Ci sono anch'io - 883 ft. Max Pezzali
Io
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi
e tu
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai
Non so se la rotta è giusta o se
mi sono perduto ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio
È cominciato tutto senza preavviso: un televisore, una strada, la mia bicicletta e Lui. Lo vidi e fu come innamorarmi, stringermi al cuore la convinzione di aver trovato la mia strada.
Quei dettagli mi rimarranno impressi per l'intera vita, ne sono sicuro.
Solo, quando entrai per la prima volta in palestra, capii veramente come stavano le cose. Non avevo mai preso in mano una palla tricolore, e pensare di non poterla fermare mi rabbrividiva.
Poi è arrivato il primo torneo.
Tutto finito in trentuno minuti, veloce e troppo doloroso.
Nonostante le parole che mi sono state rivolte da quello che rimarrà per sempre il mio peggior avversario, ho continuato a correre e saltare, senza risposta alla domanda -che cosa muove ancora le tue gambe sul parquet di una palestra?-.
Una domanda stupida, stupida e a cui non riesco a rispondere.
Nonostante tutto,
Nonostante tutti,
Continuerò a saltare.
Ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi solo quando la mia mente si arrese di fronte alla limpida realtà: avevo perso. Gli dissi di guardarsi le spalle, perché prima o poi lo avrei superato, e non importa quanto ho sbagliato, quanto tempo ho perso, quanta volontà ci abbia messo, lo schiaffo della vita mi aveva colpito in pieno volto.
Non so
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù
Però
io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io
Nonostante tutto,
Nonostante tutti,
Continuerò a crederci.
Con l'immagine del numero 10 che salta e supera il muro, io continuerò a correre e a seguire questo mio sogno: raggiungere la cima del mondo.
In tanti hanno provato a fermarmi, ma, fermandomi nei loro occhi privi di avidità e coraggio, ho risposto che non avevo ancora trovato una ragione per smettere di guardare avanti, ferirmi, cadere a terra, credere nei compagni, chiudere gli occhi, sentire quella goccia di sudore che scende dalla nuca e si spegne nel colletto della divisa, sempre guardando avanti.
Non possono ignorarmi.
Non è
stato facile perché
nessun' altro a parte me
ha creduto
però ora so
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perché
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te
Adesso mi volto, li vedo: i miei undici compagni di squadra.
Squadra, una parola perfetta, dal suono duro e severo, dal significato invariabile e autentico.
Ammiro undici persone che sono fisicamente distrutte, dalla fatica, dalla stanchezza, dalla mancanza di ossigeno, dalla circolazione troppo celere del sangue.
Ammiro undici persone che sono psicologicamente impareggiabili.
Vogliamo vincere, e ci riusciremo.
Vedo lui, quella persona che mi ha studiato nei minimi dettagli, che non mi deluderà, mai.
Vedo quel ragazzo dagli occhi blu che cerca i miei ambrati per lasciare che la palla si posi delicatamente tra le sue mani, a contatto con i palmi e le dita, e poi lasciarla andare con decisione verso la mia di mano.
Quel ragazzo, che come me, vuole raggiungere la cima del mondo.
Nonostante tutto,
Nonostante tutti,
Continuiamo a respirare.
E so
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò
perché al mondo
ci sono anch'io
perché al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io
Guardatemi.
Lasciate che i vostri occhi si lascino impregnare dalla mia primitiva volontà.
Ammiratemi.
Stupitevi delle mie capacità e del mio istinto primordiale.
Piegatevi.
Inchinatevi di fronte all'esempio perfetto di Crescita.
Ora che mi avete visto spiccare il volo, credete ancora di potermi ignorare?
Nonostante tutto,
Nonostante tutti,
Noi vinceremo.
Hinata Shoyou
Nel frattempo il caldo mi uccide, e usare il computer rende i miei spazi vitali invivibili almeno quanto un girone dell'inferno dantesco.
Ringrazio infinitamente chi continua a seguire questa sorta di post-sbornia, da chi legge e basta, a chi lascia una piccola recensione che fa sempre un grandissimo piacere!
Alla prossima!