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Autore: skysmadness    23/06/2016    2 recensioni
Phil ha sempre odiato il Quidditch. Lo riteneva pericoloso e irrazzionale.
Ma qualcosa, o qualcuno, gli farà cambiare idea.
Phanfic | Hogwarts!Au |
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Kendall, Dan Howell, Phil Lester, Pj Liguori, Tyler Oakley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Phil! Per Merlino, aspetta!"
Cercò di ascoltare l'amica, ma non ce la fece. Continuava a correre svelto in cerca di una qualsiasi stanza del castello dove potesse fermarsi e urlare a squarciagola.
Zoe però non era d'accordo e lo inseguí fino a raggiungerlo e gli afferró il braccio, fermandolo.
"Ma sei impazzito? Non eri tu quello che odiava correre?" chiese con il fiatone, poi riprese.
"Phil, so che non te l'aspettavi ma-".
"Non provare a consolarmi, potrei esplodere da un momento all'altro." disse lui fra una risata nervosa.
La ragazza gli lasciò il braccio e sbuffò.
"Okay, va bene. Ora cosa vorresti fare, piangere e nasconderti da lui per sempre?"
Phil annuì guardandola con un piccolo broncio.
Zoe sospirò e si scompigliò i capelli "Phil, non è mica un Dissenatore! Non ti ucciderà o robe simili."
Quando la bruna capì che non avrebbe ricevuto risposta, gli prese la mano e iniziò a trascinarlo dietro di sé.
"Zoe, dove stiamo andando?" chiese il Tassorosso confuso, ma in risposta ricevette soltanto un'occhiataccia.
"Da una persona che ti fará svegliare e smettere di essere cosí testardo."
Phil non aprì bocca per l'intero tragitto per paura di essere mangiato vivo, visto che Zoe non sembrava affatto felice della situazione.
Si fermarono davanti la libreria e Zoe rilasciò un lungo sospiro, mormorando qualcosa prima di spingere dentro l'amico.
Cercarono d'appertutto, finché la ragazza non esclamó contenta "Ah, eccoti qui!"
Il Tassorosso spalancò gli occhi quando vide a chi si stava riferendo.
"Chris?"
"Sí?" il moro guardó i due confuso, abbandonando il libro che stava leggendo.
Zoe si sedette di fronte al Grifondoro, facendo sedere anche l'amico al suo fianco. "Mi spiace interrompere il tuo 'studio', Chris, ma ho bisogno che tu dia uno schiaffo morale a questo ragazzo qui."
"Cos'ha, le mesturazioni? Lo vedo più pallido del solito."
"Chris, sono sempre pallido quanto una mozzarella e lo sai."
Il bruno alzò le spalle e sorrise spostando la sua attenzione sulla ragazza. "Spara."
"Phil deve fare un progetto di recupero ai ragazzi di terza e gli è capitato Dan."
"Dan? Dan Howell?"
La Tassorosso annuì.
Chris sospiró e guardò Phil indifferente. "E allora?"
Phil abbassò lo sguardo verso il basso e si morse il labbro inferiore.
"Uhm. Diciamo che non sono molto contento al riguardo."
Il moro inarcò un sopracciglio guardando la ragazza, aspettando una spiegazione. Lei scossé la testa.
"In parole povere Phil ha una cotta per lui, ha paura di mandare tutto all'aria ed è troppo timido per fare qualsiasi cosa."
Il Tassorosso alzò di scatto il capo e spinse leggermente l'amica mormorando uno "Zoe!" arrabbiato, lei alzò le spalle innocentemente dicendo che era soltato la verità.
Dopo alcuni secondi di silenzio, Chris scoppiò a ridere rumorosamente tanto che la bibliotecaria gli mandò uno sguardo di rimprovero. Il Grifondoro fece per scusarsi e cominciò a parlare.
"Paura di Dan? Phil, Dan è la persona più sfigata del mondo. Tutti credono sia figo perché è il cacciatore della sua casa e credimi quando ti dico che non lo è affatto. Lo conosco da quando era un bambino e posso confermarlo."
"Aspetta, cosa?" chiese confuso il più grande. 
Chris gli sorrise divertito. "Stai parlando con il ragazzo che conosce Dan Howell da quando se la faceva sotto a letto, esatto. Mio padre e sua madre erano migliori amici e s'innamorarono entrambi di due babbani, le coppiette decisero di vivere vicine e poi siamo nati io e lui. Sono stato costretto a vivere con quell'idiota per tutta la mia vita, non capisci l'orrore."
