Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Signorina Granger    19/06/2016    8 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
[Crossover Hunger Ganes/Harry Potter]
Sono passati cinquant'anni dalla morte di Alma Coin e di Coriolanus Snow, ma il periodo di pace è durato ben poco. Oggi Lucilla Snow, sua pronipote, ha preso di nuovo in mano le redini di Panem e gli Hunger Games sono tornati ad esistere.
Solo che stavolta sono diversi, perché hanno coinvolto anche la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. 8 studenti e 12 abitanti di Panem stanno per essere sorteggiati... Chi sopravviverà? Un mago o un tributo?
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 11: Due colpi

                                  

                     

Erano passati quasi due giorni da quando Rian e Arthur erano morti… e non era ancora successo nulla.

La notte stessa Dana, Aida e Drake erano andati in giro nel bosco a caccia di Tributi, ma non avevano trovato nessuno da uccidere.

 

Quanto a Phobos, Edgar, Chloé e Beatrix, erano stati tutti dello stesso parere: meglio non farsi trovare.

 

Tuttavia lo sapevano tutti, a Capitol non piacevano le giornate noiose… presto gli Strateghi avrebbero fatto in modo che si scontrassero in qualche modo, per rendere il gioco più movimentato.

 

“Stanotte dobbiamo andare alla Cornucopia, Beatrix. Non possiamo perdere altro tempo e nemmeno aspettare che i Favoriti, Edgar e Phobos si ammazzino a vicenda! Dobbiamo fare qualcosa.”

 

La Corvonero annuì alle parole di Chloé, mentre masticava distrattamente qualche bacca selvatica che avevano trovato in una radura.  Mancava poco al tramonto e ben presto avrebbe fatto buio.

 

“In effetti credo che tu abbia ragione. Di sicuro alcuni di loro andranno a caccia stanotte, ma non lascerebbero mai la Cornucopia incustodita… qualcuno rimarrà di certo a fare la guardia alle provviste.”

 

“Esattamente. E noi faremo loro una visitina… hai le frecce, no? Puoi ucciderli anche con un po’ di distanza.”

 

Beatrix annuì, lanciando un’occhiata alla faretra praticamnete piena di frecce appoggiata sul terreno accanto a lei: non le aveva praticamnete ancora usate, se non per uccidere una lepre il giorno prima.

 

Chloé aveva ragione… non potevano aspettare in eterno, prima o poi gli Hunger Games dovevano finire.

 

Quella sera avrebbero fatto una capatina alla Cornucopia, poco ma sicuro.

 

                                                                          *

 

“Ok, che si fa per i turni stanotte? Chi rimane e chi va?”

 

Alla domanda di Drake Dana si strinse nelle spalle, mandando giù la carne secca prima di rispondere:

 

“Ieri siamo andati tu ed io… stasera quindi rimaniamo qui noi, Aida, Luke e Ariel andranno a cercare qualche simpatico Tributo avversario.”

 

“Nella speranza di trovarli… non so voi, ma io sono veramente stufa di giocare a nascondino.”

 

Sbottò Aida in tono seccato, guardando il fuoco che avevano acceso come se desiderasse farci finir dentro qualcuno.

 

Due giorni senza alcun risultato… non le piaceva molto andare a stanare gli altri Tributi, che sembravano essere scomparsi dall’Arena. La ragazza dell’1 stava iniziando a perdere la pazienza, voleva che quell’agonia finisse… voleva uscire da quella maledetta Arena.

 

“Non possono nascondersi per sempre, prima o poi li troveremo… oppure saranno loro a farci visita, chi lo sa.”

 

Luke si strinse nelle spalle mangiando il fagiano che Ariel e Aida avevano ucciso e cotto nel pomeriggio: se non altro loro avevano cibo e provviste… gli altri non potevano certo dire lo stesso.

 

Orami erano rimasti solo in 9, erano già oltre la metà dei Tributi di partenza dopo solo pochi giorni… di quel passo la 96esima edizione degli Hunger Games sarebbe durata poco più di una settimana.

