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Autore: Vallellata    24/06/2016    2 recensioni
Salve!
Questa fanfiction racconta le disavventure di Hyoga che, nel tentativo di dichiararsi alla persona che gli piace, ne combinerà di cotte e di crude.
Ma chi sarà questo ragazzo fortunato?
(Avviso: I Gold Saint sono tutti tornati in vita ed è ambientata dopo la sconfitta di Hades)
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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__________punto di vista di Hyoga_______
“Accidenti…che mal di testa!” furono i primi pensieri che riuscii a formulare quella mattina, ancora ad occhi chiusi, sdraiato su un letto.
Sentivo tutto il corpo indolenzito, la testa girare come se fosse finita in un tornado e qualcosa sullo stomaco che mi provocava una grande nausea.
Aprii leggermente gli occhi, li sgranai un paio di volte per avere una visione nitida di ciò che mi circondava.
Quasi mi venne un colpo vedendo una faccia inquietante attaccata al soffitto.
Ma non era l’unica, ce ne erano tante altre vicino a lei, con lineamenti diverse ma con la stessa espressione della prima.
“Ma dove sono finito?” Mi domandai sgomento, cercando di sedermi, ma senza riuscirci.
Fu a quel punto che notai molti particolari che prima avevo trascurato: ero nudo, sudato, con qualcosa di appiccicoso tra le gambe ed ero in un letto con altre persone!
Alla mia destra avevo… Deathmask ed Aphrodite che dormivano tranquillamente abbracciati l’uno all’altro; il cavaliere dei pesci con la testa appoggiata sul petto del compagno, mentre il cancro con la testa sul cuscino e una gamba appoggiata sopra a quelle del compagno.
Dall’altra parte invece avevo…
“Cosa? Come è successo? Come sono arrivato qui? E…cosa è successo ieri sera?!”