"Quindi sei il suo migliore amico?"
"Diciamo un fratello rompi coglioni, come direbbe il signorino Dan."
Phil rilasciò un debole respiro. "Non... Non lo so, Chris. Non credo di farcela," scosse la testa senza speranza "e poi come mai tu non sei stato chiamato per le ripetizioni?"
"Perché, strano ma vero, a differenza di Dan resto sveglio durante le lezioni." Scrollò le spalle prima di continuare. "Ascoltami, so che sei nervoso, ma non devi aver paura. Scommetto che Dan fará una delle sue tante figure e andrà tutto bene, okay?"
Il ragazzo annuì, sorridendo al bruno come per ringraziarlo. L'ansia non era sparita, non sia mai, ma nonostante tutto l'apprensione di Chris lo aveva fatto sentire leggermente meglio.
Aveva paura, e molta, ma poichè tutti i suoi amici gli avevano rassicurato che sarebbe andato tutto per il meglio, l'unica cosa che poteva fare era credere in quelle parole. Che apparentemente risultava molto difficile al Tassorosso.
Le lezioni passarono monotone, inutile dire che Phil era totalmente perso per tutto il giorno.
E dopo essere stato trascinato a forza da Pj - e aver sentito un discorso di incoraggiamento davvero troppo apprensivo, in pieno stile del Corvonero -, entrò nella serra scolastica.
Sentiva di poter svenire da un momento all'altro, si notava anche da un chilomentro di distanza. Non riusciva a calmarsi, asciugando continuamente le mani sudate sui pantaloni della divisa.
Non poteva andare così male, vero? Tutti dicevano che Dan era la persona più carina del mondo (cosa che lui sapeva bene) e che non doveva avere paura di parlare con lui (cosa che lui aveva comunque).
Sospirò e si sedette, aprendo i libri su gli argomenti del terzo anno. Sorrise nel rileggerli, girando le pagine quasi con nostalgia dell'anno precedente, quello che considerava uno dei suoi preferiti poichè fu quando ebbe finalmente il coraggio di parlare con altre persone e fare amicizia. Con gli amici di Pj e Carrie, ovviamente. 
Finì di dare una sbirciata al libro e aspettò che il più piccolo arrivasse. 
Solo che non lo fece, o almeno era quello che pensava Phil.
Dopo una quindicina di minuti di attesa non vi era ancora traccia del cacciatore nella Serra. 
La situazione non aiutò la sua ansia e cominciò a mordersi costantemente il labbro inferiore e giocare con la manica della camicia. 
'Lo sapevo, lo sapevo. Lui non vuole venire qui e stare per un'ora intera con me, lo sfigato che a mala pena parla.' Pensò tristemente. 'Non dovevo ascoltare Chris, non dovevo ascoltare nessuno.'
Si aggiustò la frangia e chiuse gli occhi per un momento. Forse stava soltanto reagendo in maniera eccessiva. Perchè Chris avrebbe dovuto mentirgli? Non sembrava affatto il tipo e Peej lo aveva confermato chissà quante volte.
Si alzò in piedi e andò a controllare le piante lasciate dagli studenti del primo anno sui banchi, per calmarsi e respirare.
Mentre vagava per la serra, sentì dei passi pesanti e veloci avvicinarsi. Ritornò confuso al banco con sopra i libri e cercò di scorgere chi stesse arrivando in modo così brusco.
"Scusa il ritardo!" lo salutò Dan Howell, ricci scombinati e leggermente bruciati alle punte, il fiato pesante.
"Uhm..." il Tassorosso non disse nulla, leggermente divertito e sconcertato.
"Prima che tu chieda," lo fermò il ragazzo del terzo anno "sì, ho i capelli ricci naturali, e li odio. E sì, sono bruciato."
"Posso sapere perché?"
"Un mio amico voleva provare a fare una Pozione Restringente e mi ero offerto di aiutarlo. Non è finita bene."
Phil ridacchiò e scosse la testa "Si vede."
Dan gli sorrise e per alcuni secondi i loro sguardi s'incrociarono. Il sorriso imbarazzato del bruno sembró tramutarsi in qualcosa di più dolce. Phil arrossì e inclinò la testa.
