Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Mati_chan    21/06/2016    1 recensioni
Questa è la storia di Myranda Snow, seconda bastarda di Grande Inverno.
La ragazza cresciuta fra la mura fredde e gelide del Nord però ha origini ignote: è una Targaryen. Il racconto di una ragazza coraggiosa dall'identità indefinita, che si ritroverà a scoprire di non essere adatta alla vita di una lady e scapperà da quella che un tempo aveva chiamato casa per scoprire sè stessa e le sue origini.
Queste avventure la cambieranno e la tempreranno come un tempo il fuoco temprò le spade del trono, cambiando il proprio futuro e quello dei Sette Regni.
Genere: Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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XI. Il Cammino verso Vaes Dothrak
Il mattino seguente al matrimonio Reanerys si svegliò nella stanza dove era stata invitata ad alloggiare il giorno precedente. Inizialmente rimase un po' spaesata e disorientata,ma poi ricordò perché lei fosse lì e sorrise fra sé e sé. Alzandosi trovò dei vestiti puliti e la stessa vasca fumante a lato della stanza, fece un bagno, si vestì e scese per la colazione.
Trovò la sala da pranzo dopo un paio di giri casuali nel palazzo e appena lì rimase sbalordita: pietanze dall'aria esotica e squisita riempivano l'enorme tavola da cima a fondo, emanando un'armonia di profumi spettacolari.
Sulla nave che l'aveva trasportata fino a Pentos Raenerys non aveva mangiato altro che pane secco e pesce crudo maleodorante e la sera precedente aveva digiunato, quindi di fronte a tutto quel cibo il suo stomaco iniziò a ringhiare.
La ragazza non ci pensò un attimo e si lanciò sul ricco banchetto. Cercò di assaggiare un po' di tutto e scoprì che ogni pietanza era più buona dell'altra e già dopo pochi minuti Raenerys era più che sazia. Rimase lì a contemplare la sua pancia piena per qualche istante e poco dopo scese nella sala anche sua sorella Daenerys, che si sedette accanto a lei ed iniziò a mangiare in silenzio.
Raenerys la osservò per un po', aspettando una qualche reazione, ma questa continuò il suo pasto indisturbata. Il suo sguardo era distante, quasi sognante e molto rilassato, così fu lei la prima a parlare.
-Dany, tutto bene?-
-Certo, tutto a posto.-
-Ieri notte?...- chiese preoccupata.
-Ieri notte è stata la prima notte di nozze ed è accaduto solo ciò che doveva accadere.-
-Ti ha fatto male?-
-Assolutamente no. Mio marito sarà anche un barbaro ed un uomo rozzo, ma mi rispetta... ha dimostrato più dolcezza lui in una sola notte che mio fratello fino ad oggi.-
Raenerys rimase sorpresa, ma vedendo sorridere la gemella le sorrise a sua volta e le prese la mano in un gesto di compassione.
Daenerys finì la sua colazione, poi si alzò diretta verso le sue stanza e disse -Meglio che ti prepari: ci dirigiamo verso est, a Vaes Dothrak, e sarà un lungo viaggio.- poi se ne andò.
Raenerys salì nelle sue stanze e iniziò a prepararsi. Era così contenta di poter intraprendere quel viaggio con la sua nuova famiglia, poter esplorare nuovi territori dopo aver passato la sua vita fra le mura di Grande Inverno ed avere la possibilità di conoscere nuove culture. Così si vestì più in fretta che poté, si equipaggiò di arco e faretra e si diresse fuori dal palazzo con la sua metalupa Nebbia che le trotterellava al seguito.
Appena uscita trovò il clan dei Dothraki al completo in groppa ognuno al proprio destriero in attesa della partenza. Anche i suoi fratelli erano già lì e Daenerys le sorrideva da sopra la sua nuova cavalla, dono di nozze, accanto allo sposo. Allora lei si aggregò montando su Nuvola, che durante la breve permanenza era stata accudita, strinata e nutrita con cura e sembrava più bella di prima.
Qualche istante dopo giunse magistro Illyrio per salutarli.
-Non viene anche lei?- domandò Raenerys.
-Temo proprio di no, mia lady. Rivesto cariche importanti qui a Pentos e la mia mancanza si avvertirebbe, ma vi auguro comunque di riuscire nel vostro intento e riunire i Sette Regni sotto il potente segno del drago a tre teste.- e sorrise ai tre fratelli Targaryen. -In compenso manderò con voi Jorah Mormont. Vi sarà di aiuto: conosce i Dothraki, la loro lingua e le loro usanze ed inoltre è un ottimo combattente.-.
Così, appena provviste ed equipaggiamenti per il viaggio furono pronti, l'enorme clan partì al galoppo verso le sconfinate terre dell'est.
***
Una nuova alba sorse davanti agli occhi stanchi della ragazza che un tempo aveva visto solo nebbie grigie al di là delle mura di Grande Inverno.
Erano passati ormai una decina di giorni dalla loro partenza e Raenerys non ricordava neppure l'ultima volta che era smontata da cavallo. Le giornate si susseguivano simili, fra brevi soste e lunghe marce, ma c'erano anche dei lati positivi: lei e la sorella Daenerys si erano adattate con molta facilità allo stile di vita dothraki, indossavano i loro tipici indumenti in cuoio che Raenerys considerava molto affini a ciò che usava indossare per la caccia e stava lentamente iniziando a compredere la loro lingua, anche se ancora non osava tentare a parlarla. In quel lasso di tempo aveva inoltre potuto vedere luoghi di cui fino a poco tempo prima aveva solo sentito narrare, attraversando deserti, lande sperdute e villaggi sterminati. Era rimasta sbalordita da quanto poco avesse visto del mondo e da quanto potesse essere diverso fuori dalle mura del castello.
Ma la meraviglia sfumò dopo circa cinque giorni di viaggio, quando il panorama iniziò a sembrarle sempre uguale, in un continuo cerchio fra il sorgere ed il calar del sole sulla distesa scura del deserto.
Così quel giorno, ancora in sella a Nuvola e tramortita dal poco sonno, si lasciò trasportare dai ricordi, che le offuscarono la mente per diversi minuti. Ripensò a Eddard, Jon, la piccola Arya ed il piccolo Bran... e sentì una fitta di nostalgia che le provocò un brivido. Iniziò a domandarsi dove fossero, se stessero bene e come avessero reagito alla sua scomparsa. Le mancavano molto, ma non si pentiva della scelta fatta: trovare la sua vera famiglia le aveva regalato l'opportunità di vivere la vita che aveva sempre sognato,tra viaggi, caccia e avventura, e mentre Raenerys fissava il rosso orizzonte ritrovò un po' di vigore nel pensiero che un giorno li avrebbe rivisti e promise a sé stessa che nonostante la fatica, la stanchezza e la mancanza, l'occasione di vivere la sua vita come voleva l'avrebbe sfruttata al meglio.
   
 
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