Non che a nessuno di loro dispiacesse, ovviamente: tutti volevano che quella lenta tortura avesse fine… nel bene o nel male.

 

Uscirne vivi o morti, era sempre meglio che vivere l’Arena… l’ansia costante, il terrore di essere trovati e uccisi, di finire le provviste per qualche motivo.  Ansia, terrore.

 

Ecco le due principali emozioni che si vivevano in quei maledetti giochi… e più passava il tempo, più aumentavano.

 

“Bene, allora andremo noi tre… appena farà buio possiamo andare, direi.”

 

Osservò Ariel lanciando uno sguardo al cielo, che stava già perdendo le sfumature rosa-arancio tipiche dei tramonti: entro un’ora ci sarebbe stato ben poco da vedere, anche se per loro non era certo un problema: nella Cornucopia avevano trovato un bel numero di occhiali per vedere al buio, quindi uccidere o cacciare di notte non rappresentata nessuna difficoltà particolare.

 

“Beh, io vado ad affilare i coltelli allora.”   Disse Aida alzandosi con nonchalance, esattamente come se avesse detto di andare a farsi una doccia.

 

Drake e Ariel si scambiarono uno sguardo ma non dissero nulla: ormai ci erano abituati, alla strana naturalezza con cui gli altri Favoriti parlavano di uccidere o usare le armi.

 

Probabilmente non li avrebbero mai capiti, ma certo era meglio tenerseli ben stretti…

 

                                                                             *

 

“In effetti, se ci pensi, sono un po’ stupidi sotto questo punto di vista… insomma, si accampano all Cornucopia, l’unico punto riconoscibile e rintracciabile facilmente all’interno dell’Arena. Dovrebbero aspettarsi che qualcuno cerchi di attaccarli, non credi?”

 

“Vero, ma probabilmente pensano di essere troppo forti per temere chiunque… l’arroganza è davvero una brutta bestia, può danneggiarti quasi quanto un’arma vera e propria.”

 

Chloé lanciò a Beatrix un’occhiata da “discorsi-filosofici-da-Corvonero” ma non disse nulla, camminando fianco a fianco dell’amica nella penombra. Non si vedeva granché in effetti, ma la Cornucopia, come la stessa Tassorosso aveva detto, era al centro dell’Arena, nel bel mezzo di un campo e color oro: era assolutamente impossibile non riuscire a trovarla.

 

Fortunatamente non si erano mai allontanate troppo e in un paio d’ore erano riuscite a raggiungerla: il che era una fortuna, visto che stava già facendo abbastanza buio… e non potevano aspettare troppo, altrimenti Beatrix non sarebbe riuscita ad ammazzare proprio nessuno con le sue frecce.

 

“Ok, dovremmo esserci… speriamo che vada tutto bene, non vorrei un incidente come quello dell’altro giorno… guardiamoci le spalle, quelli sono capaci di puntare da un momento all’altro.”

 

Beatrix parlò a bassa voce, guardandosi intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno nelle vicinanze. Erano ormai al limitare degli alberi, la Cornucopia in bella vista proprio davanti a loro.

 

Esattamente come Chloé aveva predetto, non erano tutti e 5: si potevano perfettamente distinguere due figure, anche se capire di chi si trattasse era molto difficile a causa del buio. Non c’erano fuochi accesi ed erano entrambi in piedi, a diversi metri di distanza l’un dall’altro.

 

“Sono di certo un ragazzo e una ragazza.”   Mormorò Chloé stringendo gli occhi, mentre Beatrix annuiva.   Prese una freccia dalla faretra e la incoccò nell’arco, decidendo mentalmente chi dei due colpire: non sapeva chi fossero… ma erano tutti e 5 abbastanza letali, quindi forse non faceva poi molta differenza.

 

Chloé dovette intuire i pensieri della ragazza, perché le suggerì a bassa voce di colpire il ragazzo.

 

“Sicura?”

