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Autore: Regina di cuori15    22/06/2016    5 recensioni
STORIA INTERATTIVA//ISCRIZIONI CHIUSE//
Quando fu ucciso il signore oscuro, i magni hanno continuato a trascorrere una vita in pace e tranquillità, ma in questa storia il lieto fine non esiste.
Un nuovo Voldemort si aggira nei dintorni di Hogwarts e nel mondo magico, provocando il caos.
Che succederà? Chi lo sconfiggerà?
Queste sono domande che tutti si pongono.
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Informo subito che, dato le tematiche non molto delicate, a volte può avere anche il Rating ROSSO.
Nel secondo capitolo c'è un avviso.
Genere: Dark, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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Salve lettori! Si…non inizierò mai un capitolo senza fare la mia premessa settimanale!
Allora…in questo capitolo non compariranno alcuni personaggi, perché i loro creatori non mi hanno inviato in tempo le risposte. Visto che non volevo inventare azioni o altro, a loro insaputa( per poi finir di sbagliare), non li ho inseriti.
Se non mi risponderete alla domanda che vi porrò alla fine del capitolo, farò scomparire i vostri personaggi e vi avverto: una volta eliminati, non tornerete più indietro…non sto scherzando.

 

Nel capitolo precedente…
-Fratellone non ti preoccupare, lui non è cattivo!-.

-Si, ma io sono comunque geloso e non mi fido-.

-Non ti preoccupareeee, tu sei al primo posto!- disse la bambina, abbracciandolo e incamminandosi verso il dormitorio.

-Ora so chi sei veramente- gli disse Rebecca, avvicinandosi.
 

                                                        Capitolo 3
 

-Cosa sai, Bennet?- chiese il ragazzo, facendo finta di niente.

-Non pensavo che fossi una persona così…diversa. Tu non sei quel Liam Walker, l’incubo dei professori e degli studenti, colui che viene sempre coinvolto in una rissa uscendone sempre indenne. Invece…sei una ragazzo del cuore d’oro, che tiene alla sorellina…e chi se lo aspettava-.

-Tu non sai niente! Ora vattene e lasciami in pace, tu non sai chi sono io veramente e non impicciarti delle cose altrui- disse Liam, frustrato.

-L’essere impicciona è un mio difetto, quindi fattene una ragione. Voglio aiutarti Liam, esserti amica e darti tutto il supporto di cui hai bisogno…- disse, avvicinandosi e mettendogli una mano sopra la spalla.

Non doveva farlo…
Appena Rebecca poggiò la sua mano, le fu subito preso il polso dal ragazzo, che la guardava con occhi sgranati.

La ragazza in quel momento provava emozioni molto strane, simile alla paura e al timore, osservando i profondi occhi castani del ragazzo, che continuava a fissarla.

-Rebecca…non mangiare nessuna cosa che ti venga data alla festa di questa sera…non farlo- le spiegò il ragazzo, senza distogliere lo sguardo.

-Nessuna cosa? La festa? Perché mi dici questa cosa, ti senti bene?- chiese la ragazza, guardandolo un po’ stranita.

-Si, fai solamente quello che ti ho detto…devo andare- rispose senza aggiungere altro e andandosene.

“Perché non devo mangiare niente di ciò che mi verrà dato?” pensò la ragazza, rimuginando alla conversazione di prima.

Sabato 18 Settembre, ore 21.49, Dormitorio dei Grifondoro.
C’erano moltissime persone che ballavano, la sala di ritrovo dei Grifondoro era strapiena. I maghi flirtavano, bevevano bevande analcoliche e non, parlavano e soprattutto si stavano divertendo.
Non indossavano le divise o abiti da cerimonia, semplicemente vestiti casual da babbani, ed uno di questi era Theo Wong: jeans scuri e una camicia bianca a maniche corte. Scherzava e ballava con i suoi compagni di squadra, tutti discendenti di personaggi famosi, come ad esempio Leonard Weasley, un ragazzo dai capelli rosci e numerose lentiggini sugli zigomi e sul naso.
Loro erano i ragazzi più fighi e affascinanti della loro casata, insieme ad Aster Lightshadow , ovvio, la sua aria da ragazzo misterioso attira molte fanciulle, soprattutto il suo stile da ragazzo punk: jeans scuri, anfibi neri e una maglietta(sempre nera) con il logo della sua band babbana preferita, i “Sex Pistols”.

