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Autore: sibley    29/06/2016    1 recensioni
[STORIA REVISIONATA E MODIFICATA]
Draco ed Hermione si ritrovano ad un forzato settimo anno, un settimo anno in cui devono fare i conti con la realtà che hanno vissuto finora e con un segreto che si portano dietro da troppo tempo. In questo scenario fanno da sfondo anche nuove relazioni sul nascere, ma soprattutto gli amici dei due che sono determinati a far sputare loro il rospo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più contesti
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Hermione, seguita da Draco e Ginny, si precipitò immediatamente in Infermeria laddove giaceva un pallidissimo Ron Weasley con gli occhi chiusi e con l'aria sofferente che aveva da ormai ore. La riccia si sedette su una sedia accanto al letto di Ron e gli afferrò la mano mentre Draco rimaneva semplicemente zitto seppur geloso di quel contatto. Drao aveva imparato ormai da tempo che essere gelosi della presenza di Ron ed Harry gli costava settimane di broncio di Hermione. Lei teneva troppo a quei due e lui aveva dovuto sopportare fino ad accettare la loro esistenza nella vita della sua Hermione. A Draco non sfuggì la lacrima che rigò il viso della sua fidanzata e si avvicinò a lei per afferrarle la mano. Ginny sorrise mestamente. Ron inspirò bruscamente e spalancò gli occhi.
***

Nei minuti che seguirono, nessuno comprese bene cosa fosse successo. Ron sembrava incapace di parlare, boccheggiando solamente e riuscendo a rantolare cose sconnesse che non riuscivano comunque a chiarire chi fosse il suo aggressore. Hermione e Draco continuavano ad osservare il Rosso preoccupatissimi mentre Ginny non sembrava assolutamente sorpresa dal comportamento del fratello.

"Perché, prima diceva qualcosa di più comprensibile?" commentò.

Infine, Ron alzò un dito e lo puntò verso Hermione e Draco. Tutti trattennero il fiato per qualche istante. 

"...è solo... solo colpa vostra..."

"Cosa, Ron?"
chiese Hermione apprensiva

"Goyle... innamorato... Goyle... guarito e... e arrabbiato..."

"Goyle innamorato?"
chiese ancora Hermione interrogativa

"Goyle... filtro d'amore... mi ha... picchiato..."

"Goyle ha ingerito un filtro d'amore e ti ha picchiato?"

"Goyle... innamorato... di me..."

"Goyle si è innamorato di te e poi ti ha picchiato?"

"Goyle innamorato di me... Goyle guarito... poi picchiato..."


Draco, Hermione e Ginny compresero immediatamente. Goyle aveva ingerito un filtro d'amore, si era innamorato di Ron ed alla fine lo aveva picchiato dopo che l'effetto era svanito. Ron rantolò ancora un po' e poi tacque improvvisamente, chiudendo gli occhi. Madama Chips ricomparve, dopo aver sentito il biascicare del rosso e puntò la bacchetta verso di esso, mormorando un "Innerva" a malapena pronunciato. Ron riaprì gli occhi di scatto, sembrando finalmente cosciente.

"MALEDETTO! TUTTO QUESTO SUCCEDE SOLO A CAUSA TUA!"

Ron iniziò a sbraitare nei confronti di Draco che scattò all'indietro per la sorpresa mentre Ron continuava ad urlare e soltanto l'intervento di Madama Chips impedì a Ron di continuare. Questo però non lo fermò del tutto, poiché continuò a parlare con Draco ed Hermione, fregandosene della presenza di una stoica Madama Chips che non sembrava stupita dalla presenza di Draco nella stanza, ma bensì solamente un po' sorpresa. Impossibile dire se avesse visto già i due insieme in una delle loro fughe dai dormitori o se solamente avesse intuito che sarebbe finita così tra i due.

"Goyle è stato incantato! Si era invaghito di me e sono pronto a giurare che è colpa tua Malfoy! Tu ci hai incantati tutti! Io perché non credo alla balla in cui tu ed Hermione vi amate e farò di tutto per far sì che la verità esca e Goyle perché così sapevi che mi avrebbe pestato! E tu Hermione... tu sei la peggiore di tutti! Tu sapevi cosa stava facendo e non hai fatto niente per fermarlo!"

