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Autore: AllisonHermioneEverdeen    21/06/2016    1 recensioni
Una ragazza misteriosa. Tony Stark. Gli Avengers. Lo SHIELD. Due omicidi in Francia. Come sono collegate queste cose? Cosa unisce, con un filo sottile, questi fatti? Cosa porta una ragazza a bussare alla porta della Stark Tower?
C'è un solo modo per scoprirlo...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Not an ordinary life'
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Capitolo dieci

Aprì gli occhi, la luce era molto più flebile della prima volta che si era svegliata. Si mise seduta sul letto, cercando di ignorare il capogiro: era sola questa volta, il dottore era sparito. Senza pensarci due volte, si alzò in piedi e si diresse verso la porta, barcollante. La maniglia si abbassò, la ragazza tirò... niente. Spinse... niente. Era chiusa dentro. Che stupida era stata a pensare che l'avrebbero lasciata incustodita! Ancora non aveva capito come mai fosse ancora viva... non aveva senso: prima l'HYDRA le mandava il loro migliore assassino ad ucciderlo, poi l'hanno rapita e adirittura guarita! Ma a che gioco stavano giocando?? Si guardò intorno, alla ricerca di una via d'uscita qualsiasi, non ha intenzione di rimanere lì ad aspettare spiegazioni o, peggio ma più probabile, la morte! Non sembrano esserci via d'uscita, però: persino il condotto dell'aria è praticamente murato, con solo due fessure appena visibili a far passare l'ossigeno. Charlie imprecò, ma prima che potesse cercare qualche altra soluzione, sentì dei passi che si avvicinavano alla porta. Scattò al letto, correndo ad infilarsi sotto le coperte, fingendo di essere ancora addormentata. La porta si aprì, e due persone entrarono.
- Perchè sta ancora dormendo? Non avevi detto che presto si sarebbe svegliata? - chiese una voce femminile, stranita.
- Si... signora, ma vede, ha perso molto sangue... Non posso dire con esattezza quando si sveglierà... - rispose una voce esitante.
- Ho assunto lei proprio per fare in modo sia il prima possibile! - esclamò l'altra voce. Poi sembrò calmarsi, per il bene del dottore ( il suo accento non mentiva!). - A proposito... non ha detto niente a nessuno, vero? - chiese la donna, suonando minacciosa.
- No, signora... il signor Pierce crede che la ragazza sia stata uccisa dal Soldato d'Inverno - rispose il dottore, più sicuro di sè. I passi si avvicinarono al letto, poi si bloccarono a qualche metro. Charlie decise che era il momento: scattò in piedi e corse verso la porta, uscendo da quella maledetta stanza.
- Fermati! - le intimò una voce, e degli scalpicci le fecero capire di essere seguita.

- Quanto ci vuole ancora, Pepper? - chiese il signor Stark, nervoso. La bionda lo guardò esasperata: era arrivato alla Stark Tower un'ora prima, tutto trafelato e in ansia per Charlie, Pepper stava già facendo ricerche da un'ora prima del suo arrivo.
- Non sono un'hacker, signor Stark, posso solo contattare il mio amico, come ho fatto, e si da il caso che sono due ore che sta spiando le telecamere per trovare quell'aereo! - rispose, imponendosi di mantenersi calma: se fosse scoppiata anche lei, sarebbe stato un disastro! - E quando trova un riscontro questo tuo amico? - insistè Tony. La suoneria del cellulare impedì a Pepper di compiere un'omicidio.
- Pronto? -
- Pronto Pepper, l'ho trovato: un'aereo che trasporta una ragazza conciata male in una rete... si trova a Washington, è atterrato sotto ad un vecchio edificio al lato nord della città - risponde la voce del suo amico. Pepper sospira di sollievo, e si volta per dire le novità al signor Stark.. ma Iron Man è già partito, direzione il lato di nordi di Washington.

Charlie correva per i corridoi, senza avere idea di dove fosse diretta. Destra, sinistra, scale, rampa, sinistra, sinistra, destra... Gli scalpicci dietro di lei non cessavano, però! Alla fine successe: inciampò per terra, rotolando per qualche metro, e quando si fermò una figura imponeva su di lei: aveva capelli biondi, lisci e lunghi, ma la cosa più strana erano gli occhi, quasi trasparenti, identici a quelli di Charlie! La ragazza si rialzò in piedi, rimanendo a fissare la donna ad occhi sgranati. Lei sospirò, ricomponendosi.
- Scusa l'accoglienza - esordì - Ma era l'unico modo per conoscierti... Mi chiamo Crystal, sono tua madre - .
   
 
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