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Autore: blu992    29/06/2016    13 recensioni
[AU Tutti umani] [Famiglia Hale] [Text!Fic] [Direct Speech]
Stiles frequenta l'ultimo anno delle superiori e lo sceriffo gli chiede di fare da babysitter ai nipoti di Talia Hale.
Derek è un padre single, stressato.
Laura e Cora sono due sorelle premurose.
Il ritorno dalle vacanze è uno shock per tutti.
[Sterek. All the way.]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Sorpresa, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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23 Dicembre 

 

 

(Ore 15:09) ~ Casa Stilinski 

 

 

“Ehi, papà, c'era la fila al supermercato?” 

“Si, tutti per gli ultimi acquisti” 

Mettiamo a posto la roba, ho già preparato da mangiare. Non c'era il pesce per domani?” 

“Si, ma non c'è bisogno che cucini domani” 

“Eh? E perché?” 

“Ho incontrato Talia, ci ha invitati lì per il cenone” 

“Ma pà! Noi mangiamo sempre con Scott e Melissa!” 

“Infatti ha invitato anche loro. Melissa è già d'accordo” 

“Già gliel'hai detto?” 

“Si, le ho telefona-“ 

“HA! Lo sapevo che vi sentite! Comunque sei sicuro?” 

“Dai, figliolo, è solo una cena con il tuo professore, fa finta che non ci sia. Parla con tutti gli altri” 

“Ma ora manca un giorno e io devo comprare il regalo ad altre sei persone!” 

“Dai, mangiamo, poi ti do una mano a pensarci” 

 

 

 

~ Chiamata in corso da Cora a Stiles 

 

 

“Mamma sta impazzendo, è in cucina da stamattina. Per domani” 

Oddio! È colpa nostra, vero?” 

“Nah, è anche troppo contenta che ci sia Derek” 

“Non passava il Natale qui?” 

“No, da un bel po'. Ma sono contenta, almeno è chiusa tra i Fornelli e non si impiccia. Ieri voleva sapere se sarebbe venuto anche Isaac. Ti rendi conto?!” 

“Ehm…Cora?” 

“Cosa?” 

“Isaac ci sarà, non te l'ha detto?” 

“Quel figlio di p- Che significa?!” 

“Lo sai che non va d'accordo con suo padre, no? Beh lui ha detto che passerà il Natale con la sua nuova compagna e Scott ed io l'abbiamo invitato ieri. Quindi di conseguenza verrà da te. In realtà non te l'ha detto perché credo Scott si sia dimenticato di avvisarlo del cambio di programma” 

“Oddiooddiooddio!” 

“Dai! Tua mamma farà la brava” 

“Lei si, Laura no!” 

“Non ci pensare ora. Anzi, dimmi che dolce posso fare” 

“Ne farà di sicuro uno mamma” 

“Non sono mai troppi, allora?” 

“Mh. Tutti gli Hale amano il cioccolato 

“Perfetto! Ora esco per comprare i regali e prendo gli ingredienti! Ci sentiamo dopo!” 

 

 

(Ore 17:04) Tu! Domani sei a cena da me! Non fare battute stupide! CH 

(Ore 17:06) Io non faccio battute stupide. E Scott mi ha appena avvisato. IL 

(Ore 17:09) vestiti bene. CH 

(Ore 17:12) Mi hai mai visto vestito male? Vai in giro con Stilinski, non puoi lamentarti. IL 

(Ore 17:14) Dettagli. CH 

(Ore 17:16) Ti va una cioccolata calda? IL 

(Ore 17:18) Dammi dieci minuti. CH  

 

 

24 Dicembre  

 

 

~ Chiamata in arrivo da Stiles a Scott 

 

“Sco –“ 

“Ti voglio bene, ma chiamami un'altra volta perché hai l'ansia o perché non sai cosa mettere e stasera faccio di tutto per farvi sedere vicini” 

“Scottieeee” 

“Stiles!” 

“Non usare questa specie di voce Alpha con me!” 

“Cosa diavolo blateri?” 

“Uffa! Vado ad impacchettare i regali” 

“Cosa gli hai comprato?” 