______Flashback____
-Sicuro che ti stia bene così, Hyoga?- domandò Shiryu, appoggiando una mano sulla spalla dell’amico, che era l’unica persona rimasta ancora sul palco, seduto, con le gambe a penzoloni.
Aveva un’aria decisamente triste, però si vedeva che stava cercando di tirarsi su il morale da solo, senza andare a chiedergli aiuto.
-Per questa volta sì.- sussurrò Hyoga, sorridendo un po’ malinconicamente. – In fondo speravo da molto tempo che Milo e Camus si mettessero insieme, però, allo stesso tempo, non nego che sarebbe piaciuto fare a me quella dichiarazione.-
Il cavaliere del dragone si mise a sedere accanto a lui.
-La grandezza di un cavaliere si misura anche dalla capacità di saper donare la felicità agli altri, a discapito della propria.- gli accarezzò la guancia, sorridendo –Per la tua dichiarazione ci saranno tante occasioni, io stesso ho promesso che farò del mio meglio per aiutarti e supportarti moralmente.
Credimi, continuerò a farlo fino all’ultimo.-
-Amico… non so come ringraziarti per tutto ciò che stai facendo.- sussurrò Crystal, sorridendogli.
-Non devi ringraziarmi. Siamo amici, è normale aiutarsi nei momenti di difficoltà, no?- continuò a sorridergli quanto bastava – e poi io sono quello che in questa situazione sta facendo meno di tutti gli altri.-
-Questo è quello che credi tu.- disse una voce, anticipando il cavaliere del cigno, che avrebbe voluto pronunciare quelle stesse parole.
La luce del grande riflettore illuminò la figura del cavaliere d’oro del leone che, appena rientrato anch’egli in sala, dalla parte del pubblico, si stava avvicinando al palco, senza che i due all’inizio lo notassero.
-Credimi, Hyoga, non credo che qualcuno al grande tempio sia più in pensiero per te di questo ragazzo. Certo, anche Seiya lo è, ma molto meno perché ha altro in testa. Questo valoroso cavaliere, invece, ti ha come primo pensiero ogni giorno e a qualunque ora ed è sempre preoccupato, because of reasons.
E per quanto riguarda te, Shiryu, non svilire il tuo lavoro. Credi di fare poco, ma del sostegno morale in un momento difficile a volte è ciò che ci vuole per andare avanti serenamente.-                                                        
-Sagge sono le tue parole, Aiolia- affermò il cavaliere del cigno, mettendosi in una posizione più composta di quella in cui era precedentemente. –e sono consapevole di ciò che fa Shiryu per me. E’ per questo motivo per cui spero di poter trovare una soluzione in fretta al mio problema.
In questo modo non sarà obbligato a preoccuparsi sempre per me.-
Il cavaliere dai capelli mori guardò l’amico biondo sorridendo, mentre Aiolia, che aveva consumato completamente la distanza, si era messo ad arruffargli i capelli.
-Non credo che smetterò di preoccuparmi così tanto facilmente.- furono le parole di Shiryu, che concluse con –sai com’è. Ultimamente stai diventando un combina-guai.-
-Seiya ti deve aver in qualche modo contagiato con la Pegasusite! - sogghignò il leone, suscitando un’improvvisa ilarità collettiva.
Passarono due minuti abbondanti, colmi di risate a crepapelle, prima che la stessa persona che aveva fatto la battuta riprendesse la parola.
-Il motivo per cui sono venuto qui, però, è un altro. Desidero aiutarti. Ho parlato un po’ con un amico che è venuto a vederci e sono riuscito a rimediare a te, Shiryu, Seiya, Ikki, Shun un locale praticamente vuoto solo per voi dove passare la serata. Una piccola discoteca.-
I dei due cavalieri di bronzo lo guardarono colmi di meraviglia e di stupore. –C..come hai fatto?- farfugliò Hyoga, senza però essere sentito.
-Vi avviso: C’è un ma. Potete fare ciò che volete, “ma” ci sarà Aphrodite insieme a voi. Il mio amico diciamo che ha una bella cotta per lui, quindi, in cambio di piccolo favore che mi fa, gliene ho dovuto fare uno io.- sospirò Aiolia, guardando l’orologio.
-Non ti preoccupare.- Hyoga si alzò in piedi –Hai fatto tantissimo e… di sicuro non sarà Aphrodite a rovinare questo tentativo.-
-Già, fortunatamente lui non è Milo. Però c’è da rallegrarsi, per un paio di notti non uscirà dalla casa dello scorpione insieme a Camus.- ammiccò Aiolia, facendo arrossire il dragone.
-Meglio così! Anzi, auguro a lui tante lunghe giornate da passare a casa insieme al maestro Camus.- sospirò –tanto penso che il maestro saprà tenerlo occupato. Spero solo che Camus non ci vada giù pesante, potrebbe anche far passare un mese a Milo sdraiato per i dolori al didietro.-
I due altri cavalieri si guardarono in faccia l’un l’altro, molto interdetti dall’affermazione.
-Hyoga… non vorrei dirti una cosa che potrebbe traumatizzarti o rovinare l’immagine da grande dominatore di Camus ma….- Shiryu guardò Aiolia alla ricerca di aiuto, che fortunatamente ascoltò la sua supplica.
-Ma Milo non scherza, nel piccolo periodo in cui… abbiamo avuto delle scappatelle, non sono riuscito nemmeno una volta a prendere la posizione dell’attivo. Mai. E poi Aquarius… anche se non sembra, è una persona molto…-
-Tradotto: Il nostro acquario è più passivo di Aphrodite. O se vogliamo metterla in un altro modo, Camus è così passivo che, anche se legassero e sedassero il suo partner, riuscirebbe a prenderlo comunque- affermò ridendo Deathmask, che era apparso dal nulla, facendo sobbalzare Shiryu.
Hyoga invece era sbiancato completamente dallo shock.
-Tu la parola “tatto” non sai nemmeno cosa voglia dire, vero?- inveì adirato Aiolia, avvicinandosi al suo vicino di casa, che come risposta, non smise di ridere.
- Non ho proprio resistito, chiedo scusa.- affermò con un’aria per niente pentita. –Piuttosto Aphrodite mi ha detto che sta sera fate bagordi in discoteca, mi unisco anche io!-
-L’invito è esteso solo ai cavalieri di bronzo e ad Aphrodite e, a meno che tu non sia il nuovo cavaliere di Andromeda, non puoi partecipare.-
-Ah-ah! E’ qui che ti sbagli mio caro gatto spelacchiato! Aphrodite ha usato il favore che Saori gli doveva per farmi venire con lui, per cui…- si avvicinò a Hyoga, ancora traumatizzato e gli tirò su il mento in modo da poterlo guardare meglio negli occhi. – questa sera ci divertiremo e, parola di cancro, non potrai dimenticartela facilmente.- finita la frase, sentendo una voce che da lontano lo stava chiamando, lasciò il biondino e se ne andò, salutando i presenti con un veloce cenno della mano.
-Hyoga, tu, mi raccomando, stagli lontano e non ascoltarlo. Quello che devi fare è solo andare in pista e ballare, ok? Solo ballare. Alla fine della serata, poi devi dire ad Ikki che provi ed andare a casa tua.- affermò Aiolia, prendendo il cigno per entrambe le braccia e scuotendolo energicamente.
-Non ti preoccupare, Aiolia, terrò d’occhio io sia Hyoga che Deathmask e Aphrodite. Parola di Dragone.-



