Aprii
lentamente gli occhi,
accorgendomi di essere adagiata su un letto e qualcuno mi abbracciava
dolcemente, facendomi poggiare la testa sul suo petto forte e gelido.
Be:
mmmh…
Ed:
ben svegliata, amore.
Mi
baciò i capelli. Quanto mi
era mancato quel gesto!
Mi
accucciai contro il suo
corpo, sorridendo e annusando la sua pelle profumata come sempre. Se
ero morta,
allora dovevo suicidarmi prima!
Be:
sono…morta?
La
mia voce era un po’ roca e
abbastanza bassa. Lui sorrise sghembo e io mi incantai a guardare
quegli occhi
dorati che avevano illuminato il mio cammino durante il sonno.
Mi
baciò la fronte con
delicatezza.
Ed:
tu che dici?
Be:
sono morta.
Lui
ridacchiò.
Ed:
se vuoi me ne vado…
Fece
per allontanarsi, ma io
lo trattenni per il maglione azzurro che indossava.
Be:
non intendevo questo!
Lui
mi abbracciò di nuovo,
senza smettere di sorridere, poi si allontanò un poco da me
e mi prese il mento
tra il pollice e l’indice, alzandomi il volto.
Ed:
grazie per avermi
illuminato la via, stellina.
Avvampai
e cominciai a
balbettare, persa nella sua perfezione.
Be:
m…ma n…no! Cioè, sì!
Cioè, no!!! Oh, accidenti a te!!!
Lui
alzò un sopracciglio,
divertito.
Ed:
che ho fatto?
Sbuffai,
distogliendo a forza
lo sguardo dal suo volto e accorgendomi solo in quel momento di
trovarmi nella
mia stanza e il sole splendeva fuori dalla finestra.
Be:
mi abbindoli con lo
sguardo! che cavolo, non riesco a mettere due parole in fila per
col…
Ma
non finii la frase che lui
mi strinse forte, scoppiando in una risata piena di gioia e
felicità, una
risata tanto bella da farmi quasi rabbrividire. Non l’avevo
mai sentita, ma fu
il suono più bello del mondo.
Be:
c…che…ti prende???
Ed:
scusa, è che sono
felice!!!
Sorrise
ampiamente e mi baciò
con foga, gettandosi praticamente sulle mie labbra. Ricambiai il bacio,
sentendo come al solito la mia bocca calda che si modellava a quella
gelida di
lui. Sentii il suo sapore, la sua vita, la…
Tum,
tum, tum, tum…
Mi
staccai da lui e lo fissai
a bocca aperta.
Ed:
che c’è???
Sembrava
preoccupato.
Be:
MA ALLORA ANCHE TU TI
EMOZIONI QUANDO MI BACI!!!!!!!!!!
La
mia voce era stata tanto
forte da far tremare i muri ed Edward si tappò le orecchie,
sorridendo un po’
stordito.
Ed:
e cosa ti aspettavi????
Bill:
ehi, piccioncini!
Horus:
ti sei svegliata
finalmente.
Shara:
Bella, cara!!!
Mi
voltai appena in tempo per
parare l’assalto di Shara, che mi si gettò
addosso, abbracciandomi forte e con
le lacrime agli occhi.
Sh:
oh, ero tanto
preoccupata…
Bill:
così tanto che ci hai
rotto le biglie per ore!
Edward
rise.
Strinsi
a me Shara,
sorridendo anch’io e sentendo la felicità della
vita investirmi come un fiume
in piena.
Bill:
spero che vossignoria
si alzi almeno! Ma dormi sempre???
Si
chinò per scansare il
libro che gli avevo lanciato.
Be:
cretino! Io non dormo
sempre!!!
Bill:
nooo!!! Però almeno non
sembravi morta, visto che russavi come un trombone!!!!!!!
Arrossii
e scattai in piedi.
Bill scappò.
Be:
GUARDA CHE DOPO TI CHIUDO
IN UN PACCO REGALO E TI ABBANDONO SULLE ROTAIE DI UN
TRENO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sbuffai,
incavolata come un
bufalo, poi mi voltai lentamente, arrossendo.
Be:
ma…davvero russavo???
Horus
scoppiò a ridere e mi
scompigliò i capelli.
Horus:
certo che no,
mostriciattolo!!!
Mi
abbracciò con tanta foga
da alzarmi da terra e mi fece fare una giravolta, come se fossi una
bambina.
Be:
mi siete mancati,
ragazzi!
Lui
mi accarezzò la schiena.
Hor:
anche tu, sorellina.
Lo
strinsi a me.
???:
BELLA!!!!!!!!!!!!!!!
Mi
staccai giusto in tempo da
Horus. Alice mi mise al tappeto, lanciandosi addosso a me ed Emmett ci
alzò, stringendoci
entrambe in un abbraccio stritolatore.