“Una sagoma del mio p-“ 

“Stiles!” 

“Lo vedrai stasera. Gli ho regalato una cazzata, tranquillo. L'hai capita? Una CAZZata!” 

“Stacco” 

 

 

 

(Ore 19:21) ~ Villa Hale 

 

 

“Papà chi ci sta stasera? Nonna ha messo un sacco di piatti” 

Si! Nonna ha messo cinque piatti in più!” 

“Verranno Stiles e suo padre, la signora che avete visto al parco con la nonna e suo figlio Scott e un altro ragazzo, Isaac” 

“Viene Stiles?” “STILES QUI?” 

“Si, viene qui” 

“E il regalo?!” “Papà dobbiamo uscire!” 

“Gliel'avrà comprato la nonna, non preoccupatevi” 

“Ma io glielo voglio fare io!” “E pure io!” 

“Ormai è tardi, dategli un bacio, sarà contento lo stesso” 

“E tu?” “Tu non glielo compri, poi? Gli dai pure tu il bacio?” 

“Perché dovrei comprargli un regalo?” 

“Perché è Natale!” “Dai, papà!” 

“Ok, facciamo una cosa. Pensate ad un regalo, io esco e vedo se lo trovo, ok? Sarà da parte di tutti e tre però, uno solo” 

“Siiii!”  

 

 

 

(Ore 20:01)  

 

 

“Benvenuti!” 

“Ciao, Talia. Questa casa è stupenda” 

“Grazie, Melissa. Su venite, andate tutti in salotto che ci sono Laura, Cora e i bimbi 

“Aspetta, questi sono per te” 

“Cos'hai portato, Stiles?” 

“Torta al cioccolato, muffin al cioccolato, mousse al cioccolato” 

“Oddio, quanta roba. Non dovevi, tesoro. Va di là, i bambini non vedono l'ora di vederti” 

 

 

 

“Mamma?” 

“Ehi, Der, dove sei stato?” 

“Dovevo comprare una cosa. I bambini?” 

“È arrivato Stiles” 

“Ah” 

“Vallo a liberare, è seduto sul divano con Simon attaccato al braccio destro e Daniel al sinistro” 

 

 

 

“Dai, Laura, Cora con noi è sempre gent-“ 

“Buonasera a tutti” 

“Ciao, Derek” “Salve, professore” “Sera” “Pr-professore” 

“PAPÀ!” “PAPÀ HAI FATTO QUELLO CHE DOVEVI FARE?” 

“Si, la nonna mi ha detto che non fate respirare Stiles, che ne dite di lasciargli un po' le braccia?” 

“E va beeeeene” 

“Simon, anche tu, su” 

“Uffa!” 

 

 

(Ore 21:04) 

 

 

“Ok, sono la padrona di casa e devo saperlo. John e Melissa, parlate” 

“Cosa?” 

“Vi conosco da anni, vi girate intorno da secoli e i vostri figli sembrano averlo già capito” 

“Beh, siamo…siamo solo andati a prendere qualche caffè” 

“Fratello! Stiamo per diventare fratelli!” 

“Sai che questa affermazione è strana, vero Scott?” 

“Isaac, adotteremo anche te e saremo una grande famiglia!” 

“Dio, toglietegli la Coca-Cola” 

 

 

“Bambini, vi ho fatto sedere affianco a Stiles solo per accontentarvi, non per tirarlo da una parte all'altra per farvi ascoltare. Mangiate e fate i bravi” 

“Non mi danno fastidio, sono divertenti” 

“Questo è perché non ci stai assieme ogni giorno” 

“Zia Laura, oggi hai detto che siamo bellissimi!” 

“Ho detto che siete bellissimi perché la nonna vi ha messo il papillon rosso, Simon. Ma siete comunque delle pesti” 

 

 

 

“Papi, sonno” 

“Vieni in braccio, tra poco abbiamo finito di mangiare” 

“Papi, pure io in braccio” 

“Tra poco apriamo i regali, ce la fate a resistere?” 

“Mh, mh” “Io chiudo solo un poco poco gli occhi” 

“Io-io vado un attimo fuori, mi suona il telefono” 

“Stai bene, Stiles?” 