 

“Si, in genere sono più veloci, così se dovesse partire all’inseguimento dovrebbe fare più fatica a prenderci… e poi spesso e volentieri sono più forti anche fisicamente.”

 

Beatrix annuì, distinguendo qualcosa nelle mani del ragazzo… ma che diamine era? Dirlo era quasi impossibile.

 

La Corvonero tese l’arco più che potè, mentre prendeva con attenzione la mira: sapeva quanto quella freccia fosse importante… se non avesse centrato il bersaglio sarebbero stati guai, guai seri.

                                                                                                                

Il ragazzo era in piedi davanti all’imboccatura della Cornucopia e distinguerlo non era semplicissimo… fortunatamente la ragazza aveva una discreta mira.

 

“Dopo che si fa? Colpisco anche lei?”

 

“Beh, la ragazza dell’1 era bravissima con i coltelli e quella del 2 con le armi da fuoco… possiamo sperare che sia quella del 4, la meno letale, ma ho paura che non ci andrà così bene… di certo avranno gli occhiali per vedere al buio, quindi sono temibili da lontano quanto da vicino. E sono a pochi metri l’uno dall’altra, quindi si accorgerà subito che abbiamo fatto fuori il suo amico. Io direi di darcela a gambe e allontanarci prima che tornino anche gli altri tre, Beatrix.”

“Ok… tiro, colpisco, corro. Ricevuto.”   Mormorò Beatrix a denti stretti, assottigliando gli occhi mentre puntata la freccia verso la sagoma scura del ragazzo: nessuna esitazione…

 

Le parole di Phobos le rimbombarono nella mente un’ultima volta e questa volta Beatrix agì come ogni Tributo che voglia davvero salvarsi e vincere fa: lasciò che la freccia scivolasse dalle sue dita e sul metallo dell’arco, volando nel buio dritta verso il suo bersaglio.

 

La freccia sferzò l’aria e Beatrix ebbe appena il tempo di abbassare l’arco e pensare, pensare a cosa aveva appena fatto… pensare a quello che la sua freccia avrebbe causato.

 

Non urlò, per un momento rimase anche immobile…

 

E poi il corpo del ragazzo si accasciò a terra, ucciso sul colpo dalla freccia che l’aveva colpito in pieno petto.

 

Forse era meglio così, però: almeno non doveva aver sofferto troppo… non c’è niente di peggio di una morte lenta, dolorosa.

 

Beatrix abbassò l’arco, tenendo gli occhi sulla scena davanti a lei per pochi istanti, mentre la ragazza al sentire il cannone si voltava verso il compagno, lasciandosi sfuggire un urlo.

 

“Muoviamoci.”

 

Sussurrò Chloé prima di girare sui tacchi e correndo via, mentre Beatrix indugiava con gli occhi sulla ragazza che si avvicinava di corsa al corpo del compagno, inginocchiandosi accanto ad esso.

 

Per un momento si chiese chi aveva ucciso… ma poi si rese conto che forse avrebbe vissuto meglio senza saperlo, così non avrebbe sognato il volto della sua vittima ogni notte.

La Corvonero girò sui tacchi e corse dietro a Chloé, consapevole che volendo avrebbe potuto uccidere anche la ragazza… ma un omicidio era abbastanza per una notte.

 

                                                                       

Aveva appena raggiunto Chloé quando la Tassorosso aprì la bocca per dirle qualcosa, ma s’interruppe bruscamente al rumore di un suono ormai orrendamente familiare: il cannone.

 

Le due ragazze si guardarono come se ognuna si aspettasse di vedere l’altra accasciarsi a terra, ma ciò non avvenne.

 

“Devono essere gli altri Favoriti… avranno incontrato Edgar e Phobos.”   Mormorò Chloé perfettamente immobile, come se temesse che i Favoriti fossero proprio dietro l’angolo pronti a colpirle.

 

“Beh, non vorrei incontrarli… lasciamo che si ammazzino a vicenda e stiamone alla larga.”

