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Autore: rupertinasora    18/04/2009    2 recensioni
"Quello che correva assomigliava a un battito. E quel battito apparteneva al suo cuore, che toccava il suo petto e voleva uscirne fuori. Avrebbe voluto bruciare quella prova.
No, si disse. Sta battendo così non perché mi piace, ma perché mi ha fatto paura.
A dir la verità, neanche lei sapeva cosa pensarne."
Draco Malfoy ed Hermione Granger sono il diavolo e l'acqua santa, ma questo si sapeva già. Che fine farà, però, Hermione, se si innamora di due persone diverse? Un certo biondino di nostra conoscenza, e un ragazzo incontrato per caso nel bagno delle ragazze che le sconvolgerà la vita con la sua indecisione.
Hermione non può certo saperlo, però Malfoy ha un segreto, ed è proprio quello a farla andare nel pallone... Buona lettura!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio dell'autrice:

Ed ecco qui un altro capitolo.

Spero davvero che la storia vi stia piacendo, e ringrazio molto coloro che hanno commentato. Probabilmente riprenderò anche la stesura delle altre due storie, Scambio culturale e La rosa dei venti. Vi terrò aggiornati, e grazie ancora.

Presto vedrete postato anche il capitolo nove. Buona lettura, e grazie ancora.

 

Rupi***

 

 

 

 

 

 

 

 

Tainted Love 

 

 

Capitolo ottavo - Segreti 

 

 

 

Astoria guardava Draco dormire. Era davvero bello, un ragazzo che meritava tutti i complimenti che gli facevano.

Ma cosa le nascondeva?

- Cosa ti fa pensare che ti nasconda qualcosa?- le aveva chiesto Blaise.

Si era stretta nelle spalle.

- Se non si ha nulla da nascondere, non c’è bisogno di fare il misterioso-, gli aveva risposto con calma.

Draco diceva che la considerava come una sorella, ma lei sapeva che il miglior difetto che aveva lui era che sapeva fingere troppo bene. Una volta lo sentì fingere un orgasmo in maniera impeccabile.

Il ragazzo si girò nel sonno, senza dare alcun segno che poteva farle capire che si stava svegliando. Sbuffò, stanca di guardarlo dormire, spettacolo alquanto noioso, e andò da Blaise. Lo scosse piano.

Quello dormiva a bocca aperta e lei non poté fare a meno di tappargliela con una mano. Il ragazzo grugnì malamente e si svegliò.

- Astoria…- sussurrò con voce roca, senza troppo stupore.

Le sorrise complice e si spostò nel letto, facendole spazio accanto a sé. Stavano stretti, ma si sapevano accontentare.

- Scoperto niente?- chiese lei.

Il bruno scosse la testa.

- Per quanto ti creda, Draco non è mai stato tanto normale come in questi giorni- le assicurò.

La bionda, però, non dava cenno di cedere.

- No, Blaise. Io ne sono certa!-

Il serpeverde sbuffò ancora, e le mise una mano su un fianco, stringendola a sé. Quanto lo eccitava, lo sapeva.

- D’accordo- la accordò, sperando che si fosse arresa facilmente, guardandola negli occhi,- ma cosa mi dici di te? Sicura che ti sei ripresa del tutto?-

Annuì come per rassicurarlo. Si perse nella profondità di quelle iridi del color del mare per un attimo, e poi gli sorrise docilmente.

- Certo. E quella Mezzosangue Grifondoro me la pagherà molto cara!-

Blaise alzò gli occhi al cielo.

- Questi Serpeverde. Sempre a vendicarsi- si lamentò con un sospiro.

Si abbassò verso di lei e le baciò piano il collo.

Ignorando i gemiti provenenti dall’altro letto, Draco, fingendo di dormire, mise una mano sotto al cuscino. E ghignò.

 

 

Da tutt’altra parte, Hermione stava rovistando ovunque, mettendo a soqquadro l’intera stanza che divideva con Calì e Lavanda.

Ovunque cercasse, per quanto si sforzasse, il suo diario pareva essersi volatilizzato nel nulla. Non era da nessuna parte.

Dove l’aveva messo?

Eppure era convinta che stesse lì, sotto il letto. Ogni sera vi scriveva qualcosa, e poi lo riponeva lì sotto.

E quella sera non c’era.

- Merlino, che tu possa essere dannato!- sbottò, cercando per l’ennesima volta dentro le tasche delle borse, inutilmente.