___Sera innoltrata__
Il luogo “prenotato” da Aiolia era davvero meraviglioso.
Lo spazio era davvero immenso per solo sette persone, c’erano a destra i tavoli con delle grandissime poltrone rosse, dall’altra un grande bancone provvisto di tutti gli alcoolici più famosi, che rendevano la stanza più ricca di colori e, al centro, la pista da ballo, che si distingueva facilmente dal resto a causa delle piastrelle azzurre che riflettevano le luci stroboscopiche.
Già dall’inizio le persone si divisero in tre gruppi.
Shun e Aphrodite che erano andati nella pista e ballavano insieme, l’uno in maniera più composta, l’altro più provocante, in modo da avere gli occhi di tutti coloro che guardavano su di sé, Seiya, Deathmask ed Ikki che erano al bancone e avevano ordinato da bere ed infine Shiryu e Hyoga che erano seduti sui divani.
-Su, Hyoga, vai in pista a ballare ed invitalo. Se rimani qui a struggerti, di sicuro…-
-Ballare? Credimi, dopo lo spogliarello dell’altro giorno è la cosa che vorrei evitare. Aspetterò un po’ qui e poi gli andrò a parlare.- disse il cigno, mettendosi più comodo.
Il cavaliere del dragone avrebbe voluto controbattere, ma in fondo, non ne aveva il diritto.
Sapeva quanto fosse stato traumatico quello spogliarello che era degenerato a causa di un anonimo cavaliere dello scorpione che, appena i problemi avevano cominciato a manifestarsi, aveva visto bene tagliare la corda.
-CHUPITO PER PEGASUS, YAY!- urlò Seiya, che era già partito per la tangente dopo aver bevuto solo un bicchiere di limoncello, prendendo il bicchierino che gli aveva passato il cavaliere del cancro.
-Seiya! FERMO!- disse Shiryu alzandosi e andando dal cavaliere del pegaso –lo sai che non devi bere? Tu non reggi l’alcool! Nemmeno in piccole quantità!-
-Queste sono menzogne, S…Seika! Hic!- affermò Seiya imbronciato, con le guance rosse.
“Il piano sta andando alla perfezione!” sogghignò Deathmask, godendosi la scena e vedendo che Pegasus, nonostante Dragone cercasse di fermarlo, aveva bevuto d’un fiato il contenuto del bicchiere, che per sua sfortuna, non conteneva solo vodka alla menta, ma anche una sostanza inventata da Aphrodite.
-Hyoga, ti prego, vienimi ad aiutare o qui lo perdiamo per sempre!- lo chiamò disperato, vedendo che Pegasus stava chiedendo altro da bere.
Inaspettatamente, però, Ikki, con uno sguardo più corrucciato del solito, si alzò dalla propria sedia.
Prese il cavaliere del pegaso, sollevandolo da sotto le spalle e lo trascinò per tutto il locale, mentre l’altro si dimenava, fino a quando non raggiunse la prima poltrona rossa, sulla quale lo gettò in malo modo.
-Cosa fai? hic- domandò Seiya contrariato, cercando di alzarsi ma venendo bloccato.
-Prova ad alzarti da quella poltrona per andare al bancone e giuro che ti ridurrò così male che Aiolia non riuscirà più a riconoscerti!-
-Nii-san!- Urlò Shun, raggiungendoli –Non essere così cattivo con lui!- guardò con uno sguardo di rimprovero il fratello, prima di voltarsi verso l’amico ubriaco. – Invece tu, Seiya, non bere più. Lo dico per il tuo bene.-
Fu a quel punto che Seiya, come un bambino, si mise a piangere, lasciando spiazzato Shun, che si aspettava tutto, fuorché quella reazione.
-Ikki è uno stronzo che non capisce le mie esigenze e Shun non fa altro che dargli ragione, come se suo fratello fosse la sacra bibbia. Shiryu sgridali, sono delle persone orribili.- si lamentò, mentre fiumi di lacrime uscivano dai suoi occhi.
Hyoga, invece era rimasto nel posto dove, poco prima, Shiryu l’aveva lasciato.
Spostava lo sguardo da una scena all’altra, da Aphrodite che sembrava davvero divertirsi a ballare insieme all’italiano, il quale non sapendo che pesci pigliare, cercava di imitare le mosse dell’altro, che lo aveva trascinato al centro della pista per la canzone Troublemaker dei Troublemaker, al resto dei compagni che erano riuniti intorno a Seiya, in modo da essere sicuri che non si muovesse. (because four is better then one)
Ad un tratto però Ikki si distaccò dal gruppo, forse annoiato dalle lagne continue del cavaliere del Pegaso, tornò al bancone a prendere tre bottiglie di qualcosa, che l’oste aveva preparato prima e si diresse verso l’unica persona che sembrava abbastanza tranquilla.
Senza chiedere il permesso, né guardarlo in faccia, Phoenix si accomodò sulla poltrona di fianco a Hyoga e gli mise davanti una bottiglia delle tre davanti.
-Io e te dobbiamo parlare.- aveva detto con un tono freddo, ma allo stesso tempo abbastanza calmo. O meglio, non lo aveva detto con un tono da “Ti voglio demolire” che spesso aveva mentre apriva bocca.
Hyoga, non sapendo che dire prese la bottiglia, se la girò tra le mani.
Capendo il disagio dell’altro, Ikki, in un raro momento di empatia, aggiunse: -Prima però, beviamo.-