 

Suggerì Beatrix continuando a camminare, pregando che gli altri Tributi fossero il più lontani possibile da loro e chiedendosi, esattamente come Chloé, chi fosse morto.

 

Due morti, due ignoti… e avrebbero dovuto aspettare la sera successiva per sapere i loro nomi. 

 

Sempre di arrivarci, naturalmente.

 

                                                                                *

 

Edgar guardò il corpo disteso sull’erba, sanguinante e a pancia in giù.

Non vedeva il volto del cadavere, ma i capelli e la voce che aveva sentito poco prima gli suggerivano perfettamente di chi si trattasse: il ragazzo del 2.

 

Lui e Phobos avevano sentito un altro colpo di cannone poco prima, subito dopo l’apparizione del Favorito nella radura dove si trovavano.

 

Nessuna esitazione

 

Preso dall’istinto di sopravvivenza, Edgar aveva sferrato il suo pugnale dritto sul ragazzo, colpendolo alla schiena e uccidendolo all’istante.

 

Phobos era in piedi accanto a lui e deglutì prima di parlare, cogliendo le voci femminili a poca distanza:

 

“Credo che le sue amiche non l’abbiano presa bene… e sono armate. Prendi il coltello e filiamocela, Edgar.”

 

Il ragazzo del 12 non se lo fece ripetere due volte e si avventò sul corpo, estraendo il coltello con un colpo secco e cercando di non indugiare con gli occhi scuri sulla brutale ferita che aveva provocato lui stesso.

 

Era la prima volta che uccideva qualcuno… e non andava molto fiero.

Ma Phobos aveva ragione: nessuno di loro voleva uccidere, ma se volevano uscirne era necessario.

 

“LUKE!”

 

Un urlo strozzato seguito da un coltello che sferzò l’aria accanto ai due ragazzi in fuga, sfiorando per un pelo la testa di Edgar per poi conficcarsi nel tronco di un albero.

 

“Maledetti… ve la farò pagare! Aspettatemi mie visite!”

 

Ringhiò Aida a voce alta, mentre Ariel deglutiva: avevano perso anche Luke… le cose non si stavano mettendo bene per loro.

 

“Merda… possibile che i maschi si facciano ammazzare di continuo? Chissà chi è morto, poco fa c’è stato un altro colpo… Dovremmo tornare alla Cornucopia, secondo te?”

 

Ariel annuì alle parole di Aida, che sospirò per poi lanciare un ultimo sguardo al ragazzo, girando sui tacchi e allontanandosi.

Nessuna delle due parlò molto lungo il tragitto, ma stavano pensando la stessa cosa: il colpo di cannone era stato di certo provocato dall’incontro tra Dana e Drake con le due ragazze di Hogwarts… uno dei quattro era morto e nessuna delle due aveva la completa certezza che si trattasse delle streghe.

 

“Ho un brutto presentimento…”   Mormorò Ariel a mezza voce, mentre Aida malediceva mentalmente Phobos ed Edgar, promettendo a se stessa che avrebbe ucciso entrambi: avevano fatto fuori Rian e Luke… dovevano pagare.

 

“Beh, speriamo che non si avveri. Abbiamo già avuto una brutta perdita per stasera.”

 

Borbottò Aida in tono non troppo convinto, pensando a Dana e a Drake alla Cornucopia… perdere due alleati nella stessa notte non era esattamente ciò a cui aspirava, anche se d’altro canto significava avere due avversari temibili in meno.

 

Sfortunatamente però Ariel aveva ragione, come entrambe poterono constatare pochi minuti dopo, quando arrivarono al centro dell’Arena e quindi in prossimità della Cornucopia. La figura di Dana era poco visibile, seduta a gambe incrociate davanti alla struttura dorata e la pistola stretta in mano.

 

“Siamo noi!”   Esclamò subito Aida, bloccando sul nascere l’azione di Dana: la ragazzina aveva già sollevato il braccio verso le due ragazze, convinta che fossero noi le due alleate ma le due “stronze di Hogwarts”.