Il Serpeverde spalancò gli occhi e distolse lo sguardo, cominciando a balbettare "Uh, scusa per il ritardo, davvero. Non avrei dovuto dire di sí a Tyler sapendo che lui e Pozioni sono due cose distinte e separate-"
"Dan," Phil roteò gli occhi, nonostante il sorriso stampato sulle labbra. "va tutto bene. Non dirò al professore dei tuoi quindici lunghi minuti di assenza."
"Dobbiamo smetterla di parlare esclusivamente quando devo scusarmi per le stronzate che faccio." rise il moro.
Phil sgranò gli occhi.
Allora si ricordava di lui, della partita. 
Non riuscì a trattenere l'enorme sorriso formatogli sulla faccia. "Sono d'accordo."
Notò le gote del bruno diventare rosa quando ricambiò il sorriso, andò poi a sedersi di fianco all'altro ragazzo.
"Quindi," cominciò il Tassorosso, "cos'è che non hai capito?"
Dan si bloccò sul posto, ridacchiando nervosamente e lasciando Phil spaesato. Incontrò di nuovo il suo  sguardo e gli mostrò un sorrisetto imbarazzato "Beh... tutto?"
Phil lo guardò confuso per un momento per poi iniziare a ridere, coprendosi la bocca con la mano. "Dan, che cosa hai fatto di Erbologia fino ad ora?"
Dan scrollò le spalle e si sistemó sulla sedia. "Posso solo dirti che la maggior parte delle piante sono verdi."
"Il professor Hank aveva ragione quando diceva che sei un caso perso, allora." scosse la testa e riaprì il libro di terza.
"Il professor Green mi adora, solo che non lo sa ancora."
"Certo Dan." 
Il Serpeverde rise e Phil arrossì morendosi il labbro inferiore. Si accorse che l'ansia sparita, proprio quando Dan aveva messo piede nella serra.
Era quello a cui aveva sempre ambito, parlare con lui. E ora sembra così naturale, come se i due fossero amici da sempre. 
Soltanto che uno era invaghito dell'altro.
Si schiarì la voce e si spostò più vicino al bruno indicando e leggendo alcune righe dal libro.
L'ora passò in modo piacevole, risate al posto di spiegazioni, occhiate  improvvise e imbarazzo un istante dopo, eppure i sorrisi rimanevano stampati sui loro volti.
Per sua grande tristezza - e anche per quella di Dan, ma Phil non lo sapeva -, la lezione finì. Chiuse i libri e li strinse al petto quando s'incamminarono verso la porta.
"Grazie di tutto." disse Dan quando uscirono. "E scusa ancora, per il ritardo e per il disturbo."
"Non è nulla, anzi. Grazie a te, visto che mi hai fatto saltare Incantesimi."
Dan gli sorrise, quasi con tenerezza, e annuì mormorando un lieve 'di niente'.
"Allora," sorrise il Phil "al prossimo Mercoledì?"
"Non vedo l'ora." il Serpeverde annuì. Phil spalancò leggermente gli occhi e Dan diventò completamente rosso, iniziando a balbettare.
"N-Nel senso che, uh, è stato divertente. Preferisco di gran lunga avere te come professore, mi sono divertito moltissimo. Oddio, non che non abbia imparato nulla, cioè lo studio è importante-"
"Ho capito, non ti preoccupare. Mi sono divertito anch'io." lo interruppe l'altro.
Dan gli sorrise di nuovo, ancora leggermente rosso, lo salutò con un piccolo cenno del capo prima di andarsene e lasciando Phil davanti la serra.
Rilasciò un respiro e rise fra sé, le parole di Dan risuonanti nella testa.
Forse il recupero sarebbe andato molto meglio di quanto pensasse.




 


N/A:
Ok prima qualcuno mi uccidi, ci ho messo così tanto per pubblicare questo "capolavoro" perchè:
1) scuola
2) procrastinazione
3) mancanza di idee ma non molto tbh
quindi finalmente ecco il terzo, così non mi ritrovo persone sotto casa con torce e forconi (parlo con te Maria)(i see u reading)
e vbb ringrazio ancora la mia beta Leu a cui ho fatto sudare sette camice e sputare sangue, mi disp molto, ma sappi che ti amo lo stesso <3
ringrazio tutti quelli che sono arrivati a questo punto e alla prossima! :)

- Sky x
  
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