___Poco più in là__
Dopo circa una ventina di minuti passati seduti a guardarsi in faccia, come delle creature umane che non hanno mai usato un soffiablabla, ad un tratto, Pegasus si alzò, bofonchiando parole confuse, tra cui anche “Mi sta tornando su l’anima!” e corse in bagno alla velocità della luce.
-Shiryu, ti prego, non mi dire che sta andando a fare ciò che penso...-implorò Shun, sperando che l’amico fosse andato alla toilette solo per fare la pipì.
Lo sguardo preoccupato di Shiryu e la sua successiva corsa gli fecero capire, però, che i suoi sospetti non erano così irreali ed infondati per cui, dopo essere andato da Aphrodite a dire che si sarebbero assentati un attimo, si diresse anche lui in bagno to the rescue.



___Contemporaneamente__
Nel giro di questa decina di minuti, Ikki, in compagnia del povero Hyoga che fissava la sua bottiglia, da cui aveva bevuto solo un sorso, aveva bevuto le due restanti.
Il silenzio che si era creato era quasi inquietante.
Forse era il momento per cominciare una conversazione?
Sì, ma cosa si sarebbero potuti dire?
Parlare dei propri sentimenti così, subito, era una follia per cui era meglio cercare un altro argomento.
Sapeva che le chiaccere inutili non facevano altro che fare innervosire il cavaliere della fenice e di sicuro parlare del loro “lavoro” e di Saori era fuori discussione.
Avrebbero potuto… parlare della recita che avevano fatto quel pomeriggio, magari.
Faceva sempre parte delle “chiacchere inutili” ma, per lo meno, non era una cosa completamente priva di senso o una “paranoia”.
-Senti, Ikki…- cercò di cominciare Hyoga, alzando finalmente gli occhi e cercando quelli del suo interlocutore, aveva afferrato anche la terza bottiglia e la stava bevendo con nonchalance, come se fosse sua.
Il fatto solo che, però, avesse aperto bocca, fece innervosire l’altro, che, con uno sguardo assassino, fissò Hyoga come se volesse farlo a pezzi e buttarlo in un inceneritore.
-Tu…!- tuonò con voce minacciosa, mentre maneggiava pericolosamente la bottiglia che aveva in mano -credi davvero di poter hic provarci con Shun liberamente?-.
Nonostante sembrasse una persona a cui gli alcoolici facevano poco effetto, aveva raggiunto il limite e ciò si poteva anche capire dalle sue gote, che si erano colorate di rosso.
Stupito e anche spaventato dalla reazione inaspettata di Ikki, che fino a poco prima era più calmo del solito, si fece più in dietro, facendo aderire la schiena contro lo schienale della poltrona.
-Tu- con un tono di voce più alto ed infuriato del precedente, si alzò, facendosi più vicino a Hyoga - non devi…hic- la mano del ragazzo dai capelli blu andò a bloccare quelle dell’altro sopra la testa. –nemmeno provare ad avvicinarlo! Shun è mio fratello, non ti permetterò di…- e a quel punto Phoenix, come colpito da un attacco improvviso di Hypnos, ricadde sul biondo, addormentato.
-Eh…? Cosa…?- A sua volta si accorse che qualcosa stava accadendo. Le palpebre diventarono pesanti e prima ancora che potesse accorgersene tutto attorno a sé diventò nero.