Hermione impallidì mentre i suoi occhi si velavano nuovamente di lacrime e Draco le scattava accanto, protettivo. Ron non poteva sapere che Hermione non c'entrava assolutamente nulla con la pozione che Goyle aveva ingurgitato con l'inganno. Draco invece sembrava un po' preoccupato, forse per la sensazione di non potersi esporre immediatamente e sperò con tutto sé stesso che Hermione riuscisse ad uscirne senza doversi necessariamente far avanti.

"Io non so di cosa parli..." disse con voce flebile a malapena udibile.

"Come no, Miss So-Tutto-Io che non sa di cosa sto parlando! Tu ce l'hai con me perché non ho accettato questa storia e hai lasciato che me la facessero pagare i tuoi nuovi amichetti Serpeverde. Pare logico, non trovi?"

"Io non c'entro niente! Te lo giuro!"

"Certo, certo. Sei solo una bugiarda..."


"Hermione non c'entra. La pozione è solo opera mia." intervenne Draco.

Hermione tacque improvvisamente. Lei realmente non sapeva cosa Draco avesse combinato ma davanti all'ammissione del fidanzato si voltò sbalordita e comprese immediatamente che non stava mentendo. Draco si avvicinò al letto di Ron e con il braccio spinse un po' all'indietro Hermione, decidendo di confessare la sua colpa prima che Hermione si ferisse ulteriormente. 

"Ho creato io il Filtro. Volevo punire Goyle per tutto ciò che sta dicendo sulla mia Hermione... ho saputo del vostro litigio e ho deciso di agire. Nessuno deve permettersi di trattare così la mia fidanzata. Lei per te c'è sempre stata, anche quando ti comportavi come un completo cretino, quando hai deciso che Lavanda Brown era più importante della tua amica o quando hai lasciato lei e Potter soli in mezzo ad una foresta!"

Seguì un attimo di silenzio, rotto solo da un ennesimo singhiozzo di Hermione.

"Lei si è sempre battuta per te e per i tuoi interessi, tu non hai mai fatto niente per capirla... non puoi lamentarti se nel corso degli anni ha cercato una parola di conforto tra le mie braccia e non puoi lamentarti se non ti ha mai preso in considerazione. Troppe volte ho temuto che lei potesse stancarsi di me per stare assieme a te, ma dopo questo... dopo questo so che tu non meriti una donna simile."

Draco si ritirò dal letto del rosso, girando sui tacchi ed andandosene mentre Hermione rimaneva di sale davanti a quella dichiarazione. Ron era rimasto a bocca aperta davanti a quell'ammissione inaspettata. Draco Malfoy era conosciuto per la propria innata codardia, quello era certo, ma solo Hermione sapeva quanto cuore avesse in realtà. Ovviamente Ron non poteva conoscere questo lato del Serpeverde ed era rimasto immobile ad aspettare che fosse Hermione a dire qualcosa, ma fu Ginny a prendere la parola.

"Draco ha ragione." disse sorprendendo tutti.

"Draco ha ragione..." - ripeté - "Hermione c'è sempre stata per te, per me, per Harry... per tutti noi. Hermione non si è mai tirata indietro, nemmeno quando la maltrattavi perché pensavi che Grattastinchi avesse mangiato Crosta e sapevi che lei non ne aveva colpa, che non poteva tenere quel gatto sempre chiuso in dormitorio. Lei ti ha riaccolto nella tenda, sotto gli incantesimi di protezione che lei erigeva, nonostante quello che hai detto... nonostante tu l'abbia accusata di avere scelto Harry."

"Ho capito, ce l'avete tutti con me."

"Noi non ce l'abbiamo con te."
disse Hermione con voce rotta.

"Io non ce l'ho con te, ma mi hai accusata ancora una volta... ed io sono stanca di sentirmi prendere a parole per cose in cui non c'entro."

Hermione proruppe nell'ennesimo pianto disperato e scappò dall'Infermeria, seguita da Ginny che guardò disgustata Ron ed uscì a rincorrere la riccia. Fuori dall'Infermeria, Draco attendeva solo che Hermione uscisse, aveva voluto che la riccia e il rosso chiarissero ma aveva sentito solo un altro giro di accuse verso Weasley, poi aveva visto Hermione uscire dalla stanza di corsa, seguita subito dalla Weasley femmina. Immediatamente corse dietro alle due, lasciando la propria postazione affianco alla porta. 