Emm:
e brava Bellina!!!
Ali:
siamo stati
miiiiticiiii!!! Ma non eravamo proprio alla moda, quindi…
Jasper:
amore, la lasceresti
respirare per qualche minuto?
Jasper
mi si avvicinò e per
la prima volta prese l’iniziativa di stringermi come una
sorella. Ricambiai con
affetto la stretta, chiudendo gli occhi.
Esme:
ben svegliata, tesoro.
Esme
e Carlisle mi strinsero
e lei mi posò un bacio sulla guancia.
Alec:
Bella!!! Finalmente!!!
Alec
mi abbracciò forte e io
affondai il volto nell’incavo della sua spalla.
Alec:
bentornata, sorellina…
Be:
grazie, grazie veramente…
Mi
voltai verso Jane e
Rosalie che mi guardavano, rigide come pali.
Me
ne fregai altamente e
gettai le braccia al collo di entrambe, beandomi del paradiso che
quelle
creature mi davano.
Ricambiarono
la stretta con
improvvisa tensione repressa…e forse anche un po’
di rabbia.
Jane/Rose:
NON-FARLO-MAI-PIU’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Be:
eheh…scusate!
^___________________^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’
Jane/Rose:
-____________________-
Jacob:
Bella!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Jacob
si catapultò nella
stanza e mi saltò addosso, stritolandomi in un abbraccio.
???:
ti sei svegliata
finalmente…
Efel
entrò nella stanza con
passo lento e moderato, le mani incrociate dietro la schiena e il volto
austero.
Be:
Efel…
Non
sapevo come comportarmi.
Potevo azzardarmi ad abbracciarlo? Potevo parlargli come un amico?
L’odio che
provavo per lui era scomparso del tutto, sostituito da una bruciante
ammirazione per ciò che aveva fatto.
Be:
ehm…grazie.
Gli
tesi timidamente una
mano, tenendo gli occhi bassi.
Poi
successe l’impossibile.
Efel
mi prese delicatamente
la mano…e si inginocchiò, chinando il capo!!!
Tutti
guardarono la scena in
silenzio, Horus, Shara e Bill sembravano colpiti da un fulmine.
Efel:
no, Bella…grazie a te.
Se non fosse stato per te, a quest’ora la terra non sarebbe
qui. E io come vi
ho ricambiato? Incatenandovi ad una cattedrale per anni. Non nego che
l’ho
fatto per tenervi uniti e impedire che le catene si spezzassero prima
che i
vostri corpi fossero stati pronti a reggere il peso di tutto quel
potere, ma…
non posso essere giustificato.
Sorrisi
tristemente e gli
posai una mano sulla spalla.
Be:
sssh…basta così. È andata
bene, sono tutti salvi, è questo che conta. Ci hai salvato,
se non avessi
impedito al Santo Graal di…oddio, che fine ha fatto il Santo
Graal????
Efel
mi guardò e sorrise. Da
sotto la veste nera tirò fuori il calice d’oro
finemente lavorato e con delle
pietre preziose incastonate nel metallo.
Ed:
ma non si era rotto???
Lo
guardai.
Be:
a dire il vero sì, ma dal
momento che il tuo cuore l’hai donato a me, quando il calice
è andato in pezzi
me lo sono ritrovato tra le mani…è questo che mi
ha riportato momentaneamente
indietro.
Gli
occhi mi diventarono
lucidi.
Jacob:
aspetta un
attimo…momentaneamente????????????????????
Cadde
un silenzio gelato.
Sorrisi
senza guardare gli
altri e rivolsi gli occhi ad Efel.
Be:
credo di aver capito chi
sei…quindi, se non chiedo troppo…mi riporteresti
tu indietro?
Efel
si alzò, avvicinandosi a
me di un passo.
Ed:
no!!!!!!!!!
Edward
mi si parò davanti,
guardando con rabbia Efel.
Ed:
non la porterai via.
Per
un attimo mi sembrò di
rivedere l’angelo dai capelli di bronzo spalancare le ali a
mia difesa.
Efel
sorrise.
Efel:
hai intenzione di
batterti?
Ed:
se necessario, sì.
I
due si guardarono per un
momento, poi Efel scosse il capo, sempre sorridendo.
Efel:
Bella, tu vuoi restare
qui?
Be:
eh???????? O__________O
Efel:
ti ho chiesto se vuoi
restare.
Presi
la mano di Edward e lo
affiancai.
Be:
sì. Credo che qualcuno si
arrabbierebbe non poco se scegliessi di andarmene.
Guardai
i presenti, che
sorrisero.
Be:
ma…posso restare
davvero???
Efel
tese una mano ed io la
presi di nuovo. Notai che la sua pelle ora era piacevolmente calda.
Efel:
te lo meriti…Cavaliere
della Morte.