____Sala da ballo_____
-Il piano è stato un successone!- affermò Deathmask, avvicinandosi ai due bronzini che erano crollati letteralmente l’uno sull’altro. –Forza, Aphrodite, tu prendi Ikki e io Hyoga!-
-Cosa? Ma non eri tu quello che doveva portarli entrambi? In fondo sono stato io a preparare il sonnifero e la noce vomitica per i bronzini- borbottò Pesci, contrariato.
-Non ho mai detto nulla del genere. Poche storie, prendi uno dei due bronzini, se non vuoi che ti molli qui da solo.- ribattè cancro.
Con lo sguardo più contrariato e disgustato che potesse fare, il ragazzo dalla folta chioma celeste sfilò il cavaliere del cigno da sotto l’altro e lo prese in braccio, in modo da poterlo trasportare con più facilità.
-Forza, muoviti a prendere l’altro, Deathmask, non abbiamo molto tempo.-
Il cavaliere del cancro con sguardo trionfante, si caricò sulla spalla Ikki.
-Su, dai, non tenermi il broncio. Portandoci un cavaliere a testa ci mettiamo meno tempo e così abbiamo più tempo per divertirci.- vedendo che però l’espressione del cavaliere dei pesci non mutava, sospirò. –E va bene. Potrai usare il desiderio libero concessomi da Atena, per fare ciò che vuoi.-
-Adesso parliamo la stessa lingua.-
-Ricattatore.-
-Io non ho detto niente, hai fatto tutto da solo.- fece notare il cavaliere dai capelli azzurri all’altro, arrivando all’ingresso del locale, dopo aver salutato con un cenno della testa il ragazzo al bancone, che aveva ricambiato il gesto con uno sguardo trasognato.
-Questa me la paghi.-
-Zitto e muoviti. Guarda che ti lascio indietro.- lo rimbeccò, sogghignando.

_____Bagno_____
-Seiya, sei sicuro di stare bene?- domandò Shun, che gli teneva i capelli e la frangia indietro, per paura che si sporcassero.
-No…. Shiryu, sto morendo. Non voglio più toccare un alcoolico per il resto della mia vita.- si lamentò Seiya, piagnucolando. –Sono troppo giovane per morire, ho solo tredici anni!-
-Seiya, non stai morendo. Su, forza, calmati, hai finito di vomitare o senti altro sullo stomaco?- gli si avvicinò, massaggiandogli la schiena, in modo da calmarlo.
-Ho finito… penso.- affermò, prendendo il pezzo di carta igenica che Shun gli stava porgendo e asciugandosi le labbra.
-Shun, adesso facciamo così. Mi fido di te, tieni d’occhio Hyoga e Ikki di là, fai attenzione che non si avvicinino a Deathmask e ad Aphrodite. Io- si mise davanti a Seiya, facendogli segno di aggrapparsi alla sua schiena –riporto Seiya a casa.-
Andromeda senza ulteriori spiegazioni, uscì dal bagno.
-Grazie, Shiryu. Come farei a vivere senza di te?- bisbigliò, prima di rimettersi nuovamente a piangere come un bambino. –Perché non posso sposarti? Io sono a favore della poligamia.-
-Seiya, adesso non pensarci e non piangere. Appoggia la testa sulla mia schiena e prova a dormire.-
-Va bene, moglie…- mormorò, sconsolato, facendo ciò che il dragone gli aveva detto
-Shiryu!- tornò indietro il cavaliere di Andromeda, allarmato. –Il Nii-san e Hyoga sono spariti.-
-COSA?! Deathmask e Aphrodite?- domandò con l’ansia a mille.
-Non ci sono nemmeno loro! Cosa facciamo??- Chiese, sull’orlo di una crisi di pianto.
-Chiama Aiolia, lui è al grande tempio, vedrà di aiutarci in qualche modo. Speriamo solo che se ne siano andati per conto loro.- affermò sconsolato.

___Terza casa___
I due gold Saint senza troppi problemi raggiunsero il luogo dove avrebbero commesso il loro misfatto, in modo da “Aiutare” il povero Crystal.
-Prego, Aphrodite, sai cosa fare. Divertiti.- affermò il cancro, appoggiando il cavaliere della fenice di fianco all’altro cavaliere, sul letto.
-Ti ringrazio. Tu spogliali, io farò il resto.- disse prendendo uno spuzzino con dell’acqua tiepida, che avrebbe dovuto sembrare sudore, ed un unguento profumato bianco .
-Domani mattina ci ringrazieranno!- affermò il cancro, sorridendo all’altro.

