Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: Rain e Ren    16/04/2009    0 recensioni
Una Yuki sedicenne da troppo tempo.
Un Zero ormai al limite, che sta per trasformarsi in una bestia assetata di sangue priva di ragione.
Un Kaname messo alle strette dal Consiglio.
Una Night Class che per la prima volta scopre cosa sia davvero il Consiglio e a cosa miri.
Una Shizuka diversa da come era stata descritta, dall’assassina senza scrupoli.
E una famiglia…leggendaria…che torna a lottare…
Ed infine la guerra…antica quanto il tempo…che ancora una volta richiede vittime sacrificali per la sua smania…
In un mondo ormai sul ciglio del baratro, un gruppo di ragazzi sono chiamati a fare una scelta… Scegliere da che parte schierarsi è d’obbligo per poter sopravvivere…
Ma cosa centra in tutto ciò la famiglia di Yuki?
E perché, improvvisamente, lei se ne va?
E come mai Shizuka Hiou si trova all’Istituto Cross?
E cos’è la storia che la famiglia Kiryu non è morta come invece si crede?
Segreti e misteri tornano a galla…chi sarà in grado di fermare l’avanzata sempre maggiore dell’Inferno?
La mia seconda fic su Vampire Knight, spero vi possa piacere più della prima.
ATTENZIONE: questa storia è in parte legata a Guardian, ma solo per l’apparizione, in seguito, di alcuni personaggi della mia prima ff. Non è quindi obbligatorio leggerla, anche perché non è che abbiano un grande ruolo nelle precedente ff, ma se volete…
Lo so che l’avevo gia postata, ma ho dovuto toglierla!!!
Buona lettura…Baci Rain!!!
Genere: Dark, Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shizuka Hio, Un po' tutti, Yuki Cross
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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………….Ehm……..

…………………………………….Ehm……..Ehm………..

Ehm…sono sinceramente senza parole!!! Ma da quanto tempo non aggiorno questa ff??????????????????????? (Me cerca un modo per non farsi massacrare da voi, poveri lettori, che state cercando in tutti i modi di massacrarsi…). CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER L’ENORME RITARDO!!!!!

E ora…vi prego di godervi questo capitolo in cui, come promesso, arrivano nuovi personaggi e alcuni vecchi hanno nuovamente voce in capitolo.

Buona lettura!!

Baci…Baci…Rain!!!

 

 

 

6. Ospite inaspettato.

 

 

“ Nobile Kaname Kuran,

siamo lieti d’informarla che tra due giorni arriverà un nuovo membro alla Night Class.

Costui proviene da una famiglia molto importante e altolocata, la preghiamo quindi di averne cura come sempre.

Alleghiamo a questa lettera la scheda personale dell’ospite.

Cordiali saluti,

Asato Ichijo.”

 

Kaname rilesse quella lettera per la millesima volta prima di piegare il foglio e riporlo all’interno della busta; si stava chiedendo, da quando quel messaggio gli era stato recapitato, chi mai potesse essere questo nuovo membro della Night Class. Aveva guardato più volte la sua foto allegata insieme alla scheda personale che gli era stata inviata, eppure quel viso non riusciva proprio a collegarlo ad alcun nome di sua conoscenza.

Riguardò per l’ennesima volta l’immagine, nella vana speranza che gli suggerisse qualcosa.

Il ragazzo rappresentato su quel piccolo pezzo di carta aveva il viso dagli inconfondibili tratti aristocratici, il viso appuntito e il mento spigoloso.

I capelli erano forse un po’ più corti dei suoi, castano scuro, quasi neri.

Anche gli occhi erano scuri, ma questi, al contrario dei capelli, tendevano al rosso porpora del sangue.

Kaname rimase a fissare quegli occhi per un tempo che sembrò lunghissimo, perso in chissà quali pensieri, alla ricerca del particolare mancante che gli desse la certezza di conoscerlo così come pensava che fosse.