-Su Aster, alza quel tuo culo sodo e buttati nella mischia, ci sono certe pollastrelle che aspettano solo te! Guarda come muovono i loro bei sederi!- disse Leonard, scuotendo l’amico e fissando allo stesso tempo le ragazze che si dimenavano in pista.

-No grazie, sto bene così- rispose secco, continuando a leggere il suo libro di fantascienza, che gli fu subito tolto di mano.

-Senti, non so cosa ti prende o altro, ci ho messo tre ore per staccarti dal tuo letto prendendoti per i piedi, per portarti in questa cavolo di festa! Quindi o ti butti o ti ci butto io, CHIARO?!- lo rimproverò, lanciandogli il libro chissà dove e prendendolo per un braccio.
Stranamente non ci volle molto per portarlo in mezzo alla pista, insieme ad alcune Tassorosso, ma non si sentiva molto a suo agio, soprattutto perché una si stava strusciando su di lui.

Aster non era l’unico a sentirsi a disagio, infatti Liam Walker stava appoggiato sul tavolo degli stuzzichini, intento ad osservare la gente e a bere un drink purtroppo analcolico(ordine della vicepreside). Non voleva venire in un luogo del genere, in cui gli adolescenti sono in pieno periodo dell’accoppiamento, sembrava di assistere ad un documentario sui mammiferi: la preda viene adocchiata dal maschio alfa, insieme al suo branco di senza cervello, per poi essere divorata. In questo caso l’unica cosa che attira le prede sono…gli ormoni.

-Ehi “stoccafisso”, ti decidi a darmi una mano o vuoi continuare a fissare la gente?- chiese Hansel Grimm scocciato, sbucando da dietro le tende.

-Ma come cavolo sei finito li dietro?- chiese a sua volta l’amico sorpreso.

-Ehh, segreto, comunque aiutami con questa roba, non posso farmi scoprire- rispose.

-Non voglio essere coinvolto nelle vostre cretinate, non ho neanche capito cosa vuoi fare!-.

-Semplice, voglio rendere alcolica questo schifoso intruglio analcolico per bambini, con roba forte e scambiare la farina dei muffin con questa polvere che mi ha consigliato il mio spacciatore. Se quella vecchia zitella della Blackey venisse a sapere che il suo amato Nathan le ha disubbidito, i grifondoro perderanno molti punti e avranno una dura punizione!- rispose orgoglioso Hansel, uscendo dal nascondiglio con in mano la bacchetta e un sacchetto con dentro una cosa verde.

-Ma ci pensi la notte a queste cose da ritardati? Mannaggia a me che quel giorno sono entrato nella tua cabina.- imprecò Liam, parandosi avanti a lui per nasconderlo.

Dopo qualche incantesimo il Grimm riuscì nel suo intento e facendo finta di niente, si posizionò vicino a Liam.

-Ecco fatto, ma dov’è finito quel pazzo di Mal? Doveva fare anche lui da palo!- si lamentò Grimm, sistemandosi la maglietta bianca a maniche corte, che aderiva perfettamente sugli addominali scolpiti.

Ore 22.30, entrata del dormitorio.
Mal Cowell stava chiacchierando con gruppo di ragazze e sembrava divertirsi tantissimo. Si trovava su un divanetto circondato da 6 adolescenti del VII anno, con vestitini molto corti che a malapena coprivano le loro mutandine…no, i loro fili interdentali secondo Aelin.

Aelin Dracula stava poggiata con le spalle al muro, con il suo grazioso vestitino blu, leggero e lungo, con sopra un grazioso giacchetto di jeans corto. Parlava con una sua compagna riguardo un progetto per la signorina Lupin, un lavoro moolto noioso che non aveva intenzione di fare neanche sotto tortura, quindi stava cercando di convincere la conoscente a farlo per lei.
Non ci volle molto per convincerla, visto che Aelin era una vampira molto temuta n quella scuola, ma c’era sempre qualcosa che la turbava. Questa cosa si chiama Mal.
Sa che non è un semplice mago, come dice di essere, il suo carattere e i suoi modi di fare non erano normali. Per questo continuava a fissarlo da quando era entrata in quella festa da “sacche di sangue viventi”.