 

Dana abbassò il braccio quasi seccata: non le sarebbe dispiaciuto per niente far fuori le due streghe… specialmente dopo che avevano ucciso Drake sotto il suo stesso naso.

 

“Pensavo foste le due streghe. Ma dov’è Luke?”

 

Dana si alzò, mentre Ariel deglutiva e cercava la figura dell’amico con lo sguardo, non trovandola.

 

Il silenzio che seguì fece capire a Dana che il secondo colpo di cannone era per Luke e la ragazza imprecò, mordendosi un labbro con tale forza quasi da farlo sanguinare: la seconda brutta notizia della serata… che notte fantastica. In più, non sapeva proprio come a dire ad Ariel che Drake era morto.

 

“Drake?”    La domanda della ragazza del 4 arrivò alle orecchie di Dana quasi come un’eco, risvegliandola dai suoi pensieri. Alzò gli occhi verso la bionda, non sapendo bene come diglielo e sperando che ci sarebbe arrivata con il suo silenzio.

 

Fortunatamente Ariel non era un’idiota e capì… in realtà l’aveva saputo da quando erano arrivate alla Cornucopia e Drake non le era andato incontro.

 

Il suo brutto presentimento era fondato, alla fine.

 

Aida sospirò e mormorò qualcosa d’incomprensibile, passandosi una mano tra i capelli mentre una lacrima attraversava la guancia pallida di Ariel, che abbassò il capo sforzandosi di un piangere.

 

“L’hanno… l’hanno già portato via?”   Domandò la ragazza con voce tremante e Dana annuì a malincuore, sapendo che Ariel avrebbe voluto almeno dare all’amico un ultimo saluto.

 

“Tieni… è la sua lancia.”     Dana offrì l’arma ad Ariel, che la prese con mano tremante.

 

“Come l’hanno ucciso?”

 

“Freccia.”

 

Freccia… arco e frecce.    Ariel sorrise amaramente, sapendo esattamente come le altre due chi avesse ucciso Drake: la ragazza di Corvonero, poco ma sicuro.

 

“Bene… allora andrò a fare un salutino a quelle due. A Beatrix mancherà la sua freccia, dobbiamo ridargliela.”

 

Mormorò Ariel con voce roca, guardando la freccia insanguinata che Dana teneva in mano.

Aida sorrise appena, quasi lieta che anche la bionda volesse vendetta:

 

“Giusto. Facciamo capire a quei quattro idioti CHI sono i Favoriti… i ragazzi sono stati fatti fuori, ma noi ragazze veniamo sempre sottovalutate. Ho il sospetto che domani sarà una giornata fruttuosa.”

 

Un sorriso quasi crudele comparve sul volto di Aida e Dana annuì, concordando con la ragazza mentre Ariel continuava a guardare la lancia del suo amico: avrebbe ucciso quella ragazza, Beatrix. E avrebbe usato la lancia di Drake per farlo.

 

Oh sì. Domani sarà una giornata estremamente fruttuosa.”

 

 

...............................................................................................................................................................

Angolo Autrice Assassina:

Buongiorno!   *si china per evitare i coltelli che le hanno lanciato contro*

Emh, si, ho ammazzato due ragazzi... di nuovo.

Sono estremamente femminista? Boh, forse un po' si.

Mi è davvero dispiaciuto per Luke e Drake e sono stata davvero indecisa sull'ucciderli o meno... purtroppo a questo punto mi piacciono davvero tutti e la scelta è dura, anche perchè non ho ancora deciso chiaramente chi vincerà (lo so devo darmi una mossa)

A questo punto i Tributi sono rimasti in 7... che combineranno Ariel, Dana e Aida? Consiglierei agli altri 4 di guardarsi le spalle, perchè tre ragazze arrabbiate e armate insieme possono combinare danni non indifferenti.

Staremo a vedere chi morirà nel prossimo capitolo... si, sono un po' brutale lo so.

Ci vediamo presto e chiedo ancora scusa alle due autrici! :( 

Signorina Granger

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Signorina Granger