Perché quegli occhi scuri lui li aveva gia visti da qualche parte, forse in quello stesso ragazzo, ma in quel momento non riusciva a dargli un nome.

“ Kaname? Posso entrare?” la voce di Ichijo, pacata come sempre, lo ridestò improvvisamente ai suoi pensieri; chiuse gli occhi e sospirò cercando di scrollarsi di dosso l’inquietudine che l’aveva avvolto.

“ Entra pure.”

Quando la porta si aprì, Ichijo poté ben vedere che Kaname era preoccupato da qualcosa. Lo osservò rapidamente facendo saettare lo sguardo sui suoi occhi, ma il ragazzo li chiuse prima che lui potesse leggervi dentro alcunché.

“ Kaname…è vera la notizia che a breve arriverà un nuovo studente nella Night Class?” chiese il biondo notando i fogli che Kaname teneva in mano.

“ Ah, allora lo sapevi gia.” Dichiarò il moro porgendogli distrattamente i fogli. “ Si, è vero.”

Ichijo prese la lettera e la scheda personale e le esaminò con cura.

“ Un membro dell’aristocrazia?” chiese perplesso notando il cognome. “ Ma di quale casata fa parte. Io questa non la conosco.”

“ Nemmeno io ad essere sincero.” Ammise Kaname con lo sguardo perso.

“ E…allora?”

Non ottenne risposta, e così tornò a studiare la foto del ragazzo, come aveva fatto prima il moro. Trasalì improvvisamente e spalancò gli occhi posandoli sulla figura immobile di Kaname.

“ Sono i suoi occhi, vero?” chiese questi alzando brevemente lo sguardo. “ Anche io ho l’impressione di averli gia visti da qualche parte, ma non ho idea di dove. Essendo un membro dell’aristocrazia pensavo di averlo conosciuto a qualche festa, ma ho la sensazione che non sia così.

Stavolta fu Ichijo a non rispondere, si limitò ad abbassare nuovamente lo sguardo sulla foto.

Quegli occhi…

Il loro colore insolito…

Sapeva di averlo gia visto, ma non in una persona. No, in un ricordo di tanto, tanto tempo prima. Forse in un’altra immagine…in un…quadro…?

“ Ichijo?” la voce di Kaname lo riportò con i piedi per terra, e dalla sua voce capì subito che non si era accorto di quella sua mancanza, e che desiderava sapere dell’altro in quel momento.

“ Mi dispiace, ma non sappiamo nulla di Yuki.” Ammise abbassando il capo e poggiando i fogli sul tavolino davanti a lui. “ Nel mondo dei vampiri così come in quello degli umani si sta facendo tutto il possibile, ma sembra come sparita nel nulla.”

Kaname annuì senza lasciar trasparire nulla, quasi indifferente a quella notizia. Ma Ichijo sapeva che non era così e che, anche se non lo dava a vedere, l’erede del casato Kuran era molto più preoccupato di quanto si pensasse.

“ Ichijo…puoi andare…” disse improvvisamente Kaname con tono neutro.

Il biondo annuì silenziosamente e uscì chiudendosi la porta alle spalle, concio che il suo amico voleva restare solo per pensare.

Una volta che Ichijo fu uscito, Kaname si alzò e si diresse alla finestra per osservare il cielo che si stava schiarendo per la comparsa del giorno. “ Yuki…” sussurrò abbassando il capo. “ Dove sei?”

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Hanabusa Aido se ne stava spaparanzato su uno dei divanetti posti all’entrata del Dormitorio Luna con lo sguardo perso; i suoi occhi azzurri erano posati sul muro davanti a se, ma sembrava che in realtà non lo vedesse affatto. In grembo teneva un libro aperto sulla stessa pagina da più di mezz’ora.

In verità i suoi pensieri erano occupati dallo stesso mistero che affliggeva anche quelli di Kaname Kuran: che fine aveva mai fatto Yuki Cross?