"Hermione! Weasley femmina!" gridò nel bel mezzo del corridoio, noncurante di chi sarebbe potuto passare di lì.

Le due si fermarono, voltandosi indietro. Hermione vide dapprima Ginny, poi Draco. I due stavano correndo verso di lei che ancora sconvolta e piangente attendeva di averli al suo fianco. Era stranamente fragile, debole come non mai. Non riusciva a capire come fosse possibile sentirsi così, non era stata in quelle condizioni nemmeno quando durante la Guerra Magica aveva visto morire molti dei suoi amici. Le sembrava peggio perdere un amico prezioso in quella maniera, le sembrava orribile sentirsi prendere a parole in quel modo senza alcuna prova tangibile che fosse stata lei. Le sembrava assurdo vedere Draco esporsi così per difenderla. Inconsciamente aveva creduto che Draco non fosse disposto a tanto per lei, anche se sapeva che era un pensiero sciocco, dopo tutto quello che lui aveva fatto durante la Guerra pur di vederla.

"Sto bene." disse rispondendo ad una domanda inespressa.

"Non stai bene, Hermione... io ti conosco più di chiunque altro. Senza offesa, Weasley."

"No, va bene così." rispose Ginny.

"Piccola, tu stai chiaramente male... hai sopportato troppo finora, hai passato troppi brutti momenti ed io ho potuto consolarti solo in parte e non come avrei voluto. Adesso puoi lasciarti andare... ci siamo io e... io e Ginny." disse sforzandosi di pronunciare il nome di Ginny per amore di Hermione.

"Io e Ginny siamo qui... siamo qui per te. Lei è la tua migliore amica, io sono il tuo fidanzato. Stiamo diventando un gruppetto piuttosto unito ormai, nessuno di noi ha intenzione di vederti soffrire. Tu hai reso possibile l'amore tra Blaise e Potter, con la tua confessione. Mi hai reso una persona migliore! Ti immagini come sarebbe stato il mio futuro senza di te? Sarei diventato un Mangiamorte a tutti gli effetti, sarei diventato un assassino, niente più che una bestia! Sarei diventato come Bellatrix Lestrange, un individuo pieno d'odio... ma tu mi hai salvato. Tu hai salvato Potter e Weasley con tutte le tue intuizioni, hai salvato Ginny intuendo che nella Camera c'era un Basilisco..."

"Tu ci hai salvati."
annuì Ginny.

"Io non ho salvato nessuno, ho solo fatto il mio dovere. Ho fatto solamente le cose che dovevo fare, non vi ho salvati... in un modo o nell'altro sarebbe sempre stato uguale, io non ho fatto alcuna differenza!"

"Questo non è vero, lo sai benissimo. Sei ingiusta con te stessa... se tu non avessi scritto quell'appunto, io... io... io sarei ancora là dentro..."
aggiunse Ginny.

Ginny allungò il braccio attorno alle spalle di Hermione, abbracciandola con fare materno proprio come aveva fatto solo poco tempo prima con Harry. Hermione si calmò un poco mentre Draco osservava la scena sentendosi quasi un intruso. Lui non c'era stato in tutti quegli anni di risate, non c'era stato nei momenti peggiori di Hermione e non c'era stato a causa di Voldemort, a causa dei Weasley che non avrebbero capito, Potter che si sarebbe messo in mezzo. Hermione aveva sempre dovuto dividersi ed ora a causa di Ron aveva dovuto fare una scelta. Draco stesso era rimasto sorpreso dalla reazione di Ginny Weasley e di Harry Potter che avevano accettato la vicenda troppo facilmente.

"Hermione... stanotte dormi nel mio dormitorio. Non voglio rischiare che tu debba incrociare qualche amichetto del Rosso..."

"Ronald non ha amici all'infuori di me, Harry e Ginny. Nessuno riesce a stare a contatto con lui per troppo tempo... soltanto Lavanda Brown riesce e non so bene come faccia... oh, è così stupido!"

"Ma questa non è una novità..."
rise Ginny.

Hermione rise sommessamente, allontanandosi ma corrucciandosi immediatamente. Chiaramente qualcos'altro la turbava, poiché quando Draco fece per abbracciarla, lei si sottrasse a quel contatto.