____Fine Flashback, Punto di vista di Hyoga_
-Accidenti, non ricordo niente.- mi dissi, disperato. “Cosa devo fare? Non voglio stare qui. Devo andarmene prima che si sveglino”
Cercando di fare il meno rumore possibile, sgusciai sul fondo del letto, e mi alzai, nonostante avvertissi le gambe pesanti e la testa girare.
I miei vestiti non c’erano da nessuna parte, erano spariti, come evaporati, per cui l’unica cosa che potevo fare era arrivare alla casa dello scorpione, dove sicuramente era il mio maestro, e chiedergli aiuto.
Con dei passi leggeri e veloci mi diressi verso l’uscita ma…. –Esmeralda?- mi congelai sul posto.
Era la voce di Ikki. Mi voltai la testa, vedendo che la persona in questione si era girata e che stava fissandomi, con uno sguardo ancora mezzo addormentato.
Preso completamente dal panico l’unica cosa che feci fu correre ancora più velocemente, uscendo dalla casa, mentre Phoenix urlava –Aspetta! Non andartene!-
Corsi, corsi più velocemente che potevo, sembrava che i muscoli delle mie gambe volessero staccarsi dalle ossa dall’enorme sforzo che stavo facendo. Il mio respiro era affannoso, così tanto che non riuscivo a capire se stavo immettendo aria nel mio corpo o se la stavo solo espellendo.
Non sentivo la fredda aria mattutina che investiva il mio corpo ignudo e nemmeno i sassi che, finiti casualmente sulle scale del tempio, avevano lasciato dei piccoli tagli sui miei piedi.
Aiolia, fu l’unico cavaliere che incontrai nella scalata che tentò in qualche modo di bloccarmi, chiedendomi cosa fosse successo e dicendomi che gli altri erano tutti in pensiero per me, ma non mi fermai.
In verità non capii nemmeno quali furono le sue parole precise.
Mi sembrava di non essere lì in quel momento e tutte le voci che sentivo erano incomprensibili. O, meglio, sovrastate da qualcosa che continua a ronzarmi nella testa. “Esmeralda”, “Esmeralda” e ancora “Esmeralda.”
Ma chi era Esmeralda?
Perché mi aveva chiamato in quel modo? E cosa era per Ikki questa ragazza?
Ad un certo punto mi resi conto che non stavo più correndo, mi scoprii in lacrime, mentre mi accorsi che non una, ma ben due persone erano davanti a me, con uno sguardo visibilmente preoccupato.
Uno dei due mi stava abbracciando e fui sopreso nel scoprire che fosse Milo, mentre l’altro, che mi stava tenendo la mano, era Camus.
-Maestro… ho fatto un grosso casino.- sussurrai, riscoprendo il suono della mia stessa voce, che mi sembrava decisamente cambiata dall’ultima volta che l’avevo sentita. –Un grandissimo casino…-



___Extra__
-Allora, Ikki, come è andata la serata?- domandò il cavaliere dei pesci, che si era svegliato a causa delle urla del cavaliere della fenice.
Phoenix, come se non avesse sentito la domanda dell’altro, si mise in piedi e, realizzando che i propri vestiti non fossero da nessuna parte, prese in malo modo il lenzuolo dal letto, legandoselo alla vita a, in modo da coprirsi almeno un po’.
Poi si girò e, con sguardo ricolmo di amore cristiano ed il cuore che trasudava perdono, disse: “Ali della fenice!”
E fuoco fu.

Angolo di Vallellata:
Voglio dire solo due cose.
1) Sono infinitamente grata a coloro che continuano a seguire questa storia ed in particolare a Lan Shuihua e a Hades-sama, che ho avuto l'onore di conoscere di persona e di far cosplay con loro.
2) Mi scuso per non aver più aggiornata ma mi sono un po' depressa dopo l'uscita della fanfiction "Manuale di uscita dalla friendzone di Julian Solo" perché ha usato la mia stessa idea (chiedere aiuto ai saint per far dichiarare X a Y) e ha avuto un po' più di successo.
Spero di aggiornare prossimamente la fanfiction e spoiler: nel prossimo capitolo ci saranno PAROLE. 8D
Ciauuuuu!
  
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