Oramai erano quasi due settimane che le ricerche della ragazza, nel mondo dei vampiri e in quello degli umani, procedevano a ritmo serrato, ma di nemmeno l’ombra; nessuna traccia, indizio, nemmeno una scia di profumo per identificare il posto in cui si trovava. Le ipotesi ch’erano state avanzate erano molte, una più improbabile dell’altra. Si era passati dal rapimento alla fuga di casa, ma in realtà tutti i presenti della Night Class, e anche Zero e il Direttore, sapevano che una caso simile non era possibile. Primo perché, un rapimento all’interno del Collegio era pressoché impossibile, qualcuno si sarebbe sicuramente reso conto che c’era un intruso, e Yuki non era tipo da lasciarsi prendere alle spalle da uno sconosciuto, umano o vampiro che fosse. In secondo luogo non era nemmeno possibile che fosse una semplice, banale e sciocca fuga di casa; quelli erano gesti dediti alle sue compagne viziate, non ad una ragazza che era stata cresciuta nel mondo dei vampiri da un Ex-Vampire Hunter ora ritiratosi.

Ma queste erano cose che i poliziotti umani che erano venuti per i primi sopralluoghi non potevano certo sapere. Per loro Yuki Cross era soltanto una ragazzina come tante, e il suo altro non era che un caso come un altro, uno di quelli che capitano per le mani tutti i giorni. Niente di più.

Improvvisamente, a distrarre il bel vampiro dai suoi pensieri, fu la consapevolezza di non trovarsi più disteso sul divano, ma a parecchi centimetri da terra.

“ Ma che diavolo…?” borbottò agitandosi di colpo e rendendosi conto della situazione al quanto assurda. Non ebbe però in tempo di formulare alcun pensiero corrente che, qualunque fosse la cosa o la persona che lo teneva sospeso, questa mollò la presa facendo precipitare con il fondoschiena sul duro pavimento di quarzo bianco.

“ AHIA!” imprecò ad alta voce massaggiandosi la parte dolorante.

Solo il suono di una risata leggera lo distrasse dalle maledizioni che stava inviando a caso. Si alzò di scatto e si guardò attorno finché non notò, appollaiata dietro al divanetto su quale sedeva poco prima, la figura piccola e delicata di una bambina che, non appena si rese conto di essere stata scoperta, alzò i suoi gradi occhi e lo fissò divertita.

“ Ciao!” salutò con la voce infantile e stridula, ma estremamente gradevole e dolce.

“ E tu chi saresti?” esclamò Aido sorpreso ma al contempo affascinato da quella figura infantile.

“ I tuoi capelli mi piacciono molto.” Disse lei senza far caso alla domanda del ragazzo e cambiando completamente argomento. “ Hanno lo stesso colore del sole.”

Aido sbarrò gli occhi confuso: chi accidenti era quella bimbetta che lo aveva fatto levitare a mezzo metro da terra e che eludeva le sue domande con frasi senza senso?!

I due si squadrano per un secondo, e sembrò che nessuno volesse lasciar vincere l’altro.

Gli occhi azzurro intenso di Aido studiavano accuratamente la figura infantile che aveva davanti; era piccola, minuta persino per la sua età di bambina, e non dimostrava più di 4 anni. Umani, ovviamente.

Era magra e sembrava quasi friabile, dai lineamenti dolci ma comunque affilati e sinuosi per una bambina qual’era.

I capelli erano castano ramato, un colore che al ragazzo ricordò immediatamente quelli di Yuki, solo che quella della bambina erano più lunghi e mossi invece che corti e lisci.

Aveva gli occhi grandi di un castano molto scuro, quasi nero.

Ed erano proprio quegli occhi a metterlo maggiormente in difficoltà; erano espressivi ed estremamente intelligenti, troppo per appartenere davvero alla figura che gli stava davanti e che, in quel momento, lo studiava proprio come lui studiava lei.

