Anno X720

 
Quando aprii gli occhi e osservai quel cielo così limpido, sentii pervadermi dalla disperazione.
Volevo piangere ma, in quei secoli di prigionia a cui ero costretto a causa della mia stessa immortalità, non ne avevo più le forze.
Gli esseri umani sono così stolti: sottovalutano la morte e sopravvalutano l’ immortalità, non rendendosi conto che devono alla signora Morte molto più che del semplice dolore e timore.
Hanno paura della Morte, paura che li possa dividere da coloro che amano più della loro stessa vita, paura di perdere tutto ciò che hanno guadagnato, paura che arrivi in un giorno improvviso senza che abbiano fatto le proprie esperienze.
Ma se fossero così sicuri della loro immortalità, si preoccuperebbero così tanto di dover realizzare i loro sogni, trovare l’amore della loro vita, essere ricordati dai propri cari anche dopo la morte?
O sarebbero unicamente interessati a imporre il loro dominio per soddisfare la loro cupidigia?
Ho vissuto molte epoche e mi sono reso conto che l’uomo, pur conscio della propria mortalità,  è per lo più guidato da scopi egoistici : inutile che durante il corso della storia abbia ripetuto gli stessi errori ancora e ancora, l’essere umano cercherà di essere il solo e unico re per poter governare i suoi simili e soddisfare la sua fame di potere.
E se si comporta in tal modo dall’alba dei tempi, come si comporterebbe con la sicurezza e l’arroganza di poter vivere per sempre?
Guerre, distruzione, sofferenze, apatia.
Ma perché sto parlando in terza persona? Non sono forse anch’io diventato apatico?
No.
Sentimenti, emozioni, desideri, speranze fanno ancora parte di me e nessuno, nemmeno il tempo, riuscirà a strapparmeli grazie alla mia grande forza di volontà; Dovremmo considerare la forza di volontà una specie di magia.
La storia lo conferma: vi sono stati uomini che grazie alla loro caparbietà, si sono rialzati con mille ferite mortali e combattutto fino al loro ultimo respiro, per vincere una guerra.
O  di donne che hanno amato in modo così travolgente un uomo tanto da cambiare la sua stessa natura.
Donne? Amore?Caparbietà?  Mi ricorda qualcuno… un lago, un viso, dei capelli lunghissimi biondi come l’oro.
Chi è? E’ frutto della mia immaginazione o è un ricordo?
Ho incontrato veramente quella fata o è solo la mia mente che cerca di rendere la mia devastante esistenza più piacevole?
Gli esseri umani tendono a creare in momenti di estrema sofferenza delle zone comfort, dove poter riposare per stare in pace con se stessi.
Che avessi sviluppato anch’io questa capacità o la mia mente cerca solo di difendermi da un ricordo passato?
Magari le è successo qualcosa di orribile e, la mia mente, cerca di tutelarmi da una reminescenza che farebbe troppo male ricordare.
Anche agli umani succede in seguito a degli shock tremendi.
E’ quindi uno shock o una zona comfort?
Non ha senso ciò che dico, non ha senso la mia vita, non hanno senso le mie emozioni.
Quest’immortalità mi distrugge e non riesco più a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso.
Ma vi è una cosa che non dimenticherò mai: il debito che tu hai contratto.
La salvezza della tua vita per la salvezza della mia.
Riuscirai a saldare un tale debito?
E quando tempo devo ancora aspettare?
In quale epoca e luogo ti trovi?
Puoi lontanamente immaginare la mia solitudine?
Ti prego vieni al più presto e metti fine alle mie sofferenze donandomi l’ agognata Morte.
Voglio ricongiungermi con i miei genitori, il mio maestro, i miei amici con cui sono  cresciuto e che ho considerato parte della mia stessa famiglia.
Non credi che l’amicizia sia il sentimento più strano della vita?
Due persone totalmente estranee grazie a casi fortuiti della vita, iniziano a conoscersi e a creare un legame magico che le unirà per tutta la vita.
Ora mi chiedo se tu, un giorno, conoscerai mai il valore e significato dell’amicizia.
Spero nel mio profondo di sì ma contemporanamente vorrei reguardirti di non affezionarti troppo agli altri: trandendoti possono lasciare dentro di te cicatrici indelebili che nemmeno il tempo potrà guarire.
Ciò però non è il male peggiore: il dolore più profondo lo proverai quando sarai tu stesso a tradirli a causa della tua natura egoistica.
Come è successo a me.
Come succederà anche a te.
Quando moristi volevo essere libero di conseguire le mie ricerche per riportarti in vita ma loro, non capendo la mia decisione, tentavano in tutti i modi di dissuadermi da ciò.
Perfino il mio maestro, mio mentore, iniziò ad essere intimorito dalla mia ossessione di voler superare i confini della morte.
Timori che, in un secondo momento, si rivelarono fondati poiché a causa della mia avidità di voler conoscere più di quel che ci è dato sapere, rubai la vita a tutti coloro che mi erano vicino.
Non dimenticherò mai quel giorno: occhi che se in vita mi guardavano con affetto,
in quel momento, mi guardavano con solo una tacita accusa di ciò che avevo fatto.
Ma soprattutto vi era sangue ovunque, sangue che macchiava i miei vestiti, i miei occhi, le mie mani.
Quel sangue così rosso e così simile al rosso al tramonto della sera che si sta avvicinando.
E come questa giornata si sta spegnendo così si è spenta la speranza di poter essere salvato dall’ acqua salata del mare.
Mi è rimasta un’ unica certezza: solo tu, fratello caro, puoi uccidermi.
 
 

Zeref Dragneel
 

Era una storia completa lo so, ma niente ero sul treno quando ho iniziato a pensare alla morte, alla distruzione, al mondo,alla vita. Insomma le “solite” cose. Spero che vi piaccia e alla prossima ;) Ho deciso di fare una raccolta di esperienze di su questo personaggio che tanto mi piace u.u