Improvvisamente, con la coda dell’occhio, si accorse che una ragazza da dietro il divanetto tolse la maglietta a maniche corte grigia, facendolo rimanere a torso nudo con solo una collana, con un peperoncino d’oro attaccato. Aveva un bel fisico magro, non troppo muscoloso, ma molto gradevole alla vista, ma non sembrava sentirsi bene anzi, sembrava che stesse soffocando.
Le ragazze si misero intorno a lui, nessuna sembrava preoccupata, erano solo intenti ad osservare il suo bel fisico. Decise quindi di farsi largo tra la folla e soccorrerlo, prendendolo per una mano e portandolo ai piani superiori del dormitorio lontano dai rumori. Aveva il fiatone, era difficile trascinare un ragazzo che era il doppio di lei.

-Ehi Mal, tutto bene?- gli chiese, cercando di guardarlo in faccia. Era raro mostrare il proprio lato dolce ad altre persone, al di fuori di sua cugina Gai.

-Chi è Mal? L’unico strafico, abbronzato e irresistibile che è nei paraggi è il qui presente, Vito- rispose il ragazzo, in modo sicuro di sé.

-Mal…cosa ti prende? Perché stai delirando?- chiese la vampira preoccupata, poggiandogli una mano sulla spalla, ma che venne subito rimossa.

-Ehi mozzarella, se vuoi toccare Vito, devi prendere un appuntamento!- disse, per poi andarsene.

-Mal, fermati! Non mi dire che soffri di personalità multipla?!-.

Nel frattempo al piano di sotto.

Ad un certo punto della festa entrò Eleanor Andersen, in tutto il suo splendore sbrilluccicoso, attirando l’attenzione di molti ragazzi con il suo look singolare: un vestito corto blu con una scollatura a cuore, dal cui centro partiva un bellissimo fiore di Swarowski che andava a finire sull'attaccatura della gonna. Il tutto era abbellito da un paio di tacchi sempre blu e da numerosi accessori, sicuramente molto costosi.

-Ehi serpeverde ossigenata, non avevi detto che questa era una festa da sfigati?- chiese Rebecca Bennet , parandosi davanti. Anche lei per quella serata si era vestita molto bene: un abito semplice e nero, corto e senza spalline con la gonna in tulle e la scollatura a cuore, con un paio di décolleté nere.

-Si mia piccola formica, sono venuta solamente perché quel pollo di Nathan mi ha pregato in ginocchio di venire- rispose la serpeverde, spostandola e entrando nella sala.

-In ginocchio? Non credo proprio e poi il tuo “pollo”, sta ballando un lento con una tasso rosso- disse Rebecca, facendole un sorrisetto malefico.

-Scusa, te l'ho forse chiesto? Poi non mi interessa quello che fa, voglio solo vedere come si divertono i giovani del vostro rango!- rispose la ragazza, sistemandosi il vestito e dirigendosi verso il buffet.

-Io quella la ucc…- iniziò ad imprecare Rebecca, cercando di prenderla con le mani, ma venendo subito bloccata da Virginia Morgan.

-Ehi Becky, calmati! Non scaldarti troppo per una del genere, piuttosto aiutami a cercare Lucia, la nostra compagna di stanza. Le devo ridare la sua trousse!- la fermò la ragazza.

-Mh…va bene, comunque l’ho vista due minuti fa vicino il camino! Ora vado scatenarmi un po’ anch’io!!!- l’aiutò, per poi “buttarsi” nella mischia.

Virginia si fece largo tra i numerosi ragazzi, che ballavano come dei pazzi, in cerca della sua compagna, ma non ce ne era traccia! Era completamente sparita.
Decise quindi di mettere il cofanetto dentro la sua borsetta, a cui aveva fatto un incantesimo di profondità e di andarsi a divertire, seguendo l’esempio di Rebecca. Qualcosa andò storto però: qualcuno le era appena saltato addosso, facendola cadere a terra di sedere.
Il vestito bianco, con le spalline e la gonna in tulle, si espanse su pavimento formando un cerchio intorno la ragazza, lasciando scoperte le gambe fin sopra il ginocchio e i capelli castani sciolti un po’ mossi, le caddero sulle spalle. Alzò pian piano gli occhi, per vedere l’assalitore e notò che era stato Aster, a farla cadere.

-Scusami tanto, Morgan! Stavo cercando di sfuggire da quella mandria di ragazze sudate, che volevano ballare con me e non ti ho vista- si scusò il ragazzo arrossito, porgendole la mano, la quale la ragazza accettò volentieri.