Eppure, anche se nascosta, Aido riuscì ah vedere una vena infantile dentro a quegli occhi quasi irreali. Una sfumatura che sapeva di giochi, risate ed ingenuità, quella che solo i bambini possono possedere, e anche abbandonata l’età della fanciullezza si perde.

“ Aido!” disse la voce di Ruka proveniente dal piano superiore. “ Si può sapere che stai combinando?”

Il ragazzo spostò velocemente lo sguardo nella sua direzione potendo notare che la vampira non era sola, ma che dietro di lei c’era il fior fiore della Night Class: suo cugino Kain, Seiren, Shiki e Rima. Mancavano solo i Capo Dormitorio e il Vice-Capo Dormitorio ed erano al completo.

“ Chi è quella bambina?” chiese Kain notando la figura della piccola.

“ Bella domanda!” esplose il cugino indicandola. “ Questa qui è piombati qua all’improvviso, mi ha fatto levitare per poi lasciarmi cadere e adesso non vuole nemmeno dirmi il suo nome.”

“ Mi pare ovvio.” Disse Ruka scendendo le scale seguita dagli altri.

“ Che vorresti dire?” ironizzò il biondo fronteggiandola ad un palmo dal naso.

“ Che la tua faccia non è certo un bello spettacolo per i bambini.” Rispose lei a tono.

Solo la risata della bambina li fece desistere e tutti si voltarono verso di lei.

“ Siete buffi!” esclamò lei sorridendo radiosa e battendo le piccole mani divertita.

I ragazzi si scambiarono un’occhiata preoccupata e curiosa, indecisi sul chiamare il Capo Dormitorio o meno; per loro fortuna non ci fu bisogno di prendere questa decisione, perché Kaname apparve in cima alle scale con un’espressione un po’ scocciata per tutta la confusione che stavano facendo.

“ Si può sapere che state combinando?” chiese autoritario facendoli voltare.

Il sorriso sparì immediatamente dal volto della bambina che, con gli occhi seri e un’espressione troppo adulta, prese a fissare intensamente il ragazzo, quasi volesse leggergli dentro.

“ Scusaci, Nobile Kaname, ma c’è questa bambina che…” Aido non seppe come finire la frase, e quindi si limitò ad indicare la piccola che in quel momento tanto piccola non sembrava. Lo sguardo serio e fermo la faceva assomigliare più ad una adulta che ad una bambina. E di questo, Kaname, si rese conto.

“ Chi sei?” le chiese dopo essere sceso ed essersi messo proprio davanti a lei, con gli occhi fissi dentro i suoi.

La bambina piegò a testa di lato ma non rispose. “ Tu sei Kaname Kuran!?

Il moro inarcò un sopracciglio confuso: era una domanda o un’affermazione? Decise di non farci caso.

“ E tu chi sei?” le chiese piegandosi sulle ginocchia per essere alla sua stessa altezza.

“ Tu sei un Sangue Puro!?” disse la bambina eludendo, per la seconda volta, la sua domanda.

Aido, alle sue spalle, sospirò rassegnato: quella bambina era un vero mistero!

Kain e Ruka si scambiarono uno sguardo perplesso così come Rima e Shiki, solo Seiren rimase immobile, impassibile e priva di qualsiasi emozione, come una statua di ghiaccio.

Kaname fissò intensamente la bambina, e lei gli restituì lo sguardo inflessibile, come un’adulta. Eppure, si disse il ragazzo, quella che aveva davanti era proprio una bambina, un essere la cui maturazione era ancora lontana; e allora perché si sentiva quasi intimorito da quello sguardo scuro che, per chissà quale ragione, continuava a riportargli alla mente quello di Yuki. Era come se quella bambina fosse in grado di capire appieno tutto quello che gli passava per la testa, e fosse anche capace di scegliere perfettamente quale risposta dare. Cosa al quanto impossibile data la sua età.