“Si, sto bene Cor” 

 

 

 

“Non sei al telefono, guanciotte dolci” 

“Ehi. Ho appena staccato” 

“Il tuo telefono è sul camino in salotto” 

“Beccato. Faceva troppo caldo lì dentro” 

“Mh. Già. Ora stai bene?” 

“Stavo bene anche prima” 

Si, prima che ti venisse mal di stomaco. Ho visto che ti stringevi le braccia alla vita mentre uscivi” 

“Avrò mangiato troppo, non è niente” 

So tutto, Stiles. E no, non me l'ha detto lui, l'ho capito e gliel'ho chiesto. Perché sei uscito?” 

“Non lo so, davvero. Cioè vedere Simon e Daniel che gli salivano in braccio, lui che li stringeva, le loro teste appoggiate sulle sue spalle. Era tutto così intimo che mi sono sentito quasi un intruso. Lui mi ha chiesto di uscire dalla sua vita e io gli stavo seduto di fronte a rubargli quel momento. Poi ha baciato le loro teste, come se non ci fosse nessun altro e non ce l'ho fatta. In fondo sono un povero diciottenne, certe cose mi colpiscono e-“ 

“Ehi, respira. Va tutto bene, non è successo nulla. Non posso capire come ti senti, ma riconosco che è una situazione del cazzo. Solo i vostri ruoli vi impediscono di stare insieme, ma è un grande ostacolo” 

“Beh, non è che lui voglia stare con me, eh. Poi sta uscendo con quella” 

“Vedremo. Ora andiamo, apriamo i regali e torni a casa tua, un ultimo sforzo, dai” 

“Grazia, Laur- Aja, mi fai male con i pizzicotti!” 

 

 

 

 

“Ehi, finalmente siete rientrati, i grandi hanno già aperto i regali” 

“Grazie per il libro di cucina, Stiles” 

“Figurati, Talia. Ora a chi tocca?” 

“A noi!”  

“Ooh, ok. Prendete questi allora, scimmie” 

“La carta con i lupi!” “Uaaaau!” 

“Vi piacciono?” 

“Siiiii! Un sacco un sacco!” “Papà, guarda! Stiles ci ha regalato i pigiami degli Avengers e i colori e i libri per colorare!” 

“Sono bellissimi, ora aprite anche questi” 

Sono piccoli piccoli” 

“Fate attenzione a non strapparti” 

“Sono fogli” “Che cosa sono, papi?” 

“Io so che i miei figli sanno leggere, su” 

“Allora… Vi..a…viaggio” “P..per tr..tre pers…pers…persone” 

“Dai, siamo curiosi!” 

“Zia Laura dacci il tempo!” 

“Scusa, scusa, fai con calma Simon” 

“A…Di..Dis…Disney…È DISNEYLAND?!” “DAVVERO?” 

“Eh già. Viaggio per tre a Disneyla- Piano, piano, mi soffocate” 

“Sei il papà più migliore del mondo!”  

“Non si dice più migliore, Dan” 

“Ma tu lo sei! E pure più bellissimissimo!” 

“Dai, ora aprite i regali delle vostre due bellissime zie, sono quei due grandi laggiù” 

 

 

“Le valigie come i grandi!” “Ci sta topolino sopra!” 

“Non potete andare nella casa di Topolino senza gli attrezzi giusti. Ora a chi tocca?” 

 

 

 

“Derek, questo è da parte delle tue sorelle più belle” 

“Perché non le avete invitate?” 

“Da quanto sei diventato spiritoso? Su, apri. Non avere paura, non è un'altra vacanza” 

“Anche perché quest'estate abbiamo finito i soldi. Apprezza l'originalità” 

“Certo, Cor. Gia l'incarto con gli alberi con gli occhi è originale… È bellissima, grazie” 

“Ti ricordi quando l'abbiamo scattata? Cora era appena caduta con la faccia nella neve, perciò aveva il naso così rosso” 

“Ci sono persone in questa stanza che non avevano necessità di saperlo” 

“Sorellina, Isaac deve sapere che eri buffa prima di diventare acida” 

“Laura!” 