Era un diario, non un minuscolo orecchino che si poteva facilmente perdere!

- Hermione-, si lamentò Calì, - non puoi semplicemente appellarlo?-

La riccia la guardò furente, come se la ragazza fosse talmente ottusa che non avrebbe mai potuto capire.

- Ti pare che non abbia provveduto a mettere un incantesimo che non permettesse a nessuno di appellarlo?- rispose acidamente, tornando a cercarlo. – Quel maledetto diario è a prova di tutti gli incantesimi!-

Lavanda entrò in quel momento e diede un urlo.

- Cosa stai facendo?-

Allarmata, Ginny era accorsa in pigiama, dopo aver sentito le urla sin nell’altra stanza.

- Che succede?-

- Guarda!- esclamò semplicemente Lavanda, indicando l’interno del loro dormitorio.

Ginny alzò un sopracciglio, dando una veloce occhiata all’interno della stanza.

- Hai perso qualcosa?- chiese, avvicinandosi a Hermione.

La riccia sbuffò rumorosamente, con le lacrime agli occhi.

- Il mio diario è scomparso! Il mio…- ingoiò la saliva, – E se qualcuno lo leggesse? Giuro che se becco il colpevole lo polverizzo!- disse, mentre la rabbia continuava a montarle dentro.

Ginny l’abbracciò di slancio.

- Ma no, tranquilla Hermione, vedrai che spunta fuori quando meno te l’aspetti- la guardò e le sorrise.

- Non mi prendere per scema, Ginny. Qui qualcuno l’ha rubato.-

- Probabilmente gli hai cambiato posto e non te lo ricordi- azzardò la rossa.

Hermione cercò di calmarsi.

- Sì, probabilmente è così- concluse, anche se non ne era del tutto sicura.

Si alzò in piedi, trascinando con sé Ginny, e con un incantesimo fece tornare l’ordine della loro piccola stanza da letto.

Quando tutto sembrava essersi calmato, Lavanda entrò saltellando, dal momento che fino a quel momento era rimasta sull’uscio della porta.

- Allora, e così hai un diario, eh?- chiese interessata alla riccia.

Hermione la guardò perplessa e annuì. Perché voleva tanto sapere se avesse davvero un diario?

Lavanda sorrise e tornò fuori, sparendo dalla sua vista. Alzò un sopracciglio, seguendola con lo sguardo.

 

 

Quando fu sicuro che Astoria e Blaise fossero caduti in un sonno profondo, abbracciati insieme, Draco alzò il cuscino e trasse fuori un quaderno dall’aria disordinata, con vari adesivi sulla copertina.

Però, non pensava che la Mezzosangue colorasse a quel modo un quaderno. Pensò che probabilmente quello fosse l’unico sfogo che si concedeva.

Sorrise divertito e iniziò a sfogliarlo. Lesse il massaggio da parte di un ragazzo, e si adombrò. Seguiva una dettagliata descrizione della festa di Halloween. E del bacio ricevuto dopo qualche giorno. Curioso, lesse quelle poche righe.

 

Sono sorpresa, davvero. Non avevo certo creduto che Malfoy potesse essere passionale. O meglio, non l’avrei creduto mai che mi baciasse.

Forse sono così felice perché in fondo, devo ammetterlo, l’ho sempre considerato molto affascinante, a parte il fatto che è un Serpeverde e un Malfoy.

O Merlino, tutti dicono che bacia bene. Mica tanto poi. Di certo non era previsto che rispondessi al bacio, e questo proprio non mi va giù. Sono molto adirata con me stessa.

Ricordo, però, le sue labbra, così morbide e calde…

 

Ghignò soddisfatto.

- Ah, Granger, non pensavo ti saresti arresa così facilmente-, sussurrò tra sé, riponendo il diario sotto il cuscino e riaddormentandosi.

Sognò di baciare ancora la Grifondoro, e, senza accorgersene, il suo corpo mutò.

Astoria aveva sentito, nel dormiveglia, qualcuno bisbigliare,e  così si mise a sedere, incurante della sua nudità. Ancora assonnata, spalancò gli occhi però nel veder dormire nel letto di Draco un ragazzo dai capelli neri.

Si stropicciò gli occhi, e vide che Draco era lì, con i suoi capelli color del grano, che dormiva con un’espressione che avrebbe fatto venir voglia di picchiarlo.

Forse era solo stanca, eppure si concesse, mentre ricadeva tra le braccia di Morfeo, il beneficio del dubbio.

 

 

 

   
 
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