“ Cerys! Cerys dove accidenti sei?” 

Tutti si voltarono verso il portone d’ingresso dove, anticipato dalla sua voce, era apparso un ragazzo.

Lei, sentendo degli sguardi addosso, si voltò nella loro direzione. Per un solo, lunghissimo momento a Kaname parve che il tempo si fosse fermato.

Lui era il ragazzo!

Lui era il nuovo studente che stavano aspettando!

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 “ Fratellone!” la bambina ruppe il silenzio e corse incontro al ragazzo per poi lanciarsi tra le sue braccia.

“ Cerys!” esclamò lui prendendola al volo. “ Si può sapere dove ti eri cacciata?!

Lei rise e indicò i membri della Night Class ancora fermi nelle loro posizioni, tranne Kaname che si era alzato in piedi quando aveva visto la figura del ragazzo.

Viso appuntito, mento spigoloso, capelli castano scuro e occhi tendenti al rosso del sangue.

Era il nuovo studente della Night Class.

Il ragazzo si avvicinò con la sorellina ancora in braccio e solo quando fu faccia a faccia con Kaname la mise giù e si rivolse al vampiro.

“ Sono Christian Satou e questa piccola peste è mia sorella Cerys.” Disse lanciando un’occhiata alla bambina che si trovava vicino a lui. “ Vi prego d perdonarla per il suo comportamento e se, in qualche modo, vi ha infastidito; Cerys non capisce mai quand’è il momento sbagliato.” Ma l’occhiata che lanciò alla bambina era di tutto tranne che di rimprovero.

Kaname non rispose subito, si limitò a studiare nuovamente la figura del giovane, che ormai conosceva a memoria dato che aveva passato ore, nella sua stanza, a guardare e riguardare l’immagine della foto, nella vana speranza di ricordarsi dove l’aveva gia visto.

“ Immagino che tu sia il nuovo studente che stavamo aspettando.” Disse infine rompendo il silenzio e incuriosendo gli altri membri della Night Class che nulla sapevano di questo nuovo arrivo. “ Benarrivato, e non preoccuparti per tua sorella: è solo una bambina! E così ti chiami Cerys.” Disse poi rivolto alla piccola che, in risposta, sorrise sorniona.

“ Mi dispiace per la sua presenza, ma mi sono accorto della sua presenza solo quando sono arrivato qui. Sapete…è capace di rendersi invisibile.” Spiegò Christian con tono di scusa.

Aido si lasciò scappare un gemito strozzato: se quella bambina era anche capace di rendersi invisibile oltre che di far levitare le persone, allora sperava che se ne andasse molto presto, altrimenti non sarebbe sopravvissuto a lungo.

“ Seiren.” Chiamò Kaname. “ Accompagna Christian e sua sorella nella stanza affidata a lui. Cerys può restare, se vuoi, ma non potrà assistere in nessun modo alle lezioni perché è troppo piccola; comunque parlerò con il Direttore e troveremo una soluzione.

“ Grazie mille.” Annuì Christian prima di seguire Seiren su per la gradinata, con Cerys che saltellava dietro di lui.

Prima di sparire completamente però, la bambina si voltò un’ultima volta verso Aido e gli strizzò l’occhio con aria complice.

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 Si, grazie. Ho capito, grazie per avermi avvisata Shizu. Ci sentiamo. Ciao.”

Yuki Cross chiuse la telefonata e lanciò il cellulare sulla poltrona vicino a lei; sospirò prima di lasciarsi cadere a terra e incrociare le gambe: che accidenti di situazione…!?

“ Ehi, tutto bene?” le chiese improvvisamente una voce.

Lei si voltò piano. “ Si…tutto bene, Nari.” Disse con voce stanca. “ Solo qualche piccolo inconveniente.”