-Non preoccuparti, ti capisco. Anch’io non riesco a trovare una persona in mezzo a tutto questo casino! Comunque, ti stai divertendo?- chiese la ragazza, facendogli un gigantesco sorriso. Per qualche secondo, il ragazzo rimase a fissare le sue labbra
Anche se Virginia era una ragazza come tutte, c’era una cosa che la caratterizzava(oltre al fisico molto sensuale): il sorriso. Trasmetteva senerità e ingenuità allo stesso tempo, ma senza accorgersene finì pure lui di sorridere.

-Ehi perché sorridi? Ho qualcosa in faccia?- richiese Virginia, tastandosi il viso.

-Nono, è solo che sei buffa- rispose, lui facendole la linguaccia. Era raro vedere questo piccolo lato infantile di Aster.

-Io non sono buffa, chiaro?! Questo è essere buffa!- disse la ragazza, per poi fare una smorfia.

-Ahahaha, non sei normale!- rispose il ragazzo. Quando iniziò a partire una musica lenta disse, tendendole la mano –Vuoi ballare?-.

-Perché no? È una festa, divertiamoci!- disse lei, per poi stringergli la mano e portalo in pista ridendo.

Domenica 19 Settembre, ore 23.45, bancone delle bevande.
Theo ascoltava i problemi sentimentali di Eleanor, mentre beveva una birra. Può sembrare una ragazza cattiva e tutto, ma è molto sensibile, era da ore che stava parlando della storia della sua vita e si vedeva lungo un miglio che era ubriaca. Infatti aveva già scolato 3 bicchierini di punch, possono sembrare pochi, ma non sembra che regga molto l’alcool leggero, ogni volta cercava di non cadere dalla sedia, infatti ripeteva che le girava la testa.

Il ragazzo, dopo aver ballato per tutta la serata con ragazze che non gli interessavano affatto, aveva deciso di riposarsi un attimo e scrutare la folla: niente, non vi era la minima traccia. La sua “amica” Federika non stava da nessuna parte, forse avrà deciso di rimanere nel proprio dormitorio a leggere un libro e a mangiare un’enorme vaschetta di gelato, data la sua fame continua.
Ancora adesso, mentre Eleanor continuava il suo racconto, pensava alla dolce ragazza dai capelli castani che gli invadeva la mente continuamente, ma anche al fatto di come faceva la bionda davanti a lui ad essere così ubriaca con del semplice punch.

-Ehiiiiiii mi stai ascoltandoooo?- gli chiese Eleanor, scuotendogli una mano davanti per poi scoppiare a ridere.

-Perché stai ridendo?- chiese a sua volta il ragazzo, guardandola male.

-Perché tu hai la faccia strana…- gli rispose, continuando a ridere e tastandogli la faccia.

-Sera ragazzi, ve la state spassando?- chiese Hansel, sbucando alle spalle di Theo.

-Bene e tu? Comunque io voglio ballare, quindi vieni?- disse Eleanor riferendosi al Grimm, ma più che una richiesta sembrava un obbligo.

-Okay my princess, andiamo- rispose il ragazzo contento, seguendola e ammirandole il sedere allo stesso tempo.

Theo si ritrovò di nuovo da solo, a sorseggiare la sua bevanda che stava per finire e osservando di soppiatto i due serpeverde che si scatenavano in pista, ma più che un ballo sembrava che stessero veramente mettendo in atto un accoppiamento tra due cani, visto che dopo soli 5 minuti stavano limonando.
Però non era il solo ad assistere a quella scena vomitevole…

To be continued...


Angolino del mammifero in letargo.
Ma salve miei lettori, spero che non vi sia cresciuta la barba, visto che è passato moltissimo tempo dal nostro ultimo incontro! Comunque che dire, questa come avete notato è una parte del capitolo, perché avevo intenzione di dividere la festa in due parti! Mi dispiace se ho parlato poco di alcuni, ma è tutto calcolato, visto che nel prossimo capitolo parlerò più di loro.
Cosa ne pensate fin ora? Cos’altro volete far fare al vostro OC? Volete fargli passare una notte da leoni dandomi così l’approvazione di fargli fare mooolte cose o farlo ritornare al proprio lettuccio? Ho molte idee riguardo il prossimo capitolo, visto che la vaschetta di punch è ancora piena, ma queste cose potranno includere anche accoppiamenti o confessioni.
Ditemi voi! Vi voglio coraggiosi! Questa che vi sto proponendo è una sfida, visto che il raiting di questa storia è tendente al rosso.

Ora vi lascio, un bacione!
Regina di cuori.

Ps. Mi scuso in anticipo per gli errori, ho riletto la storia, ma se notate qualcosa che non ho notato ditemelo per favore.

   
 
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