
"Uno schifo" risponde Conor "Domani ho un esame di Diritto Privato e non so assolutamente nulla."
Ecco, io e Conor su questo aspetto siamo simili, se diciamo di non sapere nulla è davvero perché non sappiamo un accidenti.
"Ehi Con, non abbatterti così, ci saranno tanti altri appelli!" cerco di rassicurarlo e in tutta risposta ricevo un grugnito da parte sua.
"Sto sudando in posti che non sapevo nemmeno di avere." si intromette Joe "Cioè, come diavolo è possibile sudare dietro al ginocchio?!"
"Grazie Joe, non potevamo vivere senza questa informazione essenziale per il genere umano." lo ripresi ruotando gli occhi al cielo.
"Sono in depressione adolescenziale." disse Lia accasciandosi sul tavolo.
"E' perché non sudi dietro le ginocchia?" chiese Joe.
"No idiota." rispose lei "Ricordate la band che vi dicevamo ieri? Vengono a Sidney tra due settimane"
"Tre settimane" la correggo.
"Va beh, è uguale. Ad ogni modo è totalmente sold out."
"Hai con te 1984 di Orwell" Chiesi alla mia migliore amica.
"Si ma cosa c'entra?"
"Sfoglialo e vedi cosa trovi." istruì.
Prese a sfogliare velocemente le pagina fino a quando non trovò i due biglietti spalancando occhi e bocca e rimanendo impalata come uno stoccafisso.
"Ehm... Buon compleanno in anticipo?" provai a risvegliarla. Il suo compleanno era circa una settimana dopo quella del concerto, era più o meno il regalo perfetto.
Lia mi si lanciò addosso stritolandomi. "GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE!" cantilenò "Sei la migliore amica che potessi chiedere!"
Non sono esattamente nella top 10 delle persone che amano il contatto fisico, mi limitai a darle qualche pacca sulla schiena, in fondo sapeva anche lei che non ero a mio agio con queste cose.
"Ma Maya? Tu non vieni?" chiese Lia guardando con aria sognate i due pezzi di carta.
"Avevo promesso a mia madre che sarei tornata a casa quel weekend! Mi aspetto una telefonata durante il concerto però!" rispose la ragazza dalla chioma ribelle con un sorriso.


Non sto nemmeno a raccontare l'inferno che ho passato durante le settimane prima dell'evento, Lia diede sfoggio delle sue impeccabili abilità di stalker e scoprì ogni dannatissima cosa su quei tre ragazzi, ah no, quattro.
Nomi, secondi nomi, cognomi, fratelli e sorelle, sapeva se avevano cani o gatti, qual'era il loro cibo preferito, una stalker vera e propria.
Per non parlare della loro musica che suonava praticamente a ogni ora del giorno nella nostra stanza del dormitorio.
Avevo creato un mostro, ma ero felice che lei fosse felice.


"Scarlett!" sentii una voce "Scarlett svegliati!"
"Mmmmh... Lasciami dormire!" mugugnai.
"Scarlett è il giorno del concerto è ora di svegliarsi!" riconobbi Lia.
"Che diavolo di ore sono Lia?"
"Sono le 10 passate!" trillò.
"Lia il concerto è stasera alle 21. Lasciami dormire altri cinque minuti."
Non sentii più alcun rumore, provai ad aprire un occhio e mi ritrovai Lia a guardarmi con la faccia da cucciolo ferito.
"Oh, e va bene! Mi alzo!" sbuffai.


"I panini per stasera li ho fatti, i soldi per il taxi?" chiesi a Lia.
"Li ho!" asserì con un sorriso a trentadue denti.
La mia amica aveva passato tutta la mattinata a provarsi vestiti di ogni tipo venendo poi a supplicarmi di darle una mano.
Alla fine prese in prestito una mia vecchia maglia di un concerto dei Sum 41 che usavo da tempo come pigiama, ci abbinò un bel paio di skinny neri e le sue vans a fantasia.
Io in confronto sembravo una scappata di casa, una maglia bianca dei jeans neri e un paio di nike tutte mezze rotte.
Lei perfettamente truccata, io con a malapena un po' di correttore sulle mie occhiaie. Lei capelli perfetti, io con una specie di concio fatto a caso che sembrava più un nido di rondine.


Arrivammo al luogo del concerto con ben sei ore di anticipo. C'erano ragazzine e madri accampate alla bell'e meglio ovunque.
"Lia sono solo le 15 facciamoci un giro qua intorno prima di metterci in fila!" proposi.
"Ok Scarl, però un giro veloce! Vorrei arrivare il più avanti possibile."
Attorno a noi c'era una quantità indicibile di skinny neri, camicie a quadri e bandane di ogni colore. Ottimo la guerra dei cloni.
Eravamo quasi alla fine del giro dell'arena quando Lia si bloccò in mezzo alla strada dopo aver sentito un risolino.
"Ehi tutto ok?" le chiesi, aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
Improvvisamente si avvicinò alla paratia di quello che dedussi fosse il back stage.
"Lia cosa stai facendo?"
"Ashton?" chiese a voce alta.
"Chi?!" le chiesi io.
"Si?" rispose qualcuno dall'altra parte della paratia con un altro risolino.
"ODDIO!" esclamò lei guardandomi per poi riportare l'attenzione alla voce oltre al muro "Sei davvero tu?"
"Direi proprio di si!" altro risolino "E tu sei?"
"Lia, io sono Lia!" disse lei tutta contenta. "Ehm... Ashton possiamo venire di là con voi?"
"Se riuscite a scavalcare si!" ulteriore risolino "Aspetta quante persone siete?"
"Due!" disse lei con aria sognante.
"Muovetevi che il tizio della security adesso non c'è!" ci incitò "Luke vai a prendere due pass!"
"Cosa diavolo vuoi fare Lia?!" le chiesi con un pizzico di terrore.
"Fidati di me!" disse lei.
"Ma..." provai a ribattere.
"Devi osare un po' nella vita Scarl!" Mi sprona Lia.E per una volta le do ragione. Lei parte per prima, scavalca la paratia esultando con i ragazzi dall'altra parte."Forza ce la puoi fare!" Mi incoraggiano dall'altra parte.Faccio un respiro e corro, corro verso quel muro precario e in qualche modo so già che la mia vita cambierà.

//SPAZIO AUTRICE
Hola!:)
Secondo capitolo vero e proprio!:) sto cercando di scrivere e pubblicare il più velocemente possibile prima che mi scappino le idee che ho in testa.
Ad ogni modo.. Mi farebbe molto piacere sapere il vostro parere, quindi lasciate un commentino:) fatemi capire se ne vale la pena continuare la storia o no!
Besos xx

P.s. Trovate la storia anche su wattpad, cercatemi sono Im-a-mess_
Se vi va spargete la voce e fatela conoscere!:)
  
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