La donna la fissò preoccupata appoggiandosi al muro. “ Problemi al Collegio?”

“ Circa.” Rispose laconica Yuki buttandosi indietro e soffermandosi ad osservare il soffitto con finto interesse. Solo allora Nari si accorse ch’era ancora vestita con gli stessi abiti con cui era arrivata pochi giorni prima; stessa gonna e stessa maglia, non si era nemmeno levata le scarpe da tennis.

“ Senti…perché non vai a farti un bagno e ti cambi?” le propose con un sorriso.

“ Cambiarmi?” fece la mora sorpresa rimettendosi seduta.

Nari scosse la testa sconsolata prima di battersi una mano sulla fronte. “ Non ti sei nemmeno resa conto che sei così da quando sei arrivata!?

Yuki si fissò e un sorriso imbarazzato le dipinse il volto. “ Ehm…” borbottò impacciata. “ Vado subito a farmi un bagno. Ciao!” e scappò al piano superiore senza dire altro.

Nari cercò di trattenersi, ma alla fine fallì e scoppiò a ridere come una pazza: quella ragazza era veramente unica! Sospirò nuovamente prima di sedersi sul divano e aprire la televisione. Il caso volle che incappasse proprio in un telegiornale.

 

“ Ed è da ormai due settimane che la sedicenne Yuki Cross, figlia adottiva del Direttore del prestigioso Collegio Cross, è scomparsa. Le ricerche continuano a 360°, ma non si hanno novità; la ragazza sembra sparita e…

 

Spense di colpo la televisione e buttò il telecomando contro il muro; ormai erano giorni che non si faceva che parlare della sparizione di Yuki, e i telegiornali non facevano altro che ripetere sempre le stesse, identiche cose. Da una parte e dall’altra. Erano diventati noioso.

Certo non si poteva dire che il caso non avesse fatto scalpore! Una sedicenne che sparisce improvvisamente senza lasciare traccia alcuna. Un ghiotto caso a cui lavorare, senza dubbio. Eppure Nari non vedeva l’ora che la smettessero di cercare risposte e lasciassero cadere il caso. Non avrebbe mai trovato niente comunque.

Yuki non era certo una sciocca, ne una sprovveduta, e aveva fatto le cose per bene. Quand’era sparita dal Collegio non aveva lasciato alcuna traccia di se, così che, anche se i vampiri – e così era stato! – si fossero messi a cercarla, non avrebbero mai trovato niente di lei, nemmeno una minima scia che potesse portali al luogo nel quale si trovava.

Proprio scaltra come mossa!

La donna lasciò che la testa le ricadesse all’indietro e osservò le crepe sottili del soffitto. Era stanca, tanto stanca. Ma non era ancora il momento di mollare, di arrendersi e gettare la spugna; quello era il momento di prendere in mano la situazione e decidere cosa fare della propria vita. E forse, se la scelta fosse stata quella giusta, allora avrebbe potuto intravedere uno squarcio di futuro in quel presente di tenebre.

E non v’era cosa che desiderasse più di questa!

 

 

 

 

 

 

Allora????? Che ve ne pare?????

Basta a farmi perdonare????????????? (spero proprio di si…!!!!! NdMe)

E ora…

X Elly Chan: GRAZIE!!! Mi fa un immenso piacere che stai continuando a seguirmi nonostante non sia molto regolare negli aggiornamenti. … Eh…si, hai ragione su tutto. Regole zero, povero Zero e…Aido!!! Effettivamente si è un po’ annoiato. Ma come puoi vedere ora, della noia, avrà la mancanza, perché questa nuova bimbetta gliene farà passare delle belle. E come puoi vedere ho seguito il tuo consiglio e ho chiamato la “donna” Nari (hai capito di chi si tratta?!?!?!?!). GRAZIE MILLE DI TUTTO!!!

E ora…

…al prossimo capitolo gente!!!

Baci…Baci…Rain!!!

   
 
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