Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Chasity22    18/06/2016    0 recensioni
Sigyn si era appena laureata in medicina, prima del suo corso, con un futuro brillante davanti a sè. Il suo destino, però, si incrocia con le vicende di esseri sovrannaturali in guerra fra loro, scoprendo che il mondo come lo conosceva era solo una piccola parte di ciò che realmente c'era là fuori. L'incontro con Klaus cambierà per sempre la sua vita. Cosa accadrà a questa ingenua umana catapultata in un mondo dove i mostri delle favole diventano reali? Leggete e lo scoprirete! Pairing: Klaus/nuovo personaggio.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti. Questa è una storia diversa, una storia che mi è venuta in mente per caso e che si sviluppa da sola, man mano che la scrivo. Ognuno di noi ha le sue ship, beh, qui non ci saranno di questi problemi. Spero vi piaccia. Ricordate di commentare, se vi va, in modo da sapere cosa ne pensate. Grazie a tutti.

 

 
Mystic Falls.

 
-Ecco, è lei…- L'uomo fissava la giovane donna mentre entrava nel Mystic Grill assieme ad altre due.
-Quale delle tre?- La ragazza seduta accanto a lui scrutava le tre con attenzione, cercando di individuare l'obiettivo. Avevano una sola occasione e sbagliare non era contemplato.
-Quella di mezzo con i lunghi capelli scuri e gli occhi chiari.- Indicò l'uomo.
-Strano, avrei giurato fosse una bionda…-
-Bonnie Bennett, la tua calma in tutta questa situazione mi sorprende. Mi aspettavo maggiore resistenza e scrupoli di coscienza e invece…-
-Sta' zitto Damon! Non credere che mi piaccia quello che stiamo per fare, ma non abbiamo scelta. Siamo stati costretti a prendere misure drastiche, è un danno collaterale.-
-Bene Bonbon, non avrei saputo esprimermi meglio. Allora, qual'è il prossimo passo?- Damon si voltò verso Bonnie con un sorrisetto che alla ragazza faceva solo venir voglia di fargli venire un'aneurisma di quelli che non si sarebbe più dimenticato.
-Mi serve una ciocca dei suoi capelli e qualche goccia del suo sangue.-
-Perfetto, vado e torno!- L'uomo aprì la portiera dell'auto senza nemmeno farla finire di parlare.
-Damon!- Bonnie lo chiamò facendolo girare con un piede già sulla strada. - Qualche goccia, niente morsi, niente roba da vampiro, fa come se fossi umano per una volta vuoi?- Gli lanciò un'occhiataccia. -Ancora una cosa, tieni questa fiala, è il “suo” sangue, fa in modo che lei la beva, mettigliela in un drink.-
-Agli ordini streghetta.- Damon prese la fiala e se la mise in tasca, incamminandosi verso il Mystic Grill.
Bonnie osservava l'uomo allontanarsi, sospirando , con lo stomaco in subbuglio per l'agitazione. Stava per condannare una ragazza innocente che non aveva nulla a che fare con tutto il caos che circondava lei e i suoi amici, l'idea non le piaceva affatto, nonostante fosse l'ultima chance di tornare alla loro vita tranquilla. Sperava con tutto il cuore che il piano funzionasse, altrimenti si sarebbero ritrovati in guai seri.

 