"Sono molto contrariata. Hai fatto in modo che Ron venisse aggredito da Goyle per dargli una lezione... e ci sono andata di mezzo io."

"Io non avrei potuto immaginare che lo avrebbe aggredito. L'idea era solamente di far innamorare Goyle di Ron, non volevo che Goyle reagisse così. Mi ero convinto che fosse cambiato, che non fosse più il bruto bestione senza cervello pronto a menare le mani sul primo che passa... mi aspettavo che capisse che non è stato Ron a dargli la pozione... ma non è stato così, e me ne dispiaccio."

"Chiedi scusa a Ronald."
disse laconica Hermione.

"Ma non..."

"Chiedi scusa a Ronald. Per ora non ho intenzione di parlare con te. Chiedi scusa a Ronald."

"D'accordo..."
***

La notte era passata tranquilla, Hermione aveva lasciato dormire Ginny nella propria stanza mentre quel mattino Draco si era avviato di buon ora verso l'Infermeria, dove giaceva ancora Ron Weasley in pessime condizioni ma già in via di ripresa grazie alle portentose cure di Madama Chips. Il biondo Serpeverde era arrivato all'Infermeria laddove Ron stava animatamente discutendo con Madama Chips.

"Io la lascio anche uscire, Weasley, ma alla prima avvisaglia di dolore dovrai tornare qui. Inoltre, ti lascerò uscire soltanto quando arriverà qualcuno disposto a prendersi carico della tua custodia fino al tuo Dormitorio."

Più o meno provvidenzialmente, Draco entrò nell'Infermeria e si accostò a Ron che lo fissò carico d'odio. Madama Chips alzò un sopracciglio.

"Signor Malfoy?"

"Sono venuto a prendere Ronald Weasley."

"Io non verrò al dormitorio con te! Mi farai pestare nuovamente!"
gridò Ron.

"Io non ti ho fatto picchiare da nessuno, Ronald. Non essere sciocco... sei evidentemente confuso dai colpi ricevuti, posso capire. Verrai con me, dunque."

"Bene! Allora è risolto. Signor Weasley, le impongo di andare con il signor Malfoy. La riporterà al Dormitorio di Grifondoro."


E così Ron non ebbe altra scelta che andare con Draco verso il dormitorio di Grifondoro. Durante tutto il tragitto nessuno dei due parlò, almeno fin quando non arrivarono al dormitorio laddove Draco lasciò andare Ron verso il quadro della Signora Grassa.

"Weasley."

"Malfoy."

"Ti chiedo scusa per... per quello scherzo."


Ron lo guardò con disprezzo mentre si voltava, andandosene con noncuranza. In quel preciso istante, Hermione uscì dal ritratto. Ron non le fece notare che Draco se n'era appena andato da quel posto e lei gli sorrise, cercando di dissimulare il disagio.

"Ehm... Hermione, ti andrebbe di parlare?"

"Certo... ma stavo andando in biblioteca... se ti va puoi venire con me." propose timidamente.

"Vedi, Hermione..." iniziò Ron andando verso la biblioteca.

"Ci sono rimasto male, ma penso si sia capito perfettamente. Io provo da sempre qualcosa per te, non ho mai smesso e l'idea che tu sia di qualcun altro già mi fa male. Immaginare poi che sia Draco Malfoy il tuo ragazzo, mi fa stare solo peggio. Harry e Ginny hanno capito la situazione troppo semplicemente e questo mi fa sentire inadeguato. Non so se sono io il problema o se siete tutti voi... ma il problema dovrei essere io, a questo punto... forse ho sragionato ieri, in Infermeria."

"Hai decisamente sragionato. Non sembravi nemmeno te stesso..."


I due si avviarono dentro la biblioteca, provando a reinstaurare il rapporto di prima con discorsi banali.

Ma ovviamente, non poteva ancora andare tutto troppo bene...

Sibley's Corner
Questo è il primo dei nuovi capitoli della storia!
Spero che tutte coloro che hanno letto i primi capitoli anni fa abbiano ancora voglia di leggere questo proseguio e tutte le modifiche apportate nelle ultime settimane ^^
Come sempre, vi invito a recensire in molti e spero vi piaccia!
Baci, Sib.
  
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