Sorrisi.
Ef:
e voi, Cavaliere della
Guerra…
Guardò
Horus, che fece un
passo avanti.
Ef:
Cavaliere della Carestia…
Bill
scattò sull’attenti.
Ef:
e Cavaliere della Peste.
Shara
sorrise e annuì.
Ef:
restatele vicino. Non
abbandonatela mai…figli del Cielo.
Ci
fu un lampo di luce così
forte da accecare tutti per un momento.
Poi
delle piume bianche
toccarono il terreno mentre un paio di grosse ali splendenti si
spalancava,
occupando quasi tutta la stanza.
Efel
mi guardò con due
immensi occhi azzurro cielo e notai che la sua pelle brillava di luce
propria.
Una veste di seta bianca lo ricopriva delicatamente.
La
mano di Efel si strinse
sulla mia e un grande sorriso gli illuminò il volto
splendente come il sole.
Sorrisi,
avvicinandomi di un
passo ed abbracciandolo dolcemente. Profumava di rose.
Bella:
il tuo nome non è
Efel, vero?
Efel:
no, piccola mia.
La
sua voce era più
melodiosa, dolce e delicata. Lo guardai, accarezzando il suo volto
dalla pelle
morbida.
Bella:
tu sei…
Lui
ammiccò.
Be:
l’Arcangelo Gabriele…
Lui
mi sfiorò una guancia.
Gabriele:
che Dio ti
benedica, piccola mia. Ora per Suo volere e come ricompensa, la vostra
vita
sarà meravigliosa, avrete una figlia e vivrete insieme per
l’eternità. In più…
Sentii
qualcosa di gelido in
mano.
Gabriele
mi aveva posato sul
palmo un rosario.
Gab:
quando vorrai, l’accesso
ai cieli ti sarà consentito, piccola mia. E quando
sarà vostro volere salire in
cielo definitivamente…allora le nostre porte si apriranno
per lasciar passare
coloro che si sono battuti in nome dell’umanità.
Si
chinò su di me e sentii le
sue labbra posarsi sulla mia fronte. Un leggero venticello mi scosse e
sentii
la sua luce irradiarmi.
Chiusi
gli occhi, beandomi di
ciò che ci aspettava e quando li riaprii, la luce era
sparita e Gabriele non
c’era più.
Possibile
che fosse
stato…solo un sogno?
Sentii
qualcosa di caldo in
mano e chinai il capo. Sul mio palmo era posato un bellissimo, lucente
rosario
di legno.
Cosa ci successe dopo?
Mmmh, credo che le
parole di Gabriele rispondano a tutto, no?
Io ed Edward ci
sposammo e…beh, inutile dire
che Alice invitò tutto il mondo e ultimò dei
preparativi da incoronazione del
papa. Il testimone di Edward fu… rullo di
tamburi…Jacob! Sì, proprio lui!!! il
mio invece fu Bill…ehm… tralasciando il fatto che
per sbagliò per poco non fuse
le fedi…e Horus con uno starnuto bruciò le
chiappe di Sam…beh, lasciamo stare.
In ogni caso, fu un
matrimonio meraviglioso
e, prendetemi per pazza ma, mentre baciavo Edward, mi sembrò
di vedere un uomo
biondo occhi azzurri seduto tra la folla che mi faceva
l’occhiolino.
Per andare in luna di
miele, scegliemmo
l’isola di Esme e ci arrivammo in volo. Aereo? No!
semplicemente, Edward mi
portò in braccio, sorvolando il mondo con le sue bianche ali
da angelo…e quel
giorno il mondo era davanti a me e mi stringeva tra le braccia.
Curioso, ma avemmo
davvero una figlia che
chiamammo Renesmee Carlie, nome tratto dai nonni della piccola. Inutile
dire
che somiglia moltissimo ad Edward, ma è parecchio pestifera.
Si diverte a
provocare Bill (che come un deficiente dopo fa a cazzotti con una
bambina) e a
fargli incendiare continuamente casa. Fortuna che il mio elemento
è il
ghiaccio, altrimenti saremmo già in bancarotta. Shara e
Rosalie adorano
Renesmee e quel cretino di Jacob ha ben deciso di segnare la sua morte
avendo
l’imprinting con lei!!! Cavoli, se quel giorno non mi fermava
Shara lo facevo a
fette…levando il fatto che Bill agitava delle bandierine con
su scritto
“ammazzalo” e Horus si era portato i popcorn.
Ora noi Cavalieri e
vampiri-angeli viviamo
tutti insieme a Forks e tutti nella stessa casa. Jane e Alec sono stati
accettati dai Cullen dopo la guerra con Rey e ora (sembrerà
strano) Jane e
Horus si sono fidanzati e Alec e Shara forse si sposeranno presto!!!