 
-Smettila di avere quell'aria triste, mi stai deprimendo!-
-Mi dispiace, non lo faccio di proposito, non so che mi prende ultimamente.- La ragazza sbuffò, portando i gomiti sul tavolo e mettendosi le mani fra i capelli, reggendosi il capo.
-Sigyn, ti prego, siamo qui per festeggiare non per aver il muso!- Charlotte diede una pacca sulla spalla dell'amica, sorridendole. Era vero, avevano deciso di festeggiare la laurea anticipata di Sigyn, ma la ragazza in questione non era per niente in vena di festeggiamenti. Aveva ottenuto un risultato importante per il suo futuro eppure sentiva sempre come se una parte di sé mancasse, sentiva un vuoto dentro che non riusciva a colmare in nessun modo.
-Suvvia Char, sappiamo tutte cosa manca alla nostra cara amica.- Alexis guardò l'amica con un'espressione che Sigyn conosceva bene. Stavano per tirar fuori l'argomento 's'.
-Sesso! Ecco cosa ti manca!- “Come volevasi dimostrare” pensò Sigyn sospirando.
-Alex abbiamo affrontato quest'argomento da quando avevamo sedici anni, basta! Quando troverò l'uomo giusto per me allora accadrà, fino ad allora non ho intenzione di accontentarmi di meno!- Replicò la ragazza incrociando le braccia la petto.
-Ginny, mia cara, cara amica, hai ventuno anni, ti sei appena laureata in medicina alla Tulane in tempo record, sei la persona più intelligente che conosca, sei bellissima, hai un corpo da favola, hai un carattere d'oro. Che diavolo aspetti a farti un ragazzo???- Da quando erano diventate amiche alle scuole medie, Alexis non faceva altro che spronare Sigyn ad uscire con i ragazzi, affermando che non stava vivendo pienamente la sua giovinezza.
-Alex, dai, lasciala stare. Sai come la pensa, non c'è motivo di discutere ancora ed ancora. Il giorno in cui Ginny si concederà ad un uomo, saremo le prime a cominciare a cercare abiti da damigella per il suo matrimonio.- Charlotte non riuscì a finire la frase senza scoppiare a ridere, assieme ad Alexis. Ci mancava solo che si rotolassero per terra in mezzo al locale.
-Basta, cha diavolo! Ci guardano tutti! Sarei dovuta restare a New Orleans anziché tornare qui.-
-Ah ma smettila, non ci credi nemmeno tu. Sai bene che ti saremmo mancate.- Alexis colpì l'amica amichevolmente sulla spalla.
-Sì, certo finché ne sei convint..AHI! Ma che diavolo fai!?- Sigyn si voltò di scatto, portandosi una mano fra i capelli e guardando con rabbia l'uomo dietro di sé. - Mi hai tirato i capelli, idiota!-
-Ops, mi dispiace, devono essersi incagliati nella lampo della giacca, scusami.- L'uomo la osservò con un'espressione per niente dispiaciuta, anzi.
-Beh sta' attento!- Sigyn gli sibilò contro, voltandosi di nuovo verso le sue amiche. - Che deficiente!-
-Deficiente, maleducato o chicchessia, ma ha un culo non indifferente ed è anche molto attraente.- Alexis bisbigliò ammirando il suddetto sedere che si allontanava verso il bancone.
-Non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuto un idiota del genere.- Sospirò Sigyn.
-Piace anche a me se è per questo, ed io non sono Alex.- Rise Charlotte.
-Ehi! Mi dichiaro offesa!- Rispose Alexis fingendosi tale.

 
Le ragazze tornarono ai loro discorsi per niente consapevoli degli occhi puntati su di loro, su di una di loro in particolare.
Damon osservò Sigyn alzarsi per andare alla toilette, avendo ascoltato la loro conversazione con il suo udito da vampiro. Si materializzò senza farsi vedere davanti alla traiettoria che aveva preso la ragazza e la urtò 'per caso' , graffiandola con un ago sul dorso della mano, facendola urlare.
-Ahi, ma che! Ancora tu?!- Se avesse potuto avrebbe incenerito l'uomo davanti a lei, uomo che per due volte di fila l'aveva infastidita quella sera. Quest'uomo lo stava iniziando a detestare e nemmeno lo conosceva!
-Mi dispiace, mi dispiace davvero.- Damon si scusò nuovamente, fingendo un minimo di rimorso.
-Accidenti mi hai graffiata, sta attento a dove vai!- La ragazza osservò il taglio sul dorso della mano che sanguinava, stringendola a portandosela al petto. -Toh! Sanguino, sarai contento adesso!- Rivolse uno sguardo di odio all'uomo che la fissava.
-Tieni, pulisciti con questo, è solo un graffio, non fare tante storie.- Damon le diede un fazzoletto, apparso 'magicamente' nelle sue mani. La ragazza lo afferrò e si pulì, prima di sollevare lo sguardo in quello dell'uomo.
-Se tu facessi più attenzione, certe cose non succederebbero! La prossima volta che farai? Mi ucciderai direttamente?-
-Esagerata, dai, per farmi perdonare ti offro da bere.-
-Te lo scordi, non ho intenzione di accettare nulla da te!- Rispose lei incattivita.
Damon sfoderò la migliore espressione da cucciolo bagnato e solo che Sigyn avesse mai visto. “Che idiota” pensò.
-Va bene, ma poi preferirei mi lasciassi in pace.-
-Affare fatto, bellezza.- Sorrise lui.
-E gradirei non mi attribuissi nomignoli.- Disse lei dirigendosi al bancone.
-Come vuole lei, signorina.-