“Su, bambine, continuiamo con i regali” 

“Mamma, evita. Ho trent'anni” 

“Su, chi c'è dopo Derek?” 

“As-aspetta Talia, anche papà e io abbiamo comprato qualcosa a-a-“ 

“Stiles, ti prego chiamalo Derek almeno sotto il mio tetto. Pure voi altri ragazzi, non ne posso più di sentire professore di qua e professore di là”  

Beh, o-ok, beh, questo, ecco, ok..tieni” 

“Grazie” 

“Se è brutto, sappi che ha scelto Stiles 

“Papà!” 

“Mi piace, grazie” 

“CHE COS'È?” “FACCI VEDERE A NOI PAPÀ!” 

È un'agenda, dove si scrivono le cose che si vogliono ricordare, gli impegni” 

“UAAAAU” “CI STA DISEGNATO IL LUPO SOPRA!” 

 

 

~FLASHBACK~ 

 

9 Agosto 

 

“Ehi, cosa stai guardando?” 

“Mh?” 

“Ti ho chiesto cosa guardi. Hai lo sguardo perso nel vuoto” 

“Guardavo la luna, è piena” 

Non ti trasformerai in un mannaro vero, Der?” 

“E pure se fosse?” 

“Probabilmente diventeresti troppo peloso 

“E non ti piacerei più?” 

“Nah, forse mi piaceresti anche da lupo. Non hai freddo qui fuori?” 

“No, tu si?” 

“Un po'” 

“Vuoi andare in camera? Ci vediamo domani” 

“No, voglio che mi fai spazio sul tuo lettino” 

“Tutto questo per spalmarti su di me?” 

“Eri spalmato tu su di me fino a quindici minuti fa, dai spostati” 

“Non sping-“ 

“Scusascusascusascusa non uccidermi!” 

“Ucciderti? Io ti sbrano!” 

“E dai! Sono questi cosi che sono troppo delicati e subito si capovol- Derek! No, il sollet- Derek!” 

 

~ FINE FLASHBACK~ 

 

 

“Stiles?” “PAPÀ DAI IL REGALO A STILES!” 

“No, aspettate, mi sono dimenticata il regalo per te, Der, tieni” 

“Grazie, mamma” 

“Gli hai regalato anche tu un'agenda?” 

“No, è una raccolta di poesie. Mi piace, grazie” 

“Leggicene una, dai” 

“No, mamma, apriamo gli altri reg-“ 

“E dai, ci torturi sempre!” 

“McCall, appena metti piede in aula, leggerai fino alla fine dei tuoi giorni 

“Dai, fratellone” 

“Quale devo leggere?” 

“Apri una pagina a caso” 

“Ok… È di Neruda.  

Non ti amo come fossi rosa di sale, topazio 

o freccia di garofani che propagano il fuoco, 

t'amo come si amano certe cose oscure, 

segretamente, tra l'ombra e l'anima. 

Ti amo come pianta che non fiorisce e reca 

dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori, 

e grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo 

il denso aroma che sale dalla terra. 

Ti amo senza sapere come, né quando, né da dove, 

ti amo direttamente senza problemi né orgoglio, 

ti amo così perché non so amare altrimenti 

che in questo modo in cui non sono e non sei, 

tanto vicino che la tua mano sul mio petto è mia, 

tanto vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio 

sonno 

“Professore, cioè Derek, la devi smettere di far leggere poesie a Stiles, le rovina 

“Grazie Scottie, sempre un amico” 

“Davvero con quelle guanciotte non sa leggere poesie? Facci sentire” 

“No! No, no, no. Apriamo i regali” 

“Dai, figliolo, fammi vedere se Derek ti fa bene. Da piccolo leggeva le poesie di Natale come se leggesse la lista della spesa” 

“Anche il professore glielo disse il primo giorno!” 

“Su, allora leggi” 

“Uffa! Da qua. Devo aprire a caso? Ok… Victor Hugo… 

Faccio tutto ciò che posso 

perché il mio amore 

non ti disturbi, 

ti guardo di nascosto, 

ti sorrido quando non mi vedi. 

