Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: BarbraGleekPotter    25/06/2016    1 recensioni
Storia di Cesare, il ragazzo del mare che per mestiere cura cuori infranti, e Anna che se ne innamora per errore durante la Notte delle Luci. (La storia continua in "Loving him was red").
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piove spesso nella mia città, e altrettanto spesso capita da quelle parti un ragazzo che per mestiere cura cuori infranti. Non abita lì, viene da un paesino poco lontano, un posto di mare, dove il sole picchia sugli abitanti tanto forte da rendere scura la loro pelle e chiare le loro chiome. Lui ama il suo paesino più di qualsiasi altra cosa al mondo, e persino più di qualsiasi persona; gli è stato concesso, in effetti, di avere a cuore qualcuno, ma il tempo e lo spazio gli hanno impedito di eccedere nell'amare. Forse è per questo che viene spesso nella mia piovosa città grigia: qui non ha alcun limite, perché non ha legami. Ed è un peccato, perché a crearseli è un vero maestro! La sua specialità è scacciare la tristezza dalle vite degli affranti; non deve impegnarsi più di tanto, gli viene naturale. Gli riesce particolarmente bene con le ragazze disperate, quelle dagli occhi arrossati e i capelli scarmigliati... oh, quanto è bravo a consolare le ragazze tristi, soprattutto quelle appena più grandi di lui... ha un debole per le ventenni, le fa girare tutte come trottole.

Nonostante venga spesso a trovarmi, deve sempre rincasare entro sera, per fare ritorno al suo paesino di mare.
Un pomeriggio l'ho accompagnato alla stazione, poco lontano da dove si tiene il mercato. Lui adora il mercato, perché là si possono trovare le spezie più profumate e i tessuti migliori. Si è comprato una camicia celeste come il mare di casa sua e gli specchi d'acqua dentro ai suoi occhi.
È davvero un bravo ragazzo, ma ogni tanto gli viene fatto di rubare qualcosa - così, senza averlo premeditato. Una volta un oggetto da una bancarella, un'altra volta un cuore indifeso... so che non lo fa con cattiveria, perché non ne conosce il significato.
Quel giorno si era preso sia il mio cuore sia un bastoncino di spezia dall'aria innocua, ma in realtà assai pericolosa, se usata incautamente. Ed io avevo troppa paura per contraddirlo, perciò l'ho lasciato fare, tant'era entusiasta della sua marachella. Avrei tanto voluto baciarlo - distratto com'era, dubito che se ne sarebbe accorto - ma poi ho resistito alla tentazione e ho lasciato che salisse sul treno.

Non credo abbia senso protendere le braccia verso il cielo notturno e tentare di catturare le stelle; allo stesso modo è vana ogni mia speranza di vincere il suo cuore. Io sono una cacciatrice di meraviglie, e lui è lo splendore del mondo. È come la seta più delicata, mentre io sono solo grezza, ruvida lana... lui è impeccabile, ed io sono l'esatto contrario. Potrei provare a conquistarlo in mille e uno modi, ma sarebbe inutile: lui è un uragano di bellezza. Se riuscissi ad agguantarlo, saprei di avere tra le mani non una stella qualunque, ma la più grande e rovente di tutte. Forse è vero che è bello come il Sole... infatti più lo guardo, più mi sgorgano le lacrime dagli occhi.
E a proposito di luci...

La Notte delle Luci è una festa ricorrente nella mia città; lui non ne sapeva nulla, prima di diventare un mio ospite abituale. Subito se n'è fatto buon conoscitore, ha preteso di essere persino più esperto di me! Arrivando dalla stazione, è passato dal mercato, ha fatto i suoi acquisti - e sono certa che abbia anche rubato qualche altro cuore - e poi ha attraversato il ponte che divide la città a metà. Ci siamo incontrati per caso all'ombra di un albero; è stato piuttosto strano, perché io stavo pensando proprio a lui, quando mi ha riconosciuta e mi è venuto incontro... ma non è poi tanto inusuale che mi capiti di far vagare la mente nella sua direzione. Lì per lì ho creduto che fosse assai felice di vedermi, ma dev'essere stato uno scherzo del destino - crudele giocatore! - dato che ero io la più contenta dei due, eppure non ho saputo dimostrarlo: conscia del dolore che mi avrebbe causato più tardi, l'ho allontanato in malo modo.

Il ragazzo del mare mi dice spesso che amare chi ti ama da lontano è il dolore più grande, ma io sono solita controbattere con fervore che ancora maggiore è la sofferenza di non essere abbastanza amati da chi ti sta accanto; la distanza tra due corpi ferisce soltanto, ma la vicinanza unita all'impossibilità di questi due di sfiorarsi... quella uccide. Lui non mi credeva fino a poco tempo fa. Ora sì, e - siccome non è stupido - ha pensato bene si allontanarsi da me. Gli ho reso facile il compito, quasi prendendo io stessa il treno al posto suo.

Non lo vedo dalla Notte delle Luci, e lo sa il re dell'universo quanto mi manca! Lo sa anche lui, ovviamente, infatti ha trovato modo di farmi sapere che sarebbe tornato alla stazione; presto prenderà un treno e verrà in visita, ma io non penso che dovrei farmi trovare tanto facilmente.
Meglio lasciarlo alle sue spezie e alle sue trottole; che curi il cuore di un'altra ragazza. Il mio, l'ultima volta, lo ha fasciato così stretto da farlo soffocare.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: BarbraGleekPotter