 
Damon la fece accomodare al bancone e le ordinò da bere.
-Allora, possa sapere il tuo nome, signorina?- Le chiese flirtante.
-In teoria non dovresti prima dirmi il tuo, signore?-
-Damon Salvatore, al tuo servizio.- Disse lui facendo un inchino.
-Sigyn Lancaster.-
-Sigyn, che nome interessante, non lo avevo mai sentito.- Ammise lui incuriosito.
-Questo perché è un nome norreno, la mia famiglia ha origini vichinghe.- Rispose lei come fosse la cosa più ovvia la mondo. “Idiota e ignorante” pensò.
-Oh, tu guarda il destino..- borbottò lui.
-Che?- chiese lei non avendo sentito quello che Damon aveva appena detto.
-Ho detto che è incredibile, conoscere una valchiria.- Le fece un'occhiolino.
La ragazza stava seriamente pensando di alzarsi e mandarlo a quel paese, ma l'arrivo dei loro drink la bloccò. Entrambi presero il loro bicchiere in mano e lo alzarono per un brindisi richiesto da Damon.
-Ai vichinghi allora, salute!- disse lui, facendo battere i loro bicchieri e osservando lei mentre mandava giù il suo drink tutto d'un fiato.
-Che strano sapore...sa di metallo.- Sigyn scosse il capo, confusa dal sapore del suo drink. -Bene, mi hai offerto da bere, addio!- Si alzò e tornò dalle sue amiche che li avevano osservati per tutto il tempo.
Damon si alzò, sorrise soddisfatto verso la figura della ragazza che ancheggiava involontariamente verso le sue amiche e si diresse come una saetta al di fuori del locale, comparendo in macchina accanto ad una spaventata Bonnie.
-Dio mio! Mi hai spaventata a morte!-
-Scusa streghetta, ecco a te.- Le passò il fazzoletto intriso del sangue della ragazza e i suoi capelli. -Tipetto interessante, secondo me andreste d'accordo, avete entrambe un'avversione per me.- Disse lui beffardo. Bonnie si sentiva già abbastanza in colpa, non aveva bisogno di provare simpatia per la ragazza quando stava per mandarla ' all'altro mondo'.
-Dà qua.- Bonnie prese il necessario e aprì il suo grimoire , iniziando a cantilenare sotto lo sguardo attento di Damon. O la va o la spacca.

 
Sigyn iniziò a sentire un ronzio nelle orecchie, ronzio che si faceva sempre più forte man mano che il tempo passava. Si scusò con le sue amiche dicendo di essere stanca e che sarebbe tornata a casa ed uscì dal locale. Barcollava, reggendosi al muro mentre cercava di arrivare alla sua macchina, non capendo cosa diavolo le stesse succedendo. Fece un passo avanti per attraversare il marciapiede e sentì le sue gambe venir meno, cadendo, preparandosi all'impatto. Due forti braccia la avvolsero, sollevandola come fosse una piuma e tirandola su, sentendo la sua schiena premuta al petto di qualcuno. Si voltò per vedere il suo soccorritore e ringraziarlo, incontrando due occhi azzurri quasi grigi sotto il chiarore della luna che la stavano scrutando come fosse acqua nel deserto. Sigyn abbassò lo sguardo sulle labbra piene di lui, socchiuse e rosee sul procinto di parlare quando la testa iniziò a girarle come fosse in un vortice, finché non sentì più nulla, il buio completo e la sua coscienza che veniva portata lontano
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Chasity22