Quando si
dice che la gente è strana…
Bill invece
è più un donnaiolo, detesta
prendere impegni seri. Io lo dico che prima o poi troverà
una ragazza che lo
metterà in riga.
Ah, ogni tanto Cerbero
viene a farci visita
di notte e sono cavoli poi cercare di nascondere la sua mole! Renesmee
lo
adora, si diverte a cavalcarlo continuamente… eh,
sì, su questo somiglia a me.
Beh, direi che ho detto
un po’ tutto, no? il
paradiso? Non ci andiamo quasi mai, ma verrà il momento
anche per quello,
giusto? Anche se non invecchiamo, un giorno decideremo di andarci per
cambiare
aria…e ci andremo tutti insieme.
Gabriele aveva ragione,
la felicità è
arrivata davvero…e sarà così per
sempre.
Rose: IO LO AMMAZZO!!!!!!!!!!!!
Bill: ehm…maddai, non
l’ho fatto apposta!!!
^_____________^’’’’’’’’’’’’’’’’
Rose: MI HAI INCENDIATO IL
GUARDAROBA!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bill:
ehm…ehi…calma…caaaalma…IUTTOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
Esme: uhuh, come sono
carini… ^O^
Horus/Jacob: A MORTEEEE!!!!
AMMAZZA,
ROSE!!!!!!!!!!!!!!! MASSACROOOOO
Ecco, accidenti a Bill!
Chiusi il libro su cui stavo
scrivendo e accarezzai il
crocifisso che pendeva dal rosario intorno al mio collo. Sorrisi,
alzando gli
occhi al cielo notturno.
Bella: grazie, Gabriele.
Edward entrò nella
stanza, silenzioso come un gatto.
Ed: sarà meglio separare
quei due, Rose fa paura.
Sorrisi e mi alzai. Ci scambiammo
un bacio veloce e
lui mi accarezzò una guancia, sorridendo sghembo.
Be: hai ragione, angelo mio.
Lui mi abbracciò.
Ed: andiamo, stellina.
I
due uscirono dalla stanza
con passo felpato, chiudendosi la porta alle spalle. Non si accorsero
però di
una figura avvolta in una veste candida che, seduta sul ramo di un
albero,
guardava con un sorriso il libro che Isabella Marie Swan Cullen aveva
appena
chiuso.
???:
di niente, piccola mia.
Una
leggera folata di vento
accarezzò la figura…e una splendente piuma bianca
si posò delicatamente sul
libro. Intanto la creatura era scomparsa.
Angeli,
demoni? Esistono
davvero secondo voi? Mah, chissà? Forse sono vicino a noi,
ma siamo noi a
doverli vedere, giusto? Forse un giorno li vedremo…o forse
li abbiamo già visti
e non ce ne siamo mai accorti. Ma infondo credo che i veri angeli non
siano
sempre coloro che hanno un paio d’ali piumate ed
un’aureola sul capo. No, i
veri angeli sono coloro che ci tendono una mano quando cadiamo e che
asciugano
le nostre lacrime quando piangiamo. Già, forse non hanno le
ali…ma chi può dirlo?
Cosa è impossibile dopotutto? Io direi niente…se
solo ci crediamo davvero.
La
paura è
la prigione della luce…
Il
coraggio è la chiave.
Ebbene,
questa
è proprio la fine. Che dire? Vi devo ringraziare per avermi
condotto per mano
fin qui, non ci sarei mai arrivata da sola. Mi dispiace sempre quando
finisce
una storia, ma oserei dire che senza una fine non ci sarebbe un inizio,
no?
In ogni
caso
devo ringraziare coloro che mi hanno accompagnato fino alla fine,
ridendo e
piangendo con me. Ebbene, questa storia sono io. No, non sono una
Cavaliere né un
vampiro…ma ogni parola che ho scritto, è dettata
dal cuore e l’ho scritta per
voi, dedicandovi tutto ciò che con pazienza avete letto e
del quale magari
avete giustamente riso. Grazie a voi angioletti che mi avete incitato a
scrivere e grazie per i commenti che sempre mi hanno fatto sorridere.
Beh, a
questo
punto che dire? Con questa storia voglio incitarvi. Sì,
incitarvi sempre per
sempre.
Avete
problemi
in famiglia? Alzate il capo ed andate avanti.
Problemi
a
scuola? Alzate il capo ed andate avanti.
Problemi
con
gli amici? Alzate il capo ed andate avanti.
Sì,
andate
sempre avanti, perché gli angeli veri ci sono vicini anche
se non li vediamo e
forse uno di loro si chiama Tomi Dark Angel. Sono e sarò
sempre con voi così
come voi siete sempre stati con me in questa piccola storia. Vi
abbraccio e col
cuore vi ringrazio ancora, a presto. ^_________^
Cullen: A
PRESTO, E GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!