Poso il mio sguardo 

e la mia anima ovunque 

vorrei posare i miei baci: 

sui tuoi capelli, 

sulla tua fronte, 

sui tuoi occhi, 

sulle tue labbra, 

ovunque le carezze 

abbiano libero accesso. 

Siete contenti? Bene, andiamo avanti” 

“Non se stato pessimo, dai” 

“Grazie per la bugia, Laura” 

 

 

“STILES APRI!” “L'ABBIAMO SCELTO NOI E PAPÀ L'HA COMPRATO!” 

“Ok, vediamo…Sento un telefono” 

“È mio, scusate vado fuori a rispondere” 

“Non puoi rispondere dopo i regali, Derek?” 

“Faccio subito, mamma, voi continuate” 

“Scusatelo, magari era urgente. Su, apri, Stiles” 

“Mh, ok. Ma è bellissimo! Avevo proprio bisogno di questo fumetto nella mia collezione!” 

“Davvero?” “Abbiamo scelto bene?” 

“Si! Benissimo! Grazie, scimmie, fatevi abbracciare” 

 

 

 

(Ore 01:02)  

 

 

“Credo si sia fatto tardi, Scott, Isaac, andiamo?” 

“Si, mamma” 

“Grazie per la cena, Talia, siamo stati benissimo. Passate una bella giornata domani” 

“Ciao, grazie a voi per essere venuti. Fate attenzione” 

 

 

“Andiamo via anche noi, io domani ho il turno di mattina” 

“Grazie, John, e grazie per tutti quei dolci, Stiles, erano buonissimi” 

“Mi fa piacere!” 

“Mangeremo per tre giorni, guanciotte dolci!” 

Dai, figliolo, andiamo” 

“Si. Ciao a tutti, buonanotte!” 

 

 

 

(Ore 01:45) Il regalo mi è piaciuto, comunque. SS 

(Ore 01:46) Scusa, ho dimenticato di chiedertelo. DH 

(Ore 01:47) Eri impegnato. SS 

(Ore 01:48) Sono stato al telefono cinque minuti. DH 

(Ore 01:49) Già. Cinque minuti al telefono e un'intera cena con un piede appoggiato ad una mia caviglia. Grazie comunque, lo so che l'hai fatto perché ero agitato e stavo facendo tremare il tavolo. Ma così non è peggio? SS 

(Ore 01:50) Hai ragione. Non dovevo. Ho preso le ferie dal primo Gennaio al venticinque, per portare i bambini a Parigi. Magari al mio ritorno andrà meglio. DH 

(Ore 01:53) Se lo dici tu. Sei tu l'adulto. Ti è piaciuta l'agenda? Mamma ne aveva una simile, ma con una fenice. Ci teneva scritte tutte le frasi che le piacevano di film, libri, canzoni. Papà me la regalò al mio diciottesimo compleanno. SS 

(Ore 01:54) Si, mi piace. Era il regalo di cui mi stavi parlando prima che arrivasse Scott in bagno quel giorno della lezione su Romeo e Giulietta? DH 

(Ore 01:56) Ah, te lo ricordi. Si, comunque. Lei segnava affianco la data in cui l'aveva scritta, ce n'è quasi una per ogni giorno, nei diversi anni. SS 

(Ore 01:58) E nel giorno di Natale ce n'è qualcuna? DH 

(Ore 02:00) 25/12/1994 “Il cammino di noi uomini presuppone mete che con la perseveranza possono essere raggiunte- disse Scrooge. (da Cantico di Natale)”. SS 

(Ore 02:02) In tema. E tu hai mai aggiunto qualcosa? DH 

(Ore 02:03) Le poesie che mi hai costretto a leggere in classe. SS 

(Ore 02:04) Capisco. DH 

(Ore 02:05) Quindi ci rivedremo tra un mese? Non ci sarà scuola fino alla tua partenza. SS 

(Ore 02:06) Si, immagino di si. DH 

(Ore 02:08) Ok, va bene. Buonanotte, Derek. SS 

(Ore 02:10) Notte, Stiles. DH 





Anticipazione?
Anticipazione.



(Ore 02:03) È andato via. Ora puoi riportarmi la macchina. DH



bye!

 

   
 
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